Il cliente del BnB mi ha rotto il c**o!

Scritto da , il 2021-10-26, genere gay

Finita la scuola alberghiera iniziai subito a lavorare in un piccolo Bed n Breakfast lungo mare della mia cittadina, dato che i titolari erano molto amici dei miei genitori.
Lavoravo 4 volte a settimana ma la paga era decisamente più alta rispetto alla media.
Verso ottobre quando la stagione estiva era ormai terminata, fui lasciato un giorno in struttura da solo per ultimare gli ultimi lavori di chiusura, mentre i titolari si adoperavano ad aprire per la stagione invernale un altro BnB di loro proprietà in montagna, in una località sciistica a poche ore da dove ero.
Durante un pomeriggio , mentre stavo lavorando dentro la struttura si presentò un uomo tra i 40 e 50 anni chiedendo se fosse possibile alloggiare in struttura per una notte.
Gli dissi che eravamo chiusi e che non essendo io a gestire il BnB, non potevo assumermi la responsabilità di accoglierlo.
Mi disse che era già la quarta struttura dove provava ma che ognuna era oramai chiusa e non stava trovando alcune soluzione dei dintorni.
Così chiamai i miei titolari spiegandoli la situazione, i quali mi disssero che se avessi preso io da solo l’incarico di accoglierlo, sistemarlo in una stanza e di starci dietro per tutta la durata del suo soggiorno, avrei potuto farlo entrare.
Decisi così di farlo entrare, dato che avevo bisogno di qualche soldo in più in previsione dell’inverno è di assumermi io la responsabilità della situazione.
L’uomo a quel punto mi ringraziò e dopo aver pagato pure qualcosa in più rispetto alla tariffa, si fece accompagnare da me in stanza.
Lo feci alloggiare in una camera a piano terra già pronta, la quale affacciava sul giardino.
L’uomo dopo aver sistemato le valige mi chiese informazioni riguardo un buon ristorante dove poter cenare, così dopo avergli dato le indicazioni, intorno alle 18:30 uscì dalla struttura.
A quel punto tornai a casa mia e dopo aver fatto una doccia e mangiato qualcosa di veloce con i miei genitori tornei al BnB in attesa del ritorno del cliente, il quale intorno alle 22:00 tornò in struttura, per poi dirigersi in camera.
Io iniziai a guardare un po’ tv nella reception per poi decidere di andare nella camera dove potevo riposare durante i turni di notte, vicino alla reception e che pure quella dava sul giardino.

Era una sera particolarmente calda per essere ottobre, così decisi di aprire la porta-finestra della camera e dato che tutte le tende della struttura erano a lavare, sia io che l’uomo potevamo vederci da parte a parte.
Fu infatti li che mentre stavo fumando una sigaretta all’esterno in giardino, l’uomo mi notò e dopo un cenno di saluto con una mano, riprese a fare quel che stava facendo.
Dopo una mezz’ora vidi la sua luce spengersi, così spensi pure la mia per poi sdraiarmi sul letto e provare a dormire.
Era veramente calda quella notte, così mi spogliai completamente dato che ero abituato a dormire nudo in estate e dopo essermi tolto le coperte di dosso, riprovai a dormire.
Dopo poco sentii però provenire dal giardino dei passi in lontananza farsi sempre più vicini, così girai la testa in direzione della porta e fu li che notai l’uomo in mutande in piedi intento a sbirciare verso l’interno.

“Posso essere d’aiuto?” Domandai sorpreso all’uomo che mi rispose :
“È difficile dormire stasera, vero?”
“Già…ma che ci fa lei qua?”
“Beh ho intravisto in lontananza un bel corpicino tutto nudo e volevo vederlo più da vicino, è un problema?”

Era la prima volta in vita mia che ricevevo un complimento per io mio corpo da un uomo e soprattutto era la prima volta che ricevevo pure delle avance da un uomo.
La cosa però non mi stava disturbando, ero più che altro confuso, perché non sapevo cosa dire o cosa fare.
Non avevo mai avuto alcun tipo di rapporto sessuale di alcun genere con lo stesso sesso, ma nella mia vita non mi ero nemmeno mai imposto di potermi escludere qualcosa.
Così rimasi in silenzio, in attesa della sua prossima mossa, infatti dopo poco mi disse :

“Se ti da noia torno in camera mia!”
“No…non mi da noia…”
“Allora se non ti dispiace mi piacerebbe rimanere qui a guardarti!”
“Va bene…”

Continuai quindi a rimanere sdraiato sul letto dando le spalle all’uomo che in piedi sull’ingresso della porta continuò a guardarmi per poi dirmi :

“Perché non ti accarezzi un po’ il corpo?”

Così iniziai lentamente a far scivolare le mie mani sui fianchi per poi scendere sul sedere ed iniziare a massaggiarmi le natiche lentamente.
Girai nuovamente la testa e vidi l’uomo con il suo cazzo in mano, già duro come la pietra intento ad iniziare a masturbarsi.
Era tutto così decisamente strano, anormale, ma allo stesso tempo mi sentivo di fare la cosa giusta, mi sentivo pure a mio agio nel toccarmi mentre un estraneo si segava.
Così oltre che a massaggiarmi le natiche iniziai ad divaricarle e a mettere prima in mostra il mio ano, per poi iniziare a giocarci toccandolo.

“Mmm, però…sei una porcellina a quanto vedo!” esclamò l’uomo
“Ti piace?” Risposi
“Molto! A te piace il mio giocattolo?”
“Si, sembra bello grosso!”
“Beh si…lo vuoi provare?”

A quel punto mi ritrovai davanti ad una scelta che avrebbe condizionato per sempre la mia vita.
Rifiutare e probabilmente non sapere mai cosa volesse dire ricevere un cazzo, oppure accettare.
Inizialmente titubai qualche secondo per poi dire:

“Mi piacerebbe…ma…non ho mai fatto niente del genere…”
“Come scusa?”
“Già…non ho mai avuto alcun tipo di esperienza del genere…per me è tutto nuovo….”
“Ah,wow! Però mi sembri a tuo agio…”
“Si…fa strano…ma mi piace…”
“Allora credo che non avrai niente in contrario se entro e gioco un po’ io con quel bel culetto vergine!?”
“Ok…entra…”

Scelsi quindi di lasciarmi trasportare dalla situazione e di farlo entrare in stanza per poter iniziare così la mia prima esperienza.
L’uomo una volta in camera venne dietro di me e mi chiese di sdraiarmi sulla schiena e di tirare in su le gambe aprendole.
Una volta in posizione l’uomo si abbassò e avvicinando la sua testa a me, iniziò a far roteare la sua lingua sul mio buchetto.
Poi dopo poco allungò una mano e aiutandosi con della saliva iniziò a far entrare un dito dentro di me.
Era veramente piacevole e non mi stava dando alcun fastidio, anzi già dopo poco sentivo il bisogno di avere dentro qualcosa di più sostanzioso.
Fui accontento dall’uomo che senza che li dicessi niente, fece entrare il secondo dito, iniziando così a far entrare e uscire due dita contemporaneamente nel mio deretano.
Era molto piacevole pure il secondo dito, mi sentivo già più pieno e soprattutto percepivo il mio orifizio adattarsi a quei corpi estranei dentro di me.
Mi lecco e masturbò il mio ano per qualche minuto per poi dirmi :

“Fantastico! Te lo voglio mettere nel culo!”
“…ok…però…fai piano…”
“Certo! Dai ora mettiti a pecora che ti faccio provare il cazzo!”

Mi posizionai a pecorina sul bordo del letto, mentre l’uomo in piedi dietro di me avvicinò la cappella sul mio orifizio, per poi dopo altra saliva per aiutare con la lubrificazione, iniziò a spingere verso l’interno.
Qualche secondo di pressione ed il mio culo si dilatò improvvisamente facendo entrare tutta la cappella all’interno.
Sentii un po’ di dolore ma nonostante tutto provai a resistere , così strinsi i denti in attesa che il suo uccello continuasse a sprofondare dentro.
Sentivo quel bastone duro affondare centimetro dopo centimetro e dilatarmi sempre più, tanto da iniziare ad ansimare subito tra piacere e dolore.

“Oddio…lo sento tutto dentro…fai piano…”dissi ansimando
“Cazzo sei strettissimo! Non avevo mai sverginato un culo così bello!” Rispose l’uomo, iniziando a stantuffarmi con un po’ di energia dentro e fuori, riuscendo ogni volta ad entrare con il cazzo sempre più a fondo.
A me nonostante tutto stava piacendo, faceva un po’ male, ma tutto molto sopportabile.
Percepivo quel bastone duro mentre mi sfondava il culo e godevo, mi piaceva così tanto che non riuscivo a smettere di ansimare come una Troia.
Non mi resi conto infatti che l’uomo già dopo poco era riuscito a penetrare con tutta la lunghezza del suo cazzo, sentendo però la sua cappellona puntare dentro il mio intestino.
Iniziò quindi a pomparmi il culo con più energia, come deve essere fatto ad un culo da sfondare.

“Aaah…cazzo…lo sento tutto!” Dissi gemendo
“Ti piace essere inculata vero?”
“Si…mi piace…”
“E lo sai perché ti piace?”
“….dimmelo…”
“Perché sei una troietta! Alle troiette come te piace il cazzo e soprattutto essere rotte in culo a dovere, vero?”
“Si…sono una Troia…”
“Brava e sai cosa li piace pure?”
“…cosa?”
“Li piace pure essere riempite di sborra in culo!”
“Oohw…si…fallo pure…”
“Certo che lo faccio! Ti spruzzo in culo ogni singola goccia che ho nelle palle!”

Ero in un vortice di piacere mai provato, mi stava umiliando e la cosa mi faceva impazzire, essere chiamato con aggettivi femminili mi faceva sprofondare in un piacere mai provato fino ad ora, mentre nel frattempo sentivo il culo slabbarsi e andare a fuoco da quanto forte e a lungo mi stava inculando.
Dopo quasi una ventina di minuti credo, mi sentivo esausto e tutto sommato mi sentivo appagato e pronto a terminare.
L’uomo però sembrava non esaurire le energie, tanto da continuare a fottermi senza pause e costantemente, fino a quando però non sentii pure l’uomo iniziare ad ansimare sempre più forte.
Stava per arrivare e lo stava facendo dentro di me, sentii infatti gonfiare il suo membro nel mio canale per poi liberare come un fiume in piena una lunga e profonda sborrata nel mio culo oramai rotto.
Sentii ogni singola spruzzata invadermi l’intestino, era bollente ed era tantissima.
Infatti quando fece uscire il cazzo , dal mio buco slabbrato iniziò a fuoriuscire da subito una parte della sua densa crema, colando sul letto e lungo le cosce.
Mi sdraiai sul letto esausto, toccandomi con le dita il mio orifizio dilatato ed esclamai ancora ansimando:

“Cazzo…mi hai rotto il culo…”
“Ti è piaciuto?”
“Si…tantissimo…”
“Bene! Anche a me, non avevo mai rotto un culo giovane così stretto!”
“Lo hai fatto bene…almeno credo…ahahah “
“Oh si!”

L’uomo a quel punto fece ritorno nella sua stanza ma mi invitò ad andare da lui la mattina seguente entro le 9:00 che poi dopo sarebbe dovuto andare via per lavoro.
Dato che comunque sia era un cliente della struttura, la mattina seguente mi svegliai in anticipo intorno alle 8:00 per farmi subito una doccia, dato che la sera prima ero crollato nel letto esausto.
Una volta terminata mi affacciai con mmmm dalla porta verso il giardino e vidi l’uomo steso sul letto nudo in procinto di svegliarsi, che dopo aver ripreso conoscenza mi fece cenno di andare da lui.
Così in mutande entrai lentamente nella sua stanza e dissi :

“Buongiorno!”
“Buongiorno a te!Lo vuoi di nuovo prima che vada?”
“Oddio…se devo essere sincero mi fa un po’ male il culo…ho paura che mi faccia male…”
“Beh forse un po’ all’inizio…poi passa!”
“No dai…meglio di no…”
“Uffa, che palle! Pensavo fossi più troia…”
“Se vuoi però…posso farti un pompino!”
“Mmm…se la metti così accomodati pure!”

Divaricò leggermente le gambe, così mi sdraiai sopra di lui e abbassando la testa aprii la bocca e feci entrare il suo uccello ancora moscio.
Mentre glielo succhiavo senti quel bastone indurirsi ed ingrossarsi sempre di più tra le labbra.
Era eccitante fare i pompini, mi piaceva e lo facevo con molto impegno e dedizione, leccando pure la cappella per bene e le sue palle.
A l’uomo piaceva, godeva e ciò era segnale che stavo facendo tutto correttamente.
Mi gustavo quel cazzo quando dopo poco l’uomo mi disse :

“Brava! Sai succhiare molto bene! Però preferisco incularti…”

Dimmi fece smettere di pompare e mi invitò a sedermi sopra di lui, in modo da poterlo sempre pompare ma con il mio culo.

“Dai…no…mi hai rotto ieri sera…mi fa male…”
“Voglio il culo! Dammelo!”

Anche se contro voglia, mi lasciai andare nuovamente concedendoli nuovamente il mio culo.
Mi tolsi le mutande per poi posizionarmi a smorza candela sopra di lui, dandoli però le spalle.
L’uomo mi accompagnò nella discesa puntando il cazzo sul mio buco, per poi iniziare a farlo entrare.
Era doloroso, ma comunque sopportabile, così iniziai a far scivolare dentro e fuori quel bastone durissimo nel mio culo, percependo perfettamente ogni singolo centimetro che entrava.
Iniziai a godere a fargli così un bel pompino con il culo, provocando nell’ uomo un enorme piacere.
Infatti dopo poco iniziò nuovamente ad ansimare sempre più forte, per poi farmi smettere e dire:

“Veloce, avvicina la bocca!”

Mi alzai così velocemente e con la testa mi avvicinai al suo cazzo che in un istante iniziò a spruzzare sperma come un idrante, inondandomi completamente la faccia.
Una buona parte si posò pure sulle mie labbra, ed incuriosito decisi di assaggiare il suo latte.

“Un risveglio perfetto!” Esclamò l’uomo per poi dire ancora :
“Credo proprio che tornerò in questo albergo!”
“Eheheh…ok! Però se torni chiama direttamente me, sia mai che trovi chiuso. “
“Sicuramente!”

Tornai quindi in camera mia e mi vestii da lavoro, per poi dopo una mezz’ora effettuare il check-out all’uomo, lasciandoli però il mio numero di telefono.

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