Il bagno pubblico

Scritto da , il 2020-02-01, genere feticismo

Per lavoro viaggio molto, sia in treno, che in auto, e sin da giovane, mi è sempre piaciuto fermarmi nelle piazzole autostradali, e sbrigare i miei bisogni, nei bagni pubblici, non chiuso dentro a un barattolo, ma negli urinatoi appesi ai muri, e così, sbirciare i cazzi altrui.
Molti non sono interessati, altri, lo mostrano con fierezza, e alcuni, si mostrano interessati, e così, o ci si appartava nei bagni, e si scopava, o se erano camionisti, nei loro camion.
Io ho sempre indossato sotto i vestiti, intimo, e calze di naylon, spesso collan, così il mio vicino vedeva che indossavo, e poi in auto, guido con tacchi , sono sempre alla mia sinistra pronte da indossare.
così, a volte, mi capitava, di sera, quando i camionisti vanno negli appositi bagni a lavarsi, sbarbarsi ecc, che mi intrufolavo, e facessi capire chi ero.
Così, una sera, erano le 11 circa, scesi dall'auto, e senza cambiarmi le scarpe, andai in bagno, feci la pipì, e un paio di camionisti mi videro in tacchi, uno era ucraino, e l'altro ungherese, il primo, un bell'omone corpulento e panciuto, disse qualcosa al collega, e risero, poi si avvicinarono, e il secondo mi palpò il culo, io chiusi gli occhi.
U attimo dopo, mi trascinarono nella doccia, e mi fecero spogliare e rimasi in reggicalze calze e tacchi, fischiarono il loro apprezzamento, e un attimo dopo succhiavo il cazzo dell'ucraino, bello tosto grosso, poi, visto che fuori non c'era nessuno, mi misero appoggiata al lavandino, mi aprirono le gambe per bene, e l'ungherese, si preparò dietro di mè, allora dissi di mettersi il preservativo, non volvo rischiare nulla, preservativo' DISSE IN UN italiano STENTATO, SPUTò SUL MIO BUCHETTO, E SPINSE IL SUO CAZZO DENTRO, MI TOLSE IL RESPIRO, ERA BELLO DURO E GROSSINO, E COSì, IN UN ATTIMO MI STAVA MONTANDO.
Si vedeva che era a secco da molto, perché mi stantuffava, come se non ci fosse un domani, era stupendo, io mi bagnavo come una vacca, e iniziai a rilasciare sperma dal mio cazzetto molle, e iniziai a godere, lo incitavo a scoparmi, e ansimavo parecchio, e poi capii che stava venendo, e dissi di uscire, lo scostai ma lui mi strinse i fianchi e mi riempì di calda sborra, e così mi arrisi e venni con lui.
Si tolse, e iniziò a colarmi sperma sulle gambe, i due ridevano, io mi girai, mi sedetti sul lavandino e dissi all'ucraino, vieni e scopami, un attimo dopo, mi sollevò le coscie e mi introdusse un cazzo da favola, lungo grosso e duro, mi appoggiai allo specchio con la schiena, e mi lasciai scopare, chiusi gli occhi era troppo bello.
E mentre mi scopava, ad un tratto entrarono trè persone, che alla vista della scena rimasero basite, uno urinò, e se ne andò schifato, uno si segò e l'altro rimase.
l'UCRAINO, dopo un bel pezzo, mi riempì a sua volta, lasciandomi lì, sul lavandino con il mio buco enorme, e percolante di sborra, poi mi alzai, barcollavo, mi infilai i pantaloni, e la maglietta, e il terzo uomo mi aiutò ad arrivare all'auto, presi delle cose dal trollei, e ritornammo dentro.
Una volta lì, mi misi il rossetto, un babydoll, e mi avvicinai all'ucraino, e gli feci un pompino da favola.
Nel frattempo, entrarono altre persone, e il terzo uomo, iniziò a parlottare con i nuovi arrivati, e così, una volta finito con l'ucraino, mi portarono, dietro i bagni, nello spogliatoio, e iniziai le mie trè ore di sesso più belle della mia vita, scopai, spompinai, e segai un numero indescrivibile di uomini, e poi scoprii che il tipo, mi aveva affittata, si era preso deldanaro facendomi scopare.
Poi a notte inoltrata, stanca sporca e dolorante, mi misero in una cuccetta di un camion, dove rimasi fino al mattino, poi mi portarono mezza nuda a fare la doccia,e poi ripartii per casa.
Ora, spesso, con degli amici camionisti, organizzaimo delle serate, dove vengo incatenata in un bagno pubblico, e rimango a disposizione dei loro colleghi, mi metto a loro completa disposizione, e quando per caso, entra uno che non sa del gioco, faccio in modo di non lasciarlo scappare, e in parecchi rimangono e se la godono alla grande, poi aspettiamo, che ci sia molta gente, nelle ore di punta, e esco dai servizi, en femme con tacchi 12 e me ne vado sculettando, mi piace vedere i loro volti.

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