Quella indimenticabile prima volta - PT1 -
di
fluxyfluxy
genere
gay
Avevo conosciuto Teo su una chat online e nonostante la grossa distanza, iniziammo a diventare amici man mano che passavano i giorni.
Era bello parlare con lui perché non mi vergognavo di niente, riuscivo ad essere me stesso e ad essere capito e sono sicuro che pure lui lo era.
Eravamo coetanei e frequentavamo entrambi un liceo linguistico, ovviamente in città diverse, ma nonostante questo riuscivamo pure ad aiutarci sui compiti simili che avevamo da fare a casa.
Con il tempo iniziai a sentire il bisogno di confessarli uno dei miei più grandi segreti, cioè il desiderio di provare ad avere in esperienza sessuale con un ragazzo.
Inizialmente avevo paura a confessarglielo, pensavo che dopo averglielo detto sarebbe sparito oppure più semplicemente mi avrebbe preso in giro, invece rimasi stupito quando mi confessò di avere pure lui questa curiosità.
Così cominciammo a parlarne e a fantasticare su quanto sarebbe stato meglio provare ad avere la prima esperienza tra di noi.
Data la distanza e l’età però era praticamente impossibile farlo, promettendoci così di raccontarci a vicenda le nostre impressioni se avessimo avuto il piacere di provare.
Nel frattempo i giorni passavano ma nessuno dei due riuscì a concludere, sarà stata la timidezza, la paura di farlo con qualcuno che conoscevamo, fatto sta che appena arrivò l’estate decidemmo dì incontraci.
Decidemmo di prenotare una camera in albergo per una notte in una città a metà strada tra me e lui, così da conoscersi finalmente di persona.
Il grande giorno arrivò presto, così dopo esserci dati appuntamento nella stazione ci incontrammo.
Fu strano, perché nonostante in chat non riuscivamo a smettere di parlare, dal vivo sembrava l’opposto.
Eravamo entrambi molto timidi, sembrava di non sentirsi a proprio agio, ma più che il tempo passava e più che questa sensazione andò fortunatamente a svanire.
Posammo subito il nostro zaino in albergo appena fatto il check in, per poi uscire subito e fare un giro per la città.
A sera mangiammo qualcosa di veloce in un fast food, per poi compraci qualche birra e fare ritorno in albergo.
Eravamo stanchi, il viaggio ci aveva un po’ distrutto, così mentre bevevamo le nostre birre ci mettemmo comodi sul letto a guardare la tv satellitare e a parlare.
Verso le 23:00 Teo decise di andare a farsi una doccia, per poi uscire dopo qualche minuto con solo indosso un asciugamano che li circondava il bacino, invitandomi a fare lo stesso.
Così iniziai a spogliarmi davanti a lui, rimanendo con solo indosso le mutande per poi dirigermi nel bagno a fare pure io una doccia.
Quando uscii Teo era sdraiato sul letto come se mi stesse aspettando, aveva solo un paio di slip bianchi indosso e mi guardava in silenzio sorridendo.
Io, che avevo solo l’asciugamano avvoltolato a me, ricambiai il sorriso e lentamente mi avvicinai al lato del letto dove il ragazzo era sdraiato.
Rimasi in piedi e sempre in silenzio ci guardammo per qualche istante, giusto il necessario per capire che era arrivato il momento di provare a fare qualcosa di più.
Teo infatti si allungò verso di me e con le mani mi fece cascare il telo di dosso, facendomi rimanere completamente nudo davanti a lui.
Era imbarazzante, ma allo stesso tempo estremamente eccitante, tanto che il mio pene iniziò ad indurirsi leggermente e il ragazzo allungando la mano lo afferrò, iniziando a masturbarmi delicatamente.
Ero così eccitato che il mio pisello in pochi secondi divenne durissimo e Teo, sfruttando il momento non esitò ad avvicinarsi con la testa e a prenderlo in bocca.
Aveva la bocca caldissima e così umida che non riuscivo a credere quanto fosse bello farselo succhiare da un ragazzo.
Era bravo, o almeno lo era per me, se lo succhiava tutto, mi accarezzava i testicoli e provava pure a metterselo tutto in gola, mentre io gli accarezzavo la testa.
Dopo qualche minuto raggiunsi l’apice , sentivo le mie palle esplodere, così esclamai :
“Merda sto per venire!”
Teo allora invece che lasciarmi aumentò il ritmo e continuando a tenerlo fisso nella sua gola, non avendo altra scelta che venire.
Esplosi infatti nella sua bocca, spruzzando una quantità ingente di latte caldo che lo inondò.
“Scusa…non volevo!” Esclamai dispiaciuto
Io ragazzo a quel punto lasciò il mio uccello, aprii la bocca davanti a me mostrandomi tutto quel liquido all’interno e in un solo sorso la deglutì interamente.
Subito dopo mi sorrise e disse :
“Tranquillo, hai fatto bene!”
“Ok! Ti è piaciuto?”
“Pensavo meglio, ehehe! Ma volevo provare, era giusto che lo facessi…”
“Ok…”
Subito dopo Teo si alzò per andare in bagno a sciacquarsi la bocca con molta acqua e a lavarsi i denti, rinfrescandosi le fauci.
Io nel frattempo mi distesi sul letto e quando tornò, Teo si mise in piedi davanti a me, si abbassò le mutande e mise in mostra il suo pene.
Era fantastico, più grande del mio di almeno 5 cm e soprattutto ben largo. Lo aveva già duro, così avvicinandolo a me disse :
“È il tuo turno, ti va?”
“Certo!”
Allungai la mano e glielo afferrai saldamente per poi iniziare io a succhiare il suo cazzo.
Provavo a imitare quel che aveva fatto lui a me poco prima, ma mi sentivo più incapace rispetto a lui, nonostante mi dicesse che ero bravissimo e che gli stava piacendo un sacco.
Pompai il suo arnese a lungo e appena lo sentii godere sempre più forte, decisi di fare lo stesso.
Aumentai quindi la velocità e mi feci inondare la bocca dal suo seme bollente, invadendomi completamente.
Mi stava piacendo da impazzire quella sensazione, quel sapore così strano…così senza esitare ingoiai pure io tutto quel liquido, deglutendolo in un solo sorso.
“Wow!” Esclamai una volta ingoiato
“Ti è piaciuto?” Rispose il ragazzo
“Molto…”
“Ottimo! Mi fa piacere”
Esausti ci stendemmo entrambi sul letto completamente nudi a riposare in silenzio, parlando di tanto in tanto di quanto era stato bello fare il nostro primo pompino.
Dopo una mezz’ora, mentre ero sdraiato su un fianco dando le spalle al ragazzo, lo sentii avvicinarsi a me e sentii qualcosa di grosso posarsi sul mio sedere.
Era il suo pene e si stava strusciando a me, diventandoli man mano sempre più duro.
Io rimasi in silenzio, completamente immobile dall’imbarazzo e da quel che poteva accadere di li in poco, infatti subito dopo Teo disse:
“E se provassimo a fare qualcos’altro?”
“Tipo?”
“Mi piacerebbe farlo! Vorrei tanto provare a scopare il tuo bel culetto…”
“Davvero? Ti piace così tanto?”
“Dio mio si! È così tondo,sodo…più che lo osservo e più che mi eccito! Ti va?”
“Si…mi andrebbe…”
“Ma?”
“Ho un po’ paura…”
“Perché?”
“Ho letto un po’ in giro che la prima volta sia un po’ doloroso”
“Si, ho letto qualcosa pure io. Però dice anche che poi sia estremamente piacevole…”
“Si…ma…”
“Se non provi non puoi saperlo!”
“Giusto…”
Rimanemmo qualche secondo in silenzio fino a quando Teo non disse :
“Allora? Ti va?”
“Ok…”
“Sicuro?”
“Abbastanza…proviamo!”
“Ok!”
“Rimango in questa posizione,ok?”
“Certo, mettiti come preferisci!”
“Ok…abbiamo del lubrificante? Io non l’ho trovato, volevo portarlo, ma non l’ho trovato “
“Tranquillo, l’ho portato io! Mi sono fermato in una farmacia stamani e ho comprato questo!”
Si alzò in piedi dirigendosi verso il suo zaino ed estrasse un tubetto di lubrificante anale dall’interno, per poi tornare sul letto a fianco a me.
Prima di lubrificare però si abbassò un po’, mi divaricò le natiche e sentii la sua lingua calda iniziare a leccarmi il buchetto.
Provai da subito un piacere estremo, era bellissimo e avrei voluto che continuasse a lungo, ma dopo qualche minuto smise e salendo nuovamente si avvicinò nuovamente a me e mi disse :
“Ho anche dei preservativi, se vuoi lo usiamo!”
“Come preferisci, ma sono completamente vergine. Non credo ci sia alcun rischio a farlo senza…”
“Certo! Lo sono pure io…allora ok! Facciamolo a pelle che è meglio!”
“Si!”
Sentii alle mie spalle Teo prendere il lubrificante, scartarlo ed aprirlo, per poi iniziare a posarlo sul suo pene.
Gli chiesi di passarmelo, che volevo lubrificare pure il mio buchetto, ma invece che farmelo fare a me, il ragazzo se ne posò altro su due dita e lentamente iniziò a massaggiare quel liquido fresco sul mio ano, prima tutto intorno e poi pure un po’ dentro, aiutandosi con un dito.
Ero un po’ teso, ma sentire io mio buco mentre veniva massaggiato e cosparso di gel mi faceva rilassare e non pensare a quando avrebbe messo il suo pene.
Dopo poco quel momento arrivò, infatti mentre con una mano si aiutava ad indirizzarlo sul buco, con l’altra mi divaricava una natica e appena sentii la sua punta poggiare sul mio orifizio, esclamai :
“Piano…mi raccomando!”
“Ok!”
Iniziò a spingere, era difficile per lui sia per la posizione sia perché ero comunque abbastanza teso e i muscoli anali erano sempre molto rigidi.
“Rilassati! Sei troppo teso…” disse il ragazzo
“Ok,ci provo…”
“Prova a spingere verso l’esterno. Ho letto che è meglio”
“Ok!”
Feci un respiro, chiusi gli occhi e provai a spingere il mio ano verso l’esterno e subito dopo, sentii il mio buco dilatarsi improvvisamente.
Era infatti entrata la sua cappella e quell’ingresso repentino, mi aveva procurato un notevole dolore.
Strinsi i denti ansimando, volevo resistere, ma Teo se ne accorse e dopo qualche altro centimetro tirò fuori il suo membro dal mio culo.
“Male?” Mi domandò
“Un pochino…”
“Se preferisci mi fermo!”
“No no…continua…vediamo fin dove resisto…”
“Ok, va bene!”
Posizionò nuovamente la punta del suo cazzo sopra al buco e in pochi istanti, riuscì nuovamente a entrare.
Lo fece scivolare lentamente dentro di me, tirandolo indietro e di nuovo in fondo piano piano, riuscendo così a spingerlo in poco tempo completamente all’interno.
Continuavo a sentire del dolore, ma sembrava essere abbastanza sopportabile, lasciando così al ragazzo la possibilità di godersi il mio culo.
Gradualmente infatti cominciò ad aumentare la velocità, con fare più deciso e godurioso, mentre i miei muscoli anali si facevano sempre più distesi e morbidi.
“Cazzo è stupendo! Ti sto inculando!”
“Aah…aah! Continua!”
“Ti piace?”
“Aah…si!”
Mentre mi scopava sentivo la sua cappella sbattere sul fondo del mio ano e mi faceva godere tantissimo.
Era bravo, riuscì a non farmi sentire più di tanto male come invece immaginavo fosse, anzi stavo godendo e volevo che continuasse a farlo.
Per quanto poteva mi teneva stretto a lui e con il pene mi stantuffava a fondo.
“Voglio sbatterti!”
“Fallo…”
“Mettiti a pecora!”
“Si…”
Mi girai assumendo la posizione della pecorina, provando ad inarcare il più possibile la schiena in modo da accentuare la forma.
Teo venne in ginocchio dietro di me e prima che iniziasse a scoparmi di nuovo gli dissi :
“Ho il buco largo?”
“No, perché?”
“Me lo sento aperto…”
“È ancora presto! Però se vuoi mi impegno per spanartelo il più possibile!”
“Si! Fallo per favore…”
“Ok, ti accontento subito!”
Non so perché, ma desideravo tantissimo che Teo mi sfondasse il mio culo, volevo che mi sbattesse , che mi facesse suo, che mi usasse a suo piacimento solo per soddisfarsi.
Non ci mise tanto, affatto. Infatti a pecora ebbe la possibilità di centrare il mio ano da lontano e in un solo colpo, affondare il suo membro dentro di me.
Urlai all’istante dal piacere e dal dolore, erano sensazioni multiple che sfogavano in un godimento assoluto.
Cominciò a sbattermi forte, a distruggermi il culo più che poteva.
Usciva fuori per poi rimetterlo con violenza dentro, lo teneva premuto più a fondo che poteva, per poi tirarlo fuori e sfondarmi nuovamente.
“Ahiaa! Che male…”
“Ti piace?”
“Si cazzo…sbattimi..ahiaaa si!”
Continuò così a lungo, ogni tanto prendeva fiato andando più piano ma appena le energie tornavano riprendeva più forte di prima.
Io urlavo, godevo, ero il suo strumento del piacere, l’oggetto con il quale dare sfogo alla sua più repressa eccitazione e mi piaceva da impazzìre.
Poi cominciò ad ansimare forte pure lui, stava scoppiando e lo fece abbondantemente. Infatti cominciò a spruzzare fiumi di crema bollente dentro di me e io nonostante fossi decisamente allargato, sentivo ogni singolo getto che mi invadeva le viscere.
Stavo impazzendo, volevo godere pure io, così mi afferrai il cazzo e mentre stava continuando ad eiaculare, iniziai a masturbarmi velocemente raggiungendo un orgasmo intensissimo in pochi secondi, macchiando il letto con il mio seme.
Cademmo esausti sul letto, ansimando per l’intenso piacere mai raggiunto fino ad ora e dopo poco Teo mi disse :
“Non ci credo…ti ho rotto il culo!”
“Ooh si…”
“È stato fantastico!”
“Dio si…bellissimo!”
“Comunque se ti interessa, ora hai il buco aperto”
“Lo sento…”
“Davvero?”
“Si, mi sta colando fuori tutta la tua sborra!”
Effettivamente mi sentivo davvero rotto, quel liquido seminale con il quale mi aveva farcito stava uscendo dal mio ano dilatato, colando sui miei testicoli e sul letto.
Continuai ad ansimare per qualche minuto, mentre Teo esausto si addormentò praticamente all’istante.
Prima di addormentarmi andai in bagno e feci uscire tutto il liquido che era rimasto dentro, per poi osservare allo specchio il mio buco del culo sfondato.
Mi addormentai dopo poco , risvegliandomi la mattina seguente da solo nel letto.
Teo era in bagno a farsi una doccia ed io mi accorsi subito di quanto adesso mi stesse facendo male il mio ano.
Quando poi il ragazzo uscì dal bagno mi sorrise dandomi il buongiorno, per poi darli il cambio nella doccia.
Uscì bello fresco ma con un dolore costante al culo e mentre ero chinato a prendere un paio di mutande pulite dal mio zaino, sentii il ragazzo venire dietro di me.
Era sempre completamente nudo e oltretutto aveva il cazzo in tiro già di prima mattina, poggiandolo in mezzo alle mie natiche.
“Ho voglia! Voglio il tuo bellissimo culo!”
“Davvero?”
“Si, tantissimo!”
“Ti sento…è durissimo…”
“Dai andiamo sul letto!”
“Aspetta però…”
“Cosa?”
“A me fa un po’ male il culo…non so se è il caso di farlo nuovamente “
“Dai magari appena entro ti passa subito”
“Bo non lo so…non ne sono così sicuro…”
“Dai, che poi dobbiamo andare e chissà quando ricapiterà!”
“Hai ragione…”
“Vieni!”
Mi prese per una mano e mi portò sul letto, mettendomi a sedere e avvicinando il suo membro alla mia faccia.
Aprii la bocca e iniziai nuovamente a succhiarlo, impegnandomi il più possibile per vedere di farlo arrivare subito.
Ma Teo non voleva solo farsi fare un pompino, voleva di nuovo il mio culo, riuscendo a trattenersi nonostante facessi del mio meglio.
Infatti poi mi fece smettere e mi spinse in modo da sdraiarmi, mi afferrò le gambe alzandole e venne sopra di me, guardandomi negli occhi sorridendo e disse :
“Sei pronto?”
“Aspetta…il lubrifica….aaahiaa!!”
In un istante mi sentii aprire nuovamente il buco del culo, affondando il pene di nuovo dentro di me.
Era bastata la saliva posata sulla sua asta del pompino per scivolare nel mio culo.
Nonostante un dolore iniziale, mi sentii dilatare subito e non percepire più il dolore già dopo pochi minuti.
Riprese a sbattermi, godendosi nuovamente il mio ano di primo mattino per soddisfare il suo bisogno, quello di godere.
Dopo poco cambiammo posizione, Teo si stese sul letto e mi invitò a saltare sopra di lui a smorzacandela, così da poterli fare un pompino con il culo.
Lo feci godere così, nonostante facessi fatica a restare in quella posizione per via del dolore alle gambe.Infatti dopo pochi minuti cambiammo nuovamente, mettendomi a pecora e dando così modo al ragazzo di sfondarmi nuovamente.
Faceva male questa volta, anche se facesse le stesse cose della sera precedente, ma non volevo che si fermasse, sperando solo che potesse arrivare il prima possibile.
Dopo poco più di cinque minuti per fortuna sentii Teo iniziare a godere, così mi staccai velocemente, mi girai e glielo presi in bocca masturbandolo velocemente, facendolo così sborrare li dentro.
Bevetti tutto quel liquido, era tantissimo , feci un po’ fatica, ma in due sorsi riuscii a mandare giù il tutto.
“Mmm…buono!” Esclamai soddisfatto
“Vorrei restare tutta la settimana solo per darti il cazzo all’infinito…”
“Mmm si…”
“Però dobbiamo andare…”
“Già…”
Un po’ sconsolati iniziammo a preparaci è appena pronti scendemmo giù a fare colazione.
A metà mattina andammo in stazione per prendere il treno , salutandoci con un lungo abbraccio.
Era bello parlare con lui perché non mi vergognavo di niente, riuscivo ad essere me stesso e ad essere capito e sono sicuro che pure lui lo era.
Eravamo coetanei e frequentavamo entrambi un liceo linguistico, ovviamente in città diverse, ma nonostante questo riuscivamo pure ad aiutarci sui compiti simili che avevamo da fare a casa.
Con il tempo iniziai a sentire il bisogno di confessarli uno dei miei più grandi segreti, cioè il desiderio di provare ad avere in esperienza sessuale con un ragazzo.
Inizialmente avevo paura a confessarglielo, pensavo che dopo averglielo detto sarebbe sparito oppure più semplicemente mi avrebbe preso in giro, invece rimasi stupito quando mi confessò di avere pure lui questa curiosità.
Così cominciammo a parlarne e a fantasticare su quanto sarebbe stato meglio provare ad avere la prima esperienza tra di noi.
Data la distanza e l’età però era praticamente impossibile farlo, promettendoci così di raccontarci a vicenda le nostre impressioni se avessimo avuto il piacere di provare.
Nel frattempo i giorni passavano ma nessuno dei due riuscì a concludere, sarà stata la timidezza, la paura di farlo con qualcuno che conoscevamo, fatto sta che appena arrivò l’estate decidemmo dì incontraci.
Decidemmo di prenotare una camera in albergo per una notte in una città a metà strada tra me e lui, così da conoscersi finalmente di persona.
Il grande giorno arrivò presto, così dopo esserci dati appuntamento nella stazione ci incontrammo.
Fu strano, perché nonostante in chat non riuscivamo a smettere di parlare, dal vivo sembrava l’opposto.
Eravamo entrambi molto timidi, sembrava di non sentirsi a proprio agio, ma più che il tempo passava e più che questa sensazione andò fortunatamente a svanire.
Posammo subito il nostro zaino in albergo appena fatto il check in, per poi uscire subito e fare un giro per la città.
A sera mangiammo qualcosa di veloce in un fast food, per poi compraci qualche birra e fare ritorno in albergo.
Eravamo stanchi, il viaggio ci aveva un po’ distrutto, così mentre bevevamo le nostre birre ci mettemmo comodi sul letto a guardare la tv satellitare e a parlare.
Verso le 23:00 Teo decise di andare a farsi una doccia, per poi uscire dopo qualche minuto con solo indosso un asciugamano che li circondava il bacino, invitandomi a fare lo stesso.
Così iniziai a spogliarmi davanti a lui, rimanendo con solo indosso le mutande per poi dirigermi nel bagno a fare pure io una doccia.
Quando uscii Teo era sdraiato sul letto come se mi stesse aspettando, aveva solo un paio di slip bianchi indosso e mi guardava in silenzio sorridendo.
Io, che avevo solo l’asciugamano avvoltolato a me, ricambiai il sorriso e lentamente mi avvicinai al lato del letto dove il ragazzo era sdraiato.
Rimasi in piedi e sempre in silenzio ci guardammo per qualche istante, giusto il necessario per capire che era arrivato il momento di provare a fare qualcosa di più.
Teo infatti si allungò verso di me e con le mani mi fece cascare il telo di dosso, facendomi rimanere completamente nudo davanti a lui.
Era imbarazzante, ma allo stesso tempo estremamente eccitante, tanto che il mio pene iniziò ad indurirsi leggermente e il ragazzo allungando la mano lo afferrò, iniziando a masturbarmi delicatamente.
Ero così eccitato che il mio pisello in pochi secondi divenne durissimo e Teo, sfruttando il momento non esitò ad avvicinarsi con la testa e a prenderlo in bocca.
Aveva la bocca caldissima e così umida che non riuscivo a credere quanto fosse bello farselo succhiare da un ragazzo.
Era bravo, o almeno lo era per me, se lo succhiava tutto, mi accarezzava i testicoli e provava pure a metterselo tutto in gola, mentre io gli accarezzavo la testa.
Dopo qualche minuto raggiunsi l’apice , sentivo le mie palle esplodere, così esclamai :
“Merda sto per venire!”
Teo allora invece che lasciarmi aumentò il ritmo e continuando a tenerlo fisso nella sua gola, non avendo altra scelta che venire.
Esplosi infatti nella sua bocca, spruzzando una quantità ingente di latte caldo che lo inondò.
“Scusa…non volevo!” Esclamai dispiaciuto
Io ragazzo a quel punto lasciò il mio uccello, aprii la bocca davanti a me mostrandomi tutto quel liquido all’interno e in un solo sorso la deglutì interamente.
Subito dopo mi sorrise e disse :
“Tranquillo, hai fatto bene!”
“Ok! Ti è piaciuto?”
“Pensavo meglio, ehehe! Ma volevo provare, era giusto che lo facessi…”
“Ok…”
Subito dopo Teo si alzò per andare in bagno a sciacquarsi la bocca con molta acqua e a lavarsi i denti, rinfrescandosi le fauci.
Io nel frattempo mi distesi sul letto e quando tornò, Teo si mise in piedi davanti a me, si abbassò le mutande e mise in mostra il suo pene.
Era fantastico, più grande del mio di almeno 5 cm e soprattutto ben largo. Lo aveva già duro, così avvicinandolo a me disse :
“È il tuo turno, ti va?”
“Certo!”
Allungai la mano e glielo afferrai saldamente per poi iniziare io a succhiare il suo cazzo.
Provavo a imitare quel che aveva fatto lui a me poco prima, ma mi sentivo più incapace rispetto a lui, nonostante mi dicesse che ero bravissimo e che gli stava piacendo un sacco.
Pompai il suo arnese a lungo e appena lo sentii godere sempre più forte, decisi di fare lo stesso.
Aumentai quindi la velocità e mi feci inondare la bocca dal suo seme bollente, invadendomi completamente.
Mi stava piacendo da impazzire quella sensazione, quel sapore così strano…così senza esitare ingoiai pure io tutto quel liquido, deglutendolo in un solo sorso.
“Wow!” Esclamai una volta ingoiato
“Ti è piaciuto?” Rispose il ragazzo
“Molto…”
“Ottimo! Mi fa piacere”
Esausti ci stendemmo entrambi sul letto completamente nudi a riposare in silenzio, parlando di tanto in tanto di quanto era stato bello fare il nostro primo pompino.
Dopo una mezz’ora, mentre ero sdraiato su un fianco dando le spalle al ragazzo, lo sentii avvicinarsi a me e sentii qualcosa di grosso posarsi sul mio sedere.
Era il suo pene e si stava strusciando a me, diventandoli man mano sempre più duro.
Io rimasi in silenzio, completamente immobile dall’imbarazzo e da quel che poteva accadere di li in poco, infatti subito dopo Teo disse:
“E se provassimo a fare qualcos’altro?”
“Tipo?”
“Mi piacerebbe farlo! Vorrei tanto provare a scopare il tuo bel culetto…”
“Davvero? Ti piace così tanto?”
“Dio mio si! È così tondo,sodo…più che lo osservo e più che mi eccito! Ti va?”
“Si…mi andrebbe…”
“Ma?”
“Ho un po’ paura…”
“Perché?”
“Ho letto un po’ in giro che la prima volta sia un po’ doloroso”
“Si, ho letto qualcosa pure io. Però dice anche che poi sia estremamente piacevole…”
“Si…ma…”
“Se non provi non puoi saperlo!”
“Giusto…”
Rimanemmo qualche secondo in silenzio fino a quando Teo non disse :
“Allora? Ti va?”
“Ok…”
“Sicuro?”
“Abbastanza…proviamo!”
“Ok!”
“Rimango in questa posizione,ok?”
“Certo, mettiti come preferisci!”
“Ok…abbiamo del lubrificante? Io non l’ho trovato, volevo portarlo, ma non l’ho trovato “
“Tranquillo, l’ho portato io! Mi sono fermato in una farmacia stamani e ho comprato questo!”
Si alzò in piedi dirigendosi verso il suo zaino ed estrasse un tubetto di lubrificante anale dall’interno, per poi tornare sul letto a fianco a me.
Prima di lubrificare però si abbassò un po’, mi divaricò le natiche e sentii la sua lingua calda iniziare a leccarmi il buchetto.
Provai da subito un piacere estremo, era bellissimo e avrei voluto che continuasse a lungo, ma dopo qualche minuto smise e salendo nuovamente si avvicinò nuovamente a me e mi disse :
“Ho anche dei preservativi, se vuoi lo usiamo!”
“Come preferisci, ma sono completamente vergine. Non credo ci sia alcun rischio a farlo senza…”
“Certo! Lo sono pure io…allora ok! Facciamolo a pelle che è meglio!”
“Si!”
Sentii alle mie spalle Teo prendere il lubrificante, scartarlo ed aprirlo, per poi iniziare a posarlo sul suo pene.
Gli chiesi di passarmelo, che volevo lubrificare pure il mio buchetto, ma invece che farmelo fare a me, il ragazzo se ne posò altro su due dita e lentamente iniziò a massaggiare quel liquido fresco sul mio ano, prima tutto intorno e poi pure un po’ dentro, aiutandosi con un dito.
Ero un po’ teso, ma sentire io mio buco mentre veniva massaggiato e cosparso di gel mi faceva rilassare e non pensare a quando avrebbe messo il suo pene.
Dopo poco quel momento arrivò, infatti mentre con una mano si aiutava ad indirizzarlo sul buco, con l’altra mi divaricava una natica e appena sentii la sua punta poggiare sul mio orifizio, esclamai :
“Piano…mi raccomando!”
“Ok!”
Iniziò a spingere, era difficile per lui sia per la posizione sia perché ero comunque abbastanza teso e i muscoli anali erano sempre molto rigidi.
“Rilassati! Sei troppo teso…” disse il ragazzo
“Ok,ci provo…”
“Prova a spingere verso l’esterno. Ho letto che è meglio”
“Ok!”
Feci un respiro, chiusi gli occhi e provai a spingere il mio ano verso l’esterno e subito dopo, sentii il mio buco dilatarsi improvvisamente.
Era infatti entrata la sua cappella e quell’ingresso repentino, mi aveva procurato un notevole dolore.
Strinsi i denti ansimando, volevo resistere, ma Teo se ne accorse e dopo qualche altro centimetro tirò fuori il suo membro dal mio culo.
“Male?” Mi domandò
“Un pochino…”
“Se preferisci mi fermo!”
“No no…continua…vediamo fin dove resisto…”
“Ok, va bene!”
Posizionò nuovamente la punta del suo cazzo sopra al buco e in pochi istanti, riuscì nuovamente a entrare.
Lo fece scivolare lentamente dentro di me, tirandolo indietro e di nuovo in fondo piano piano, riuscendo così a spingerlo in poco tempo completamente all’interno.
Continuavo a sentire del dolore, ma sembrava essere abbastanza sopportabile, lasciando così al ragazzo la possibilità di godersi il mio culo.
Gradualmente infatti cominciò ad aumentare la velocità, con fare più deciso e godurioso, mentre i miei muscoli anali si facevano sempre più distesi e morbidi.
“Cazzo è stupendo! Ti sto inculando!”
“Aah…aah! Continua!”
“Ti piace?”
“Aah…si!”
Mentre mi scopava sentivo la sua cappella sbattere sul fondo del mio ano e mi faceva godere tantissimo.
Era bravo, riuscì a non farmi sentire più di tanto male come invece immaginavo fosse, anzi stavo godendo e volevo che continuasse a farlo.
Per quanto poteva mi teneva stretto a lui e con il pene mi stantuffava a fondo.
“Voglio sbatterti!”
“Fallo…”
“Mettiti a pecora!”
“Si…”
Mi girai assumendo la posizione della pecorina, provando ad inarcare il più possibile la schiena in modo da accentuare la forma.
Teo venne in ginocchio dietro di me e prima che iniziasse a scoparmi di nuovo gli dissi :
“Ho il buco largo?”
“No, perché?”
“Me lo sento aperto…”
“È ancora presto! Però se vuoi mi impegno per spanartelo il più possibile!”
“Si! Fallo per favore…”
“Ok, ti accontento subito!”
Non so perché, ma desideravo tantissimo che Teo mi sfondasse il mio culo, volevo che mi sbattesse , che mi facesse suo, che mi usasse a suo piacimento solo per soddisfarsi.
Non ci mise tanto, affatto. Infatti a pecora ebbe la possibilità di centrare il mio ano da lontano e in un solo colpo, affondare il suo membro dentro di me.
Urlai all’istante dal piacere e dal dolore, erano sensazioni multiple che sfogavano in un godimento assoluto.
Cominciò a sbattermi forte, a distruggermi il culo più che poteva.
Usciva fuori per poi rimetterlo con violenza dentro, lo teneva premuto più a fondo che poteva, per poi tirarlo fuori e sfondarmi nuovamente.
“Ahiaa! Che male…”
“Ti piace?”
“Si cazzo…sbattimi..ahiaaa si!”
Continuò così a lungo, ogni tanto prendeva fiato andando più piano ma appena le energie tornavano riprendeva più forte di prima.
Io urlavo, godevo, ero il suo strumento del piacere, l’oggetto con il quale dare sfogo alla sua più repressa eccitazione e mi piaceva da impazzìre.
Poi cominciò ad ansimare forte pure lui, stava scoppiando e lo fece abbondantemente. Infatti cominciò a spruzzare fiumi di crema bollente dentro di me e io nonostante fossi decisamente allargato, sentivo ogni singolo getto che mi invadeva le viscere.
Stavo impazzendo, volevo godere pure io, così mi afferrai il cazzo e mentre stava continuando ad eiaculare, iniziai a masturbarmi velocemente raggiungendo un orgasmo intensissimo in pochi secondi, macchiando il letto con il mio seme.
Cademmo esausti sul letto, ansimando per l’intenso piacere mai raggiunto fino ad ora e dopo poco Teo mi disse :
“Non ci credo…ti ho rotto il culo!”
“Ooh si…”
“È stato fantastico!”
“Dio si…bellissimo!”
“Comunque se ti interessa, ora hai il buco aperto”
“Lo sento…”
“Davvero?”
“Si, mi sta colando fuori tutta la tua sborra!”
Effettivamente mi sentivo davvero rotto, quel liquido seminale con il quale mi aveva farcito stava uscendo dal mio ano dilatato, colando sui miei testicoli e sul letto.
Continuai ad ansimare per qualche minuto, mentre Teo esausto si addormentò praticamente all’istante.
Prima di addormentarmi andai in bagno e feci uscire tutto il liquido che era rimasto dentro, per poi osservare allo specchio il mio buco del culo sfondato.
Mi addormentai dopo poco , risvegliandomi la mattina seguente da solo nel letto.
Teo era in bagno a farsi una doccia ed io mi accorsi subito di quanto adesso mi stesse facendo male il mio ano.
Quando poi il ragazzo uscì dal bagno mi sorrise dandomi il buongiorno, per poi darli il cambio nella doccia.
Uscì bello fresco ma con un dolore costante al culo e mentre ero chinato a prendere un paio di mutande pulite dal mio zaino, sentii il ragazzo venire dietro di me.
Era sempre completamente nudo e oltretutto aveva il cazzo in tiro già di prima mattina, poggiandolo in mezzo alle mie natiche.
“Ho voglia! Voglio il tuo bellissimo culo!”
“Davvero?”
“Si, tantissimo!”
“Ti sento…è durissimo…”
“Dai andiamo sul letto!”
“Aspetta però…”
“Cosa?”
“A me fa un po’ male il culo…non so se è il caso di farlo nuovamente “
“Dai magari appena entro ti passa subito”
“Bo non lo so…non ne sono così sicuro…”
“Dai, che poi dobbiamo andare e chissà quando ricapiterà!”
“Hai ragione…”
“Vieni!”
Mi prese per una mano e mi portò sul letto, mettendomi a sedere e avvicinando il suo membro alla mia faccia.
Aprii la bocca e iniziai nuovamente a succhiarlo, impegnandomi il più possibile per vedere di farlo arrivare subito.
Ma Teo non voleva solo farsi fare un pompino, voleva di nuovo il mio culo, riuscendo a trattenersi nonostante facessi del mio meglio.
Infatti poi mi fece smettere e mi spinse in modo da sdraiarmi, mi afferrò le gambe alzandole e venne sopra di me, guardandomi negli occhi sorridendo e disse :
“Sei pronto?”
“Aspetta…il lubrifica….aaahiaa!!”
In un istante mi sentii aprire nuovamente il buco del culo, affondando il pene di nuovo dentro di me.
Era bastata la saliva posata sulla sua asta del pompino per scivolare nel mio culo.
Nonostante un dolore iniziale, mi sentii dilatare subito e non percepire più il dolore già dopo pochi minuti.
Riprese a sbattermi, godendosi nuovamente il mio ano di primo mattino per soddisfare il suo bisogno, quello di godere.
Dopo poco cambiammo posizione, Teo si stese sul letto e mi invitò a saltare sopra di lui a smorzacandela, così da poterli fare un pompino con il culo.
Lo feci godere così, nonostante facessi fatica a restare in quella posizione per via del dolore alle gambe.Infatti dopo pochi minuti cambiammo nuovamente, mettendomi a pecora e dando così modo al ragazzo di sfondarmi nuovamente.
Faceva male questa volta, anche se facesse le stesse cose della sera precedente, ma non volevo che si fermasse, sperando solo che potesse arrivare il prima possibile.
Dopo poco più di cinque minuti per fortuna sentii Teo iniziare a godere, così mi staccai velocemente, mi girai e glielo presi in bocca masturbandolo velocemente, facendolo così sborrare li dentro.
Bevetti tutto quel liquido, era tantissimo , feci un po’ fatica, ma in due sorsi riuscii a mandare giù il tutto.
“Mmm…buono!” Esclamai soddisfatto
“Vorrei restare tutta la settimana solo per darti il cazzo all’infinito…”
“Mmm si…”
“Però dobbiamo andare…”
“Già…”
Un po’ sconsolati iniziammo a preparaci è appena pronti scendemmo giù a fare colazione.
A metà mattina andammo in stazione per prendere il treno , salutandoci con un lungo abbraccio.
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