Ho spalmato la crema ad un signore senza un braccio.
di
monsieur
genere
prime esperienze
Se dovessi tornare indietro forse non lo rifarei, in quel momento però mi sono sentito di aiutare una persona con un handicap evidente, infatti era senza la mano e l’avambraccio. Eravamo al mare i mia moglie e Giacomo il nostro bambino, eravamo
arrivati presto per non far prendere il sole di mezzogiorno al bambino. Stavamo li da meno di un’ora vediamo arrivare una persona che con fatica portava lo zaino sulla schiena e con l’unica mano un lettino da mare. Non potevo fare altro che andargli incontro ed aiutarlo, ho preso il lettino sistemandolo vicino a noi. Ci ha salutati -Che bella famiglia, complimenti- Ho aperto il lettino, gli ho tolto lo zaino dalla schiena. Un bel fisico, una barba appena pronunciata, mi hanno colpito le sue labbra, molto marcate, sembravano quelle di una donna, indossava
un paio di bermuda che a fatica si è sfilato, mostrando un costumino che sembrava più piccolo della sua taglia, infatti buona parte dei glutei erano in evidenza. Quando pensavo che si fosse sistemato, sempre con la mano, sempre a fatica, tira fuori dallo zaino un flacone che, in base a quello che vedevo, era una crema protettiva. Reggendo il flacone con le ginocchia, ha svitato il tappo versandosi un pochino di crema sulla pancia, un pochino sulle gambe cercando di spalmarsela. Lo guardavo, volevo farlo io quel lavoro, ho guardato Claudia mia moglie, che assisteva divertita a tutte le operazioni, mi ha fatto cenno con la testa di
aiutarlo. Lui ha capito, mi ha sorriso, ho preso il flacone ed ho cominciato a spalmarlo, si è disteso sul lettino, ho continuato col lavoro. Non so perché, invece di fare in fretta, lo facevo piano e delicatamente, il petto, il collo, il viso, aveva gli occhi chiusi, si beava del mio massaggio, cazzo piaceva anche a me massaggiarlo. Sempre più dolcemente sono andato sulle gambe, sulle cosce,
cercavo di sfiorare il perineo, ho ripreso sulla pancia, lui ha allargato appena le gambe, ho messo la mano nello slip, sfiorando il cazzo che in pochi secondi è diventato enorme, non stava più nel costume. Claudia mi guardava e si toccava la figa, Giacomo si era addormentato, non si vedeva nessuno vicino a noi, ho impugnato il cazzo mostrandolo a Claudia. Era già eccitata a vedermi massaggiare quel tizio, ha avuto l’orgasmo con le sue dita. Non c’era altro da fare, con la scusa della crema gli ho fatto una sega dirigendo il getto della sborra sul suo petto. Lui non ha mai aperto gli occhi. Io massaggiavo il petto crema e sborra. Era troppo senza toccarmi ho sborrato nel costume. Appena ripreso l’ho baciato sulle labbra, lui ha aperto gli occhi, mi ha sorriso, gli ho fatto segno di girarsi per spalmare la crema sulla schiena. Quella persona mi aveva stregato, mai avevo fatto una cosa del genere, ho spalmato tutta la parte del corpo, non c’era nessuno, gli ho sfilato il costume. Avevo sempre una asciugamano vicino
per coprirlo nel caso si fosse svegliato il bambino, l’ho massaggiato per mezz’ora, avevo in mente una cosa speciale per Claudia, l’ho fatto girare di nuovo, ho rianimato il cazzo ho invitato Claudia a mettersi sopra di lui, ho preso il cazzo mettendolo nella figa, lui non si è mosso, era Claudia a scoparlo.
Sono venuti insieme, li ho puliti a dovere con la lingua, Claudia è scesa e finalmente ho potuto assaporare quel magnifico cazzo. Gli ho rimesso il costume, l’ho baciato sul cazzo e poi sulle labbra. Il bambino si è svegliato, eravamo tutti coperti, solo che Claudia si è seduta sul lettino vicino a lui. E’ stata una giornata bellissima ed eccitante, lui ripartiva la sera, veniva da Pesaro, era
venuto col fratello che aveva preferito dormire.
arrivati presto per non far prendere il sole di mezzogiorno al bambino. Stavamo li da meno di un’ora vediamo arrivare una persona che con fatica portava lo zaino sulla schiena e con l’unica mano un lettino da mare. Non potevo fare altro che andargli incontro ed aiutarlo, ho preso il lettino sistemandolo vicino a noi. Ci ha salutati -Che bella famiglia, complimenti- Ho aperto il lettino, gli ho tolto lo zaino dalla schiena. Un bel fisico, una barba appena pronunciata, mi hanno colpito le sue labbra, molto marcate, sembravano quelle di una donna, indossava
un paio di bermuda che a fatica si è sfilato, mostrando un costumino che sembrava più piccolo della sua taglia, infatti buona parte dei glutei erano in evidenza. Quando pensavo che si fosse sistemato, sempre con la mano, sempre a fatica, tira fuori dallo zaino un flacone che, in base a quello che vedevo, era una crema protettiva. Reggendo il flacone con le ginocchia, ha svitato il tappo versandosi un pochino di crema sulla pancia, un pochino sulle gambe cercando di spalmarsela. Lo guardavo, volevo farlo io quel lavoro, ho guardato Claudia mia moglie, che assisteva divertita a tutte le operazioni, mi ha fatto cenno con la testa di
aiutarlo. Lui ha capito, mi ha sorriso, ho preso il flacone ed ho cominciato a spalmarlo, si è disteso sul lettino, ho continuato col lavoro. Non so perché, invece di fare in fretta, lo facevo piano e delicatamente, il petto, il collo, il viso, aveva gli occhi chiusi, si beava del mio massaggio, cazzo piaceva anche a me massaggiarlo. Sempre più dolcemente sono andato sulle gambe, sulle cosce,
cercavo di sfiorare il perineo, ho ripreso sulla pancia, lui ha allargato appena le gambe, ho messo la mano nello slip, sfiorando il cazzo che in pochi secondi è diventato enorme, non stava più nel costume. Claudia mi guardava e si toccava la figa, Giacomo si era addormentato, non si vedeva nessuno vicino a noi, ho impugnato il cazzo mostrandolo a Claudia. Era già eccitata a vedermi massaggiare quel tizio, ha avuto l’orgasmo con le sue dita. Non c’era altro da fare, con la scusa della crema gli ho fatto una sega dirigendo il getto della sborra sul suo petto. Lui non ha mai aperto gli occhi. Io massaggiavo il petto crema e sborra. Era troppo senza toccarmi ho sborrato nel costume. Appena ripreso l’ho baciato sulle labbra, lui ha aperto gli occhi, mi ha sorriso, gli ho fatto segno di girarsi per spalmare la crema sulla schiena. Quella persona mi aveva stregato, mai avevo fatto una cosa del genere, ho spalmato tutta la parte del corpo, non c’era nessuno, gli ho sfilato il costume. Avevo sempre una asciugamano vicino
per coprirlo nel caso si fosse svegliato il bambino, l’ho massaggiato per mezz’ora, avevo in mente una cosa speciale per Claudia, l’ho fatto girare di nuovo, ho rianimato il cazzo ho invitato Claudia a mettersi sopra di lui, ho preso il cazzo mettendolo nella figa, lui non si è mosso, era Claudia a scoparlo.
Sono venuti insieme, li ho puliti a dovere con la lingua, Claudia è scesa e finalmente ho potuto assaporare quel magnifico cazzo. Gli ho rimesso il costume, l’ho baciato sul cazzo e poi sulle labbra. Il bambino si è svegliato, eravamo tutti coperti, solo che Claudia si è seduta sul lettino vicino a lui. E’ stata una giornata bellissima ed eccitante, lui ripartiva la sera, veniva da Pesaro, era
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