Le mie vacanze- L'anniversario

Scritto da , il 2021-09-25, genere dominazione

"Tesoro, oggi è il nostro anniversario, che ne dici se andassimo a mangiare in quel ristorante ad Aci Trezza di fronte ai faraglioni?"
Quando ho sentito la tua proposta ho reagito con grande entusiasmo, festeggiare nella notte di San Lorenzo in quel ristorante mi rendeva felice, il locale mi era sembrato bellissimo, la posizione poi davanti al mare in una serata così speciale mi sembrava un pensiero stupendo, tipico della tua capacità unica di sapermi sorprendere.

Quando sono uscita dalla doccia ho visto sul letto l'abito che avevi scelto per me, un vestito a fiori di poco sopra il ginocchio con un'ampia scollatura.
Dopo che mi hai spalmato la crema ti ho chiesto quale intimo avresti voluto che io indossassi, tu mi hai sorriso con quei tuoi occhi azzurri magnetici ed ho capito che erano capi non previsti.
Ti ho visto armeggiare nel tuo comodino ed ho capito tutto, ti sei avvicinato a me con entrambe le mani piene, in una avevi un piccolo plug anale a gioiello e nell'altra l'ovetto vibrante con il controllo del tuo cellulare.
Mi hai aiutata ad indossarli e subito mi sono chiesta come avrei fatto a camminare con le dècolletè rosse tacco 10 che avevi scelto.
Appena indossato il vestito hai acceso subito l'ovetto alla velocità più bassa, siamo saliti in macchina e l'aria condizionata ha ulteriormente fatto indurire i miei capezzoli che sembravano diventati chiodi pronti a forare il vestito.
Catania è vicina ad Aci Trezza ma il viaggio mi è sembrato eterno, per la prima volta ho realizzato che la serata sarebbe stata a dir poco come viaggiare sulle montagne russe senza soluzione di continuità.
Il parcheggio dista qualche centinaio di metri, mi aggrappo a te, al tuo braccio come ad un'ancora però tu mi fai capire che la serata sta per entrare nel vivo, aumenti e non di poco il livello di vibrazione.
Arriviamo al ristorante che sto già decisamente colando nell'interno cosce, un cameriere ci accoglie e ci accompagna al nostro tavolo. Mi siedo tirando un sospiro, ma è solo un attimo perchè tu porti la velocità al massimo, mi chiedo impaurita come sarei arrivata in fondo a tutto questo.
Quando ritorna lo stesso cameriere a prendere l'ordinazione è impensabile, impossibile che non senta il rumore della vibrazione. Che non veda il modo scomposto con cui continuo ad agitarmi sulla sedia, solo il mio rossore non percepisce, grazie all'abbronzatura.
Torniamo soli, ti guardo interrogativa, tu non ti scomponi, aggiungi solamente che durante la degustazione del pasto lo avresti spento, per poi riaccenderlo fra una portata e l'altra.
Se possibile questa è stata una tortura ancora più grande, per due volte lo hai spento, senza saperlo, proprio mentre stavo per godere.
A fine pasto lo hai riacceso alla massima velocità e proprio mentre il cameriere ci stava portando il conto sono riuscita a godere e davanti a lui mi sono soffocata in bocca un "Sì!"
Quest'ultimo da cavaliere mi ha aiutata ad alzarmi spostando la sedia, ma così facendo ha vista in quale stato la lasciavo, con un ampio sorriso mi ha augurato buona serata.
Come d'obbligo mi hai proposto una passeggiata su quel bellissimo lungo mare, il problema era come riuscirci, ad ogni passo avevo la sensazione di poter cadere, continuavo a voltarmi all'indietro per vedere se lasciavo come pollicino qualcosa lungo il mio cammino.
Quando ti sei avvicinato ad una fontanella mi sono appoggiata al muretto per riprendermi un attimo con lunghi respiri profondi, vicino a me un signore distinto mi ha osservata, avvicinandosi ha sentito distintamente il rumore della vibrazione, vedendomi in difficoltà mi ha invitato a sedermi su una panchina.
Tu sei giunto subito e hai capito che dobbiamo senza rimandare ancora tornare verso casa.
Nel tragitto in macchina continui ad accarezzarmi lentamente le gambe, io quasi piangendo ti prego di arrivare il prima possibile.
Finalmente siamo in casa, mi ordini di sfilarmi il vestito, io come una bambina felice quasi me lo strappo pur di avere il mio regalo.
Con calma mi fai avvicinare al muro, divaricare le gambe, alzare le braccia e appoggiare le mani dandoti le spalle.
Ti avvicini con una mia sciarpa di seta, la annodi e me la leghi sugli occhi, colgo solamente orami piccole sfumature di colori, i sensi, se possibile in quello stato, si acuiscono ancora di più.
Ti allontani, dopo un minuto ti sento tornare. Mi sento accarezzare la schiena da setole morbide, penso sia la spazzolina per il fondo tinta, lo fai con una lentezza esasperante. Non tralasci nessuna parte, sui glutei, all'interno delle cosce fino alle caviglie, sui capezzoli, sulla pancia per poi soffermarsi sulla figa. Ho il viso rigato di lacrime, un misto oramai di desiderio e disperazione.
Il mio corpo oramai è un sussulto continuo, sembro essere preda di un attacco epilettico.
Disperata ti dico "ti prego scopami, dove vuoi tu, ma scopami..".
Ti fermi un attimo, sento sbottonare i pantaloni, con calma mi estrai il plug, appoggi il tuo cazzo caldo e durissimo nel solco, in tutto questo tempo anche il mio culo ha prodotto notevoli mucose anali e come un dardo mi trafiggi, un colpo secco, tutto dentro.
Ti fermi solo qualche secondo e poi incominci da subito a spingere forte, ad ogni affondo arriva al mio cervello una scossa elettrica, voglio urlare, devo urlare. Mi metti la tua mano destra sulla bocca per contenere il più possibile il rumore.
L'ovetto è sempre alla massima velocità di vibrazione, oramai non mi reggo più in piedi, mi tieni tu per non farmi cadere.
Quando ti svuoti in me mi sento venire meno, mi stringi forte da dietro, incominci a baciarmi dolcemente il collo, l'orecchio. Con una mano mi accarezzi la testa, la tua bocca sempre vicino al mio orecchio incomincia a sussurrarmi parole dolcissime, vorrei trattenerti dentro di me, ma lentamente il tuo turgore scema fino a farti scivolare via. Guardo per terra, i tuoi e i miei umori hanno fatto un lago.
Mi prendi in braccio e porti a letto, ti stendi al mio fianco e con un sussurro mi dici "buon anniversario amore mio".
Ti bacio, appoggio il mio viso al tuo petto e stremata mi stringo a te.

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