Divorami

di
genere
prime esperienze

Gerard un uomo di successo. Cinquantenne, elegante, alto.. capelli neri...occhi scuri..carnagione scura..un classico mediterraneo.. Imprenditore x tutto quello che riguarda l arredamento del futuro ,stile, forme, disegni estetica
Vive da solo in un palazzo interamente di cristallo al centro di una città metropolitana..
Tutto nella sua vita era perfetto... la casa, il lavoro, i vestiti, e pure il cibo che mangiava...
Una sera piovosa, annoiato da tutte le cose perfettine che facevano parte della sua vita decide di vedere un film.
Ecco un titolo curioso..doppio senso!
Non era il classico film simpatico da ridere giusto x passare il tempo ma un film serio.. Parlava di un tempo in cui c’era una dittatura. Un gruppo di donne veniva scelto per assaggiare il cibo del capo, per vedere se era avvelenato. Se il cibo era sicuro, il capo lo mangiava. Se c’era veleno... loro morivano...
Quella sera, mentre la pioggia scendeva sulle pareti di cristallo del suo palazzo, Gerard restò fermo sul suo divano in pelle nera, gli occhi fissi sullo schermo...
"Le assaggia-trici" era il titolo.
Il film lo colpisce molto. Tensione, potere, paura, e sottomissione…
Si rese conto che anche lui, nella sua vita, aveva sempre avuto il controllo. Tutti lo ascoltavano, tutti dicevano di sì. Nessuno gli diceva mai di no. In fondo, non era anche lui il “capo”?
E quelle donne?… non erano forse simili alle persone che lo circondavano ogni giorno? troppo educate non lo sfidavano x niente...obbedivano e basta.
Spense lo schermo prima dei titoli di coda... C'era silenzio..
Era pensieroso... Gerard restò proprio colpito.
Quando finì, rimase seduto, a lungo.
Quella notte Gerard non riesce a dormire... Si alza e va verso la vetrata..guarda la pioggia.. guarda la città silenziosa e bagnata. Nella sua mente, qualcosa lo turba ..una fantasia inizia a formare qualcosa...
Assaggiatrici…eheh ma non di cibo!!
Qualcosa lo eccitava, era l’idea del controllo..del rischio... dell’intimità di quando una bocca si apre e accoglie qualcosa. Quelle scene, quei pensieri... qualcosa, dentro di lui, prese fuoco...
Pensò
"E se cerco dieci donne?! Ma non x testare il veleno... Ma x assaggiare me..."
Era una pura fantasia..un'idea piena di desiderio..
Voleva offrirsi, ma a modo suo... Voleva essere assaggiato... In tutto il corpo.. nella pelle, nel sapore, nell’odore.. Dovunque l importante che veniva assaggiato.
Così comincio' a cercare nella sua città tra i social...
Si mise davanti al PC... Con un foglio davanti e una penna e cominciò a scrivere...
Dieci nomi gli servivano ..dieci donne.. Dieci assaggi
Non dovevano essere perfette...ma dovevano essere diverse. Una madre, una vedova, una studentessa, una manager, una sconosciuta incontrata sul tram...ecc
Ogni donna era un volto del desiderio. Ogni bocca, un tipo di fame diversa..
Il foglio era ancora bianco, la penna tra le dita.
Gerard fissava lo schermo del portatile...era calmo ma il cuore gli batteva forte x la sua fantasia che stava nascendo
Una fantasia nuova..diversa. .
Un assaggio. Lui voleva semplicemente essere gustato, nel vero senso della parola...
Essere desiderato.. toccato.. esplorato.. ma solo per qualche minuto.. Come si assaggia un vino particolare o un piatto diverso... Lentamente con attenzione.. con curiosità...con fame.
Inizia a trovare e comincia a scrivere i nomi...
- Clara una madre,una donna semplice, solare luminosa...
- Viola una vedova, un nome malinconico... Lei molto elegante vestita di scuro. Il colore del lutto ma anche del mistero..
- Luna una studentessa, questa la più giovane, fresca sognante....ancora in fase di scoperte...
- Elena una manager una donna forte, una donna classica che non ha bisogno di chiedere...una tipa tutta sotto controllo, ma anche un vulcano sotto la pelle..
- Katia . una sconosciuta sul Tram.. una donna rara.. ora c'è ora non più... in un attimo ricordi solo i suoi occhioni neri e il colore della borsa..
Nais una donna della notte molto sensuale, che puoi trovare ovunque... in un locale, dietro un banco, x strada..
- Mina la maestra di Yoga una
donna piccolina.. agile, anche dolce... lei è vita è rilassamento...è respiro...ma viva sotto il silenzio.
- Diana una pittrice..una donna artista,un po disordinata... lei è colore è disegno.. non si capisce mai se ti guarda o ti immagina...
- Monia una donna muta.. non parla, ma sa il fatto suo. La sua voce è nel corpo, negli occhi...
- Iris la tradita una donna con lo sguardo che ha visto tanto ..appare tranquilla....ma chissà..
Gerard scrisse tutte le donne cercate in ordine...
Poi si alzò, andò in cucina, si versò un bicchiere di vino rosso e tornò sul divano.
Il bicchiere brillava...il vino sembrava sangue con le luci che entravano da fuori che illuminavano dalla città.
Lo bevve e chiuse gli occhi... Immaginando ciò che stava organizzando..
Sentì calore, sulle labbra sul petto... Sorrise era il vino che faceva questo effetto.
Quella notte, finalmente, la sua fantasia stava prendendo forma..e lui era pronto a farsi assaggiare.
Il giorno dopo vennero contattate.. Gerard era perfetto, come sempre... Solo in più aveva una nuova scintilla nei suoi occhi un’eccitazione assurda.
Seduto alla sua scrivania di vetro trasparente, nel silenzio del suo appartamento di cristallo, aprì il portatile.
Aveva già scelto le dieci...ora doveva solo invitarle...
Apri il primo contatto...nessuna spiegazione particolare
Solo un messaggio, uguale per tutte..
"Venerdì. Ore 21. Palazzo di cristallo.. ultimo piano.
Una porta rossa. Citofona e sali. Non portare nulla. Solo la tua fame. G."
Copia...Incolla...e Invia...
Clara.
Viola.
Luna.
Elena.
Katia.
Nais.
Mina.
Diana.
Monia.
Iris.
Uno a uno, i messaggi partivano...
E ora, non restava che aspettare...
Aveva pure già scelto il luogo... Sempre in casa sua in una sala con una lunga tavola al centro... Luci in penombra. Al centro doveva mettersi lui. Nudo, ma non volgare. Steso come un cibo unico, doveva stare in silenzio..era solo offerto...
Così arriva venerdì, le donne iniziano ad arrivare..
Nella sala d attesa le istruzioni
Le donne dovevano entrare una alla volta.
E poi c'era scritto
- Assaggia a modo tuo...io non dirò nulla !!
Lui era steso al centro della tavola...il suo corpo rilassato.. ma la sua pelle reagiva al minimo rumore..o al più piccolo respiro. Era lì, nudo, che aspettava.
La porta si aprì.
Ed ecco la prima
Clara la madre si avvicina lentamente.. lo osserva lo guarda e le sue mani calde iniziano a toccare.. si piega e le sue labbra sfiorano la pelle, un bacio lento, piano... come se stesse baciando un neonato..sembra che mastica piano, come se assaporasse qualcosa.. lui si irrigidisce come si vergognasse..
Prende il barattolo che ha portato e immerge il dito dentro...è miele... Con questo disegna cerchi sul petto, poi li lecca con la lingua.. come volesse disegnare qualcosa..poi prende il cazzo tra le dita unte... Non cerca l erezione ma vuole sentire il suo calore.. poi se ne va lasciando sul corpo di Gerard un profumo dolce di miele..
Entra Viola la vedova.. è avvolta in abiti neri, tacchi lucidi, voce assente...appoggia la borsetta su una sedia , si toglie i guanti....le sue mani fredde... non lo guarda in faccia... apre la bocca e morde la sua spalla..
L’assaggio è violento, ma silenzioso...come chi gusta il dolore più che del piacere...
Poi lecca l’interno coscia, e arriva vicino al suo membro ben in erezione quando gli prende il cazzo in bocca, non lo guarda..
A lui piace...geme...
Poi smette..prima di uscire, passa una lingua sul livido che gli ha lasciato... Prende la borsa e se ne va senza dire nulla.
Si apre la porta ed ecco Luna la studentessa.. entra con un sorriso timido, occhi curiosi.. si avvicina e traccia linee sul suo petto come fossero esercizi scritti sulla pelle
Sale sul tavolo a quattro zampe, lo guarda da vicino in viso lo annusa con il naso,e con la bocca lo assaggia.. poi si ferma sul collo respira calorosamente eccitata... e poi apre le gambe e fa penetrare dentro il cazzo duro e lo cavalca a occhi chiusi come stesse facendo una materia sconosciuta...
Con gli ormoni a palla arriva un orgasmo timido ma preciso...Si solleva, lo annusa di nuovo, e se ne va...
Ha assaggiato tutto quello che le serviva.
Ora è il turno di Elena la Manager... Si sentono i passi con i tacchi ... rumori sicuri sul pavimento... Sguardo freddo .. Si toglie l’orologio... non ha bisogno di chiedere nulla... Sa già cosa fare..
Si appoggia accanto a lui, poi comanda
-Non guardarmi. e lui obbedisce.
Lei gli lega le mani con una cravatta....la sua....
poi passa la lingua sul suo petto liscio e lo graffia ..con due dita, gli apre la bocca...e ci mette il suo dito... Fa in modo che lui assaggia lei... Gira il dito intorno alla lingua poi lo tira fuori e lo mette nella sua bocca... Poi lo scopa finché non arriva un orgasmo ... Ecco viene in silenzio senza gemiti poi si rialza e se ne va, senza dire una parola e senza girarsi.
Si apre la porta ed entra Katia la sconosciuta del Tram
Entra con un passo veloce, cappotto lungo, rossetto imperfetto... capelli disordinati
gli passa accanto senza toccarlo... Scia di profumo forte..poi si ferma, lo guarda. Si piega, gli prende la mano e lecca sul palmo...come se leggesse un segreto..assaggia il suo destino.. Si siede sul bordo del tavolo e gli lecca due dita poi le succhia lentamente guardandolo
Sale su di lui e lo cavalca girata di spalle, con il cappotto ancora addosso... Gli lascia tutto il cazzo bagnato e quando lei ha finito, si riallaccia il cappotto e dice solo
- Grazie.
E subito dopo entra lei Nais la donna della notte
Tacchi alti, bel seno cosce lunghe... odore di sigaretta
Non fa cerimonie...e sale direttamente sul tavolo, si siede sul petto di Gerard con le gambe aperte e inizia a fare movimenti circolari fino a bagnarsi i leggins e a bagnare lui poi si gira e con la bocca sfiora l'interno coscia, poi morde piano, lasciando un segno... lui si eccita... Si umidisce tutto il cazzo... Lei lo vede luccicante e con un colpo secco di lingua lo tocca e lo assapora...lo succhia un po'...poi
- Sa di vita... dice solo questo! scende e svanisce nella penombra della stanza.
È ll momento di Mina la maestra di Yoga
Silenziosa, piccoletta.. capelli legati... cammina scalza...
Si siede accanto a lui e chiude gli occhi....respira.... poi si avvicina...lo assaggia con l’aria, con il respiro prima sul collo, poi sulle gambe...
Infine lo lecca dietro il ginocchio, un punto molto sensibile x lui...Il suo tocco è leggero quasi invisibile ma fa effetto.
Assapora la sua energia...
Poi, come una piuma, esce dalla sala...leggera leggera lasciandolo sempre più eccitato.. ha un cazzo che esplode duro con tutte le vene che pulsano...
Si tocca il cazzo come vorrebbe masturbarsi x poi sborrare ma
entra Diana la pittrice.. vestita colorata, spettinata, piena di anelli. Ha portato una piccola boccetta con un liquido..lo versa sulla pancia di Gerard.
Ci passa la lingua.
- Interessante sapore sussurra.
Poi prende un pennello, lo immerge nel liquido e lo passa sul petto di lui.
Assaggia col gusto e con l’arte.
Prima di uscire, lascia un suo segno sul petto.
Ora si apre la porta x Monia la muta... non fa rumore...non chiede e non guarda...
Si avvicina e mette il suo viso sulla sua pelle, ascolta col tatto...annusa e assaggia con la bocca.. gli prende le dita e le morde delicatamente, uno a uno... non è fame, è un linguaggio....il suo modo di dire qualcosa....
Gerard la guarda e la capisce..assaggia con tutti i sensi che parlano..
Se ne va, senza fare alcun suono. Ma lui eccitato sente ancora la sua voce addosso...
Ed infine Iris la tradita
entra lenta con uno sguardo assente..Gli cammina intorno come una tigre..non tocca subito... aspetta...lo osserva...
poi si siede accanto, prende la sua testa tra le mani e gli bacia la fronte...Poi la bocca e
morde il lobo dell’orecchio, piano... Lui sente un brivido forte su tutto il corpo
Iris non gli parla, ma lo colpisce...uno schiaffo, poi lo bacia.. gli graffia il petto, poi si siede sul suo volto.
Lui non dice nulla.
Lei geme forte... Piacere unito a rabbia...si lascia andare e gli viene sulla sua bocca.... Lui tutto bagnato..non c'è la fa più..
Lei si alza poi e con la sua voce decisa dice..
- Basta così ..
Quando l’ultima porta si chiude, Gerard restò lì.
Disteso.. con il corpo nudo...il respiro pesante gli occhi aperti.
Aveva il cazzo ancora duro...il petto segnato...la pelle bagnata...la bocca piena del sapore di tutte le donne.
Era stato assaggiato... come voleva lui.
Si sollevò lentamente...e si mise in piedi di fronte al tavolo..il suo corpo tremava,era stanco... Ancora eccitato come se aspettasse un ultimo gesto quindi chiuse gli occhi...e cominciò a toccarsi.
Ogni movimento che faceva era un omaggio... ogni carezza un ringraziamento...
Si accarezzava lentamente, pensando alle dieci donne..
Le immaginava tutte, una dopo l’altra, le sentiva addosso e il piacere cresceva potente..
Nella sua mente ogni volto, ogni assaggio, ogni sapore....Le vedeva...tutte...
Dieci bocche...dieci corpi intorno a lui....tutte insieme...
Lo accarezzavano con la memoria... lo stringevano con il desiderio...
Ecco che il respiro diventava piu pesante.
Ogni colpo di mano, sempre più vicino all estasi..e poi… uno schizzo dietro l altro caldo, forte, violento.
Lo sperma schizzò sul pavimento...tutto per loro..
Il finale perfetto...un omaggio alle dieci donne.
Fuori, la città ancora bagnata di pioggia...
Sul tavolo, restavano le tracce le impronte, le gocce,i segni…di tutte..
Lui non le cancellò...
Prese una coperta e se la mise addosso come un mantello, e si sedette sul divano, bello rilassato con il corpo sfinito. La stanza sembrava più grande, vuota.
Il suo corpo pulsava ancora...dieci bocche, dieci fame diverse, dieci linguaggi...
Era finita questa fantasia? O era solo l inizio?
Gerard aveva lo sguardo fisso, era pensieroso .. tutto ad un tratto sentì nascere dentro di sé un nuovo desiderio... Non riusciva a capire... Ma riflettendoci bene...
Ecco ...si .. proprio così una nuova fantasia gli girava in testa...
Ora voleva assaggiare lui.
Non per possesso, ma per fame...Quella fame che aveva scoperto con le donne e che non conosceva prima...
Adesso voleva esplorare lui, cercare, e scoprire...
Ora non più il suo corpo offerto al centro di una tavola, ma la sua bocca curiosa, le sue dita calde , voleva assaggiare lui i sapori delle donne...voleva entrare in quelle bocche, sentire cosa nascondevano, cercare il sapore della vendetta in Iris, la dolcezza materna di Clara, la malinconia di Viola, la leggerezza di Luna è così via .. Voleva mettere la lingua dentro ognuna di loro... si era accesa in lui una nuova fantasia...
Voleva capire personalmente con la sua pelle, con la saliva, con le sue mani.
E ora voleva invertire il gioco...
Così prese un altro foglio... un foglio nuovo...bianco...
E con la stessa penna, scrisse
“Ora tocca a me assaggiare.”
Non più assaggiato ma assaggiatore.
Gerard sorrise, il cuore gli batteva di nuovo forte era eccitato.
La fantasia era rinata.
scritto il
2025-10-11
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