Germana e Sonia e che cazzo
di
goldenoro69$
genere
tradimenti
Dovemmo decidere in un ora. L'azienda dove lavoro ha chiuso nella città dove abito e mi ha offerto di assumermi in altra località distante quattrocento km oppure il licenziamento.
Valutammo tutte le situazioni io e Germana mia moglie. Stavamo pagando il mutuo quindi avremmo dovuto vendere e se poi ci proponevano altre località? Insomma un rebus.
Decidemmo che lei sarebbe rimasta a casa ed io mi sarei arrangiato per limitare le spese.
Lasciare la moglie di diciotto anni da sola non era la cosa migliore ma non c'erano alternative Io ne avevo venti e per come eravamo abituati, a scopare tutte le notti, ci saremmo trovati sicuramente in difficoltà. Ironicamente diceva lei "Morirai di seghe" ed io "E tu di ditalini" e si rideva e scopava. Meno male che non ancora mettevamo in cantiere il figlio.
Arrivò il primo del mese successivo e dovetti partire. Fu una piccola tragedia perché potevo tornare a casa due giorni su quindici. Io ero distrutto, ebbi la sensazione che lei non avesse tutta questa preoccupazione. Non ancora esistevano i telefonini quindi era un problema anche comunicare. Una telefonata a settimana ed una visita ogni quindici giorni. Quando tornai a casa la prima volta io la scopai a sangue e notai una certa freddezza da parte sua. Chiedo "Cos'hai" Rispose "Nulla è da qualche giorno che ho mal di testa" ancora "Ascolta parlando con Sonia (una signora giovanissima anche lei, nostra vicina di casa) e dice che nell'albergo dove lavora cercano un'addetta alle camere per la notte. Cosa pensi se accettassi per cinquecentomila lire al mese più le mance"? Dopo una leggera riflessione, considerando che era l'importo del mutuo diedi il mio parere favorevole "sempre se a te sta bene" rispose "a me sta benissimo". Dal giorno che ripartii, lei la stessa sera prese servizio. Non cambiò nulla in quel periodo . telefonata settimanale e ritorno do quindici giorni. Quando tornai la seconda volta quasi non la riconoscevo. Molto più bella. pettinatura cambiata e vestita bene. Chiedo "Ma già ti hanno pagata"? "No però ho avuto circa duecentomila lire di mancia , ma non ho speso nulla. Mi trovi diversa perché in albergo a spese loro tengono molto per la presenza". Purtroppo stanotte non possiamo stare assieme perché i turni sono sette giorni su sette".
"Bene scopiamo subito allora" Era un po esitante ma alla fine cedette e vidi la figa rasata e bellissima, crebbe l'eccitazione e la scopai subito e dopo le chiesi "Perché hai la figa depilata"? "Sapevo che mi facevi questa domanda. in albergo c'è l'estetista che mi ha fatto questo regalo". Mi bastò quella giustificazione.
Il terzo ritorno la trovai ancora cambiata, truccata in maniera vistosa, capelli biondi e minigonna. Una strafiga. il giorno scopammo (scopai) sempre e come al solito abbastanza fredda. Mi raccontò che in un mese oltre alle cinquecentomila della paga ne fece novecentomila di mance ed aveva versato un milione sul nostro cc.
Ero felicissimo per i guadagni ma ero preoccupato per lo stress che lei subiva a lavorare di notte.
Ogni volta che tornavo sempre più bella sembrava un'attrice. Abiti cortissimi, tacchi altissimi, trucco marcato. Mi piaceva sempre di più. Il quarto ritorno non la trovai a casa. Chiesi a Sonia se sapesse qualcosa e mi disse che era andata a Trento perché dovevano aprire una nuova struttura e lei aveva acquistato la fiducia dei gestori.
Quando ci fu l'occasione di sentirci per telefono mi disse che dovevamo parlare.
Immaginavo aumento di stipendio e tanti soldi. Il quinto ritorno la notizia fu tragica per me. "Scusami se parlo chiaro ma dobbiamo separarci. Tieniti la casa ma il mio lavoro non mi consente l'impegno della famiglia e sono sincera fino in fondo vado a convivere col gestore che ha perso la testa per me e purtroppo io per lui. Scusami se ti ho illuso. ricostruisciti una vita, le donne non mancano e tu sei un bel ragazzo. Buona fortuna" Mi diede la mano e non la vidi mai più.
Sonia mi disse che faceva la ragazza immagine per la nuova struttura e si era trasferita nel trentino.
Allacciai una forte amicizia con Sonia che vedendomi distrutto mi stava molto vicino. Presi qualche giorno di ferie, riuscii a vendere casa e portai Sonia, che si separò dal marito violento, nella città in cui lavoravo ed iniziammo una nuova vita.
Sonia non era bella come Germana truccata ma comunque era gradevole. Appena arrivati
prendemmo in affitto un appartamentino arredato lei si cercò subito un lavoro presso un albergo. Con il due stipendi pagando l'affitto riuscivamo a vivere in maniera agiata e convinsi lei a frequentare estetista parrucchiera e a farle comprare qualche abito. Trasformata era bella come Germana. Si scopava continuamente poi una sera mi fece una confessione raccomandandosi che doveva restare un segreto tra noi in caso contrario andava a scapito della reputazione dell'albergo dove lavoravano ed addirittura mi avrebbe lasciato. Germana si prostituiva con due o tre clienti per notte. Mi resi conto che razza di stupido ero stato a non accorgermi.
Col tempo mi accorsi che anche Sonia mi tradiva e li capii che forse il problema ero io.
Si invaghì talmente di un ragazzo suo collega che mi impose di portarlo a casa. Accettai per non restare solo e non fu una cosa sbagliata perché si scopava in tre tutte le notti.
La figa prevale su tutto.
Valutammo tutte le situazioni io e Germana mia moglie. Stavamo pagando il mutuo quindi avremmo dovuto vendere e se poi ci proponevano altre località? Insomma un rebus.
Decidemmo che lei sarebbe rimasta a casa ed io mi sarei arrangiato per limitare le spese.
Lasciare la moglie di diciotto anni da sola non era la cosa migliore ma non c'erano alternative Io ne avevo venti e per come eravamo abituati, a scopare tutte le notti, ci saremmo trovati sicuramente in difficoltà. Ironicamente diceva lei "Morirai di seghe" ed io "E tu di ditalini" e si rideva e scopava. Meno male che non ancora mettevamo in cantiere il figlio.
Arrivò il primo del mese successivo e dovetti partire. Fu una piccola tragedia perché potevo tornare a casa due giorni su quindici. Io ero distrutto, ebbi la sensazione che lei non avesse tutta questa preoccupazione. Non ancora esistevano i telefonini quindi era un problema anche comunicare. Una telefonata a settimana ed una visita ogni quindici giorni. Quando tornai a casa la prima volta io la scopai a sangue e notai una certa freddezza da parte sua. Chiedo "Cos'hai" Rispose "Nulla è da qualche giorno che ho mal di testa" ancora "Ascolta parlando con Sonia (una signora giovanissima anche lei, nostra vicina di casa) e dice che nell'albergo dove lavora cercano un'addetta alle camere per la notte. Cosa pensi se accettassi per cinquecentomila lire al mese più le mance"? Dopo una leggera riflessione, considerando che era l'importo del mutuo diedi il mio parere favorevole "sempre se a te sta bene" rispose "a me sta benissimo". Dal giorno che ripartii, lei la stessa sera prese servizio. Non cambiò nulla in quel periodo . telefonata settimanale e ritorno do quindici giorni. Quando tornai la seconda volta quasi non la riconoscevo. Molto più bella. pettinatura cambiata e vestita bene. Chiedo "Ma già ti hanno pagata"? "No però ho avuto circa duecentomila lire di mancia , ma non ho speso nulla. Mi trovi diversa perché in albergo a spese loro tengono molto per la presenza". Purtroppo stanotte non possiamo stare assieme perché i turni sono sette giorni su sette".
"Bene scopiamo subito allora" Era un po esitante ma alla fine cedette e vidi la figa rasata e bellissima, crebbe l'eccitazione e la scopai subito e dopo le chiesi "Perché hai la figa depilata"? "Sapevo che mi facevi questa domanda. in albergo c'è l'estetista che mi ha fatto questo regalo". Mi bastò quella giustificazione.
Il terzo ritorno la trovai ancora cambiata, truccata in maniera vistosa, capelli biondi e minigonna. Una strafiga. il giorno scopammo (scopai) sempre e come al solito abbastanza fredda. Mi raccontò che in un mese oltre alle cinquecentomila della paga ne fece novecentomila di mance ed aveva versato un milione sul nostro cc.
Ero felicissimo per i guadagni ma ero preoccupato per lo stress che lei subiva a lavorare di notte.
Ogni volta che tornavo sempre più bella sembrava un'attrice. Abiti cortissimi, tacchi altissimi, trucco marcato. Mi piaceva sempre di più. Il quarto ritorno non la trovai a casa. Chiesi a Sonia se sapesse qualcosa e mi disse che era andata a Trento perché dovevano aprire una nuova struttura e lei aveva acquistato la fiducia dei gestori.
Quando ci fu l'occasione di sentirci per telefono mi disse che dovevamo parlare.
Immaginavo aumento di stipendio e tanti soldi. Il quinto ritorno la notizia fu tragica per me. "Scusami se parlo chiaro ma dobbiamo separarci. Tieniti la casa ma il mio lavoro non mi consente l'impegno della famiglia e sono sincera fino in fondo vado a convivere col gestore che ha perso la testa per me e purtroppo io per lui. Scusami se ti ho illuso. ricostruisciti una vita, le donne non mancano e tu sei un bel ragazzo. Buona fortuna" Mi diede la mano e non la vidi mai più.
Sonia mi disse che faceva la ragazza immagine per la nuova struttura e si era trasferita nel trentino.
Allacciai una forte amicizia con Sonia che vedendomi distrutto mi stava molto vicino. Presi qualche giorno di ferie, riuscii a vendere casa e portai Sonia, che si separò dal marito violento, nella città in cui lavoravo ed iniziammo una nuova vita.
Sonia non era bella come Germana truccata ma comunque era gradevole. Appena arrivati
prendemmo in affitto un appartamentino arredato lei si cercò subito un lavoro presso un albergo. Con il due stipendi pagando l'affitto riuscivamo a vivere in maniera agiata e convinsi lei a frequentare estetista parrucchiera e a farle comprare qualche abito. Trasformata era bella come Germana. Si scopava continuamente poi una sera mi fece una confessione raccomandandosi che doveva restare un segreto tra noi in caso contrario andava a scapito della reputazione dell'albergo dove lavoravano ed addirittura mi avrebbe lasciato. Germana si prostituiva con due o tre clienti per notte. Mi resi conto che razza di stupido ero stato a non accorgermi.
Col tempo mi accorsi che anche Sonia mi tradiva e li capii che forse il problema ero io.
Si invaghì talmente di un ragazzo suo collega che mi impose di portarlo a casa. Accettai per non restare solo e non fu una cosa sbagliata perché si scopava in tre tutte le notti.
La figa prevale su tutto.
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