Gianna ricattata - X parte - LUI

di
genere
dominazione

Arrivò il primo fine settimana di quel mese assurdo.
Piero sarebbe dovuto rimanere in casa con la moglie, ma Gianna avrebbe continuata a fare la troia; così avevamo stabilito.

Il sabato sera Gianna uscì con dei suoi amici ed io rimasi a casa sua ad aspettarla.
La vidi uscire, indossava un micro abito, una gonna verde elasticizzata, cortissima, all’altezza del culo, ed un top di pizzo bianco, del tutto trasparente.

Ci salutammo; come concordato con Piero, andai a casa di Saverio, il vicino di Gianna. Quando mi vide, mi disse
- Ciao, ti aspettavo
- posso entrare?
- certo, ho visto la troia uscire
- sì e quando tornerà, ti troverà a casa sua
- cosa vuoi dire?
- te la scopi, e dopo non ci rompi i coglioni, come promesso
- ok

Gianna tornò, entrò in casa e vide che, insieme con me, c’era Saverio

- Finalmente, disse Saverio
- nooo, esclamò lei
- Posso? mi chiese Saverio; gli feci solo segno di sì con la testa

Senza una parola, Gianna capì, lo prese per mano e se lo portò in camera da letto.
Prima di chiudere la porta, si voltò, mi guardò e disse
- a dopo

Andai a sedermi sul divano, presi il telefono, aprii l’applicazione e mi gustai il video.
Gianna guardò Saverio con aria severa
- Senti, sai già quali sono le regole?
- sì, posso chiederti di fare qualsiasi cosa, ma non devo procurarti dolore fisico
- bravo, altrimenti ti mando via
Saverio si spogliò, sembrava trepidante; completamente nudo, si stese sul letto
- Lascia la luce accesa, voglio guardarti, le disse, ed iniziò a masturbarsi.

Gianna si spogliò lentamente, rimanendo nuda con indosso solo le scarpe.
- Cosa vuoi che faccia? gli chiese
- Fammi vedere come funziona quella sedia, indicando la sedia con i due plug
Gianna si avvicinò alla sedia, allargò le cosce e sistemò i due vibratori, prima quello nel culo e poi quello nella figa. Indicò a Saverio il telecomando, spiegandogli come attivarlo.
- siiiiiii…mamma mia…siiiiiii iniziò a gemere
Saverio continuò a segarsi, ammirando quella donna completamente disinibita
- spegni, ho voglia del tuo cazzo, disse Gianna

Saverio non perse tempo, spense i vibratori; Gianna si alzò dalla sedia, andò a cavalcioni su di lui, in posizione 69, sbattendogli la figa in faccia; lei gli prese il cazzo in bocca, mentre lui iniziò a leccarla sulla figa.
Dopo qualche minuto, Gianna si girò, cavalcandolo.
Si fece scopare, standogli sopra.
Si piegò e vide le mani di Saverio avanzare, prenderle le chiappe, palparle e quindi infilare tre dita nel culo.
Gianna gemette
- cosa vuoi che ti faccia, porco?
- come sai fare
- io so fare tutto, vuoi sborrarmi in faccia?
- sì, anche in bocca
- mmmmh…mi vuoi riempire con il tuo sperma, maiale, e cos’altro vuoi?
- voglio il tuo culo
- siiiiii…l’avrai, e poi? Lo sai che puoi pisciarmi in bocca, se lo desideri?
- davvero?
- sì…immaginati mentre mi pisci in faccia ed in bocca…e sai cos’altro faccio?
- no, dimmelo
Gianna si piegò e gli parlò all’orecchio, non riuscii a sentire quel che gli disse, sentii solo Saverio rispondere del tutto impazzito
- siiiiii…troia…porca…zoccola…siiiiiii, mi fai impazzire
Gianna sorrise e si sfilò da quella posizione, per mettersi carponi, Saverio andò dietro, la prese dai fianchi e la inculò facilmente.
- sfondami, Saverio, poi vieni a sborrarmi sulla faccia e dopo mi pisci dovunque, fallo, ti pregoooooo
Tolse il cazzo dal culo e corse davanti a lei, si segò e le schizzò in pieno volto.
Gianna si sedette sul letto, con la faccia completamente coperta di sperma.
- Pisciami in faccia, gli disse
Saverio lo prese in mano e lo tenne in direzione del suo volto. Iniziò, prima con brevi e corti schizzi, poi si mise a pisciare normalmente, inondandole viso e bocca.
Gianna lo guardò
- Non credevi avessi una vicina così porca?
- Ti ho sentito urlare di piacere, nelle ultime sere
- e ti segavi, immaginandomi?
- sì, ogni sera. Toglimi una curiosità
- dimmi
- davvero lecchi il culo sporco di merda
ecco cosa gli aveva sussurrato nell’orecchio, pensai
lei sorrisi e gli rispose
- facciamo così, domani mattina, prima di cagare, mi chiami, vengo a casa tua…e poi ti faccio un regalone con questa lingua
Saverio uscì dalla camera, e mi salutò con un ghigno malizioso.
scritto il
2025-09-09
2 3 9
visite
3
voti
valutazione
5.7
il tuo voto

Continua a leggere racconti dello stesso autore

racconto precedente

Gianna ricattata - X parte - LEI
Segnala abuso in questo racconto erotico

Commenti dei lettori al racconto erotico

cookies policy Per una migliore navigazione questo sito fa uso di cookie propri e di terze parti. Proseguendo la navigazione ne accetti l'utilizzo.