Il passato nel presente

Scritto da , il 2018-08-26, genere gay

E' strano, a un certo punto della tua vita, come d'incanto, incontri una persona, non una persona qualsiasi, quella persona, quella persona di qui ti sei innamorata in giovane età, quella persona che hai identificato, nella tua immaginazione giovanile, come la donna dei tuoi sogni.
Quella persona, che per anni, hai immaginato tua, nelle tue seghe giovanili, che hai spiato per ore, che hai sognato per notti intere, e che poi, come tutte le cose della tua infanzia, si sono, piano piano, eclissate, e tu non hai più ricordato.
Bene questa è la presentazione, di quanto mi è successo.
Mi presento, è d'obbligo, maschio, si fa per dire, 58 anni, sposato, moglie molto bella, e molto calda, due figli, ottima carriera, viaggio molto, anzi troppo, unica, diciamo, anomalia, sono gay.
Si gay, da quando? da sempre? si credo di si, e qui credo che il giustificare una vita normale, figli, moglie, bla bla bla, ok solite cose.
Mia moglie ha sempre saputo che ero gay, anche se lei, come femmina mi è sempre piaciuta, essere gay, non impedisce di amare, e di avere rapporti con il sesso femminile, comporta solo, che se devo scegliere tra lei e un maschio, il mio maschio, scelgo lui.
Si mia moglie, era, stupenda, una femmina pazzesca, alta , slanciata, quinta di seno, culo pazzesco, meravigliosa, l'ho conosciuta molto giovane, e molto troia, io? molto giovane, e molto frocio, coppia perfetta.
Io ero un giovane, di bell'aspetto, ottima famiglia, ottimo lavoro, lei stupenda ottima famiglia, molto troia, ci siamo sposati giovanissimi, e chiaramente ottima intesa sessuale, lei con chi voleva io con chi amavo, risultato? due figli in pochi anni, il padre? io? non credo, sin dai primi mesi di matrimonio, mi innamorai di un mio collaboratore, e con lui ho passato 5 anni, nell'appartamento attiguo, lasciando a lei tutto la libertà che necessitava, riconoscendo, chiaramente i due figli come legittimi.
Poi negli anni, ho avuto altri amori, per una parte della mia vita, poi, ho avuto esperienze molto particolari, dai 40 ai 50 anni, ho provato il massimo, orge, en femme per serate, camminavo per Milano en femme, passavo giornate en femme, per poi finire, prima con incontri casuali, poi continui, in un alberghetto vicino alla stazione centrale, all'inizio, abbordando, poi abbordata, e li finire a pagamento, ci è voluto poco.
Circa 4 anni, due trè sere settimana, fino a passare a un paio di pomeriggi a settimana, ero una professionista, avevo i mie clienti fissi, e così, iniziarono a pagarmi, e diventai una prostituta, poi col passare del tempo, non mi bastava più, così decisi di fare un passo avanti, e qui, mi aiutò un mio cliente, che mi presentò, un suo amico, un pappa.
15 giugno 1995, ore 22, eccomi pronta, mi ricordo ancora il mio abbigliamento, reggicalze calze velatissime, nere, slip e reggiseno di finissimo pizzo, neri, tubino aderente bianco, e sandali tacco 10 neri, parrucca a caschetto, truccatissima, e rossetto rosso Chanel, una vera prostituta da strada.
Salgo in auto con lui, Luca, 23 anni, calabrese, tipo spiccio, pochi minuti e siamo al bar che frequenta, scendo, imbarazzata, non è il mio mondo, ma è la vita che voglio fare, entriamo, una moltitudine di prostitute, viados, trans, di tutto e di più, una Babele.
Entro, mi presenta amici, conoscenti, mi offre da bere, e poi ci appartiamo, in un piccolo ufficio, io lui e un vecchio bavoso, chiude la porta e inizia, bene Paola, tu da oggi lavori per noi, due sere alla settimana, la tua zona è il monumentale, ci sarai tù e altre 5 ragazze, e si mette a ridere, capisco, sono ragazze come mè, la tua tariffa è... e la nostra parte è.... lo guardo, mi metto a ridere, tesoro quella cifra la guadagno in un giorno, penso tra mè e mè, ma accetto, la voglia di prostituirmi per strada è troppa, è il mio sogno, e così, dopo circa un'ora sono sul marciapiede.
Be cosa dire, 5 anni di marciapiede, partita da due sere settimana, finite con 5 sere settimana, sono state stupende, ho conosciuto uomini fantastici, super dotati, che per scoparmi, impiegavano tanto tempo, ma entravano, mini dotati, che godevano nella mia bocca, gay, come mè, trav nascoste, stalloni, uomini sposati con figli, un universo di uomini.
Col tempo, poi avevo una cerchia di affezionati, che, conosciuti con il tempo, avevo permesso libertà particolari, alcuni, non usavano più il preservativo, bevevo il loro sperma liberamente, e mi venivano dentro liberamente, altri, mi incontravano fuori lavoro, gratis, altri, mi portavano a feste, e li, mi legavano, e mi stupravano in gruppo, come io volevo.
Poi il tempo passava, io col lavoro avevo sempre meno tempo, e quindi concluse quel capitolo della mia vita sessuale.
Non che no avessi altre esperienze, anzi, ma diciamo esperienze non durature, fino a questa estate, che come al solito, passiamo in famiglia al mare, in un paesino sopra Rimini, e lì, dopo circa 48 anni, rivedo lei.
La fata dei miei sogni, l'ispiratrice delle mio prime seghe, colei che avrei voluto come compagna, Angela, dodici anni più di mè, amica di famiglia da sempre, della mia famiglia iniziale, la bambina, che raccontava, mi cambiava i pannolini appena nata, e che mi ha vista crescere ancora maschio, e che ho visto da subito come una parte della famiglia.
Avevo circa 14 anni, quando lei si è sposata, infrangendo i miei sogni di giovane maschio, era bella con il suo abito bianco, aveva 26 anni, stupenda una vera donna, e poi una volta sposata, partì con il marito, seppi che partorì deu figli, e che rimase vedova verso i 60 anni, ma nessuna altra notizia.
Eccola davanti a mè, stupenda, 70 anni, certo, ingrassata, il seno ormai cadente, ma sempre, ai miei occhi, stupenda.
Mi fermo, la guardo, lei mi riconosce, mi abbraccia, ecco, mi si riaccende l'amore per lei, la abbraccio, forse troppo stretta, lei mi guarda e mi dice, ma come non sei gay? la guardo, mi crolla tutto, ma dici, si sono frocio, ma tu sei l'unica donna della mia vita, ti ho sempre amata, e come un pazzo la bacio, lei si immobilizza e poi si lascia andare.
Nno siamo proprio nel posto giusto, mi stacco la guardo, e le dico, quanto tempo, e lei troppo tesoro, ma le cose cambiano, eio non voglio perderla ancora, e la invito a seguirmi, casa sua è vicina, salgo, e una volta in casa, la abbraccio, la bacio, è inebriante, ci sciogliamo, e inevitabilmente un attimo dopo la spoglio, eccola, nuda davanti a mè, una donna di 70 anni, sicuramente sovrappeso, tonda, un amore, tette cadenti, molto, le arrivano alla pancia, aureole enormi, capezzoli grandi, coscie belle piene, e poi l figa, bella pulita, rasata, quello di una bambina, non resisto, sono nuda in un attimo, tolgo gli slip e il reggiseno, si, ora ho una terza, che nascondo da maschio, ma mostro da donna, la bacio ancora, lei stupita poco dopo mi palpa e succhia i capezzoli, esplodo, scendo e inizio a leccare la sua figa, è la prima volta da anni che mi capita di leccare una figa, e lei viene, poi risalgo, le allargo le gambe, oscenamente, vedo la sua figa rosa, aperta, non resisto, le infilo il mio cazzo duro e scappellato, la monto, lei urla il suo piacere, io il mio, e la posseggo con violenza, e dopo una decina di minuto le sborro dentro, come un bimbo, la bacio, ansimante le dichiaro il mio amore.
Bene eccomi. ora ho raggiunto il mio paradiso, dopo un mese passato insieme, a scopare e incularci a vicenda, ora siamo una coppia, ho lasciato definitivamente mia moglie, e vivo con Angela, ho lasciato il mio impiego, e sono donna a tutti gli effetti, ora, mi prostituisco tutte le sere, a richiesta, in casa o al motel, e Angela, ha da poco iniziato ad intrattenere a casa nostra, giovani ragazzi, la famosa nave scuola, ragazzi dai diciotto anni in su, che hanno problemi con le donne, pensate, che parecchi, vengono accompagnati dalle madri o dai padri, e la mia Angela, provvede a sverginare e ad insegnare tutto sul sesso, spesso, qualche padre ritorna solo, io non sono gelosa, anzi, mi metto a pecora, e così soddisfiamo il cliente appieno.
Proprio l'altra settimana, io e Angela, abbiamo deciso di riprendere il mio vecchio mestiere, in strada, domani vado da alcuni nigeriani, ad accordarmi per la piazza, stupendo, io e lei a battere per strada, non vedo l'ora, alla prossima.


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