Il marito dell prof d'inglese
di
TATONE
genere
esibizionismo
Non sono mai stato un genio in Inglese, e così, mia madre decise di mandarmi a lezione da una Professoressa.
Così due pomeriggi a settimana mi recavo a lezione da lei, una donna carina, ben fatta, sulla quarantina, sposata io marito, Marco, aveva quarantacinque anni, un bell'uomo, simpatico, sempre pronto alla battuta.
Io dal canto mio, ero già gay, i miei non ne erano al corrente, ma incontravo alcuni uomini, appena avevo del tempo libero, avevo perso la mia verginità alcuni anni prima.
Spesso la mia Professoressa, per motivi suoi, si assentava, e lasciava che fosse il marito a farmi lezioni, la cosa non mi spiaceva, anzi.
La cosa prese una piega diversa quando, lei si assentò per tutta la settimana, raggiungeva la madre malata a Roma, così, il pomeriggio mi presentai a casa sua e trovai Marco, che mi diede i primi esercizi, e ppi mi disse che sarebbe andato a fare una doccia.
Si presentò una decina di minuti dopo in accappatoio, si sedette al mio fianco, e corresse degli errori, e mi sfiorò la mano, sorridendomi, e poi casualmente si aprì l'accappatoio, e lo vidi nudo, un bell'uomo, e trà le gambe vidi il suo cazzo, bello scappellato come il mio come piacciono a mè.
Lui sorrise, e io ricambiai il sorriso, scusami mi disse non volevo, sai il caldo, tranquillo risposi, puoi toglierlo se ti dà fastidio, e vidi che il cazzo iniziò a indurirsi, fino ad ergere duro e gonfio.
A condizione che tispogli anche tù Paolo, e un attimo dopo ero nudo, lasciai solo gli slip di mamma bianchi, lui li vide, e mi disse, lo sapevo che eri una femminuccia, l'ho detto a mia moglie, ma lei non ci credeva, poi mi baciò.
Il suo bacio caldo mi fece perdere il lume della ragione, gli toccai il cazzo, e lo menai lentamente, gli piaceva, poi scivolai in ginocchio e lo presi in bocca, dove pochi minuti dopo Marco scaricava il suo sperma.
Mi prese in braccio e mi portò in camera da letto, e vidi sparsi quà e là indumenti della moglie, autoreggenti slip reggiseni ecc, lui notò il mio sguardo, lo ha fatto apposta lei, per vedere se eri interessato a indossarli, fallo se vuoi, e io mi precipitai ad indossare reggicalze calze e slip.
Poi Marco mi stese sul letto e scostate le mutandine, iniziò a farmi un pompino, e bevve tutto il mio caldo nettare.
Arrivò il momento tanto atteso, mi sollevò le gambe e introdusse il suo cazzo duro nel mio culetto, scivolò senza fatica dentro di mè, io socchiusi gli occhi, amavo il momento dell'introduzione.
Mi scopò a lungo, lentamente, per poi venirmi dentro, sentii il suo sperma schizzarmi sulle pareti dell'intestino.
Passammo il resto del pomeriggio abbracciati e a baciarci.
Quella settimana passai quattro pomeriggi da lui, dove mi truccai, e indossai le cose di sua moglie, lui mi filmava e mandava tutto alla moglie, che incredula incoraggiava Marco a fare cose più sconce.
La settimana dopo, Anna la Professoressa, mi aprì la porta, io entrai e non dissi nulla, dove vai mi chiese, io risposi in studio per la lezione, no bella, prima vai a truccarti e a vestirti poi signorina iniziamo, mi percipitai in camera sua e mipreparai.
Marco era in sala nudo Anna con solo reggicalze e tacchi, ma brava la signorina, forza veni da noi, li raggiunsi.
Anna si stese, allargò le gambee mi disse di leccarla, mentre Marco mi leccava il culetto, la feci venire, e poi mi disse di scoparla, introdussi il cazzo nella calda figa, e poco dopo Marco mi inculò, sospirai, e lyi diede il ritmo della cavalcata, venni in figa ad Anna dopo una decina di minuti, e Marco mi innondò poco dopo.
Ogni incontro era qualcosa di nuovo, incontrai altre persone a casa loro, e divenni il giocattolino degli amici di Marco, in pochi mesi, il mio ano, diventò elastico, e mi fecero scopare da cazzi di notevole dimensione.
Divenni la signorina Paola, e divenni sempre più omosessuale, e un bel giorno i miei lo scoprirono, successe il finimondo.
Scappai di casa, e iniziai a incontrare estranei, per guadagnare del danaro, e in breve finii sulla strada, e per cinque anni, feci la prostituta, fino a quando in una spa gay ritrovai Anna e Marco, che mi portarono a casa con loro, e divenni l'amante di Marco, che nel frattempo aveva capito di essere omosessuale, ora viviamo come coppia di lesbiche, e ogni tanto accogliamo Anna nel nostro letto.
Così due pomeriggi a settimana mi recavo a lezione da lei, una donna carina, ben fatta, sulla quarantina, sposata io marito, Marco, aveva quarantacinque anni, un bell'uomo, simpatico, sempre pronto alla battuta.
Io dal canto mio, ero già gay, i miei non ne erano al corrente, ma incontravo alcuni uomini, appena avevo del tempo libero, avevo perso la mia verginità alcuni anni prima.
Spesso la mia Professoressa, per motivi suoi, si assentava, e lasciava che fosse il marito a farmi lezioni, la cosa non mi spiaceva, anzi.
La cosa prese una piega diversa quando, lei si assentò per tutta la settimana, raggiungeva la madre malata a Roma, così, il pomeriggio mi presentai a casa sua e trovai Marco, che mi diede i primi esercizi, e ppi mi disse che sarebbe andato a fare una doccia.
Si presentò una decina di minuti dopo in accappatoio, si sedette al mio fianco, e corresse degli errori, e mi sfiorò la mano, sorridendomi, e poi casualmente si aprì l'accappatoio, e lo vidi nudo, un bell'uomo, e trà le gambe vidi il suo cazzo, bello scappellato come il mio come piacciono a mè.
Lui sorrise, e io ricambiai il sorriso, scusami mi disse non volevo, sai il caldo, tranquillo risposi, puoi toglierlo se ti dà fastidio, e vidi che il cazzo iniziò a indurirsi, fino ad ergere duro e gonfio.
A condizione che tispogli anche tù Paolo, e un attimo dopo ero nudo, lasciai solo gli slip di mamma bianchi, lui li vide, e mi disse, lo sapevo che eri una femminuccia, l'ho detto a mia moglie, ma lei non ci credeva, poi mi baciò.
Il suo bacio caldo mi fece perdere il lume della ragione, gli toccai il cazzo, e lo menai lentamente, gli piaceva, poi scivolai in ginocchio e lo presi in bocca, dove pochi minuti dopo Marco scaricava il suo sperma.
Mi prese in braccio e mi portò in camera da letto, e vidi sparsi quà e là indumenti della moglie, autoreggenti slip reggiseni ecc, lui notò il mio sguardo, lo ha fatto apposta lei, per vedere se eri interessato a indossarli, fallo se vuoi, e io mi precipitai ad indossare reggicalze calze e slip.
Poi Marco mi stese sul letto e scostate le mutandine, iniziò a farmi un pompino, e bevve tutto il mio caldo nettare.
Arrivò il momento tanto atteso, mi sollevò le gambe e introdusse il suo cazzo duro nel mio culetto, scivolò senza fatica dentro di mè, io socchiusi gli occhi, amavo il momento dell'introduzione.
Mi scopò a lungo, lentamente, per poi venirmi dentro, sentii il suo sperma schizzarmi sulle pareti dell'intestino.
Passammo il resto del pomeriggio abbracciati e a baciarci.
Quella settimana passai quattro pomeriggi da lui, dove mi truccai, e indossai le cose di sua moglie, lui mi filmava e mandava tutto alla moglie, che incredula incoraggiava Marco a fare cose più sconce.
La settimana dopo, Anna la Professoressa, mi aprì la porta, io entrai e non dissi nulla, dove vai mi chiese, io risposi in studio per la lezione, no bella, prima vai a truccarti e a vestirti poi signorina iniziamo, mi percipitai in camera sua e mipreparai.
Marco era in sala nudo Anna con solo reggicalze e tacchi, ma brava la signorina, forza veni da noi, li raggiunsi.
Anna si stese, allargò le gambee mi disse di leccarla, mentre Marco mi leccava il culetto, la feci venire, e poi mi disse di scoparla, introdussi il cazzo nella calda figa, e poco dopo Marco mi inculò, sospirai, e lyi diede il ritmo della cavalcata, venni in figa ad Anna dopo una decina di minuti, e Marco mi innondò poco dopo.
Ogni incontro era qualcosa di nuovo, incontrai altre persone a casa loro, e divenni il giocattolino degli amici di Marco, in pochi mesi, il mio ano, diventò elastico, e mi fecero scopare da cazzi di notevole dimensione.
Divenni la signorina Paola, e divenni sempre più omosessuale, e un bel giorno i miei lo scoprirono, successe il finimondo.
Scappai di casa, e iniziai a incontrare estranei, per guadagnare del danaro, e in breve finii sulla strada, e per cinque anni, feci la prostituta, fino a quando in una spa gay ritrovai Anna e Marco, che mi portarono a casa con loro, e divenni l'amante di Marco, che nel frattempo aveva capito di essere omosessuale, ora viviamo come coppia di lesbiche, e ogni tanto accogliamo Anna nel nostro letto.
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