Non è mai troppo tardi

Scritto da , il 2018-01-21, genere incesti

Non è mai troppo tardi,e d è vero, io sono sposato da parecchi anni, e ho avuto una vita sessale particolare, sia con mia moglie, sia con le mie amanti, sia come amante di diversi uomini, si sono anche una trav.
Ma voglio raccontare l'inizio della mia più bella avventura sessuale, durata parecchio, con mia madre.
Avevo circa 35 anni, e come spesso succedeva, ero andato a trovare mai madre, era un sabato pomeriggio, e era primavera inoltrata, e il caldo cominciava a sentirsi, entro, e la trovo in sala, a vedersi la tele, mentre si gustava un bicchiere di vino bianco freddo, e da come mi ha poi risposto al saluto, avevo capito che non era il primo bicchiere, strano, non beveva, forse era in un momento di solitudine, mio padre se ne era andato alcuni anni prima con la sua giovane segretaria, e mia madre, pur essendo una bella donna ancora, non lo aveva accettato.
Comunque la trovo li, seduta, con il vestito sollevato sino agli slip, neri, di pizzo, e mostrava le sue belle coscie, e nella scollatura, potevo intravedere un suo capezzolo, che coronava il suo ancor bel seno.
Mia madre all'epoca del mio racconto aveva 60 anni, era ancora bella, alta uno e ottanta, quarta di seno, fianchi stupendi, gambe bellissime, e capelli lunghi biondi, era veramente bella, e vederla così, mi prese una voglia pazzesca di toccarla, di baciarla, e feci fatica a non farlo, e appena mi vide, dopo un difficoltoso scambio di battute, decise di alzarsi, e nel farlo scivolò vesso di mè, e prontamente lìafferrai, e sentii il suo seno appoggiarsi, e i capezzoli durissimi quasi a graffiarmi, il cazzo mi divenne un monolite, poi lei si indirizzo verso la camera, e una volta lì, si spogliò, per infilarsi un vestitino che una volta indossato, peggiorò la situazione, copriva a malapena il culo, e le tette sembravo scoppiare fuori, era sicuramente una taglia di meno, e lo indossava quando incontrava il suo amante, ma intanto ero io lì, e probabilmente non se ne accorse nemmeno visto il vino bevuto.
Venne in cucina, e io rimasi senza parole, lei iniziò a parlare del più e del meno, mentre io ero rapito dal suo corpo, poi col passar dei minuti, io ero appoggiato alla cucina, le si avvicinò, e con la scusa di prendere da un armadietto delle cose, mi si allungò vicino, e stusciò addosso, e potei vedere le sue tette li, davanti agli occhi, il suo viso vicino al mio, non resistetti, e la baciai, le infilai la lingua e la abbracciai, non oppose resistenza, non aveva capoto cosa stesse succedendo, poi ripresasi cercò di staccarsi, ma io la tenevo stretta, e ripresi a baciarla, lei mi sfuggiva, e quindi iniziai a baciarle il collo, dietro alle orecchie, e questo servì a calmarla, per poi reinfilarle la lingua in bocca, lei opponeva sempre meno resistenza, e continuava a dirmi, no, no Paolo, cosa fai, sono tua madre, smettila, sono vecchia e sono tua madre, ma io non la mollavo, e sentivo che piano piano cedeva, poi si lasciò andare, e rispose ai miei baci, mi prese la testa tra le mani, e iniziò a succhiarmi la lingua a leccarmi a baciarmi, io impazzivo, le palpavo il culo, duro e sodo, per poi toccare il seno, poi con una mossa fulminea, si fece scivolare il vestitino, rimanento in mutandine, era pazzesco, era una favola, le scostai lo slip, e potei sentire il fiume di piacere che le colava tra le cosce, non resistetti, in pochissimi secondi mi tolsi i bermuda gli slip e la maglietta e rimasi col cazzo duro , e poi le strappai gli slip, gettandoli lontano, le mi guardò negli occhi, aveva capito casa sarebbe successo da lì a poco, e mi disse, ma e tua moglie? come la mettiamo, come risposta afferrai il mio cazzo, le sollevai un poco la gamba e le infilai il mio cazzo nella figa, sussultò un attimo, chiuse gli occhi, e iniziò a urlare il suo piacere, io la montavo a colpi decisi, non potevo aspettare, doveva essere mia li subito, dovevo riempirla di sperma, e continuai a stantuffarla, e lei si lasciava andare, mi baciava, piangeva dal piacere, alternava urletti, ad ansimi di intenso piacere, e poi venni, sentii il mio sperma lasciare i miei testicoli, seguire il mio cazzo, e poi riempirla , getti continui e possenti, che durarono non poco, lei chiuse gli occhi e quasi svenne.
Poi, sfilai il mio cazzo ancora duro, e vidi il mio sperma colare con i suoi umori per tutta la lunghezza della sua gamba, fino al pavimento, lei si sedette sul tavolo, le aprii le coscie e la leccai bevendo il mix di piacere che sgorgava da mia madre, facendola godere per la seconda volta.
Stanci, andammo in camera sua, dove rimanemmo abbracciati per ul lungo periodo, e poi dopo che mi baciò, mi disse, è stato favolo Paolo, ma sbagliato, ma mi è piaciuto, e vorei ripeterlo quando tu vorrai, la baciai, e la scopai immediatamente, con più calma assaporando la sua calda figa, e le venni ancora dentro, e le dissi, tu mamma sarai la mia donna fino a quando lo vorrai, poi la baciai.
Poco prima di lasciarla, per raggiungere mia moglie, mia madre mi disse, e scusami tesoro, e dimmi la verità, tu sei gay? la guardai, la abbraccia, e le dissi, si mamma, sono anche gay, mi travesto da donna, mi trucco, e sono la donna di un uomo sposato, e mi scopa almeno due volte alla settimana, ma ho altri uomini oltre a lui, io sono una diciamo frocetta, lei rimase pensosa, per un attimo, e poi mi disse, ottimo, la prossima volta lo fara qui da mè, e poi la baciai e mi diressi verso casa, avevo coronato il mio sogno, scopato mia madre e trovato un valido aiutoper la mia seconda vita.

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