Quando si dice la sfortuna

Scritto da , il 2019-12-18, genere incesti

Non ho mai pensato a un rapporto incestuoso con mia madre……… fino a quell’anno. Un anno che cambiò totalmente la mia esperienza con le donne, soprattutto quelle di una certa età. Fu il 1992, compì i 18 anni e mia madre pensionata e divorziata da 10 anni,fu una bella donna di 51 anni, ne troppo alta e ne troppo bassa, circa 1.69. Snella nei punti giusti, un seno con una terza abbondante, capelli neri lunghi fino al sedere, gambe affusolate e sexy. La vita filó liscio senza intoppi, con i soliti amici in piazza, una limonata con qualche ragazza e poi casa, scuola, casa, amici. Insomma la solita routine……fino a quel giorno di novembre. Piovve a dirotto e fui indeciso se prendere l’autobus o tornare a casa in bici. Mi scocciai di lasciarla in pieno centro incostudita, seppur chiuso col lucchetto. Poi pensai: “tanto sta per smettere” così decisi di prendere la bici. Feci un paio di metri e una macchina mi prese in pieno rompendomi il braccio in quattro punti e poi varie contusioni e slogatura sulla caviglia. La colpa fu attribuita al conducente dell’auto, perché non si fermò a uno stop. Comunque mi portarono in ambulanza e in ospedale mi misero il gesso sul braccio sinistro, e una cavigliera sul piede sinistro. Mi sentii comunque sfortunato, perché fu proprio la parte con la quale scrissi, mangiai e mi lavai, ma il destino ebbe un piano al quanto insolito e inaspettato per me. Dovetti rimanere a casa per malattia e dato che mia madre non lavoró e fece la casalinga, ne fui felice ad averla come infermiera personale. Mi aiutò a lavarmi superficialmente sotto le ascelle e vestirmi. I primi giorni di convalescenza furono dolorosi, perché mi impasticcai di anti-dolorifici e non ebbi voglia di nulla. Passarono due settimane e iniziai a non avere più dolore, però puzzai come una capra, visto che non mi lavai in modo decente dal giorno dell’incidente. Poi un giorno,, non so per qual motivo, vidi mia madre da un altro punto di vista, la vidi come una donna sexy. Portó una gonna che le arrivava poco sopra il ginocchio e una camicia bianca semitrasparente dove a malapena si intravide il colore del suo reggiseno. Mi sdraiai sul divano ancora ingessato a vedere qualche film, mentre mia madre all’improvviso prese a spolverare sopra i mobili su uno sgabello. La cosa mi infastidì molto e le dissi “mamma , mi stai facendo mangiare tutta la povere!!” Lei “scusa amore, finisco subito”, ma poi ci fu una folgorazione. Incuriosito della posizione e angolazione con cui agitó lo scopettone, mi chinai leggermente in basso per vedere sotto la gonna ……..e sorpresa, sotto non portó mutandine !!!! Pensai “oh mio dio”, vidi il paradiso. Mia madre accorgendosi di cosa stessi facendo, mi tirò lo scopettone in testa e mi disse “porcellone, dove stai guardando?”. Lei tutta arrossita e imbarazzata, scese e andò in cucina. Io lo fui altrettanto. Passarono due minuti e la chiamai per un piccolo favore, ovvero per forza maggiore dovetti chiedere a mia madre ad aiutarmi a entrare in doccia per lavarmi, visto il mio attuale handicap col braccio e piede non fui in grado di reggermi da solo. Imbarazzata mi disse “certo amore mio”. Mentre mi spogliò il silenzio fu assordante, si sentirono solo i nostri respiri affannosi. Arrivata ai boxer si accorse della mia erezione, causato da quell’immagine sotto la gonna. Mi guardò e disse “dai adesso calmati eh” e le risposi “ma mamma, che ci posso fare ? sei così bella” lei :”grazie, ma sono tua madre e non dovresti avere queste fantasie su di me”. Entrai in doccia ancora con il cazzo in totale erezione. Sentii le mani di mia madre insaponare il petto, poi piano scese sul mio pacco, si fermò e poi iniziò a segarmi a prenderlo in bocca. Le dissi “oh mamma si succhia il pisello di tuo figlio”. Poi si fermò e anch’essa si spogliò davanti a me…..prima le tette……oh che belle che furono. Con due aureole scure che racchiusero divinamente quei capezzoli turgidi e appuntite…… e poi tolse la gonna, e li mi accorsi che ebbe le gambe fradicie dei suoi umori. Una leggera peluria scura e folta nascose di poco il clitoride. Fu stupenda e la osservai attentamente. Poi mi disse, "ti lavo e poi andiamo in camera, ho voglia del tuo cazzo figlio mio.” La mia gioia fu immensa. Arrivammo in camera e non ebbi il tempo di sdraiarmi e il cazzo mi scomparve nella bocca di mia mamma, mentre con l’altra mano a trastullarsi la figa piena di umori. Esclamai “mamma sei fantastica” . Mi sussurrò all’orecchio “rilassati, adesso ci pensa la mamma”. Si mise sopra di me e il mio cazzo sentii le pareti della figa di mia madre già pulsare dall’orgasmo. Non so quante volte venne, ma io poco dopo la inondai con una dozzina di fiotti di sperma nella sua patata. Esausti, rifiatammo per un po’. Poi mamma mi offrì la sua figa in bocca e sentii ancora il mio sperma colare, ma la leccai lo stesso fino a farla squirtare su di me. Il sapore fu divino……….Da quel giorno le nostre vite cambiarono e lo facemmo tutte le volte e in tutte le salse possibili, senza che nessuno lo venisse a sapere.

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