Dichiararsi donna

di
genere
incesti

Ho sempre avuto la fortuna di avere una famiglia fantastica, dove gli errori non venivano puniti, ma discussi, e spiegati, e questo già di suo, è una marcia in più.
In famiglia, non vi era il tabù del nudo o meno, spesso vedevo mamma nuda, o papà, mia sorella maggiore poi, era sempre nuda, e il fatto che mamma e papà facessero sesso in camera loro con mè in casa, era abitudine, spesso li osservavo dalla porta, e vedere il cazzo di papà mi eccitava moltissimo.
Un'altra cosa che non mancava era la franchezza, domandare era la prassi, interessarsi chiedere, mi hanno insegnato, era chiedere, e loro mi hanno sempre risposto.
Così, un bel giorno, tornata da scuola, raggiunsi mamma in camera sua, era intenta a sistemare la sua biancheria, me sedetti sul letto, e le chiesi, mamma ptroei indossare la tua biancheria, e le tue calze?, lei mi accarezzo, e mi disse, sei sicuro, vuoi provare ad essere una ragazzina?, si mamma, vorrei essere una ragazzina, lei sorrise, e mi portò in camera di mia sorella e mi porse un reggiseno, uno slip, e un paio di collant, e mi aiutò a vestirmi, poi mi diede un bel vestitino corto, e un paio di tacchi.
Ero stupenda, e così iniziai a camminare per casa, con difficoltà visto che non avevo mai messo i tacchi.
Al rientro di papà, si sorprese, ma nulla di più, invece mia sorella, mi fece i complimenti.
Nei giorni successivi, col permesso di Anna, mia sorella, utilizzai la sua biancheria intima e qualche gonna e camicetta, poi mamma mi aiutò col trucco, e in un paio di mesi divenni la seconda figlia.
Inizia più di sovente ad osservare i miei a letto, il cazzo mi era entrato nella testa, ero eccitatissima e mi bagnavo dietro come una vera donna, la cosa non sfuggì a mamma, e così, una sera mentre eravamo a cena, mi chiese, piccola, lo sai che puoi dirci tutto quello che senti e che vorresti, vero?, io annuii, e poco dopo lo dissi, mamma, papà sono una donna, voglio vivere da donna, e fare sesso con i maschi, rimasero muti per un po'.
Mamma mi spiegò che era un percorso complicato, ma che lo avremmo fatto insieme, e così, inizia le sedute dalla psicologo per capire, se fosse una tendenza passeggera, ci andai per diversi mesi, e poi alla fine, disse che era una transizione della mia vita, che effettivamente ero donna.
Non ci furono traumi o drammi, mamma iniziò ad acquistarmi intimo e vestiti adatti alla mia persona, e iniziai ad uscire en femme.
La sensazione di camminare per strada al femminile mi piacque da subito, il salutare o chiacchierare con le persone non mi dava imbarazzo, anzi, e a dire il vero, ero veramente carina, poi i capelli lunghi mi donavano, e mi abituai presto alla mia nuova vita.
L'unica cosa che mi procurò dei problemi era la scuola e dovettero trasferirmi in un istituto privato a causa dei miei compagni, ma presto ne feci di nuovi.
Poi una sera, dopo che mamma e papà, avevano fato sesso e si stavano coccolando nudi nel letto, li raggiunsi, ero nuda, mi strinsi a mamma e le baciai il seno, aveva i capezzoli durissimi, li ha sempre dopo l'amplesso, li succhiai, tesoro mi disse mi ecciti se meli succhi, sorrisi e continuai.
Poco dopo venne e si bagnò ulteriormente tra le gambe, papà ci abbracciò tutte e due io ero nel mezzo, e inevitabilmente sentti il suo cazzo duro trà le mie coscie, fù un attimo, sollevai leggermente il bacino, e mi spinsi indietro, la sua cappella scivolò nel mio culetto, provocandomi un intenso bruciore.
Lui subito uscì, ma sei matta disse?, non io ti prego, sono tuo padre, mi misi a pancia sotto, ora ti prego, devi essere tù il primo, ora subito, mamma fece cenno di sì, presero della crema, e si appoggiò a mè, sollevati disse la mamma, no così, fammi finalmente donna.
E lo fece strinsi i denti ed entrò, tutto, e mi scopò, per una mezz'ora, donandomi molteplici orgasmi.
Ma fù quando mi riempì di sperma che godetti veramente.
Le sere successive, le passai nel loro letto, dove, provai con poco successo a scopare mamma, ma il mio pene non restava duro con lei, entravo e venivo all'istante mentre si smollava, capimmo che la mia natura era altra.
Mi insegnarono a fare i pompini, e papà mi fece a sua volta dei meravigliosi pompini, ma il regalo più bello fù, quando mi chiese di scoparlo, lo feci un sabato sera, in reggicalze calze e tacchi, mi sverginai papà.
E la cosa gli diede un piacere pazzesco, tanto, spesso, io elui passavamo dei pomeriggi ad amarci.
E poi conobbi Luca, era un dipendente di papà, lo incontrai in azienda, un giorno che raggiunsi papà per delle cose nostre, mi piacque subito, e visto che piacevo a lui, ci frequentammo, per alcuni mesi, e una bella sera, mi invitò a casa sua, e divenni la sua donna.
Luca aveva un cazzo niente male, mi scopava più volte a sera, e così, gli raccontai tutta la mia storia, un mese dopo, era a cena da noi, e ci fidanzammo.
Ora viviamo tutti a casa di papà, e il loro letto è affollato, diciamo che mamma ha due bei cazzi ora da soddisfare e io la seguo a ruota.
Ora vogliamo un figlio, cosa per difficile da realizzare, ma mamma ha risolto il problema, è al sesto mese, e porta mia figlia in grembo, partoriremo in Spagna dove io sarò la vera madre per tutti.
Sono fortunata, ho la vita che mi sono scelta, e i due uomini più importanti della mia vita.






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scritto il
2021-11-26
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