Da padre a figlio

Scritto da , il 2021-10-21, genere incesti

Crescendo, ho cominciato ad osservare con più interesse, la mia famiglia, io ero il terzo della cucciolata, mio fratello e mia sorella, sono molto più grandi di mè, e se ne sono andato da temo, chi sposato chi convivente.
Io grandicello, e con i miei bisogni sessuali, di un'adolescente, che ad ogni, deve masturbarsi.
Avendo ,molto tempo libero, la scuola per fortuna non mi rubava che qualche ora, mi piaceva curiosare nella camera dei miei, spesso la notte sentivo, i loro sospiri di godimento, e sognavo di vedere sia mia madre che mio padre nudi, mentre facevano sesso, e così, visto che la maggior parte della giornata ero solo, aprivo i cassetti della biancheria di mamma.
Mia madre, era una bellissima donna, un fisico da modella, un paio di tette della quarta, piene e sode, un culo da sballo, spesso la vedevo nuda, di nascosto, e qualche volta le ho sbirciato la figa, una conchiglietta piccola e stretta, e visto, che avevo visto anche papà nudo, mi chiedevo come il suo cazzo enorme potesse entrare in figa a mamma.
M ascoprii ben altro col passare dei mesi.
Intanto trovai dell'abbigliamento femminile, in un altro cassetto, insieme a diversi cazzoni con cinghie, e mi chiedevo a cosa servissero, e poi vari oggetti da lubrificanti ecc.
Così, iniziai a masturbarmi, indossando intimo di mamma, poi le calze, e via via, passai ai trucchi e al rossetto, travestirmi mi eccitava.
Poi una sera sul tardi, io ero nella mia camera, che è posta al piano di sotto da quella dei miei, mi svegliai, e sentii dei rumori e mugolii più forti del solito, provenire dalla loro camera, insospettito, salii le scale e mi avvicinai alla loro porta, e visto che era socchiusa sbirciai, fù pazzesca la scena, papà era in reggicalze, calze e tacchi, intento a prendere un cazzo enorme, che mamma aveva allacciato in vita, anc'essa, in reggicalze e tacchi, lui godeva, trà le gambe pendeva il suo randello duro, scappellato, lucido, la incitava a scoparlo più forte, a montarlo diceva lui, e lei,lo chiamava frocio, e lo scopava di brutto, io ero eccitato, e mi misi la mano nel pigiama e mi sparai un segone pazzesco.
Poi mamma afferrò il cazzo di papà, e lo fece sborrare, lui poi si accasciò esausto, lei si mise in piedi, si slacciò il cazzo, e si sedette al suo fianco, ti è piaciuto frocio cornuto', LUI ANNUì, BRAVO IL MIO FROCIO, domani ricordati che tocca a mè, bene pensai domani la scopa e io li guardo, m rimasi male a sentire il seguito, domani resto da lui a dormire, ho voglia di un vero maschio, e visto che siamo d'accordo che non mi scoperai mai più, devo divertirmi con lui, papà la baciò, si amore, lo sai che essere cornuto è il mio essere, certo, anche essere frocio lo è, vero', LUI SORRISE E LA BACIò.
Non capivo bene e così, le sere successive fui attento, e il giovedì dopo, stessa scena, mamma scopava papà, ma ci fù una nuova scoperta, mentre lo inculava, gli chiedeva, quando avesse scopato con il suo uomo, e lui rispose, il giorno prima, ottimo disse mamma, e quando lo sposerai?, lui rispose appena fossero pronte le carte in Spagna, un paio di mesi circa, bravo frocio, diventerai la signora Pozzi allora.
Rimasi basito, e continuai a osservare e origliare, finita la monta con la solita sborrata di papà, mamma continuò, al lavoro cosa dicono, che mi cambieranno sede, e mi riassumeranno come trasgender, e poi come donna, quindi ti vedremo sempre vestito da donna, frocione, si amore le disse, ma dovrai dirlo a tuo figlio, gli altri due lo sanno, ma il piccolo nò, anche se credo sia già come tè, continua ad usare il mio intimo, e poi sentii, entra frocetto, lo so che sei lì.
Entrai ero rosso in viso, mamma era nuda, e papà in reggicalze, questa è la fine che fara anche tù verò, io non risposi, tranquillo, appeno lo prenderai lo capirai, poi mamma mi accarezzò, e mi trascinò a lei,un attimo dopo, sborravo nella sua calda figa.

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