Vienimi dentro 17 - L'orgia incestuosa ha inizio.

Scritto da , il 2021-08-02, genere incesti

Dopo l'incredibile esplosione di di sesso incontrollato tra gemiti di piacere, grida di godimento , tremore di corpi, confusione di sessi, incroci incestuosi e copiosi sversamenti di sudore, umori vaginali, e sperma, in quell'ambiente sino a pochi istanti prima pervaso dal pungente odore di sesso e ribollente di lussuria, era calata una calma quasi surreale scossa solo dai flebili e incontrollabili respiri che via via andavano affievolendosi.

I maschi giacevano abbandonati come guerrieri vinti sulla finta pelle nera del pouf mentre le due donne come se nulla fosse accaduto, si stringevano e si baciavano accarezzandosi languidamente.

Da quella scena un qualunque antropologo, psicanalista o sessuologo, avrebbe potuto facilmente capire la differente capacità reattiva tra i due sessi.

I maschi completamente svuotati avevano bisogno di ricaricarsi mentre le donne, avevano trovato la loro carica proprio dal piacere provato anche se avevano già avuto diversi orgasmi.

Le due donne poi,(La mamma di Fulvio e la figlia di Arturo)parevano aver trovato una incredibile intesa tra loro che sicuramente le apriva ad una lunga soddisfacente e complice amicizia.

Nel solo volgere di qualche ora, l'una sapeva dell'altra più cose di quanto non ne sapessero amici e parenti messi insieme.

Distese su quel morbido giaciglio con i sessi ancora madidi di umori e di sperma e con le bocche ancora impastate di sborra, continuavano a pennellarsi reciprocamente il volto e le labbra con la lingua unendosi anche, in certi incontri favorevoli, in baci profondi e voluttuosi.

Che meraviglia quello spettacolo per i maschi sfiniti che fremevano dalla voglia di rientrare in gioco.

Mentre anche gli affannosi respiri si erano calmati e nell'ambiente continuavano a risuonare i lievi schiocchi dei baci delle due donne accompagnati dal brusio delle loro impercettibili parole, il sordo tocco di qualcuno che bussava alla loro porta, li aveva fatti sobbalzare quasi tutti.

Erano i tre che Sara aveva invitato prima di lasciare il salottino tra le piante ed i separé colorati.

Il primo ad entrare era stato il bull che teneva per mano la sua amante mentre il marito li seguiva da dietro.

Quello che si apriva ai loro occhi era un spettacolo vagamente felliniano fatto di una tenue luce rossa, un grande tappeto volante nero sul quale erano mollemente adagiati tra pungenti effluvi di sesso, 5 corpi nudi dall'aspetto gaudente.

Dopo uno scambio compiaciuto di sguardi col suo stallone, la donna rivolgendosi al cornuto gli aveva detto indicando le due donne che nel frattempo avevano allargato le gambe mostrando i sessi aperti coi loro filamenti lucidi che colavano tra le loro cosce:

-Guarda Cucky, c'è lavoro per te.-

Il marito senza attendere ulteriori ordini e senza spogliarsi si era disteso sul pouf ed avvicinandosi alle due donne aveva cominciato con la lingua a leccare e ripulire le due fiche sborrate.

Intanto che il cornuto eseguiva il comando della moglie, le due donne, con apparente disinteresse, avevano continuato a baciarsi mentre il maritino con inaspettata perizia le stava accompagnando entrambe verso nuovi piaceri.

Intanto, il bull e la sua amante si erano spogliati e senza parlare, erano saliti sul tappeto volante nero per prendere anche loro il volo verso nuovi paradisi dei sensi.

Come fossero adolescenti alle prime armi, si erano avvicinati alle teste di Sara e Nadia con circospezione rimanendo fermi in ginocchio dietro in attesa che fossero loro a suggerire la prima mossa.

La prima a prendere l'iniziativa era stata Sara la quale staccandosi dal bacio aveva infilato la testa sotto al maschio ed aveva cominciato a leccargli i testicoli.

Immediatamente dopo, la mamma di Fulvio aveva teso le braccia verso la donna la quale si era chinata con le labbra già dischiuse per accogliere nella bocca l'umida e saettante lingua di Nadia.

Poi, come se tra loro vi fosse una tacita intesa, la donna si era risollevata e si era portata col bacino sul viso di Nadia e con le cosce aperte, le aveva offerto la fica da leccare.

La stessa cosa aveva fatto Rino (Il bull) il quale girandosi e sedendosi sul petto di Sara, le aveva messo in bocca il cazzo non del tutto eretto.

La ragazza era al settimo cielo per la mossa di quel maschione che aveva desiderato sin dal momento in cui l'aveva visto chiavare con la moglie del cornuto.

Ed era ancora più felice conoscendo le sue capacità di far indurire anche il cazzo più riottoso ed infatti le sono bastate poche carezze ed alcuni ben assestati colpi di lingua per farglielo diventare grosso, duro e nodoso come il ramo di un albero.

La goduria per le due donne era indescrivibile, stavano succhiando ed al tempo stesso venivano succhiate ed il primo orgasmo era esploso quasi subito all'unisono.

segue



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