Mia sorella mi salvò!

Scritto da , il 2020-07-02, genere etero

Ero uscito con mia sorella Liliana a fare spese per andare al mare e, nel ritorno a casa, fermai l'auto davanti alla Farmacia; dissi a lei di attendermi che avrei fatto subito ed infatti in pochi minuti risalii in macchina e ci avviammo a casa, Lei, chiaramente prevalse la caratteristica prevalentemente femminile: la curiosità, mi chiese cosa avevo acquistato e le dissi supposte per aiutarmi ad "andare in bagno" e ridacchiò un poco. Io di certo no! Erano già due giorni che non mi liberavo la pancia. Giunti a casa andai dritto in camera ed indossai una tuta per sentirmi più libero nei movimenti, poi presi una supposta e me le misi al ...punto giusto. Convinto di stare pronto a correre in bagno rimasi in pidi ma passò quasi mezz'ora e...niente... . Telefonai al farmacista che conoscevo da anni e gli chiesi se era normale attendere più di mezz'ora ma lui mi consigliò di raddoppiare la dose e subito la misi nel fondoschiena. Dopo venti minuti iniziai a sentire un formicolio all'ano e smuoversi qualcosa nella pancia. Corsi al bagno e mi accomodai in attesa dell'"esplosione" ma poco dopo non esplose nulla ed invece sentii uscire poca roba. Mi lavo a fondo poi vado da Liliana e chiedo consiglio e lei risponde che potevo risparmiarmi la spesa delle inutili supposte e chiederglielo prima della soluzione, infatti mi ricordò che nostra madre era espertissima nel praticare clisteri o perette ed in poco tempo tutto procedeva naturalmente. Attesi ancora l'effetto ma le supposte non smossero nulla ed allora Liliana, vedendomi così angosciato, mi disse di attenderla sdraiato sul letto col culetto scoperto e capii che mi avrebbe praticato il clistere, infatti dopo pochi minuti venne con un cilindro di plastica da almeno due litri di acqua tiepida e sale fino. attaccò il contenitore ad un chiodo di un quadro e si mise ad ungermi l'ano con olio d'oliva, poi fece altrettanto sulla cannula che mi sarei preso...nel culo. Aveva un guanto di gomma ed infilò l'indice nel mio culo, lubrificandolo ancora di più, poi mi disse di trattenere un poco il fiato ed introdusse la cannula nell'ano, poi aprì il rubinetto e sentii d'improvviso una cascata d'acqua nel culo che non finiva mai. La pancia cominciò a gorgogliare, borbottare e La sorellina ci si stava chiaramente divertendo a mio discapito perchè spingeva dentro e poi rimandava indietro la rigida e dolorosa cannula ed io facevo smorfie di insopportazione che la facevano ridere assai. Ma il bello venne poi: nonostante il mio disagio, sentii il cazzo irrigidirsi assai e se ne accorse anche la sorellina ridecchiando ancora di più. io persi la pazienza e scherzando le avvisai che dopo il clistere la avrei ben sculacciata per vendicarmi della sua risata. lei di tutta risposta iniziò ad infilare e sfilare velocemente le cannula ed io...confesso che quasi godetti un poco. Che strana sensazione! Il clistere ebbe finalmente fine ed allora corsi al bagno dove tra spari di culo assai sonori, scaricai tutta l'acqua nel water e finalemnte mi sentii libero e felice di sentirmi ben ma veramente bene. Dopo un profondo lavaggio andai a sdraiarmi sul letto e poco dopo arrivò Liliana che non potè non notare la mia erezione paurosa, con un cazzo che sembrava come un normale braccio. cercò di assumere un'espressione indifferente ma gli occhi andavano spesso a fissare il mostruoso membro. Mi chiese come stavo e, chinandosi per darmi un bacio sulla guancia, la camicetta scollata si slacciò scoprendo le sue belle tette grandi e sode ed io sentii il povero cazzo quasi scoppiare e istintivamente, fregandomi che era mia sorella le palpai i seni e lei, incredibile ma vero, di tutta risposta mi afferrò il cazzo stringendolo nel suo pugno. La fissai negli occhi e lei finalmente mi confessò che era tanto tempo che aveva già visto il mio poderoso cazzo ed ora non voleva saperne più del fatto di essere sorella e fratello ma intendeva solo farsi una sana scopata con me. In un secondo fu nuda e fece altrettanto con me, calandomi i pantaloni e slacciando la blusa, sfilandomi gli slip ancora abbassati sulle gambe e si mise poi a spompinarmi fino a farlo diventare assai rigido. Si mise a cavalcioni su di me e scopò, scopò con impeto, facendomi sborrare all'infinito. Quando ci riprendemmo dallo stupore e dalla bellissima scopata, la rigirai a pancia sopra e la scopa ancora una volta e, dopo averle nuovamente sborrato dentro, mi fermai un poco senza neanche fuoriuscire il cazzo dalla figa e dopo pochi minuti la scopai nuovamente. Godei a lungo ed altrettanto accadde a lei e, dopo una breve pausa le dissi che da tempo la osservavo quando camminava ondeggiando il bellissimo e sodo culo e lei mi chiese se volevo fare io un clistere a lei e le risposi di sì ma che glielo avrei fatto col cazzo già pronto. La feci sdraiare a pancia sotto e le lubrificai l'ano con la saliva e insalivatomi il cazzo la penetrai senza una minima sosta fino ad arrivarle tutto dentro e lei piagnucolò per il dolore provocatole dallo sberlone che avevo gonfissimo. Dopo che le sborrai dentro, lo tirai fuori e lei corse a succhiarmelo fino a farlo riaddrizzare di nuovo e la rigirai per scoparla ancora una volta ma poi, arrivati all'orgasmo insieme, rimanemmo abbracciati stretti e sereni.

Questo racconto di è stato letto 8 2 1 7 volte

Segnala abuso in questo racconto erotico

commenti dei lettori al racconto erotico

cookies policy Per una migliore navigazione questo sito fa uso di cookie propri e di terze parti. Proseguendo la navigazione ne accetti l'utilizzo.