Viviana

di
genere
dominazione

Viviana vive la sua vita da impiegata in modo del tutto normale per la sua età 29 anni.
Ogni tanto, però, un desiderio strano la prende, la sera si veste in modo sexy e si reca nei bar di periferia della grande città nelle vicinanze, gli sguardi degli uomini sono tutti per lei ma non le interessano.
Quello che le interessa sono donne, preferibilmente di colore, che vogliano farle il culo rosso a suon di sculacciate.
Questa sera la sorte ha deciso di sorridere a Viviana facendole incontrare Souzane, un’egiziana bianca, molto bella, avvolta in un paio di leggings che mettevano in mostra le sue forme perfette, da far girare la testa a Viviana.
Le due si intesero subito:”Farò quello che cerchi, in cambio sarai mia schiava per il resto della notte” disse Souzane “tra mezz’ora a casa mia” rispose Viviana porgendo un biglietto da visita e si precipitò a casa.
Souzanne non si fece attendere, quando arrivò fu accolta dalla sua ospite in top nero scollato e con la schiena nuda minigonna inguinale e tacchi, naturalmente rigorosamente in ginocchio.
“Buonasera Madame” “ciao, bella casa, sei pronta per la serata?" “Prontissima Madame”, l’egiziana aveva notato che, su un tavolino, facevano bella mostra vari strumenti fruste, frustini da equitazione, canne di bambù, sculacciatori di varie forme, manette, cavigliere, dildi, ganci, catene e pesi “bella collezione tesoro” “grazie Signora” “ quindi passiamo subito ai fatti” “ come desidera Padrona”.
L’idea di vendicarsi dei torti subiti durante la permanenza in questo paese aveva provocato in Souzanne una furia sadica che difficilmente si sarebbe acquietata nella notte.
Scesero nel seminterrato dove campeggiava un grande specchio, Viviana portò il tavolino con tutta l’attrezzatura, indossò polsiere e cavigliere poi arrivò l’ordine “ chinati in avanti solleva la gonna e abbassa le mutandine", Souzanne prese una canna e sferrò due forti colpi sulle natiche di Viviana “ al nostro prossimo incontro non indosserai biancheria intima”poi continuò:”mi piace l’idea di vederti soffrire. Il tuo dolore sarà il mio piacere, ti trasformerò nella mia schiava, mi implorerai di punirti e sarai a disposizione delle mie amiche anch’esse molto sadiche. Cosa ne dici?” “Sono a sua disposizione Padrona, faccia di me quello che ritiene giusto Madame”
Il sogno della ragazza si stava realizzando, questa egiziana,più giovane di lei aveva circa 23 anni, era il suo ideale di padrona sadica e inflessibile.
Dopo questo chiarimento Souzanne legò Viviana di fronte allo specchio con le braccia in alto e le gambe divaricate quindi cominciò a frustarla non aveva alcuna pietà, e a nulla valevano i lamenti e le lacrime di Viviana. Dopo parecchi colpi la schiava era sfinita ma il gioco appena cominciato, Souzanne prese dei morsetti che appese ai seni della schiava li collegò con una catena e tirò con forza, Viviana urlò “ brava così mi piaci, soffri, soffri per la tua padrona e ringraziala” “ Ahh! Grazie Madame per Lei questo ed altro” “ brava ricordatelo per il futuro”.
Lo stesso trattamento fu riservato alla figa quattro pinze furono agganciate alle grandi labbra e, anche qui, furono aggiunti dei pesi così come ai seni, Viviana fu sciolta e costretta a camminare per la stanza con relativi lamenti ed urla “pagherai per tutte le sofferenze che ci avete inflitto in questo paese, sei convinta del tuo ruolo?” “ sì Madame, soffrirò fino ad espiazione delle colpe e, contemporaneamente sarò al Vostro servizio Signora” “ Molto bene”.
Nonostante il dolore e le premesse Viviana realizzò che la sua vita era cambiata, stava diventando una vera schiava di una Padrona realmente inflessibile che, provenendo da una situazione di discriminazione, non aveva alcuna difficoltà a considerarla un essere inferiore e che la sua libertà personale avrebbe avuto notevoli limitazioni.
Souzane disse “ ho fame andiamo di sopra e preparami qualcosa da mangiare” “devo cambiarmi Signora?” “ No” rispose la padrona “ anzi ti metterò una catena ai piedi e una ai polsi per limitare i movimenti, dovrai stare particolarmente attenta a non fare danni o saranno guai seri per te”.
Viviana preparò la cena con quello che aveva in casa e la servì alla padrona con non poca difficoltà date le limitazione nei movimenti, in un piccolo piatto fu messa una parte di cibo, venne fatta pulire a Viviana una parte del pavimento appoggiato il piattino dove la schiava mangiò con la bocca direttamente dal piatto.
Quando la schiava finì Souzanne stava ancora mangiando: “preparami una doccia ben calda” ordinò.
Finita la cena si spogliò e, con l’aiuto della serva, si fece una lunga doccia bollente, Viviana la aiutò ad asciugarsi.
Trasferitasi in camera la padrona si tolse l’accappatoio e si sdraiò nuda sul letto “sù leccami la figa che sento ancora bagnata fino ad asciugarmela”, Viviana si inginocchiò in mezzo alle cosce della Padrona e prese a leccare “dacci dentro” intervenne Souzane "ricorda che questo, da ora, fa parte del tuo lavoro e non è più un divertimento quindi richiede il massimo impegno” la schiava infilò la lingua in profondità e in ogni angolo passò poi a succhiare il clitoride e poi di nuovo la figa, fu così per una buona mezz’ora finché Souzane non venne, Viviana aveva la lingua indolenzita e faticava a parlare.
“ Io mi trasferirò qui e tu andrai a trascrivere l’usufrutto perpetuo a mio nome, domani, poi, parleremo del resto, ora voglio riposare, per quel che riguarda te dormirai nuda per terra pronta per ogni mia esigenza” sentenziò Souzane “ sì Signora, non esitate a chiamarmi se vi serve qualcosa Madame”.
Viviana si tolse tutto ciò che aveva addosso prese un cuscino e una coperta e si sdraiò per terra, il pensiero volò sul suo futuro, ormai era una schiava, proprietà di una donna esigentissima e crudele, la sua libertà era compromessa per scelta, ma non era questo che aveva sempre sognato? Avrebbe voluto masturbarsi ma la paura la fece desistere, per ora, si addormentò.
scritto il
2025-10-28
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