La settima di Anna

Scritto da , il 2020-12-26, genere dominazione

Buongiorno a tutti mi chiamo Jacopo ho trentuanni e vi voglio raccontare la mia storia di sesso con ragazzo conosciuto su internet. Era un lunedì ed ero a casa dal lavoro, sono sempre stato attratto dal mondo bdsm ma non ho mai provato, così decisi passare un po' di tempo sulla chat in incognito di Telegram.  Scrissi m bi e attesi mi rispose questo ragazzo. Ciao piacere di conoscerti come ti chiami e quanti anni? Jacopo 31 anni. Cavoli io sono un pò più piccolo ne ho 19,Luca piacere. Tranquillo l'età non è un problema, anzi. Ahahah meglio così come mai qui? . Presi del tempo prima di rispondere poi scrissi. Ho una fantasia. Ah si dimmi che sono curioso. Vorrei fare una settimana intera dove divento di proprietà di una persona e faccio la sua schiava. Ci mise più di 5 minuti a rispondermi. Urca che bella fantasia, si può fare. Si scusa se sono stato così diretto ma ho questa voglia. Hai fatto bene, hai dei limiti? Si non lecco culo e piedi per il resto faccio tutto quello che vuoi. Ottimo allora lasciami il tuo Nik che organizziamo. Scrissi il Nik e poi lui abbandonò la chat, ci rimasi troppo male, ero proprio preso bene, non si fece sentire per 2 settimane. La settima prima di ferragosto mentre ero al lavoro sento il telefono vibrare, guardo ed era lui. Jacopo ma saresti disposto anche ad indossare abiti femminili? La domanda mi lascio di stucco ma risposi. Si perché? . Da quando tu puoi fare domande? Ahahah, settimana prossima ho casa libera per tutta la settimana vieni a realizzare il tuo sogno?. Non ci credevo lessi tre volte il messaggio, avevo mille pensieri in quel momento ma scrissi. Si ci sono. Ottimo ero certo che avresti accettato ti aspetto domenica in stazione a Genova, vieni puntuale. Corsi a casa a fare la valigia, non sapevo nemmeno che vestiti mettere, presi a caso dell'armadio dei pantaloni e delle magliette, usci di casa e parti subito con il treno. Scrissi a luca, sono partito. Ottimo scrivimi quando sei arrivato, guai a te se mi scrivi mentre sei in viaggio. Non osai guardare il telefono per tutto il viaggio, dopo 3 ore ero arrivato e scrissi arrivato. Era ora sono 5 minuti che aspetto, vieni al parcheggio ho una polo bianca, arrivai al parcheggio e lo vidi. Era il classico ragazzo tamarro, canotta, pantaloncini corti e siga in bocca, però era bello. Ciao. Ben arrivato forza sali in macchina che non abbiamo tempo da perdere. Una volta salito mi presentò un foglio. Questo è il contratto con cui mi autorizzi a prendere possesso della tua vita per una settimana  se lo firmerai partirà subito e terminerà domenica prossima, se non lo farai te ne puoi andare a fare in culo e sei solo un coglione. Lessi il contratto,non esitai nemmeno un secondo a firmare. Ottimo ora sei mio, dammi subito il telefono e il portafogli. Ma che bel telefono che abbiamo, sbloccalo subito e non farmi incazzare. Certo Luca. Sbamm uno schiaffo mi colpi in piena faccia. Brutta testa di cazzo io per te sono padron Luca, ricordatelo, questa è solo una delle tante regole che devi seguire, ma tranquillo con calma te le spiegherò. Ecco padron Luca. Bene vedo che impari in fretta, ora vieni fuori che questo non è il tuo posto. Uscimmo dalla macchina e apri il baule. Forza entra, le cagne come te devono stare chiuse in gabbia, bisogna domarle. Ti conviene entrare subito se non vuoi 10 schiaffi. Entrai subito. Oh finalmente hai capito, ora stai zitta e non muoverti Ahahah. Luca dopo aver chiuso il baule si sentiva onnipotente aveva una vita nelle sue mani avrebbe potuto fare quello che voleva, era talmente eccitato che si sarebbe segato subito ma si calmo un attimo e andò a prendere il caffè tanto la cagna da li non si muove. Dopo il caffè parti e si diresse verso casa sua, aveva una villetta fuori Genova con il garage dentro casa, parcheggio in retro, chiuso il garage e apri il baule. Hai viaggiato comoda cagna? Ahahah. Su esci. Bene questa è casa mia ora cammina avanti a me e fermati alla porta chiaro? Si Luca. Sbamm sbamm due forti schiaffi colpirono Jacopo. Ma allora sei proprio scema o ti piace che ti prendo a schiaffi? No è che. Zitta cagna non voglio sentirti ora fila e aspettami alla porta. Jacopo sali le scale e si fermò alla porta dopo poco arrivò Luca. Bhe non apri. Mi scusi padron Luca ma è chiusa. Certo cosa credi che le cagne come te possono entrare cosi tranquille in casa mia. Non penso proprio. In ginocchio e supplicami di farmi entrare e vedi di farlo bene se no ti sbatto in mezzo alla strada e senza documenti voglio vedere cosa fai. Jacopo si inginocchio a piedi di Luca ed esclamò. Per favore padron Luca posso entrare in casa sua. No troia mettici più impegno tanto per incominciare questa è una reggia e non una casa e poi descriviti bene,su forza riformula. Per favore padron Luca può questa cagna entrare nella sua reggia. Molto bene troia vedo che impari in fretta, seconda regola in casa stai in ginocchio o a 4 zampe come la cagna che sei,dimenticati di camminare su due gambe se non sono io a chiedertelo, ah ovviamente entri dopo di me.

Questo racconto di è stato letto 6 6 1 1 volte

Segnala abuso in questo racconto erotico

commenti dei lettori al racconto erotico

cookies policy Per una migliore navigazione questo sito fa uso di cookie propri e di terze parti. Proseguendo la navigazione ne accetti l'utilizzo.