Le scommesse pericolose

di
genere
orge

- Sei uno sbruffone. Bello e simpatico, ma pur sempre sbruffone.
Laura liquidò Franco in poche parole. Sua sorella maggiore, Eleonora, assentiva col capo.
- Se pensate che esageri, facciamo una scommessa!
- Va bene – disse Eleonora – quanto scommettiamo?
- Io sono abituato a giocare forte. Il mio status sociale me lo consente. Facciamo 1.000 Euro?
- Ci stiamo – rispose Laura senza esitazioni – credo che non ci sia mai capitato di poter vincere una somma del genere senza fatica.
- Avete i soldi in caso di perdita della scommessa? Scommetto di no.
- Non ce n’è bisogno – intervenne Eleonora – però puoi dirci cosa vuoi come contropartita.
- Vi chiedo una succosa garanzia. Se perdete la scommessa, farete uno spettacolo assieme a vostra madre al Wellcum, a pochi chilometri da qui.
- Cosa sarebbe questo posto? – s’informò Eleonora.
- Una SPA per uomini adulti e dotata di una lunga serie di servizi alla persona. C’è gente che paga per gli spettacoli extra e penso che una scena saffica di un’ora con madre e figlie sia pagata appunto 1.000 Euro.
- Ok, ci stiamo – disse Laura – e stasera avviseremo nostra madre. Quando pensi di fare colazione con Angela Merkel?
- Domattina ci troverete alla pasticceria qui di fronte.
Dopo aver lasciato Franco, il loro nuovo e affascinante amico conosciuto durante la settimana bianca a Villach, un tarlo iniziò a rodere i puntelli su cui si basavano le loro certezze di una facile vittoria. Un tarlo che divenne ancor più vorace quando raccontarono alla loro mamma i dettagli della scommessa. Lei ricordava bene che un diplomatico italiano portava lo stesso cognome del loro amico e probabilmente bazzicava l’ambiente politico tedesco.
Il mattino dopo, il trio di donne si avviò alla pasticceria e videro Franco conversare amabilmente con Angela Merkel, sotto l’occhio attento di una guardia del corpo. Il giovane si accorse dell’espressione sorpresa delle ragazze e sorrise, pregustando lo spettacolo piccante a cui avrebbe assistito la sera stessa.
- Siete due cretine – disse Federica, rivolgendosi alle figlie.
- Hai ragione. Siamo state troppo sicure di vincere la scommessa. Facciamo quello che ci hai visto fare durante il lockdown – suggerì Eleonora.
- Non sarà la stessa cosa. In quel caso vi ho lasciato libertà di divertirvi, ma io ero solo una spettatrice occasionale. Qui mi si chiede di partecipare, cazzo!
La sera stessa le tre donne fecero ingresso in una sala dove, al centro, un enorme letto rotondo con numerosi cuscini ruotava lentamente, attorniato da una decina di vetri fumee, dietro i quali gli uomini erano in attesa dello spettacolo. Indossavano minigonna, un top e scarpe con tacco dieci.
Appena accomodate sul letto, Laura prese l’iniziativa togliendo le scarpe alla mamma. Iniziò un massaggio accompagnato da piccoli baci sul collo del piede e sulle caviglie. Eleonora si stese a fianco di Federica e si slacciò e lanciò le scarpe sul pavimento. Con decisione, spinse un piede vicino alla bocca di Laura, imponendole di adorare la sua estremità. La sorella eseguì coscienziosa e con trasporto. Federica ed Eleonora si tolsero la mini e il top, rimanendo con i seni nudi. Laura alternava baci e slinguate ai piedi delle due donne, eccitandosi nel vedere gli effetti provocati in loro, al punto che si denudò completamente.
Risalì poi con la bocca lungo le gambe della madre ed Eleonora decise di denudarsi e di dedicarsi a baciare e succhiare i capezzoli che l’avevano nutrita anni prima.
Bastarono pochi minuti perché Federica decidesse di togliere gli slip, eccitata dal doppio stimolo alle gambe e ai capezzoli. Eleonora colse l’avvicinarsi della bocca di Laura al sesso che l’aveva generata e, colta da un raptus, la prese per i capelli e la portò invece tra le sue gambe. Laura non era sorpresa dall’atteggiamento autoritario della sorella ma volle rendere più eccitante quel cunnilingus. Si mise in ginocchio e alzò le gambe della sorella, aprendole oscenamente, così da mostrare il suo sesso luccicante al pubblico nascosto dietro i vetri. Sorrise divertita e si tuffò nuovamente a leccare e a suggere il clitoride, strappando dei mugolii dalla sorella.
- Sei una troia – commentò Federica, nel vedere la posizione oscena in cui aveva costretto Eleonora – ti meriti una lezione.
Il primo sculaccione fu una vera sorpresa per la più giovane del trio. Non ricordava di essere mai stata punita da sua madre. Si girò verso di lei con uno sguardo di sfida e riprese a far mugolare la sorella. Federica le assestò una manata sull’altra natica. Laura emise un sospiro. Intanto la piattaforma continuava a girare, consentendo al pubblico nascosto di osservare in dettaglio il progressivo arrossamento del sedere tondo e sodo della ragazza. Gli schiaffi erano intensi, tant’è che Federica dovette fermarsi perché il palmo della mano le doleva. Laura aveva perso il controllo del suo corpo. La cognizione di essere bramata da una decina di uomini e la certezza di portarli al sommo piacere smorzavano le sensazioni di dolore e, anzi, il calore avvolgente la pelle del fondoschiena pareva entrare in profondità, amplificando il suo piacere. Guardò sua madre con un ghigno di perfidia, a dimostrare che le sculacciate non l’avevano fatta desistere dal far cambiare posizione a sua sorella. Si piegò nuovamente per penetrarla con due dita e per succhiarle il clitoride per farla gridare di piacere. Quando finì, la sua faccia luccicava di umori ed Eleonora, vedendola sfatta, non seppe resistere alla tentazione di prenderla per i capelli, tirarglieli indietro per poterle baciare la bocca e assaporare il proprio miele. La baciò fino ad asportare ogni traccia del suo piacere. Quando guardò la sorella, vide nei suoi occhi un’espressione soddisfatta mista all’aura di consapevolezza della sua abilità. Ingelosita dalla sfrontatezza di Laura, Eleonora non mollò la presa ai capelli della sorella e la trascinò in mezzo alle gambe della loro madre. Come rinvigorita da una scarica di adrenalina, Laura guardò Federica dritta negli occhi e passò una prima volta la lingua sul suo sesso umido. Sua madre non ci capacitava della sfacciataggine e della assoluta naturalezza con cui sua figlia la stava portando a toccare il paradiso. Immaginava che dietro i vetri qualcuno avesse già versato un bel po’ di sperma, vedendo che sua figlia la stava leccando con una maestria encomiabile. Eleonora andò decisa a palpare i seni della madre, spingendola sempre più verso l’orgasmo. Federica era sconcertata e allo stesso tempo orgogliosa per l’assenza di remore delle figlie, benché avessero superato dei limiti immorali. Essere mostrata mentre godeva a occhi sconosciuti fu una inarrestabile ondata di eccitazione. Quando Eleonora le strizzò entrambi i capezzoli, godette elevando note e suoni di cui le sue orecchie non avevano memoria. Le due ragazze si fermarono a osservare le contrazioni e il petto che si alzava e abbassava come non mai. Eleonora prese la spazzola col manico cilindrico e si ravvivò i capelli. Laura capì le intenzioni della sorella e si mise carponi, col sedere spinto in fuori e in alto. Già durante il lockdown, il manico, opportunamente lubrificato, finiva nel suo retto, a mo’ di coda, e la sorella la costringeva a camminare carponi lungo la loro camera.
Anche Federica intuì le intenzioni della figlia maggiore, poiché aveva sorpreso le due sorelle mentre giocavano a mistress/slave. Furono gli ignoti spettatori invece a meravigliarsi della novità, con la conseguenza che chi aveva già eiaculato aveva una nuova erezione e chi si era trattenuto stava per cedere alla frenesia della mano.
Laura accolse il manico senza alcun segno di fastidio e iniziò a gattonare lungo la circonferenza della piattaforma, mostrando al pubblico una disinibizione totale. Conscia di quello che stava accadendo dietro i vetri, la ragazza si divertiva ad agitare il sedere a ogni passaggio davanti alla sorella maggiore, finché, con il decimo giro, Eleonora la bloccò, si piazzò sotto il suo sesso, invitò la loro madre a muovere la spazzola dentro e fuori e iniziò a leccarla. Laura iniziò a gemere come non mai. Leccata furiosamente dalla sorella e sodomizzata dalla madre stava vivendo esperienze mai vissute prima, con effetti psichedelici sul suo cervello. Guaì, uggiolò e infine gridò a squarciagola tutto il suo sconquassante orgasmo, portando tutto il pubblico a manifestare il loro apprezzamento in consistenti getti di sperma.
Eleonora e Federica tolsero la spazzola dallo sfintere di Laura e attesero che si riprendesse, prima di alzarsi e raggiungere l’uscita, dove incrociarono un sovraeccitato Franco che commentò con un significativo “il più grande spettacolo dopo il big bang… siete voi”.
scritto il
2022-05-23
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