Mia sorella si rivelò bisex 2.

Scritto da , il 2020-02-03, genere etero

Quel pomeriggio decidemmo tutt' e tre di terminare i lavori alla casa nuova di Valeria e, fatta una doccia rigenerante, ce ne andammo via da lì. Loro due a casa di Adriana ed io decisi di andare al cinema, così conclusi quel giorno. Il giorno dopo ci troviamo ancora insieme e, mentre sistemiamo la roba inscatolata, Valeria decide di andarsene a comprare le lampadine per ogni lampadario ed io ed Adriana...restiamo soli... . Sentito chiudere la porta, vado in cucina a bere una birra fresca e poco dopo sento Adriana arrivare e si siede accanto a me, scoprendo casualmente le sue incantevoli cosce ma recitò benissimo la parte di non accorgersi di essersi scopaerta... troppo. Notò subito dopo però che io ero in stato di eccitazione tale da strappare la patta dei pantaloni ed allora, senza indugio, si avvicina a me con la sedia e slaccia la patta estraendone fuori il cazzone già duro e pronto all'uso. Lo accarezza e poi se lo mette in bocca ed io allora mi metto in piedi e spingo in gola il cazzo e lei prende il giusto ritmo di sbocchinarmelo ben bene. Quando sento di stare per godere, le abbraccio la testa con le mani per non farle uscire la bocca dal cazzo e, quando le schizzo una gran quantità di sborra in gola, allora mi guarda negli occhi come se m'implorasse di non farle perdere neanche una goccia ed io le scarico tutto in gola fino all'ultima sborrata. Dopo qualche bacio in bocca, passo a farla stendere sul tavolo di cucina e le allargo le cosce per leccarle la figona tutta pelosissima ed a me piaceva veramente molto di più pelosa invece che rasata, così la feci sborrare a lungo e dopo la scopai senza sosta alcuna e, quando sentii che stavo per venirmene le chiesi se prendeva precauzioni: la pillola ma mi disse di nò ed allora tirai fuori dalla figona il cazzo e le sborrai sulla pancia e lei dopo si leccò ogni goccia che ingoiò avidamente. Dopo una breve pausa la feci rigirare a pancia sotto sul tavolo e, cosparsole l'ano con olio di cucina, la inculai facendola gridare per le mie poco modeste proporzioni. Lì me ne venni sborrandole tutto dentro e, quando mi fermai la baciai sul collo e lei mi chiese di incontraci più comodamente in casa sua ed io le risposi che ero disponibilissimo. Poi arrivò Valeria e ci ricomponemmo facendo vedere che stavamo lavorando nel montaggio mobili pensili della cucina e mia sorella fu felice di vedere la cucina completata. Per pranzo ci abbuffammo di supplì di pizzeria e dopo la pennichella ( riposino detto alla romanesca ), terminammo la sistemzione della casa. Cenammo insieme in pizzeria poi le ragazze andarono via ed io rimasi lì a vedere la camerierina, morettina, graziosina...veramente una gran fighina! Al mattino dopo fu Valeria a svegliarmi perchè al telefono c'era Adriana che chiedeva la mia presenza in casa sua per aiutarla a sistemare un mobile mal messo ed io capii subito il vero motivo ed assicurai a Valeria che ci sarei andato subito dopo la colazione.

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