Lucilla uno spettacolo di moglie
di
monsieur
genere
prime esperienze
Nel 2000 sono stato trasferito temporaneamente nel cantiere di Latina. Io e Lucilla, mia moglie abbiamo accettato con entusiasmo il trasferimento, in fondo era solo per due anni al massimo. Abbiamo accettato anche per avere un libertà che ci veniva negata continuamente, i genitori lo facevano solo per affetto, noi invece avevamo intenzione di trasgredire. Lucilla aveva tutte le caratteristiche, una bella figa però costretta ad un comportamento irreprensibile dalla parentela. Abbiamo trovato un mini appartamento in un condominio anche distante dal cantiere per evitare sovrapposizioni di voci. Proprio nell'appartamento di fronte al nostro
abitava una famiglia composta da marito, moglie e figlia, loro sono state le prime persone che abbiamo conosciuto. Lucilla mi ha fatto notare come la ragazza avesse
sempre gli occhi bassi, forse per timidezza. Abbiamo saputo che entrambi lavoravano mentre la figlia studiava. Abbiamo acquistato padronanza dei luoghi, come previsto Lucilla comincia a far sfoggio di minigonne e tacchi alti, sempre truccata, capelli biondi, insomma difficile da non guardare. Una sera appena torno
a casa Lucilla mi informa che si era incontrata con Patrizia, la ragazza, le aveva
detto che era molto bella e che se avesse potuto anche lei aveva in animo di vestire allo stesso modo. Altro che timida, forse davanti ai genitori magari, ma con queste idee era tutt'altro. Nei giorni seguenti la ragazza si avvicinava sempre di più a Lucilla, con il permesso dei genitori, che gestivano un negozio in un centro commerciale, Patrizia stava a casa nostra per studiare, l'amicizia e la complicità aumentava ogni giorno di più. Una sera quando sono rientrato in casa Patrizia indossava una delle minigonne di Lucilla, cazzo uno schianto. Era una bella figa anche lei. Patrizia diceva spesso che le sarebbe piaciuto uscire in minigonna e farsi ammirare dai ragazzi, lei che non ne aveva mai avuto uno.
Sicuramente i genitori non sarebbero stati d'accordo. Quando erano sole chiedeva
come si fa l'amore con un uomo, cosa si prova. Figuriamoci era la materia preferita di Lucilla. Diventava sempre più intraprendente perché una sera Lucilla mi dice che Patrizia vuole vederci fare l'amore. Cazzo sfonda una porta aperta, la cosa va organizzata nei minimi dettagli, quindi prendo un pomeriggio di permesso
dal lavoro per evitare che nella fase acuta del rapporto tornassero i genitori di Patrizia. Scalpitavo, mi dovevo contenere poteva portarmi a sborrare prima di cominciare specialmente quando si sono messe sul letto nude ad aspettare, nudo
anch'io che arrivassi. Ha iniziato Lucilla a leccare delicatamente la cappella, Patrizia sbavava attonita, la classe del mio amore è eccelsa -Patrizia avvicinati
leccalo anche tu- Prima timidamente due leccatine d'orgoglio, poi in uno scatto
di eccitazione se lo è messo tutto in bocca fino alla radice. -Cazzo la ragazza!-
ha esclamato Lucilla. Per evitare sorprese Lucilla mi è venuta subito sopra facendo sparire il cazzo ma in un attimo , data la situazione, ha raggiunto un orgasmo micidiale. E' stato allora che è venuto fuori l'altruismo di Lucilla
-Vieni tesoro ora ti aiuto lo mettiamo dentro piano piano, questa cosa ti resterà in mente tutta la vita- Poi rivolta a me -Stai attento non facciamo casini, la sborra la riversi nella mia- Così è stato, era lei una volta che il cazzo era nella figa si muoveva delicatamente, gli occhi chiusi, gemeva quasi sussurrando il piacere, poi la famelica Lucilla ha compiuto l'opera. Sembravamo un quadro dipinto, il al centro, le due ragazze ai miei lati, qualche minuto sono
andate a fare la doccia insieme. Io sono rimasto sul letto a bearmi su quello che era successo. In seguito racconterò il prosieguo della storia.
abitava una famiglia composta da marito, moglie e figlia, loro sono state le prime persone che abbiamo conosciuto. Lucilla mi ha fatto notare come la ragazza avesse
sempre gli occhi bassi, forse per timidezza. Abbiamo saputo che entrambi lavoravano mentre la figlia studiava. Abbiamo acquistato padronanza dei luoghi, come previsto Lucilla comincia a far sfoggio di minigonne e tacchi alti, sempre truccata, capelli biondi, insomma difficile da non guardare. Una sera appena torno
a casa Lucilla mi informa che si era incontrata con Patrizia, la ragazza, le aveva
detto che era molto bella e che se avesse potuto anche lei aveva in animo di vestire allo stesso modo. Altro che timida, forse davanti ai genitori magari, ma con queste idee era tutt'altro. Nei giorni seguenti la ragazza si avvicinava sempre di più a Lucilla, con il permesso dei genitori, che gestivano un negozio in un centro commerciale, Patrizia stava a casa nostra per studiare, l'amicizia e la complicità aumentava ogni giorno di più. Una sera quando sono rientrato in casa Patrizia indossava una delle minigonne di Lucilla, cazzo uno schianto. Era una bella figa anche lei. Patrizia diceva spesso che le sarebbe piaciuto uscire in minigonna e farsi ammirare dai ragazzi, lei che non ne aveva mai avuto uno.
Sicuramente i genitori non sarebbero stati d'accordo. Quando erano sole chiedeva
come si fa l'amore con un uomo, cosa si prova. Figuriamoci era la materia preferita di Lucilla. Diventava sempre più intraprendente perché una sera Lucilla mi dice che Patrizia vuole vederci fare l'amore. Cazzo sfonda una porta aperta, la cosa va organizzata nei minimi dettagli, quindi prendo un pomeriggio di permesso
dal lavoro per evitare che nella fase acuta del rapporto tornassero i genitori di Patrizia. Scalpitavo, mi dovevo contenere poteva portarmi a sborrare prima di cominciare specialmente quando si sono messe sul letto nude ad aspettare, nudo
anch'io che arrivassi. Ha iniziato Lucilla a leccare delicatamente la cappella, Patrizia sbavava attonita, la classe del mio amore è eccelsa -Patrizia avvicinati
leccalo anche tu- Prima timidamente due leccatine d'orgoglio, poi in uno scatto
di eccitazione se lo è messo tutto in bocca fino alla radice. -Cazzo la ragazza!-
ha esclamato Lucilla. Per evitare sorprese Lucilla mi è venuta subito sopra facendo sparire il cazzo ma in un attimo , data la situazione, ha raggiunto un orgasmo micidiale. E' stato allora che è venuto fuori l'altruismo di Lucilla
-Vieni tesoro ora ti aiuto lo mettiamo dentro piano piano, questa cosa ti resterà in mente tutta la vita- Poi rivolta a me -Stai attento non facciamo casini, la sborra la riversi nella mia- Così è stato, era lei una volta che il cazzo era nella figa si muoveva delicatamente, gli occhi chiusi, gemeva quasi sussurrando il piacere, poi la famelica Lucilla ha compiuto l'opera. Sembravamo un quadro dipinto, il al centro, le due ragazze ai miei lati, qualche minuto sono
andate a fare la doccia insieme. Io sono rimasto sul letto a bearmi su quello che era successo. In seguito racconterò il prosieguo della storia.
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