Il primo giorno di lavoro

Scritto da , il 2018-07-13, genere gay

Ma era un sogno? Ieri mi sono comportata proprio in maniera folle. Sono veramente brava a incasinare le cose, come faccio a presentarmi in ufficio tra due ore? Maledizione ieri notte non ho dormito un minuto! Tra l’altro, la cosa più intrigante di ieri è stato il bacio alla segretaria. Sono la solita deficiente.

E ora che cosa indosso? Di sicuro non devo mettermi nulla di sexy, devo correggere i miei errori di ieri. Come vorrei tornare indietro nel tempo. Di buono è che il lavoro è mio e mia madre ne è contenta. Speriamo che il signor Alberto non dica nulla ai miei genitori. Uffa, vediamo cosa ho nell’armadio. Questo vestito è troppo corto… Oddio di questo mi si vedono troppo le tette… Ecco penso che questa camicia bianca con dei pantaloni larghi possa andar bene. Molto meglio che oggi metta le mutande della nonna, sono antistrupo. E le scarpe? Uhnn.. Dai, penso che queste decolté nere di finta pelle con il tacco di 8 cm possano andare bene. Che dite mi metto la cravatta che mi ha regalato mio padre? Ma si dai cosi sono molto elegante.

Due ore dopo …..

“Ciao cara ti ricordi di me?”, dio che sorrisi falsi riesco a fare!

“Certo che mi ricordo! Sei la pazza che ieri mi ha baciata senza motivo” oggi questa Sonia mi sembra leggermente acida. Per sua fortuna nel vestito aderente che indossa sta benissimo.

“Ti chiedo scusa per ieri, ero contenta di essere stata assunta. Mi perdoni?”

“Figurati, se fossero questi i problemi. Vedrai, con il tempo, che qui lavorare non è facile.” “Grazie per l’avvertimento. Ora che dovrei fare?”

“Bene. Per prima cosa devi firmare questi documenti per la tua assunzione. Poi, appena hai finito, devi parlare con il capo che ti assegnerà ai tuoi compiti.”

“Devo proprio incontrarlo? Sai ieri il mio colloquio è stato leggermente imbarazzante” “Ahahahah. Credimi lui fa cosi con tutte non preoccuparti”. “Cosa vorresti dire con queste parole?”

Lei si avvicina al mio viso e mi parla sottovoce.

“Tesoro abbiamo scopato tutte con lui per essere assunte, non credere che tu sia stata la prima e non sarai ultima. Mamma mia, sei davvero cosi ingenua?” – “Ecco si è liberato. Vuoi un consiglio stagli lontana almeno per oggi. Ahaha”

Lo sapevo ieri ho fatto una cazzata. Ora passerò per la puttana dell’ufficio. “Permesso!!!”

“A Lizzy entra pure. Come hai passato il week end? Ha detto ai tuoi che hai trovato lavoro?”

“Mi scusi se gli lo dico, ma per ora preferisco non dire per chi lavoro e, visto quello che è successo, penso che mi dia ragione”

“Certo, Certo. Ma mi farebbe molto piacere rivedere i tuoi”

“Magari in futuro, non so”. Mamma mia è maledettamente affascinante. Forse è meglio che mi cerchi un altro lavoro.

“Bene. Ora ti devo dire due cose. Come cosa quello che è successo la volta scorsa non deve più succedere. Meglio evitare problemi sul lavoro. Seconda cosa, ovviamente, tu sei nuova dell’ufficio e per i primi mesi dovrai imparare molto. Praticamente dovrai fare da schiava a tutto l’ufficio”

“Seee vi piacerebbe”

“Non ho capito, hai detto qualcosa?”

“No, nulla, pensavo ad alta voce. Visto che ci siamo, dopo quello che è successo al colloquio, mi sono dimenticata di chiedere del mio compenso”

“Ok. Per iniziare prenderai 1200€ al mese. Ora Sonia ti mostrerà il tuo ufficio, se hai bisogno chiedi tutto a lei”.

“Finalmente una buona notizia”, cavolo parlo sempre troppo, “Comunque ti ringrazio ancora per l’opportunità che mi hai dato”

“Per prima cosa ricordati che sul lavoro mi devi dare del Lei. Secondo, diciamo che l’opportunità te la sei guadagnata da sola. Ora esci che devo lavorare”

“Ok ci vediamo in giro”

Ora rieccomi con la bella tettona. Forse è meglio che, a questo punto, la descriva un po’. Lo so che siete curiosi. È una bella mora sulla trentina, 10 cm più alta di me, che invidia, capelli lunghi, anche troppo lunghi, occhi verde chiaro con un taglio da gatta, una 4 di seno, più magra di quello che sembri e due gambe toniche che fanno invidia ad una modella, in summa una creatura che esprime una sensualità innata. Si lo potete bene dire una dea scesa terra. Beh, per dire tutta la verità non è poi così bella, ma del resto non la potete vedere ahaha.

“Ciao tesoro mi ha detto Alberto, scusa il Signor Alberto, che mi dovresti indicare il mio ufficio”

“Tesoro?! Se mi conosci appena! Scherzo cara seguimi da questa parte”, ”Scusa la confusione ma sai da questo ufficio sono passate tutte le novizie. Vedrai che ci passerei pochi mesi, il tempo di imparare qualcosa e troveremo la tua strada in azienda”.

Entriamo, nel bugigattolo che mi hanno assegnato, noto che lei chiude la porta dietro di noi.

“Dai ora ho un po’ di tempo, facciamo quattro chiacchiere se ti va, ho ancora in mente il bacio della volta scorsa. Mi chiedo perché l’hai fatto”

“Beh, te l’ho detto, ero felice di essere stata assunta” sono sicura che sono appena diventata rossa “uhnn non so perché ma non ci credo. Forse il fatto che ti sei scopata Alberto ha influito”

“Ma porca… ok ok ho fatto sesso con lui erano anni che lo sognavo. Però da quello che mi hai detto prima non credo di no essere stata la sola, immagino Infatti che anche tu sia stata assunta per le tue capacità”, lo dico indicando le sue magnifiche tette.

“Sei proprio un bel tipino tu. Comunque non mi hai ancora risposto perché mi hai baciata?” “Mi posso fidare di te?”

“Ovvio tesoro. Tengo i segreti di tutti, è il mio lavoro”

“Beh, come posso dire, mi piacciono anche le donne sin da ragazzina e tu sei decisamente una bella donna. Ero così contenta, e anche leggermente eccitata da quello che era successo, che ho colto la palla al balzo e ti ho baciata. Ti chiedo scusa”

“Ma perché mi devi chiedere scusa? Non mi hai fatto del male, anzi.” Mi si avvicina spingendomi verso la scrivania.

“Sembra che abbiamo assunto qualcuno di interessante, forse”

Mi si avvicina sempre più, finisco con le chiappette sul piano scrivania. All’improvviso mi bacia e insinuando la lingua nella mia bocca.

“Sai stupidina fin dal momento nel quale hai attraversato la porta dell’ufficio mi sono accorta, che eri attratta da me”, continua a baciarmi le sue dita affusolate mi slacciano la cravatta per poi sbottonarmi la camicia. “Hai un bel seno sodo e modellato. Alberto aveva ragione”

Mi bacia ancora. Poi scende con la lingua sul mio seno e mi lecca i capezzoli, li morde e li stringe tra le labbra. Poi, con un gesto rapido, mi sbottona i pantaloni ed infila la mano tra le gambe cercando e trovando il clito che stuzzica dolcemente.

“Oddio ma cosa stai facendo, non capisco più nulla” inizio ad ansimare.

“Pensi davvero che Alberto sia l’unico porco dell’ufficio? Anche io mi voglio divertire con le colleghe”, “Ma sei una donna” e continuo ad ansimare. Mi prende per i capelli, mi bacia ancora.

“Tesoro pensavo che avessi capito che sono lesbica. E, per la cronaca non ho mai fatto sesso con Alberto. Lo ricatto solamente. Ora pero tesoro ci divertiamo un po’. Alzati in piedi”

Mi alzo in piedi. Lei si inginocchia, mi sfila i pantaloni.

“Ti sei messa la cintura della castità tesoro. Ma mi sa che questo orrore non ti servirà a molto” le mie famose mutande della nonna.

Mi sfila pure quelle e le getta nel cestino. Mi guarda e alzando leggermente la voce mi dice. “Se vuoi lavorare in questo ufficio quella roba non la dovrai sparire”.

Poi infila il suo viso tra le mie gambe e inizia a leccarmi la passera. E infila dentro tutta la lingua.

“Uhnn ho sempre sognato una donna come te” inarco la schiena mi massaggio il seno e inizio a sentire la sua lingua che mi fa godere.

Mi sembra tutto irreale. Nel giro di 3 giorni ho fatto sesso con il signor Alberto e ora questa stupenda donna mi sta facendo godere.

Lei continua a leccarmela con due dita mi massaggia il culo per poi infilarcele dentro. Inizio a urlare .. “oddio così mi fai male”, “Zitta amore. Vedrai che ti piacerà”

Il mio piacere sembra raddoppiare, sento la mia vagina umida come non mai. È tutto decisamente irreale, semisdraiata sulla scrivania con el gambe spalancate e questa splendida creatura mi sta facendo godere, in che posto sono capitata?

Si alza. Si tira su il vestito scoprendo le tette. Mamma mia come sono belle “Ora che ti ho scaldata mi devo divertire anche io no?”

Si avvicina ancora a me .. mi bacia ancora .. mi passa il seno sul viso. Il mio primo impulso è quello di leccarle i capezzoli .. mentre mi infila tre dita nella passera ..

“Stai per venire vero tesoro?”

“Si ma passerei ore infinite con te” “Ora tesoro apri bene le gambe”

Obbedisco immediatamente. Siamo praticamente appiccicate. La sua passera struscia sulla mia .. Il suo seno spinge sul mio. E le sue labbra mordono le mie.

“Ti amo” oddio cosa ho detto.

La sento ansimare e lei aumenta il ritmo. Raccoglie la cravatta dalla scrivania. Me la rilega al collo e la stringe ancora di più praticamente soffocandomi e ansimando mi dice. “Credo che io e te andremmo molto d’accordo, sarai un’ottima subordinata”

Mentre lo dice vengo, tutti i miei umori escono di getto .. mi abbandono ansimando sulla scrivania.

“Oddio cosa abbiamo appena fatto”

“Tesoro ci siamo solo divertite. Credo che io e te diventeremo ottime amiche” Sorrido. “Questa l’ho già sentita”

“Ora piccola troietta rivestiti che devi preparare il caffè per il capo”

Quasi tremante rispondo “Va bene signora” e rimango immobile un attimo imbarazzata, perché mi accorgo all’improvviso che sono tutta nuda.

Mi pone i pantaloni .. Anche lei si rimette in ordine. Mi bacia dolcemente, percepisco il mio sapore sulle sue labbra. “La prossima volta tesoro mi farai avere un orgasmo come si deve” e se ne va sinuosa.

Appena chiude la porta rimango li da sola mezza nuda. Appoggio le mie dita sulla mia passera umida per poi portarle alla bocca. Interessante questo posto di lavoro, spero di rimanere qui a lungo e pensando questo sorrido rivestendomi. Beh forse prima è meglio andare in bagno a darmi una sistemata J

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