Trio continuativo.

Scritto da , il 2022-04-25, genere trio

Sentii dire da qualcuno che esprimere un desiderio quando cade una stella molto spesso si avvera. La solita cazzata pensai. Una sera la vidi e forse ero eccitato e pensai "Mi vorrei sposare". Avevo appena conosciuto una ragazza, ci si vedeva non frequentemente, dopo tre mesi mi disse di essere incinta. Tragedia nelle famiglie soprattutto nella sua. Non la presero bene, le possibilità non erano floride e, spalleggiato dai miei cercavo di sfuggire alle responsabilità. Minacce ed appostamenti dalla sua famiglia erano frequenti, fino a quando da solo decisi, nonostante non ancora compissi diciotto anni di assumermi tutte le responsabilità. Riapparve la pace tra le famiglie ma soprattutto tra noi ragazzi. Demmo sfogo alla nostra sessualità scopando come conigli. Non avevo alcuna esperienza nel sesso e neanche lei. Una notte, lei era incinta di cinque mesi, andammo in un albergo alla buona per stare un pò insieme e ricordo benissimo venni sette volte nella sua figa e lei non venne mai. Non mi rendevo conto come funzionasse. Purtroppo quello fu l'inizio di un percorso di tradimenti da parte sua che al momento non capii. Si viveva ognuno con i propri genitori ed in pratica lei era abbastanza libera di frequentare anche altri. Mi confessò che quello fu l'inizio per capire perché tradire e come tradire. In pratica io non la facevo godere e lei usava gli altri molto più grandi che la dilatavano a dovere. Nacque il bambino, io avevo un lavoro, aprimmo casa con limitate possibilità, ma dignitosa. Il lavoro mi teneva occupato dieci ore al giorno e lei restava sola in casa ad accudire il bambino. Io purtroppo per me scopavo tanto dedicandomi solo al mio piacere. Un giorno tornando a casa trovai un signore che mi disse essere suo cugino. Presi per buona la notizia e tornai al lavoro lasciandoli soli. La sera al ritorno avevo voglia di scopare subito e la portai sul letto lei venne senza rifiuto e quando la penetrai la figa era un lago che colava fino al culo. Mi disse "Scopami vedi come sono eccitata" Era la sborra del finto cugino. Questo lo dico oggi che finalmente sono a conoscenza della funzione del cazzo e della figa.
Piano piano capii come far godere anche lei ma ormai aveva creato un giro di ragazzi che la scopavano. Col crescere si capiscono gli errori e ne venimmo fuori. Scopavamo deliziosamente con la massima soddisfazione di entrambi. Una sera mentre eravamo impegnati in una dolce scopata mi chiese cosa ne pensassi se con noi ci fosse un altra persona. Eravamo eccitati e risposi "Sarebbe bellissimo" e venne in un momento ma il momento impossibile fu quando mi disse "Trovalo tu". Pentito dell'affermazione ma addirittura trovare il ragazzo che si univa a noi mi sembrava esagerato. Avevo alti e bassi, ripensandoci a volte mi eccitavo ed a volte mi pentivo. Avevo una confusione nella testa e non avevo nessuno con cui confidarmi. Pensavo a trovarlo veramente un ragazzo ma come, tra i miei amici, i suoi oppure uno sconosciuto. Lei era euforica quando ne parlavamo e quando scopavamo immaginandoci il terzo venivamo molte volte insieme, ed una sera mi disse di averlo trovato. Praticamente uno che l'aveva già scopata. Un ragazzo perbene che mi fece una bella impressione. Lei nella notte dimostrò la sua maestria nel lavorare col cazzo e come trattarlo per godere e mentre io eccitatissimo venivo molto presto (Gabriele) questo il suo nome resisteva facendola godere decine di volte. Fu una notte in cui io e lei venimmo non so quante volte mentre Gabriele solo due ed un cazzo più grande del mio. Ci diede la disponibilità solo per il sabato notte. Il sesso ci trascinava ma aspettavamo con ansia il sabato sera. Durante la notte mi trovai a contatto col cazzo di Gabriele vicino alla bocca ed oltre a sentire un brivido di eccitazione avrei voluto succhiarlo ma non potevo dirlo. Lei forse se ne accorse e prese a succhiare con veemenza quel cazzo e mi chiese di avvicinarmi dandomi un bacio salivare facendomi sentire il sapore e mi spinse la bocca su quel bellissimo cazzo che succhiai con tutta la forza fino a ricevere una sborrata che si sparse dappertutto che lei raccolse goccia a goccia. Finsi di pentirmi "Cosa mi hai fatto fare"!! ""Nulla di eccezionale hai preso un cazzo in bocca, sapessi quanti ne ho presi io" Diplomata puttana all'istante.
Finì la seconda notte che divenne normalità fino al compimento del primo anno del bambino. Assieme decidemmo di soddisfarci solo con le nostre forze ed io che avevo acquisito molta esperienza la facevo godere comunque.
Qualche salutare scappatelle la faceva perfino informandomi, però si andava d'accordo e soprattutto piaceva anche a me che variasse cazzo.

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