La badante.

Scritto da , il 2020-08-17, genere etero

La serata trascorsa in casa mia con amici di vecchia data (compagni di scuola, di servizio militare, alcuni anche di lavoro perciò sempre insieme) mi aveva creato un pensiero fisso: ero solo da più di dieci anni, ne avevo sessantotto e comiciavo a vedere come l'età iniziava a pesare un poco e perciò, pensando a come i miei amici avevano brillantamente risolto i problemi della vita da scapolo, decisi di mettermi alla ricerca di una badante ma doveva assolutamente essere giovanile per rendermi gioiosa la giornata con un suo sorriso e tanta delictezza, solo quello cercavo oltre a sapere gestire una casa da scapolo. Andai dal mio Parroco che sapevo da tempo collocava badanti senza casa e senza lavoro e dopo che gli feci presente le mie necessità ed esigenze, mi fece attendere poco tempo poi mi presentò Olga, una donna sui cinquant'anni, polacca, ben robusta, alta quasi massiccia ma in compenso aveva un bel viso, sempre sorridente. Pattuimmo il suo compenso mensile chiaramente in nero, facendole guadagnare tre volte di più di quanto richiedeva in regola. Andammo a casa mia e le offrii la camera con un letto singolo, ben arredata, comoda con poltrona e il suo bagno con doccia e notai che le si stavano inumidendo gli occhioni verdi ed il visone roseo, incorniciato da bellissimi capelli biondi si rilassò sorridendomi con gratitudine che le leggevo in lei. Sistemò la sua piccola valigia poi mi chese di vedere insieme ogni angolo di casa e stabilire cosa fare in merito. Poi venne l'ora di cena e Olga mi chiese i piatti preferiti e quella sera mi fece trovare la tavola apparecchiata benissimo e portò un piatto di carne condita e verdure. vidi che aveva messo solo un posto a tavola e subito le dissi che lei non dveva starsene da sola in cucina, come facevano le famiglie di alto ceto sociale ma io ero e sono stato sempre proletario e democratico. Quindi Olga apparecchiò anche per lei e cenammo insieme. Dopo averla lodata per la buona cena, bevvi un buon caffè e andai in salotto a vedere la tv e poco dopo Olga si affiancò a me sul divano. Io regolarmente mi addormentai ma quando mi risvegliai trovai lei addormentata appoggiata alla mia spalla. Osservandola mi fece tenerezza e le carezzai il viso chiamandola per farla svegliare e lei aprì gli occhioni sorridendomi con serenità poi mi pose una mano sulla spalla dandomi la buonanotte ed avviandosi in camera sua. Poco dopo spensi la tv e mi avviai in camera mia, passando davanti alla camera di Olga dove la trovai, dato il caldo di Agosto, scoperta, semi nuda, notando un culo da sogno e le cosce tornite ed il seno mezzo scoperto. Rimasi lì in adorazione della sua bellezza, femminilità e dovetti riconoscere che nonostante la sua robustezza massiccia era una bella donna ed il mio povero tormentato cazzo dagli stimoli ricevuti, svettò negli slip che lo fecero uscire in alto, lungo, rigido e rovente. Decisi di mantenere il controllo ed andai dritto in camera mia, lasciando la porta aperta e mi misi a letto con il cazzo che ancora rimaneva sull'attenti senza attendere il mio ordine militarmente di "riposo" ed il poveretto rimase in piedi per chissà quanto temo dopo. Dormii ugualmente rimanendo in slip e al mattino mi svegliai notando che Olga era alla mia porta osservandomi. Visto che ero sveglio lei corse in cucina e mi portò un bel caffè a letto e si sedette al mio fianco servendomi la gradita bevanda e ci scambiammo il buongiorno. Lei poi tornò in cucina e ed io la seguii e ci sedemmo al tavolino per la colazione. Lei mi chiese cosa volevo a pranzo ma lasciai a lei la decisione da prendere ed uscii per andare al punto d'incontro di sempre con gli amici ai quali parlai di Olga e tutti furono felici della mia soddisfazione. Tornai a casa e mi trovai aprendone la porta, difronte al bel culo di Olga salita sullo scalandrino, intenta a pulire un lampadario e lei, sentendo lo scatto della serratura, sobbalzò e se non ci fossi stato io ad afferrarla mentre cadeva dallo scalandrino, avrebbe certo avuto brutte conseguenze.Lei si avvinghiò al mio collo e dalla emozione provata mi strinse lasciandomi uno schioccante bacio sulla guancia e lasciandomi anche un vistoso segno del rossetto che rendeva il suo faccione ancora più solare. La feci rimettersi in piedi e ridemmo insieme per tutto quanto era accaduto. Lei andò dritta in cucina ed io rimasi lì a riflettere su quel suo bacio a lungo, dopo Olga mi chiamò per il pranzo pronto e quando ci sedemmo a tavola notai le sua cosce scoperte interamente dalla gonna e lei mi sorrise chiedendomi se mi piacevano o no e le risposi che aveva veramente gambe robuste ma molto belle. Mangiammo e, dopo il caffè ce ne andammo a vedere il TG alla tv e quella volta fu lei ad addormentarsi ed io ebbi un'ereziona da fare paura, infatti quando Olga si risveglio poco dopo, non potè notare il rigido cazzo che quasi strappava i pantaloni e, senza chiedermi consensi, si piegò di fianco per slacciarmi la patta ed abbassandomi gli slip, poi si prese in bocca il cazzo che cominciò a scorrere con le labbra e la lingua che lo avvolgeva dannatamente bene facendomi godere che quasi me ne venivo in poco tempo. Io continuavo a rimanere zitto e lei continuava a sbocchinarmi gustosamente bene. Quando non ne potevo più, l'avvisai che stavo per venirmene e lei mi disse: " dai, Checco, godi che mi fai poi godere anche me che da tanto tempo non assaggio cazzi italiani!". Rimasi allibito e dopo che le avevo inoondato bocca e gola, la presi ai fianchi e l'abbracciai guidandola al mio lettone a due piazze dove la feci sedere ed iniziai a spogliarmi tutto per poi passare a fare altrettanto a lei che feci sdraiare a pancia sopra e le allargai le coscione che bacia dallle ginocchia all'inguine e lì le leccai la figona che già era luccicante dagli umori che uscivano fuori. Lei iniziò a godere smaniando e scalciando dal piacere che le stavo provocando e quando arrivò all'orgasmo le infilai il cazzo in figa facendola gridare che non aveva mai goduto come quel momento per lei fantastico. La scopai con una foga mai provata neanche da me ma ce ne venimmo nuovamente insieme e lei mi strinse ai fianchi chiedendomi di farla godere ancora di nuovo ed allora mi toccai un poco il cazzo che poi lei mi tolse la mano e se lo prese in bocca e, quando lui si addrizzò nuovamente, Olga si mise a cosce spalancate e m'implorò di scoparla di nuovo, cosa che feci subito ed anche lì ce la godemmo insieme fino all'ultima mia goccia di sborra, dopo non feci neanche uscire il cazzo dalla sua figona e la riscopai intensamente e venimmo nuovamente insieme ed io la feci godere per altre tre volte ma dopo i giochi ero finito come una candela quasi consumata tutta. Olga capì cosa stavo provando ed allora, dopo una doccia che ci facemmo insieme, lei corse in cucina a preparare una cena tutta a base di piatti afrodiciasi che bagnammo con un vino rosso corposo e gustosissimo. Dopo il rituale caffè ce ne andammo in salotto abbracciati come ragazzini innamorati e, mentre guardavo il tg, lei si prese nuovamente cura del mio batacchione e lo carezzò delicatamente fino a rivederlo erigersi miracolosamente, dopo tanto uso sfrenato e lui fu ciucciato da Olga fino a sborrare di nuovo nella sua bocca sensualissima. Io provai un godimento fino a quel momento per me affatto provato. Dopo il TG ce ne andammo al mio lettone ed esausti della cavalcata del pomeriggio, cademmo in un sonno ristoratore. Era quasi mezzogiorno quando Olga mi svegliò col caffè.

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