Chiamai la Guardia Medica.

Scritto da , il 2020-07-04, genere etero

Dopo cena stavo sdraiato sul divano e guardavo la TV. Nel programma in corso c'erano contenuti erotici e, senza rendermene conto, sentii ad un certo punto un pizzicore al pene già in agitazione ed eccitazione. Attribuii il dolorino sullo strofinare agli slip e continuai ad ignorarlo, tutto intento a vedere se i due protagonisti finivano a letto. Dopo sentii ancora più bruciore e istintivamente me lo toccai e notai al tatto che sul tronco c'erano dei gonfiori. Rapidamente mi alzai in piedi ed abbassai i calzoni della tuta, seguiti dallo slip e notai con stupore che era gonfio assai ma lì rientrava interamente nella mia normalità...la natura era stata molto generosa con me nel crescere! Toccandomelo ancora, notai che al solo sfiorarlo mi prudeva, bruciava assai ed allora presi il telefono e chiamai la guardia medica che però, data la poca urgenza di vedere in che condizioni era il mio Lui, mi pregò di recarmi personalmente dove si trovava ad esercitare il servizio. Ci andai subito e mi trovai difronte ad una giovane Dottoressa dalla presenza fisica ben messa e vidi in lei una copia di una attrice di cui al momento non ricordavo il nome ma assai bella da vedere e...beato colui che se la gode! La Dottoressa m'invitò a sdraiarmi ed abbassare i pantaloni e, quando vide il mio sberlone, già appunto grosso per natura, non stette ad indossare guanti ma lo prese palpandolo delicatamente ed è chiaro che lui reagì al meglio irrigidendosi molto e lei iniziò a scorrerci la mano sovrapensiero. Dopo la brevissima riflessione mi chiese di girarmi a pancia sotto perchè lei potesse praticarmi un'intramuscolare per sedare il bruciore. L'iniezione fece miracolosamente subito effetto ed il bruciore era per me solo un ricordo e spontaneamente sorrisi alla dottoressa ringraziandola per la terapia giusta ben azzeccata. Lei fu molto professionale ed infatti mi chiese di rigirarmi nuovamente per verificare di persona come stava il povero cazzo sgonfiate le bolle sul tronco ma ancora ben tosto, rigido e lei lo palpò e, mentre mi fissava negli occhi come se volesse ipnotizzarmi, non mi resi neanche conto ma sentii subito dopo la sua bocca intorno al, sul momento, beato cazzo. Si mise a sbocchinarmelo e dopo il lungo va e vieni dentro e fuori, allora per correttezza la avvisai che stavo venendomene e lei annuì con lo sguardo e si bevve tutta la sborrata fino all'ultima goccia. Si asciugò poi la bocca con la mano e con la stessa mi prese la testa e m'accarezzò, poi finimmo a baciarci in bocca eccitatissimi e lei poi riprese la sua espressione seria, professionale, dicendomi che sul biglietto che mi porgeva c'era il suo indirizzo e telefono, così avrei potuto chiamarla per decidere se cenare a casa sua o fuori per concludere la serata...ovviamente! L'abbracciai ai fianchi e la baciai di nuovo in bocca, poi la lasciai ai suoi impegni ed andai a casa mia.

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