Michela e la frusta 2
di
Mariflower
genere
dominazione
Il mio tentativo di accreditarmi come schiava fallì, lei aveva iniziato una relazione con Rachele, una splendida sessantenne uscita da un brutto divorzio che la trascinò nel vortice degli amori saffici.
Rimasi quindi senza partner, ma dopo affannosa ricerca, conobbi Deborah, 20 anni lesbica da sempre, parlammo in un bar piuttosto riservato un pomeriggio.
Deborah si dimostrò disponibile alle mie esigenze ma, a differenza di Fania, impone severe limitazioni alla mia libertà personale: avrebbe controllato lei il mio telefono personale, avrebbe selezionato lei, tra le mie amicizie, chi potevo frequentare e me ne avrebbe presentate altre che, invece, avrei dovuto frequentare a comando, in pomeriggio a settimana avrei dovuto recarmi a casa sua a svolgere lavori domestici, dovevo avere sempre un atteggiamento rispettoso e usare i titoli onorifici per rivolgermi a lei, certo non era Fania, Deborah era esigente e inflessibile e la relazione con lei richiede impegno.
Sono affascinata da Deborah: dal suo fisico da ventenne, dal suo carattere volitivo e dalla sua durezza e inflessibilità, il mio lato saffico aveva decisamente preso il sopravvento, accettai.
Arrivò il giorno del nostro primo vero incontro a casa sua, mi presento puntualmente vestita con minigonna di pelle, stivali alla coscia con tacco, top scollato che lasciava la schiena nuda e niente intimo come da ordine ricevuto, Deborah mi ricevette seduta su un divano “vieni qui di fronte a me” ordinò “ Spogliati completamente tranne gli stivali, lentamente” eseguii, ero incapace di reagire dovevo essere valutata come un animale in vendita: “ bel viso, sei carina, seno appena sufficiente, figa ok belle gambe” “grazie Signora” “parla solo se richiesto, in tutti gli altri casi taci, chiaro?” “Sì Padrona” “ora girati di schiena lentamente e rimani ferma” così feci, “schiena adatta alla frusta bel culo sarà apprezzato anche da altre girati e inginocchiati”.
“Le istruzioni che ti darò ora si aggiungono a quelle già ricevute e valgono solo per il tuo ambito personale, per la tua professione rispetteremo rigorosamente le regole ed il segreto professionale quindi userai un telefono diverso per ciò. Escludi uomini dalla tua vita, se hai trombamici hai fino a mezzanotte di domani per liberartene, anche facendoti fottere per l'ultima volta se necessario, useremo un’ app che mi consentirà di spiare il tuo telefono in ogni attimo, divieto assoluto di masturbazione senza il mio permesso, dovrai riferire ogni mattina circa il tuo outfit che dovrà essere approvato da me, confessarti prontamente e senza nascondere nulla le tue mancanze e accetterai la giusta punizione ok?”
“Sì Madame accetto senza riserve Padrona”
“Molto bene, per oggi non ho altro tempo da dedicarti ci vediamo qui domattina alle 8.00” “a domani Signora”
To be continued….
Rimasi quindi senza partner, ma dopo affannosa ricerca, conobbi Deborah, 20 anni lesbica da sempre, parlammo in un bar piuttosto riservato un pomeriggio.
Deborah si dimostrò disponibile alle mie esigenze ma, a differenza di Fania, impone severe limitazioni alla mia libertà personale: avrebbe controllato lei il mio telefono personale, avrebbe selezionato lei, tra le mie amicizie, chi potevo frequentare e me ne avrebbe presentate altre che, invece, avrei dovuto frequentare a comando, in pomeriggio a settimana avrei dovuto recarmi a casa sua a svolgere lavori domestici, dovevo avere sempre un atteggiamento rispettoso e usare i titoli onorifici per rivolgermi a lei, certo non era Fania, Deborah era esigente e inflessibile e la relazione con lei richiede impegno.
Sono affascinata da Deborah: dal suo fisico da ventenne, dal suo carattere volitivo e dalla sua durezza e inflessibilità, il mio lato saffico aveva decisamente preso il sopravvento, accettai.
Arrivò il giorno del nostro primo vero incontro a casa sua, mi presento puntualmente vestita con minigonna di pelle, stivali alla coscia con tacco, top scollato che lasciava la schiena nuda e niente intimo come da ordine ricevuto, Deborah mi ricevette seduta su un divano “vieni qui di fronte a me” ordinò “ Spogliati completamente tranne gli stivali, lentamente” eseguii, ero incapace di reagire dovevo essere valutata come un animale in vendita: “ bel viso, sei carina, seno appena sufficiente, figa ok belle gambe” “grazie Signora” “parla solo se richiesto, in tutti gli altri casi taci, chiaro?” “Sì Padrona” “ora girati di schiena lentamente e rimani ferma” così feci, “schiena adatta alla frusta bel culo sarà apprezzato anche da altre girati e inginocchiati”.
“Le istruzioni che ti darò ora si aggiungono a quelle già ricevute e valgono solo per il tuo ambito personale, per la tua professione rispetteremo rigorosamente le regole ed il segreto professionale quindi userai un telefono diverso per ciò. Escludi uomini dalla tua vita, se hai trombamici hai fino a mezzanotte di domani per liberartene, anche facendoti fottere per l'ultima volta se necessario, useremo un’ app che mi consentirà di spiare il tuo telefono in ogni attimo, divieto assoluto di masturbazione senza il mio permesso, dovrai riferire ogni mattina circa il tuo outfit che dovrà essere approvato da me, confessarti prontamente e senza nascondere nulla le tue mancanze e accetterai la giusta punizione ok?”
“Sì Madame accetto senza riserve Padrona”
“Molto bene, per oggi non ho altro tempo da dedicarti ci vediamo qui domattina alle 8.00” “a domani Signora”
To be continued….
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