La cena con il Master
di
Serena Rossi
genere
esibizionismo
La serata si era evoluta sorprendentemente lontana dalle mie aspettative…
Uscire a cena col Master era l’ultima delle cose a cui avevo pensato…e il cuore, dopo i tre intensi orgasmi vissuti poco prima, si rimise a battermi impazzito…
La doccia fu veloce e mi servi per cercare di mettere ordine nelle mie emozioni….ed eccitazioni…
La priorità era però data da quello che dovevo fare, come comportarmi per soddisfare Andrea e. nel breve, cosa mettere visto che a quell’appuntamento ero andata praticamente nuda, vestita solo della mia voglia…
Come al solito il mio ospite aveva previsto (quasi) tutto. Trovai da una parte sul letto un tubino nero e dall’altra una sua camicia bianca di seta….
“scegli tu come vestirti” mi disse, ancora seduto sulla poltrona…”non hai bisogno…di consigli….” aggiunse sibillino…
Non ci pensai due volte, scelsi la sua camicia….mi arrivava giusto appena alla balza delle autoreggenti che avevo appena rimesso…
“Solo una cosa”…aggiunse approvando la mia decisione, “le pinzette devono vedersi…bene” e mentre lo diceva mi prese i capezzoli stringendoli fra pollice e indice…indurendoli all’istante…
Abbottonata la camicia me le appese come prima…ma all’esterno…solo il tessuto divideva la mia carne dal metallo che stringeva…
Ero la sua Troia, una sorta di “puttana” da portare in giro: tacco 12 e calze a rete nere, camicia bianca con nulla sotto e con la catenella che univa i due seni ben in vista sopra…
Il viaggio fu breve…la cena sarebbe stata al solito ristorante…quello del suo amico…
“Benvenuto Andrea” furono le parole del maitre che ci accolse…per me solo uno sguardo, interessato si, ma solo uno sguardo….”il suo tavolo è pronto…prego da questa parte…” e ci condusse alla nostra sistemazione…
Qui la prima sorpresa…il tavolo era apparecchiato per uno…solo per Andrea…
“Troia tu sei sistemata di qui” si rivolse cosi a me il cameriere e guidandomi di pochi metri mi fece accomodare ad un tavolo dove erano seduti due signori….che evidentemente erano li ad aspettarmi…
Il Master mi fece segno di andare e di accomodarmi….i due ricambiarono l’intesa con Lui…mi sedetti quindi in mezzo a loro…
Appena accomodata l’ovetto riprese la sua attività...comodo fra le mie gambe stava annegando fra l’eccitazione che in quei momenti mi stava avvolgendo…
Luigi e Carlo erano suoi amici, conoscenti per meglio dire. Li aveva “ingaggiati” su un noto sito di incontri appositamente per quella sera….istruiti appositamente per quella sera…
La serata iniziò come se fosse tutto normale…a parte tutto quello che mi stimolava ed eccitava…
Alla prima pausa sentii la vibrazione accelerare….chiusi le gambe con necessità….ma il primo orgasmo nella cena mi colse…forte, intenso…superpiacevole…
“Luigi ha bisogno di una mano…aiutalo come sai”….Andrea mi diede il primo ordine…
Alzai lo sguardo verso di Lui e col la testa confermò quanto appena detto…
Lo cercai sotto la tovaglia, al mio fianco…
Lo aveva già tirato fuori e ben duro…
Era eccitato come non mai…senti il precum che ne bagnava la cappella…
Lo impugnai e cominciai a fare su e giù..
La masturbazione non era facilissima…tanti tavoli attorno che potevano vederci…ero eccitata come non mai…
Le pinze mi dolevano il petto…l’ovetto che alternava le velocità alternava anche fastidio e piacere…e poi la sega che stavo facendo…
Luigi venne all’improvviso…aveva una quantità esagerata di sborra che stava eiaculando…
“Assaggiala e chiama il cameriere per dirgli com’è…” sentii Master che mi ordinava…
Con un cenno lo chiamai appena dopo aver leccato parte della mano piena del seme del mio vicino di posto…
“Sa di buono…un po acida…ma non è male” gli dissi…e lui, con una risposta apparentemnete normale “…alle troie come te piace quasi tutto…” e mi porse un piccolo tovagliolo caldo e umido….”…si pulisca…che cosi sembra proprio una battona…”….e si ritirò…
Era un gioco che mi pareva ben oliato…per me nuovo ma che non faceva che rendermi protagonista…
“adesso sbottonati la camicia….” Mi sentii ordinare…rimasi quasi impietrita…”..subito” aggiunse perentorio Andrea….
Lo feci, la pinzette ela catenella mi assicuravano comunque una chiusura della camicia…ma sentivo gli occhi di tutti addosso, anche se non era proprio cosi…
“Brava, anche Carlo ha bisogno delle tue attenzioni…” senti il nuovo ordine…ma prima voleva sentire il tuo odore….accontentalo…” chiuse cosi Master…
Mi accarezzai la fica, due dita ben dentro per cogliere gli umori di cui era fradicia e glieli portai alle narici….mentre con la mano gli presi il cazzo….
Era già duro anche Lui, come Luigi in precedenza…
Al sentire il io profumo di Donna non resistette…venne subito, neanche tre colpi….venne anche lui sulla mia mano, nella mia mano….
“Ne hai poca…mi venne da dire come commento alla sua venuta…” e subito la risposta del Master di rimando…”Leccala, leccala tutta…”
Non mi feci ripetere la cosa…mi pulii con qualche colpo di lingua….e attesi un altro asciugamanino che il cameriere puntuale mi portò…
“Stai andando alla grande….i miei amici saranno sicuramente contenti…”…sentii il mio Master che si complimentava…
Arrivati quasi a fine serata Andrea mi ordinò di andare in bagno…”devo pisciare” mi disse “ vieni ad aiutarmi come sai fare bene tu…”
Mi fece alzare e muovermi verso la toilette…
La camicia aperta sopra era “tenuta” dalla catena e sotto la tenni io “chiusa” aiutandomi con la borsa che tenevo in grembo ben stretta…
Trovai Andrea che mi aspettava…si fece slacciare i pantaloni e iniziò a pisciarmi addosso…
Volle che il getto lo indirizzavo io…verso di me…
In viso, sul collo…la calda e giallognola urina mi stava riempiendo e bagnando tutta la camicia…
Ne aveva tantissima, sapeva di piscio ma anche di Lui e anche, un pochino, di quanto mangiato e bevuto…
Quando fini, mi prese la testa e mi ficcò il cazzo in bocca…
“ puliscimi…puliscimi bene….”
Obbedìì, iniziai una fellatio mentre lo pulivo con la bocca….
Si staccò in un istante…” pulisci non un pompino ti ho detto…” e cosi lo rimise via….senza farmi proseguire…
“Asciugati che andiamo”…mi porse un telo e lo sentii avviarsi verso i lavandini…
Uscimmo insieme verso la sala…lui prima di me come se non ci conoscessimo…io dietro…lo seguivo con la camicia riabbottonata ma fradicia e impregnata della sua urina.
Il cameriere mi venne incontro con lo spolverino…altro segno che certi divertimenti erano estesi a tanti in quel locale…a cominciare dai proprietari oltre che maestranze e commensali…
Al ritorno nessun cenno a quanto avvenuto…mi rimaneva una grandissima eccitazione…anche se l’ovetto era muto come chi me lo aveva donato…
Arrivata a casa un messaggio mi attendeva…era di Andrea…” Dobbiamo lavorare sulla comprensione delle parole…pulire non è sbocchinare…”….
Uscire a cena col Master era l’ultima delle cose a cui avevo pensato…e il cuore, dopo i tre intensi orgasmi vissuti poco prima, si rimise a battermi impazzito…
La doccia fu veloce e mi servi per cercare di mettere ordine nelle mie emozioni….ed eccitazioni…
La priorità era però data da quello che dovevo fare, come comportarmi per soddisfare Andrea e. nel breve, cosa mettere visto che a quell’appuntamento ero andata praticamente nuda, vestita solo della mia voglia…
Come al solito il mio ospite aveva previsto (quasi) tutto. Trovai da una parte sul letto un tubino nero e dall’altra una sua camicia bianca di seta….
“scegli tu come vestirti” mi disse, ancora seduto sulla poltrona…”non hai bisogno…di consigli….” aggiunse sibillino…
Non ci pensai due volte, scelsi la sua camicia….mi arrivava giusto appena alla balza delle autoreggenti che avevo appena rimesso…
“Solo una cosa”…aggiunse approvando la mia decisione, “le pinzette devono vedersi…bene” e mentre lo diceva mi prese i capezzoli stringendoli fra pollice e indice…indurendoli all’istante…
Abbottonata la camicia me le appese come prima…ma all’esterno…solo il tessuto divideva la mia carne dal metallo che stringeva…
Ero la sua Troia, una sorta di “puttana” da portare in giro: tacco 12 e calze a rete nere, camicia bianca con nulla sotto e con la catenella che univa i due seni ben in vista sopra…
Il viaggio fu breve…la cena sarebbe stata al solito ristorante…quello del suo amico…
“Benvenuto Andrea” furono le parole del maitre che ci accolse…per me solo uno sguardo, interessato si, ma solo uno sguardo….”il suo tavolo è pronto…prego da questa parte…” e ci condusse alla nostra sistemazione…
Qui la prima sorpresa…il tavolo era apparecchiato per uno…solo per Andrea…
“Troia tu sei sistemata di qui” si rivolse cosi a me il cameriere e guidandomi di pochi metri mi fece accomodare ad un tavolo dove erano seduti due signori….che evidentemente erano li ad aspettarmi…
Il Master mi fece segno di andare e di accomodarmi….i due ricambiarono l’intesa con Lui…mi sedetti quindi in mezzo a loro…
Appena accomodata l’ovetto riprese la sua attività...comodo fra le mie gambe stava annegando fra l’eccitazione che in quei momenti mi stava avvolgendo…
Luigi e Carlo erano suoi amici, conoscenti per meglio dire. Li aveva “ingaggiati” su un noto sito di incontri appositamente per quella sera….istruiti appositamente per quella sera…
La serata iniziò come se fosse tutto normale…a parte tutto quello che mi stimolava ed eccitava…
Alla prima pausa sentii la vibrazione accelerare….chiusi le gambe con necessità….ma il primo orgasmo nella cena mi colse…forte, intenso…superpiacevole…
“Luigi ha bisogno di una mano…aiutalo come sai”….Andrea mi diede il primo ordine…
Alzai lo sguardo verso di Lui e col la testa confermò quanto appena detto…
Lo cercai sotto la tovaglia, al mio fianco…
Lo aveva già tirato fuori e ben duro…
Era eccitato come non mai…senti il precum che ne bagnava la cappella…
Lo impugnai e cominciai a fare su e giù..
La masturbazione non era facilissima…tanti tavoli attorno che potevano vederci…ero eccitata come non mai…
Le pinze mi dolevano il petto…l’ovetto che alternava le velocità alternava anche fastidio e piacere…e poi la sega che stavo facendo…
Luigi venne all’improvviso…aveva una quantità esagerata di sborra che stava eiaculando…
“Assaggiala e chiama il cameriere per dirgli com’è…” sentii Master che mi ordinava…
Con un cenno lo chiamai appena dopo aver leccato parte della mano piena del seme del mio vicino di posto…
“Sa di buono…un po acida…ma non è male” gli dissi…e lui, con una risposta apparentemnete normale “…alle troie come te piace quasi tutto…” e mi porse un piccolo tovagliolo caldo e umido….”…si pulisca…che cosi sembra proprio una battona…”….e si ritirò…
Era un gioco che mi pareva ben oliato…per me nuovo ma che non faceva che rendermi protagonista…
“adesso sbottonati la camicia….” Mi sentii ordinare…rimasi quasi impietrita…”..subito” aggiunse perentorio Andrea….
Lo feci, la pinzette ela catenella mi assicuravano comunque una chiusura della camicia…ma sentivo gli occhi di tutti addosso, anche se non era proprio cosi…
“Brava, anche Carlo ha bisogno delle tue attenzioni…” senti il nuovo ordine…ma prima voleva sentire il tuo odore….accontentalo…” chiuse cosi Master…
Mi accarezzai la fica, due dita ben dentro per cogliere gli umori di cui era fradicia e glieli portai alle narici….mentre con la mano gli presi il cazzo….
Era già duro anche Lui, come Luigi in precedenza…
Al sentire il io profumo di Donna non resistette…venne subito, neanche tre colpi….venne anche lui sulla mia mano, nella mia mano….
“Ne hai poca…mi venne da dire come commento alla sua venuta…” e subito la risposta del Master di rimando…”Leccala, leccala tutta…”
Non mi feci ripetere la cosa…mi pulii con qualche colpo di lingua….e attesi un altro asciugamanino che il cameriere puntuale mi portò…
“Stai andando alla grande….i miei amici saranno sicuramente contenti…”…sentii il mio Master che si complimentava…
Arrivati quasi a fine serata Andrea mi ordinò di andare in bagno…”devo pisciare” mi disse “ vieni ad aiutarmi come sai fare bene tu…”
Mi fece alzare e muovermi verso la toilette…
La camicia aperta sopra era “tenuta” dalla catena e sotto la tenni io “chiusa” aiutandomi con la borsa che tenevo in grembo ben stretta…
Trovai Andrea che mi aspettava…si fece slacciare i pantaloni e iniziò a pisciarmi addosso…
Volle che il getto lo indirizzavo io…verso di me…
In viso, sul collo…la calda e giallognola urina mi stava riempiendo e bagnando tutta la camicia…
Ne aveva tantissima, sapeva di piscio ma anche di Lui e anche, un pochino, di quanto mangiato e bevuto…
Quando fini, mi prese la testa e mi ficcò il cazzo in bocca…
“ puliscimi…puliscimi bene….”
Obbedìì, iniziai una fellatio mentre lo pulivo con la bocca….
Si staccò in un istante…” pulisci non un pompino ti ho detto…” e cosi lo rimise via….senza farmi proseguire…
“Asciugati che andiamo”…mi porse un telo e lo sentii avviarsi verso i lavandini…
Uscimmo insieme verso la sala…lui prima di me come se non ci conoscessimo…io dietro…lo seguivo con la camicia riabbottonata ma fradicia e impregnata della sua urina.
Il cameriere mi venne incontro con lo spolverino…altro segno che certi divertimenti erano estesi a tanti in quel locale…a cominciare dai proprietari oltre che maestranze e commensali…
Al ritorno nessun cenno a quanto avvenuto…mi rimaneva una grandissima eccitazione…anche se l’ovetto era muto come chi me lo aveva donato…
Arrivata a casa un messaggio mi attendeva…era di Andrea…” Dobbiamo lavorare sulla comprensione delle parole…pulire non è sbocchinare…”….
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