Al lavoro obbligo della tuta
di
Juliana49
genere
tradimenti
Dopo il Covid
Ho perso il lavoro
Mi chiamo Giuliana ho 39 anni,
Sono sposata da 16 anni Con Mario,
Abbiamo due bambini,
Uno di 12 e una di 10 anni
Mio marito lavora come autotrasportatore,
Grazie a lui ho trovato lavoro in una catena di supermercati,
Come panettiera.
Il mio capo reparto è un signore di 55 anni,
È un uomo da modi poco carini,
Mi dà indicazioni sul vestiario
La ditta mi passa camice e scarpe antinfortunistiche ,
Lui impone che indossiamo come pantaloni una tuta,
Capelli legati a coda di cavallo
Non avendo l’auto ,
E avendo due bambini da portare a scuola e riprendere,
Chiedo un orario consono alle mie esigenze,
Visto che mio marito esce di casa alle 06:00 e rientra alle 18:00
Il capo reparto invece di agevolarmi ,mi complica la vita
Mi da un orario che proprio non coincide coi tempi
08:00 16:00
E l’orario di entrata di scuola ed uscita
Provo ad impietosirlo ,,
mi dice che sono io che mi devo adeguare no viceversa.
Dopo una settimana
Provo di nuovo se poteva venirmi incontro
E qui casca l'asino
Mi passa un dito sulle labbra dicendomi cosa ne guadagnava lui
Gli do uno schiaffo dicendogli come si permette di fare certe affermazioni .
Per tutta risposta mi fa dei orari che sono peggiori
06:00 12:00 / 15:00 17:00
Dal lunedì al sabato
Scoppio a piangere
Vado dal direttore chiedendo spiegazioni
Lui per tutta risposta mi dice che lui non può intervenire sul reparto.
Tutte le altre mie colleghe di reparto sono accontentate delle loro esigenze.
Mentre io sono disperata
Non posso più permettermi di approfittare della gente ,
Che mi aiutavano coi bambini
Al lavoro non posso rinunciare.
Dopo anni di grosse difficoltà,
Abbiamo una stabilità finanziaria
Riprovo ad addolcire il capo reparto
Lui mi scruta e mi propone di parlarne fuori del orario di lavoro.
Quando stacco mi dà un passaggio per andare a casa
Devo precisare una cosa
Lui ha il bagno personale
Che avvolte vedo uscire delle colleghe con lui.
Questo mi fa drizzare le antenne,
Ho un brutto presentimento
Che infatti mi si presenta mentre mi accompagna,
Mi fa una tarantella sul operato del lavoro
Che se mi sacrifico avrò opportunità di cambiare la mansione
Portandomi ad lavorare al suo fianco,
Che accrescere la mia esperienza personale.
Poi mi appoggia la mano sulla coscia accarezzandola
Dicendomi se sarò più disponibile
Avrò quello che mi serve
Un orario che mi può aiutare
Con i bambini.
Dovrei dargli l’ennesimo schiaffo
Ma abbassando lo sguardo
Timidamente rispondo se posso pensarci
Lui mi accarezza la guancia
Cara c’è poco da pensare
Domani ti mostrerò una cosa poi deciderai
sappi che allo scadere dei sei mesi di prova,
Sono io a decidere se assumerti o chiudere il rapporto lavorativo
Ora va dai tuoi bambini
Ci vediamo domani mattina alle 06:00
La notte non riesco a dormire,
Mi sta mettendo con le spalle al muro.
La mattina quando lo vedo
Ho terrore tremo tutta
Lui mi porta a far colazione,
Al bar che ho sempre evitato di entrare.
È frequentato da prostitute ed non è certo un luogo che mi fa sentire a mio aggio.
Quando entriamo il barman sorridendo ,
Esordisce dicendo
è una nuova?
Lui sorridendo dice credo che presto farà parte della squadra.
Mi sento in disagio,
Prendiamo il caffè e torniamo al reparto.
Lui mi ferma
Ti devo mostrare una cosa
Lo guardo intimorita
Da disposizioni di lavoro ad Alessia la sua seconda.
Mi assento per una mezz’oretta
La collega mi guarda malissimo.
Lo seguo apre la porta del suo bagno.
Tentenno ad entrare
Mi da uno sculaccione e mi intimida
Di entrare.
Non è certo come me lo aspettavo
C’è un divano un tavolo
abbastanza spazioso
Mi fa sedere sul divano mettendosi difronte
Sai perché voglio che indossiamo la tuta?
Rispondo no perché?
Lui di colpo l’abbassato
Perché è più facile e veloce
Mi ritrovo difronte al viso il suo cazzo già bello duro.
Rimango disorientata imbambolata dal quel gesto
COSA STAI ASPETTANDO SUCCHIALO
Ho mille pensieri che mi passano nella mente in un secondo
Il primo è che ho bisogno del lavoro
Il secondo che se non lo faccio
non mi rinova il contratto
Il terzo che tradirei mio marito
Il quarto i miei bambini
Sento la sua mano dietro la nuca
Seguita da una frase
Non sei la prima e neanche l’ultima
Sento il suo odore pungente
Fa una leggera pressione
Io una timida resistenza,
Poi cedo alla sua pressione chiudo i occhi,
Sento la sua cappella sulle labbra che si schiudono,
Ed avvolgono la sua asta calda
Brava hai fatto la scelta giusta
Lo sapevo anche tu sei una troia come tutte
Basta mettervi con le spalle al muro che cedete,
Su troia succhia fammi vedere cosa sai fare
Mi raccomando dovrai brindare col mio sperma e avrai il tuo contratto
E vedremo poi in seguìto se potrò accontentarti coi orari
Mi dava la cadenza desiderata
Poi in me scatta qualcosa
Provo un calore alla mia farfallina
Mi ero eccitata ad essere sottomessa
Ora ero io che praticavo il pompino.
Senza nessuna costruzione,
Lo ingoiavo il più possibile
Lui se ne accorse
Dio che puttana facevi la santerella
Ma sei una troia dentro
Mo fece alzare tirandomi dalla cosa
Mi gira facendomi piegare a 90
Sul tavolo
Vedi perché devi indossare la tuta troia!
Con una mossa veloce mi trovo la tutta Ale caviglie
E il suo cazzo nella mia fica
Quella prenotazione brutale non mi ha creato dolore perché ero un lago
Cazzo che troia sei un lago
Mi scopava tenendomi dalla coda
Facendomi inarcare la schiena
Vedi puttana a cosa serve la coda
Mi tirava vedo il suo viso
Mi leccava l’orecchio,
Mi insultava mantre mi martellava con vigore
Ho avuto un orgasmo che mi fece piegare le ginocchia
Lui mi sorresse col cazzo piantato in profondità,
Mi risolleva e continuava a sbattermi con violenza
Ho avuto altri tre orgasmi
Poi mi spinse a sedere sul divano
E me lo presenta,
Dai puttana finiscilo con la bocca
Lo succhio come se fosse l’ultima cosa al mondo che farei
Mi pressa con la mano e spinse col bacino
Dicendomi tutto lo devi ingoiare
Stavo soffocando
quasi affogo per quanta sborra mi ha depositato in bocca.
Ma riesco ad ingoiarla tutta .
Si ritira su la tutta
Mi alza mi dà due sculaccioni
Tirati su la tutta e vai a lavorare
Tutta accaldata esco dal bagno
Giuliana
Mi giro
Di ad Anna di venire qui
Salgo sul banco
Anna il capo ti vuole
Mi passa affianco mi dice troia
Tutte mi guardano sorridendo parlottando tra loro.
Finisco il turno
Salgo in auto e scoppio a piangere
Realizzo solo ora cosa ho fatto
Durante il tragitto mi do mille giustificazioni su quello che ho fatto,
Una cosa non posso giustificarla
Sono i orgasmi che ho avuto
Quelli mi devastano
Ho goduto cazzo ho goduto
La cosa più difficile è stato la sera guardare in faccia mio marito.
Lo ho tradito e ne ho goduto.
Il brutto è che la stessa sera ha voluto fare l’amore
ho dovuto pensare a quello che mi è successo poche ore prima per trovare l’organo.
Mi scuso se la grammatica è la pungettatura non è discreta ma spero che vi abbia eccitato
Ho perso il lavoro
Mi chiamo Giuliana ho 39 anni,
Sono sposata da 16 anni Con Mario,
Abbiamo due bambini,
Uno di 12 e una di 10 anni
Mio marito lavora come autotrasportatore,
Grazie a lui ho trovato lavoro in una catena di supermercati,
Come panettiera.
Il mio capo reparto è un signore di 55 anni,
È un uomo da modi poco carini,
Mi dà indicazioni sul vestiario
La ditta mi passa camice e scarpe antinfortunistiche ,
Lui impone che indossiamo come pantaloni una tuta,
Capelli legati a coda di cavallo
Non avendo l’auto ,
E avendo due bambini da portare a scuola e riprendere,
Chiedo un orario consono alle mie esigenze,
Visto che mio marito esce di casa alle 06:00 e rientra alle 18:00
Il capo reparto invece di agevolarmi ,mi complica la vita
Mi da un orario che proprio non coincide coi tempi
08:00 16:00
E l’orario di entrata di scuola ed uscita
Provo ad impietosirlo ,,
mi dice che sono io che mi devo adeguare no viceversa.
Dopo una settimana
Provo di nuovo se poteva venirmi incontro
E qui casca l'asino
Mi passa un dito sulle labbra dicendomi cosa ne guadagnava lui
Gli do uno schiaffo dicendogli come si permette di fare certe affermazioni .
Per tutta risposta mi fa dei orari che sono peggiori
06:00 12:00 / 15:00 17:00
Dal lunedì al sabato
Scoppio a piangere
Vado dal direttore chiedendo spiegazioni
Lui per tutta risposta mi dice che lui non può intervenire sul reparto.
Tutte le altre mie colleghe di reparto sono accontentate delle loro esigenze.
Mentre io sono disperata
Non posso più permettermi di approfittare della gente ,
Che mi aiutavano coi bambini
Al lavoro non posso rinunciare.
Dopo anni di grosse difficoltà,
Abbiamo una stabilità finanziaria
Riprovo ad addolcire il capo reparto
Lui mi scruta e mi propone di parlarne fuori del orario di lavoro.
Quando stacco mi dà un passaggio per andare a casa
Devo precisare una cosa
Lui ha il bagno personale
Che avvolte vedo uscire delle colleghe con lui.
Questo mi fa drizzare le antenne,
Ho un brutto presentimento
Che infatti mi si presenta mentre mi accompagna,
Mi fa una tarantella sul operato del lavoro
Che se mi sacrifico avrò opportunità di cambiare la mansione
Portandomi ad lavorare al suo fianco,
Che accrescere la mia esperienza personale.
Poi mi appoggia la mano sulla coscia accarezzandola
Dicendomi se sarò più disponibile
Avrò quello che mi serve
Un orario che mi può aiutare
Con i bambini.
Dovrei dargli l’ennesimo schiaffo
Ma abbassando lo sguardo
Timidamente rispondo se posso pensarci
Lui mi accarezza la guancia
Cara c’è poco da pensare
Domani ti mostrerò una cosa poi deciderai
sappi che allo scadere dei sei mesi di prova,
Sono io a decidere se assumerti o chiudere il rapporto lavorativo
Ora va dai tuoi bambini
Ci vediamo domani mattina alle 06:00
La notte non riesco a dormire,
Mi sta mettendo con le spalle al muro.
La mattina quando lo vedo
Ho terrore tremo tutta
Lui mi porta a far colazione,
Al bar che ho sempre evitato di entrare.
È frequentato da prostitute ed non è certo un luogo che mi fa sentire a mio aggio.
Quando entriamo il barman sorridendo ,
Esordisce dicendo
è una nuova?
Lui sorridendo dice credo che presto farà parte della squadra.
Mi sento in disagio,
Prendiamo il caffè e torniamo al reparto.
Lui mi ferma
Ti devo mostrare una cosa
Lo guardo intimorita
Da disposizioni di lavoro ad Alessia la sua seconda.
Mi assento per una mezz’oretta
La collega mi guarda malissimo.
Lo seguo apre la porta del suo bagno.
Tentenno ad entrare
Mi da uno sculaccione e mi intimida
Di entrare.
Non è certo come me lo aspettavo
C’è un divano un tavolo
abbastanza spazioso
Mi fa sedere sul divano mettendosi difronte
Sai perché voglio che indossiamo la tuta?
Rispondo no perché?
Lui di colpo l’abbassato
Perché è più facile e veloce
Mi ritrovo difronte al viso il suo cazzo già bello duro.
Rimango disorientata imbambolata dal quel gesto
COSA STAI ASPETTANDO SUCCHIALO
Ho mille pensieri che mi passano nella mente in un secondo
Il primo è che ho bisogno del lavoro
Il secondo che se non lo faccio
non mi rinova il contratto
Il terzo che tradirei mio marito
Il quarto i miei bambini
Sento la sua mano dietro la nuca
Seguita da una frase
Non sei la prima e neanche l’ultima
Sento il suo odore pungente
Fa una leggera pressione
Io una timida resistenza,
Poi cedo alla sua pressione chiudo i occhi,
Sento la sua cappella sulle labbra che si schiudono,
Ed avvolgono la sua asta calda
Brava hai fatto la scelta giusta
Lo sapevo anche tu sei una troia come tutte
Basta mettervi con le spalle al muro che cedete,
Su troia succhia fammi vedere cosa sai fare
Mi raccomando dovrai brindare col mio sperma e avrai il tuo contratto
E vedremo poi in seguìto se potrò accontentarti coi orari
Mi dava la cadenza desiderata
Poi in me scatta qualcosa
Provo un calore alla mia farfallina
Mi ero eccitata ad essere sottomessa
Ora ero io che praticavo il pompino.
Senza nessuna costruzione,
Lo ingoiavo il più possibile
Lui se ne accorse
Dio che puttana facevi la santerella
Ma sei una troia dentro
Mo fece alzare tirandomi dalla cosa
Mi gira facendomi piegare a 90
Sul tavolo
Vedi perché devi indossare la tuta troia!
Con una mossa veloce mi trovo la tutta Ale caviglie
E il suo cazzo nella mia fica
Quella prenotazione brutale non mi ha creato dolore perché ero un lago
Cazzo che troia sei un lago
Mi scopava tenendomi dalla coda
Facendomi inarcare la schiena
Vedi puttana a cosa serve la coda
Mi tirava vedo il suo viso
Mi leccava l’orecchio,
Mi insultava mantre mi martellava con vigore
Ho avuto un orgasmo che mi fece piegare le ginocchia
Lui mi sorresse col cazzo piantato in profondità,
Mi risolleva e continuava a sbattermi con violenza
Ho avuto altri tre orgasmi
Poi mi spinse a sedere sul divano
E me lo presenta,
Dai puttana finiscilo con la bocca
Lo succhio come se fosse l’ultima cosa al mondo che farei
Mi pressa con la mano e spinse col bacino
Dicendomi tutto lo devi ingoiare
Stavo soffocando
quasi affogo per quanta sborra mi ha depositato in bocca.
Ma riesco ad ingoiarla tutta .
Si ritira su la tutta
Mi alza mi dà due sculaccioni
Tirati su la tutta e vai a lavorare
Tutta accaldata esco dal bagno
Giuliana
Mi giro
Di ad Anna di venire qui
Salgo sul banco
Anna il capo ti vuole
Mi passa affianco mi dice troia
Tutte mi guardano sorridendo parlottando tra loro.
Finisco il turno
Salgo in auto e scoppio a piangere
Realizzo solo ora cosa ho fatto
Durante il tragitto mi do mille giustificazioni su quello che ho fatto,
Una cosa non posso giustificarla
Sono i orgasmi che ho avuto
Quelli mi devastano
Ho goduto cazzo ho goduto
La cosa più difficile è stato la sera guardare in faccia mio marito.
Lo ho tradito e ne ho goduto.
Il brutto è che la stessa sera ha voluto fare l’amore
ho dovuto pensare a quello che mi è successo poche ore prima per trovare l’organo.
Mi scuso se la grammatica è la pungettatura non è discreta ma spero che vi abbia eccitato
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