Rotto nel culo al parco

Scritto da , il 2022-08-12, genere gay

Stavo frequentando il mio primo anno di università e molto spesso rimanevo fino a tardi nell’aula studio della facoltà per studiare in tranquillità, visto che a casa mi tornava più difficile.
Quando uscivo per fare ritorno a casa, dovevo attraversare un parco pubblico molto tranquillo.
Non era frequentato ne da spacciatori ne da mal intenzionati, tutt’al più potevi incontrare qualche coppia a fare franella sopra alle panchine.
Una sera intorno alle 22:00, mentre stavo camminando in silenzio senza le mie cuffiette negli orecchi con la musica, udii dei suoni decisamente ambigui provenire da dietro dei cespugli.
Ero titubante ma pure molto incuriosito, così lentamente dopo avermi dato qualche occhiata in giro, iniziai ad avvicinarmi a quelle siepi, iniziando ad intravedere quel che immaginavo, due persone intente a fare sesso.
Mi resi però conto solo alla fine che le due persone erano un uomo ed un ragazzo molto giovane.
Mi avvicinai ulteriormente in silenzio e vidi chiaramente l’uomo intento ad incularsi per bene il ragazzo, che stava gemendo come una ragazzina.
Rimasi alquanto sorpreso, dato che era la prima volta in vita mia che vedevo con i miei occhi due maschi scopare e fu ancora più strano che la cosa non mi turbò affatto, anzi, sentii in pochi istanti il mio cazzo diventare durissimo dall’eccitazione, tanto che avrei voluto masturbarmi all’istante.
Rimasi qualche altro secondo a guardarli, fino a quando l’uomo non girò la testa fissandomi sorpreso negli occhi.

“Cazzo fai?” Esclamò l’uomo

Mi girai di scatto e iniziai a camminare velocemente per allontanarmi il più possibile, guardandomi alle spalle per vedere se fossi inseguito dall’uomo.
Nei giorni successivi non riuscii a togliermi dalla testa però quelle immagini, restavano impresse nella mia mente e ogni volta mi eccitavo tantissimo, tanto da masturbarmi svariate volte su quei ricordi.

Dopo qualche settimana, mentre stavo facendo nuovamente ritorno a casa attraversando quel parco, intravidi in lontananza un uomo seduto sopra ad una panchina intento a fumarsi una sigaretta.
Li passai davanti, ci guardammo negli occhi e ad entrambi scattò qualcosa. Era proprio quell’uomo, ci mettemmo qualche secondo ma entrambi ci riconoscemmo.
Divenni rosso fuoco nel viso, girai la testa di scatto e aumentai il passo.
Sentii però l’uomo alzarsi ed iniziare a seguirmi fino a quando non mi sentii chiamare:

“Hey! Fermati!” Urlò l’uomo

Continuai a camminare

“Ho detto di fermarti! Tranquillo, non ti faccio niente…voglio solo parlare”

Rallentai, fino a farmi raggiungere dall’uomo che poggiando una mano sulla mia spalla mi fece fermare.
Mi girai a guardarlo, ero intimorito, avevo paura, avevo la faccia paonazza ed il cuore che mi batteva a mille.
L’uomo mi sorrise per poi dirmi :

“Tranquillo, voglio solo parlare!”
“Ok…” risposi balbettando
“Ti ho riconosciuto sai?! E credo pure tu, giusto?”
“Si…”
“Che facevi l’altra sera?”
“Niente…”
“Cosa hai visto?”
“Beh…nulla di che…ero appena arrivato…”
“Dimmi la verità”
“Beh ecco…qualcosa ho visto…”
“Tipo?”
“Beh ecco…tipo te che facevi sesso con un ragazzo…”
“Ok! Ecco, anche se non ci conosciamo, non farne mai parola con nessuno, intesi?”
“Certo!”
“Perché sono sposato e non voglio rovinare il tutto per un ragazzino che parla in giro.”
“Tranquillo…non lo dirò mai a nessuno…giuro!”
“Ok, bene!”
“Allora io vado…”
“Fumi?”
“Si…”
“Vieni, mettiamoci seduti e fumiamo una sigaretta insieme, ti va?”
“Ok…”

Mi sedetti al suo fianco e dopo avermi passato una sigaretta, me la accese ed iniziammo a fumare.
Lentamente iniziai a calmarmi, non mi sentivo minacciato, così iniziai ad avere le idee più chiare e dopo poco gli chiesi :

“Ma scusami, se non ci conosciamo come avrei fatto a farti scoprire?”
“Quel ragazzo è un amico di mio figlio e credo abbiate su per giù la stessa età e non vorrei che vi conosceste”
“No no…mai visto in vita mia!”
“Perfetto!”
“Comunque puoi stare tranquillo, non andrei mai a dire in giro che ho sbirciato due uomini mentre scopavano”
“Meglio così!”

Continuammo a fumare, fino a quando poco prima che finisse la sigaretta, l’uomo mi disse:

“A te piacciono queste cose?”
“Cosa?”
“Farlo con altri ragazzi…ti piace?”
“Beh non lo so…non ho mai fatto niente…”
“Ah e ti piacerebbe provare?”
“Non lo so…non credo, perché?”
“Perché sei un bel ragazzo, sicuramente non andresti sprecato! Ahahah “
“Eheheh…grazie…”

Mi alzai in piedi ma fui fermato nuovamente dall’uomo che mi disse :

“Vuoi provare?”
“Come?”
“Vuoi provare a fare qualcosa?”
“Te l’ho detto…non saprei…”
“Ora, con me! Andiamo da qualche parte e proviamo a fare qualcosa, ti va?”
“Forse è meglio che vada…”
“Dai! Non perdere questa occasione!”
“No dai…vado a casa…è tardi..”
“Ok, come vuoi! Allora ciao!”
“Ciao…”

Iniziai a camminare quando nella mia mente iniziò a stamparsi un pensiero fisso: prova! È l’occasione giusta!
Avevo già fatto parecchi metri, quando distinto mi fermai e girando la testa vidi l’uomo che mi guardava e sorrideva.
Rimasi in piedi qualche istante, per poi girarmi e tornare dall’uomo che appena eravamo vicini esclamò:

“Sapevo che saresti tornato! Dai seguimi!”

In silenzio con il cuore in gola dall’emozione iniziai a seguire l’uomo che mi fece strada fino a dei cespugli al buio nel parco.
Aprii una piccola strada tra i rami, addentrandosi così dentro alla vegetazione dove si era creato un piccolo slargo a misura per due persone.
Sembrava creato a posta, infatti per terra c’era qualche fazzoletto e qualche preservativo usato.
A quel punto l’uomo iniziò a sganciarsi i pantaloni fino a calarli con le mutande, facendo uscire subito il suo pene.
Era ancora moscio, ma era depilato e sembrava potesse diventare un arnese di notevoli dimensioni.
Mi chiese di inginocchiarmi e di iniziare a leccarglielo.
Così mi inginocchiai , allungai la mano e dopo averlo preso in mano me lo avvicinai alle labbra.
Aprii la bocca, tirai fuori la lingua e lentamente iniziai a leccare quel cazzo ancora moscio, che nel giro di poco però, grazie alla mia stimolazione, iniziò a crescere e a diventare sempre più duro.
In poco tempo mi ritrovai a prendere in bocca un cazzo di grosse dimensioni, duro come la roccia e con una cappellona bella rosea.
Feci scivolare ripetutamente quel bastone su e giù tra le mie labbra e mi stava piacendo veramente tanto, il sapore della sua carne era ottimo, e l’idea che stavo procurando piacere a quell’uomo mi stava facendo eccitare moltissimo.
Continuai a succhiarlo a lungo, in attesa che potesse arrivare nel giro di poco, ma dopo più di cinque minuti, l’uomo mentre succhiavo mi disse :

“Non sembra essere la tua prima volta! Sei molto bravo a fare pompini…”
“Ti piace?”
“Molto! Sei sicuro che sia la tua prima volta?”
“Certo…”
“Impossibile! Fammi vedere il culo se è rotto!”
“Perché?”
“Dai girati!”

Con le mani mi fece girare per poi spingermi a terra, dove in pochi istanti mi abbassò i pantaloncini e le mutande.

“Aspetta…non così..” dissi balbettando dall’imbarazzo
“Fammi vedere questo buco! Mmh…cazzo com’è stretto!”
“Fermati…”
“Avevi ragione! Sei sicuramente vergine, hai il buco veramente piccolo e stretto!”
“Te l’ho detto…dai…basta…”

Mi sentivo a disagio, ero a pecorina a terra con il culo di fuori ed un uomo dal cazzo enorme proprio dietro di me.
Non ero sicuro di essere pronto a farlo da dietro, ma mi sentivo così succube di lui che se ci avesse provato, non mi sarei mai opposto.
Infatti poco dopo l’uomo disse :

“Cazzo come sono eccitato! Voglio sverginarti!”
“Aspetta…non sono sicuro che mi possa piacere…”
“Da come succhi sono sicuro che godrai come una femminuccia appena te lo infilo!”
“No …”
“Voglio provare!”

L’uomo venne sopra di me e iniziò a far scivolare la sua cappella sopra al mio piccolo orifizio.
Sentivo quella grossa massa puntarmi e passare in mezzo alle mie natiche, iniziando a realizzare che stava accadendo per davvero.
Poco prima che potesse iniziare dissi:

“Usa il preservativo!”
“Davvero?”
“Si…per piacere…”
“La prima volta va provato a pelle, sai?”
“No no…non ci conosciamo neanche…usalo…”
“Ok…come vuoi!”

Dal suo borsello tirò fuori un profilattico nuovo, ruppe la confezione e se lo infilò sul suo arnese.
Poi puntò la cappella sul mio buchetto e lo sentii iniziare a spingere verso l’interno.
Ci mise più del previsto, ma dopo qualche secondo abbondante, iniziai a sentire il mio buco allargarsi fino a quando in un colpo solo non mi sentii rompere il culo.
Era entrato, aveva infilato la sua punta dentro di me ma nonostante un po’ di dolore iniziale, sembrava essere tutto abbastanza sopportabile.
Strinsi i denti, ansimai e mi lasciai sprofondare nel culo dal suo cazzo, che centimetro dopo centimetro, facendolo scivolare avanti e indietro a intermittenza, riuscì ad infilare più di metà del suo arnese.
A quel punto il dolore sembrava aumentare sempre di più, più che entrava e più che il dolore si faceva persistente.

“Cazzo…piano!” Dissi ansimando dal dolore
“Fa male?” Domandò l’uomo
“Un pochino…ma se fai piano resisto”
“Ok!”

Quindi con più calma iniziò a stantuffarmi con metà arnese, dandomi modo di abituarmi, ma ogni volta che scendeva più in profondità, il dolore tornava.
Gli chiesi di smettere, così l’uomo dopo più richieste uscì dal mio culo.
Uscì solamente per aumentare la lubrificazione con molta saliva, per poi inserirlo nuovamente e rompermi il culo con pochi colpi.
Infatti con quei colpi riuscì a sbattermelo tutto dentro per intero, sentivo il suo bacino poggiarci sulle mie natiche ed il dolore diventare fortissimo, tanto da ansimare a voce alta, implorandolo di smettere.
L’uomo anziché fermarsi continuò, aumentando pure il ritmo, come se volesse rompermi il culo volontariamente.

“Ahi! Ahi! Cazzo…aah! Fa male…mmh!” Ansimai dolorante
“Cazzo come cel’hai stretto il culo!”
“Piano, piano! Mi fai male…”
“Zitta e godi puttana! Devo romperti il culo!”
“No…no…fai piano!”

Sentivo dolore, era tanto, ma nonostante tutto riuscivo a sopportarlo nonostante fossi al limite.
Sentivo i muscoli del mio ano cedere minuto dopo minuto, sentendomi sempre più largo e soprattutto morbido.
Il dolore nonostante cominciasse a diminuire continuava a persistere, continuando fino alla fine, soprattutto quando affondava con colpi duri e decisi nel profondo del mio culo.
Mi sbatteva, forte, si stava godendo a pieno me nonostante lo implorassi di fare più piano. Era eccitatissimo, sentivo quel cazzo dentro di me così duro è grosso che mi sembrava mi stesse impalando.

“Cazzo come godo!” Esclamò l’uomo ansimando

Erano parecchi minuti oramai che mi stava inculando forte, ero sicuro che da lì a poco sarebbe arrivato e sarebbe tutto finito.
Prima però uscì dal mio amo, lubrificò il tutto con nuova saliva per poi entrare dopo poco nuovamente con forza.
Mi fece male, gemetti e ansimai contemporaneamente dal dolore e dal piacere a voce alta.
Sembrava però tutto particolarmente più liscio e scivoloso rispetto a prima, ma non ci feci troppo caso sul momento, volevo solo che venisse il prima possibile.
Dopo qualche altro minuto finalmente arrivò il momento, l’uomo cominciò a gemere e ad ansimare sempre più forte e velocemente, fino a che non capii che stava per sborrare.
Lo lasciai continuare, dato che aveva il preservativo, ma in pochi secondi mi accorsi che dentro di me si stava riversando un fiume di liquido bollente.
Sentivo il mio intestino molto più caldo del previsto.
Era arrivato e aveva sborrato proprio dentro di me tutto il suo latte.

“Ma…hai il preservativo vero?” Domandai titubante
“No, non più!”
“Come?”
“L’ho tolto poco fa!”
“Perché?”
“Perché volevo sentire come fosse il tuo culo senza quel coso!”
“Ma …hai…”
“Si! Ti sono venuto dentro! Ne ho fatta un sacco…”
“Cazzo…dovevi dirmelo…e ora?”
“E ora ti godi la mi sborra nel culo! Proprio come una Troia!”
“Merda no…non ci conosciamo neanche…”
“Che palle, come ti lamenti! È solo sborra nel culo, che vuoi che sia? Guarda che son sano…ho famiglia!”
“Si ma…”
“Falla uscire allora! Spingila in fuori e io ti guardo!”

Iniziai quindi a spingere quel liquido verso l’esterno, in pochi istanti senza troppa difficoltà iniziò a fuoriuscire e a colare lungo le mie palle e le mie cosce.
Ne aveva fatta veramente un sacco, sembrava non finire più da quanta era e mi stavo ritrovando completamente sporco di sborra.

“Bravo! Ora io non ho nulla per pulire…devi rivestirti con il mio latte addosso a te!”

Mi alzai in piedi, per poi tirarmi su le mutande e i pantaloni, cospargendomi ovunque quella sborra sulle mie gambe e sulle palle.
Iniziai ad incamminarmi verso l’esterno con l’uomo che mi seguiva e prima che ci si salutò l’uomo disse :

“Di la verità , ti è piaciuto vero?”
“Si però…”
“Lo rifarai non è così?”
“Forse…cioè si…”
“Bene! Sono contento di averti sverginato per primo! Diventerai una gran troia!”

Aveva proprio ragione, da quel giorno infatti non feci altro che ripensare a quel momento, con la speranza di poterlo riprendere nel culo il prima possibile.
Fatto sta che per un periodo fu solo quell’uomo che riuscii a scoparmi, divenni infatti un suo piccolo schiavo da sodomizzare.
Ma questa è un altra storia.

Questo racconto di è stato letto 1 1 9 9 7 volte

Segnala abuso in questo racconto erotico

commenti dei lettori al racconto erotico

cookies policy Per una migliore navigazione questo sito fa uso di cookie propri e di terze parti. Proseguendo la navigazione ne accetti l'utilizzo.