La festa dopo la discoteca

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La festa dopo la discoteca


A 34 anni faccio ancora la mia bella figura, nessun segno dovuto alla gravità per quanto riguarda il seno e il sedere, le mie corse mattutine e le sedute in palestra sortiscono l’effetto desiderato, compresa, chiaramente, qualche visita dall’estetista.
Hanno aperto, qualche anno fa, una nuova discoteca in zona Corso Como, a Milano, non ci sono ancora andata, questa sera, anche se è venerdì ci vado.
Dicono che sia un locale frequentato da VIP, quindi bisogna che mi prepari bene, allora chiamo la mia estetista e fisso l’appuntamento per il pomeriggio, del resto da circa un anno hanno anche un acconciatore, Jean, molto bravo e adesso che ho, di nuovo, i capelli lunghi, mi farà, sicuramente, una bella acconciatura.
Quando rientro a casa è , ormai, ora di cena, mangio qualcosa di veloce perché, visto che, sicuramente, berrò qualcosa è meglio lo faccia con qualcosa nello stomaco. Verso le 10 di sera, poi, vado in bagno, oltre che per fare un bel bagno con i mie Sali profumati, anche per la mia igiene intima, magari sarà una bella serata, apro l’armadio e scelgo un corsetto nero in pelle con bordo inferiore in pizzo nero e laccetti di chiusura per tutta la lunghezza sul davanti, una mini, sempre in pelle, nera con spacchetti laterali e laccetti neri di chiusura posteriori, perizoma nero con string in pizzo di seta, stivali neri alla moschettiera con tacco 10 e una piccola pochette sempre nera di pelle dove metto portamonete ed alcuni accessori, Jean mi ha pettinato con uno chignon per lasciarmi il collo scoperto, orecchini e collier di bigiotteria, meglio non correre rischi; mi guardo allo specchio prima di uscire, beh se fossi un uomo e mi trovassi davanti una come me …………. Chiamo un taxi, meglio non guidare, se poi bevo qualcosa …………
Il taxi mi lascia davanti al locale. Sono sola e mi fanno entrare subito, è mezzanotte, dovrebbe essere un buon orario, dentro non molta gente, forse perché è venerdì, comunque il locale è bello e la musica buona, vado a bere qualcosa, adesso mi piace la vodka lemon, poi mi scateno in pista, tante ragazze più giovani ma reggo sicuramente il confronto, infatti più di un uomo mi gira intorno mentre ballo, beh, molti sono ragazzi più giovani e, la cosa, mi rende felice ed eccitata.
Dopo un’oretta sono abbastanza accaldata e su di giri e, mentre bevo la mia terza vodka lemon mi si avvicina un ragazzo, non avrà ancora trent’anni, un bel tipo alto, anche lui con un bicchiere in mano
- Ciao, ti stai divertendo?
- Ciao, si abbastanza
- Però è una serata abbastanza morta, io vengo spesso qui
- Beh io è la prima volta
- Lo so, non potrei non averti notato prima
- Ah e allora mi hai notato stasera?
- Beh come non notarti?
- Grazie
- Non c’è di che, senti, perché non ce ne andiamo da questo mortorio? Ti porto ad una vera festa
- Perché no?
- Brava, ah io sono Massimo
- Piacere, Elena
- Allora Elena, dammi qualche minuto, vado a recuperare la macchina, ti aspetto qui fuori
- Ok
Finisco di bere la mia vodka e poi esco, trovo Massimo sulla sua macchina, una Renault espace, mah, speravo meglio.
Entrata in macchina parte subito, andiamo fuori Milano, prende la Vigevanese, gira al cartello Trezzano Sul Naviglio, beh siamo vicini, ad un certo punto gira a destra, ci sono alcune di villette, si ferma davanti ad una di queste, scendo dalla macchina, lui apre la porta e mi fa entrare, la luce è accesa, penso che non ci sia nessuna festa e lui vuole solo portarmi a letto, stavolta però mi sbaglio, mi indica una scala e
- Scendi, andiamo in taverna
- Va bene
Arrivata in fondo un locale non molto illuminato e ci sono tre persone, due uomini ed una donna, penso sui 50 anni, mi blocco alla fine della scala
- La festa?
- Sei tu la festa, cara
- Sentite non voglio problemi, chiamatemi un taxi e me ne vado a casa
- Tranquilla, non vogliamo farti niente di male, anzi, ti divertirai, vedrai
Capita l’antifona, la donna ha una vestaglia addosso, mi si avvicina e mi prende la borsa
- Vediamo cosa c’è qui dentro
E ne rovescia il contenuto su un tavolino, apre il mio portamonete, ci sono dentro 500.000 lire
- Ah max ne hai trovata una con i soldi
- Sentite, è il mio stipendio, io ………….
- Stai buona, e questa cos’è?
Prende in mano il tubetto del mio lubrificante anale
- Ah ma allora sei una porcellina, brava, vedrai che ci divertiremo
- Ok, va bene, però con calma, senza esagerare
- Esagerare noi? Naaaaa, fai una cosa, non vogliamo rovinare quel bel completino, perché non te lo togli?
Così dicendo si tolse la vestaglia, aveva solo un paio di slip addosso, un seno enorme un po’ cadente, un tatuaggio sulla spalla che le arrivava quasi all’avambraccio, i due uomini vicino a lei si alzarono dal divano dove erano seduti e si tolsero le tute che avevano addosso, avevano la pancetta tutti e due, mentre io slacciavo il corsetto e toglievo la mini ed il perizoma, anche Massimo, o Max come lo chiamava lei, si stava spogliando
Fu lei, però la prima a venirmi vicino e ad accarezzarmi il seno e a baciarmi, per terra c’erano tappeti e cuscini, nella stanza poi un divano, una poltrona ed un tavolino, quello sul quale era stata rovesciata la mia borsa, il cui contenuto, però, era già sparito, la donna mi portò con lei ad inginocchiarmi sul tappeto e i tre uomini si misero davanti a noi con i loro membri in mano, beh io ero volontariamente andata lì con Max disponibile a farmi, con lui, una, speravo, bella scopata, l’esito della serata era un po’ diverso ma alla fine il risultato era quello, però mi scocciava per i miei soldi, comunque, come la donna, anch’io mi detti da fare con la lingua e la bocca su quei membri che, devo dire non erano poi male, inoltre si sentiva che tutti si erano lavati, forse, la donna era quella meno pulita, inoltre aveva un sacco di peli sulla figa che, mentre leccava il cazzo dei tre uomini, insieme a me, si masturbava con una mano, poi Max mi fece alzare e stendere a pancia sotto sul tavolino, si mise dietro di me e, senza tanti riguardi, mi infilò il suo pene nella farfallina, tenendomi per i capelli, la mia acconciatura, ormai era stata distrutta, uno degli altri due si mise dall’altra parte per continuare a farsi fare il pompino, sentivo la donna che diceva all’altro
- Dai scopami, più forte, dai, sono la tua cagna, sbattimi
Intanto Max continuava a scoparmi ed il suo amico stava diventando duro nella mia bocca, lo insalivai per bene, finalmente Max mi sborrò sulla schiena e anch’io ebbi la mia gratificazione, poi fu la volta del mio culetto e di quello cha aveva appena tolto il pene dalla mia bocca, devo dire che fu delicato e attento mentre mi penetrava e, oltre alla mia saliva aveva usato il mio lubrificante, non sembravano davvero intenzionati a farmi del male, ora mentre venivo inculata la donna continuava ad esortare il suo “cavaliere” a fare più forte, poi non la sentii più, lanciai uno sguardo e capii, Max le aveva messo il proprio uccello in bocca, poi, anche lei ebbe la sua dose di sperma ed io oltre ad un orgasmo, anche un’altra dose di liquido denso e caldo sempre sulla schiena. Eravamo tutti stesi sui tappeti ed i cuscini a riprendere fiato e le mani degli uomini continuavano comunque a palpeggiare me e la donna, io ero l’unica con ancora qualcosa addosso : gli stivali.
Ci palpeggiavano e noi facevamo lo stesso, Max aveva messo anche il cazzo tra i seni della donna che gli stava così facendo una sega con le tette, io avevo gli altri due che offrivano ancora i loro cazzi alla mia bocca, poi la donna si alzò e mi disse
- vieni qui,
aveva preso da una borsa un attrezzo che poi risultò essere uno strap on , però con due cazzi in caucciù, uno per parte, me lo fece indossare penetrandomi con quello più piccolo che, però, aveva una serie di punte morbide sempre in caucciù e dall’altra parte c’era quello davvero grosso e a forma di cazzo e ci stendemmo sul tappeto e disse
- Adesso scopami,
eravamo tutte e due sul fianco, io spinsi con il bacino e lei fece altrettanto penetrandoci a vicenda, non avevo mai provato un dildo così, né una situazione del genere, comunque mi trovai abbracciata a quella donna e uno degli altri uomini si mise dietro di lei e la inculò, mentre Max fece lo stesso con me, Mio Dio, che cosa incredibile, mai goduto così tanto, i due uomini avevano preso il ritmo. Anche la donna stava godendo come me, ci trovammo presto tutte appiccicose tra le cosce e, almeno io, con lo sfintere inondato, perché, questa volta, Max mi venne dentro.
Andammo avanti per diverse ore a divertirci, ogni tanto qualcuno si assentava per andare in bagno, me compresa, io venni scopata ed inculata da tutti, anche dalla donna che usò lo strap on anche per quello, poi ad un certo punto mentre ci stavamo riposando si mise la vestaglia e se ne andò, tornò dopo una decina di minuti con una caffettiera, dei bicchierini di carta e dei cornetti confezionati, eravamo un po’ ridicoli seduti in cerchio sul tappeto, nudi con le gambe incrociate a bere caffè e mangiare cornetti.
- Senti Elena (disse la donna ) tu sei venuta qui pensando di scopare con Max, beh abbiamo fatto una bella festa no? Prenditi la tua roba che Max ti riaccompagna, spero tu non ce l’abbia con noi o con lui e se e quando vuoi tornare sei la benvenuta, questa è casa mia, gli altri sono amici e ne ho tanti altri sai.
Andai in bagno cercando di rimettermi in ordine e poi mi rivestii, uscita dal bagno la donna mi ridette anche la borsa e nel mio portamonete c’erano ancora tutti i soldi, l’unica cosa che era finita era il mio lubrificante, poco male.
Max mi riportò in città e mi feci lasciare ad un posteggio di taxi, avevo passato la notte in bianco, mi addormentai nella vasca ad idromassaggio appena arrivata a casa.
scritto il
2022-11-25
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