Halania Inculata Spaziale
di
Angelo B
genere
tradimenti
Prologo – La Tensione Infinita
La stanza era calda, intrisa di desiderio, l’aria densa di elettricità. Halania mi fissava, occhi scuri e lucidi, pieni di sfida e provocazione. Il suo culo perfetto oscillava lentamente, e ogni movimento mi trafiggeva il cuore e il cazzo. Si avvicinò strusciandosi contro di me, mordendosi il labbro e sussurrando:
“Ti ecciterebbe se qualcun altro mi toccasse… qui?”
Il mio respiro si fece corto, la gelosia mi morse e allo stesso tempo eccitazione pura mi fece tremare tutto. Il mio cazzo si svegliò immediatamente, pulsante, ansioso. Lei strusciò il gluteo contro le mie mani, muscoli tesi e vibranti, pelle calda e liscia. Io ero ipnotizzato.
“Vuoi vedere quanto posso diventare tua, anche mentre qualcun altro mi prende?” disse, mordendosi il labbro. I nostri occhi comunicavano tutto: il gioco era iniziato.
⸻
Il Tradimento – Simone
Entrò lui: alto, deciso, mani grandi, sguardo affamato. Lo sconosciuto che presto avrei conosciuto come Simone. Non ci furono esitazioni. Guardò Halania, poi me, sfida negli occhi, e afferrò i suoi fianchi centrando subito il vero protagonista: il culo di Halania.
“Posso?” disse, voce profonda, carica di desiderio. Halania annuì, voltandosi, gluteo alto, teso, offerto completamente. Io ero paralizzato, il cuore martellante, il cazzo pulsante come metallo.
Simone la spinse sul letto, il culo alto e vibrante sotto le sue mani. Io non riuscivo a distogliere lo sguardo: ogni muscolo che si contraeva, ogni piega che si apriva, ogni tremito del gluteo mi trapassava.
Il primo colpo fu deciso: il cazzo di Simone penetrò il culo di Halania. Lei urlò, un misto di dolore e piacere che mi fece fremere tutto. Il gluteo si contraeva intorno a lui, tremava, e il suo volto si contorceva tra gemiti, lacrime e spasmi.
Ogni martellata aumentava l’intensità: dolore che si trasformava in piacere, gemiti strappati dalla gola, urla che riempivano la stanza. Halania tremava, il culo pulsava, ogni spasmo una scarica elettrica che mi faceva esplodere dentro.
Dopo qualche minuto, Simone si fermò, ansimante, e disse:
“Mi chiamo Simone.”
Quel nome aggiunse un brivido nuovo. Non più uno sconosciuto: reale, concreto, mentre il culo di Halania era il catalizzatore di ogni gemito, lacrima e onda di piacere.
Riprese lentamente, aumentando gradualmente il ritmo. Il gluteo di Halania si piegava e si arcuava, aprendo e stringendo con forza. Ogni gemito era accompagnato da lacrime e suoni di piacere incontrollabile. Io esplosi, sborra calda sulle sue cosce e sul gluteo, tremando come se tutto il mio corpo fosse in fiamme.
Quando Simone affondò fino in fondo, Halania urlò, piangendo e tremando, corpo scosso da un orgasmo devastante, il culo che si contraeva intorno a lui, e io non potevo resistere: esplosi di nuovo, calore e piacere che invadevano tutto, mescolati alle lacrime e ai gemiti di lei.
⸻
Secondo Round – Io e Halania
Quando Simone uscì, io rimasi accanto a Halania. Il suo culo, ancora pulsante, caldo, e sporco di sborra, era tra le mie mani. Non c’era rimorso: solo desiderio puro, complicità sporca, voglia di continuare.
La posizionai sul letto, gluteo ancora vibrante sotto le mie mani. Cominciai lentamente, esplorando ogni muscolo residuo, ogni curva, ogni tremito. Ogni gemito e lacrima era un’iniezione di eccitazione nelle mie vene. Halania gemeva e piangeva, il corpo tremava, il respiro affannoso, e il dolore residuo di Simone ora diventava piacere puro sotto le mie mani.
Accelerai gradualmente: colpi profondi, più rapidi, il gluteo che si apriva e si stringeva come un richiamo al paradiso carnale. Halania urlava, contorceva tutto il corpo, piangeva e gemeva contemporaneamente, il dolore iniziale ora mescolato a piacere devastante.
Il secondo round fu un’esplosione continua: gemiti fortissimi, urla basse e spezzate, colpi profondi, respirazione ansimante, sudore che colava dai corpi, orgasmi multipli che ci travolgevano entrambi. Lacrime di piacere e dolore scivolavano sul viso, mischiandosi a sudore e brividi.
Alla fine, venimmo insieme in un climax devastante: Halania tremava tra le mie braccia, il culo ancora pulsante, lucido e caldo, io completamente svuotato ma inebriato dal piacere totale. Ogni gemito, spasmo e goccia di sborra rimasta sulle cosce o sul gluteo era impresso nei miei sensi.
Restammo abbracciati, ansimanti, sudati, con i corpi ancora in fiamme. Il culo di Halania era il protagonista assoluto: tradimento, dolore, piacere, complicità sporca. Una notte che nessuno dei due avrebbe mai dimenticato.
La stanza era calda, intrisa di desiderio, l’aria densa di elettricità. Halania mi fissava, occhi scuri e lucidi, pieni di sfida e provocazione. Il suo culo perfetto oscillava lentamente, e ogni movimento mi trafiggeva il cuore e il cazzo. Si avvicinò strusciandosi contro di me, mordendosi il labbro e sussurrando:
“Ti ecciterebbe se qualcun altro mi toccasse… qui?”
Il mio respiro si fece corto, la gelosia mi morse e allo stesso tempo eccitazione pura mi fece tremare tutto. Il mio cazzo si svegliò immediatamente, pulsante, ansioso. Lei strusciò il gluteo contro le mie mani, muscoli tesi e vibranti, pelle calda e liscia. Io ero ipnotizzato.
“Vuoi vedere quanto posso diventare tua, anche mentre qualcun altro mi prende?” disse, mordendosi il labbro. I nostri occhi comunicavano tutto: il gioco era iniziato.
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Il Tradimento – Simone
Entrò lui: alto, deciso, mani grandi, sguardo affamato. Lo sconosciuto che presto avrei conosciuto come Simone. Non ci furono esitazioni. Guardò Halania, poi me, sfida negli occhi, e afferrò i suoi fianchi centrando subito il vero protagonista: il culo di Halania.
“Posso?” disse, voce profonda, carica di desiderio. Halania annuì, voltandosi, gluteo alto, teso, offerto completamente. Io ero paralizzato, il cuore martellante, il cazzo pulsante come metallo.
Simone la spinse sul letto, il culo alto e vibrante sotto le sue mani. Io non riuscivo a distogliere lo sguardo: ogni muscolo che si contraeva, ogni piega che si apriva, ogni tremito del gluteo mi trapassava.
Il primo colpo fu deciso: il cazzo di Simone penetrò il culo di Halania. Lei urlò, un misto di dolore e piacere che mi fece fremere tutto. Il gluteo si contraeva intorno a lui, tremava, e il suo volto si contorceva tra gemiti, lacrime e spasmi.
Ogni martellata aumentava l’intensità: dolore che si trasformava in piacere, gemiti strappati dalla gola, urla che riempivano la stanza. Halania tremava, il culo pulsava, ogni spasmo una scarica elettrica che mi faceva esplodere dentro.
Dopo qualche minuto, Simone si fermò, ansimante, e disse:
“Mi chiamo Simone.”
Quel nome aggiunse un brivido nuovo. Non più uno sconosciuto: reale, concreto, mentre il culo di Halania era il catalizzatore di ogni gemito, lacrima e onda di piacere.
Riprese lentamente, aumentando gradualmente il ritmo. Il gluteo di Halania si piegava e si arcuava, aprendo e stringendo con forza. Ogni gemito era accompagnato da lacrime e suoni di piacere incontrollabile. Io esplosi, sborra calda sulle sue cosce e sul gluteo, tremando come se tutto il mio corpo fosse in fiamme.
Quando Simone affondò fino in fondo, Halania urlò, piangendo e tremando, corpo scosso da un orgasmo devastante, il culo che si contraeva intorno a lui, e io non potevo resistere: esplosi di nuovo, calore e piacere che invadevano tutto, mescolati alle lacrime e ai gemiti di lei.
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Secondo Round – Io e Halania
Quando Simone uscì, io rimasi accanto a Halania. Il suo culo, ancora pulsante, caldo, e sporco di sborra, era tra le mie mani. Non c’era rimorso: solo desiderio puro, complicità sporca, voglia di continuare.
La posizionai sul letto, gluteo ancora vibrante sotto le mie mani. Cominciai lentamente, esplorando ogni muscolo residuo, ogni curva, ogni tremito. Ogni gemito e lacrima era un’iniezione di eccitazione nelle mie vene. Halania gemeva e piangeva, il corpo tremava, il respiro affannoso, e il dolore residuo di Simone ora diventava piacere puro sotto le mie mani.
Accelerai gradualmente: colpi profondi, più rapidi, il gluteo che si apriva e si stringeva come un richiamo al paradiso carnale. Halania urlava, contorceva tutto il corpo, piangeva e gemeva contemporaneamente, il dolore iniziale ora mescolato a piacere devastante.
Il secondo round fu un’esplosione continua: gemiti fortissimi, urla basse e spezzate, colpi profondi, respirazione ansimante, sudore che colava dai corpi, orgasmi multipli che ci travolgevano entrambi. Lacrime di piacere e dolore scivolavano sul viso, mischiandosi a sudore e brividi.
Alla fine, venimmo insieme in un climax devastante: Halania tremava tra le mie braccia, il culo ancora pulsante, lucido e caldo, io completamente svuotato ma inebriato dal piacere totale. Ogni gemito, spasmo e goccia di sborra rimasta sulle cosce o sul gluteo era impresso nei miei sensi.
Restammo abbracciati, ansimanti, sudati, con i corpi ancora in fiamme. Il culo di Halania era il protagonista assoluto: tradimento, dolore, piacere, complicità sporca. Una notte che nessuno dei due avrebbe mai dimenticato.
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