Estate a Corfù

di
genere
dominazione

Salve, dopo un po' di tempo torno a scrivere una storia, non so dirvi se ci sarà un continuo, ma come al solito la mia mail se volete contattarmi è:

genio20002.genio20002@gmail.com



Mi chiamo Sofia ho 19 anni ed è l'estate della mia maturità. Con alcune amiche abbiamo deciso di fare una vacanza sfascio a Corfù, in particolare a Ipsos, meta estiva di ragazze e soprattutto ragazzi italiani, dove si può fare un sacco casino.
Sono partita con 4 amiche, ma di loro non vi dirò molto, questa storia è incentrata su di me e sulla conoscenza che farò lì.
Arrivate il primo giorno, dopo aver sistemato i bagagli ci mettiamo subito il costume, corriamo a prendere il bus (abbiamo deciso di non rischiare la vita con i motorini) per andare in una spiaggia abbastanza vicina alla città ma molto carina, molto più bella delle tipiche spiaggie del nord italia, anche solo per il fatto che quantomeno l'acqua era veramente cristallina.
Passiamo la giornata ad abbrustolirci lì in spiaggia e decidiamo di restare sino a tardi, mangiare una pizza lì in zona e poi tornare. In realtà dopo le 7 mi accorgo che quasi tutti se ne sono andati, siamo rimaste noi 5 e un gruppo di 7 ragazzi che gioca a Beach. Appena notano che siamo solo noi, iniziano a fare un po' i fighi, spesso la palla finisce da noi "casualmente" ma mi diverte e sto al gioco. Uno di loro in particolare viene spesso a riprenderla e con un sorriso di chi sa di piacere si presenta: "Piacere Andrea"
A turno ci presentiamo tutte e lui dice: "Volete unirvi anche voi? Stavamo pensando di giocare a schiaccia 5, ma chi perde viene buttato in mare"
Ora detta così non sembra una minaccia molto forte, ma vi assicuro che vista l'ora non era per niente caldo.
Con le mie amiche ci guardiamo, una risponde subito: "No grazie io mi astengo"
Ovviamente lei è fidanzata, non le interessa. Io però mi metto subito in gioco e accetto, le altre 3 vista la mia intraprendenza mi seguono.
Noto subito che appena ci dirigiamo verso di loro Andrea abbassa gli occhiali da sole per studiare meglio il mio culo, ma faccio finta di niente. Il mio costume rosa lo mette veramente in risalto, e la mia terza di tette si fa guardare a sua volta.
Iniziamo a giocare e all'inizio noi appena entrate veniamo graziate. Viene eliminato uno dei loro amici che per scherzare si mette a scappare e gli altri lo inseguono per buttarlo in mare. Noi rimaniamo un po' indietro a guardare divertite.
Continua così ancora due volte, poco dopo invece la quinta capita ad Andrea che senza metterci forza la appoggia su di me prendendomi, io ero troppo impegnata a scappare.
Le mie amiche scoppiano a ridere vedendo la mia faccia colpita: "Dai ma non vale, pensavo che non schiacchiaste su di noi"
Andrea: "E che divertimento ci sarebbe scusa?"
Mentre lo dice avanza, e io indietreggio. Le mie amiche però si mettono in mezzo e mi bloccano, provo a liberarmi ma arriva Andrea che prende come un sacco di patate.
Io: "Mettimi giù brutto scimmione"
Continuano tutti a ridere, mi metto a tirargli pugnetti sulla schiena ma lui è troppo più forte, ci avviciniamo all'acqua e a quel punto capisco che non sta funzionando allora passo a pregarlo: "Ti prego no..."
Nemmeno il tempo di finire la frase che finisco in acqua. Rimango senza fiato e dico: "Bastardo sei senza pietà"
Inizio a schizzarlo ma lui è più veloce e riesce a uscire.
Esco e poco dopo ho la mia vendetta, infatti approfittando di un momento in cui è distratto sono io e eliminarlo, mi illumino e gli dico: "Ora sei tu che devi buttarti"
Mi risponde: "Ah sì? Mi ci butti tu?"
Mi faccio forza e faccio finta di spingerlo, ovviamente non sortisce alcun effetto, se non quello che lui mi alza da terra come in un abbraccio, e correndo verso l'acqua si butta. Con me attaccata a lui.
Tutti si mettono a ridere ma quello che sento io mentre ci tuffiamo è il suo cazzo dentro i pantaloni da mare che si gode la situazione.
Appena riemergiamo gli dico: "Stronzo"
Lui per risposta mi poggia una mano sul fianco sott'acqua e mi dice: "Eppure penso che non ti dispiaccia"
Lo guardo e arrossisco sotto il suo sguardo intenso. Poi finisce tutto perché esce dall'acqua. Rimango un po' delusa ma non per molto. Infatti mentre ci prepariamo per andare via, i nostri gruppi si mettono d'accordo per beccarci la sera successiva in una discoteca in centro a Ipsos. Mentre saliamo Andrea si avvicina, mi cinge con un braccio sulle spalle e sottovoce mi dice: "Non vedo l'ora domani di sentirti ballare davanti a me"
Il suo essere così diretto e strafottente mi manda il sangue al cervello. Mi viene da odiarlo eppure ho così voglia di baciarlo o salatgli addosso.
La giornata successiva passa molto veloce devo dire, ci divertiamo girando e andando al mare, ma appena tornata a casa mi preparo con estrema cura. Abitino nero, che arriva poco sotto il culo, sneakers bianche. Un filo di trucco e mi sento che stasera chiunque potrebbe cadere ai miei piedi, ma quello che voglio è solo uno.
Appena entrate in discoteca giro un po' per cercarlo ma evidentemente non è ancora arrivato. Passa mezz'oretta e dall'ingresso lo vedo sbucare. Si guarda intorno e mi vede, mi punta, dice due parole ai suoi amici e si avvicina. È irresistibile con una camicia blu che gli mette in risalto la pelle scura abbronzata, e pantaloncini bianchi. Quando mi arriva davanti la musica è assordante e non lo sento, si avvicina al mio orecchio, pensando voglia salutarmi, invece sento: "Sei strafiga stasera"
Lo guardo a occhi aperti, ogni volta mi sorprende. Faccio per rispondere ma mi prende per mano. Ci portiamo sotto cassa e iniziamo a ballare, non passa molto tempo che mi ritrovo a muovermi con la mia schiena appiccicata al cuo petto, e ovviamente il mio culo che si muove sul suo cazzo, che inizia a farsi sentire. Ogni tanto sento le sue mani sui fianchi.
Dopo un po' sento che mi sposta i capelli dal collo e inizia a baciarmelo. Sento il mio autocontrollo lentamente abbandonarmi, ma la cosa evidentemente è reciproca visto che mi dice: "Se continuiamo così esplodo"
Mi propone di andare a prendere due cocktail che cavallerescamente mi offre. Mentre beviamo chiacchieriamo del più e del meno ma quando rientriamo a ballare mi faccio coraggio e gli chiedo: "Cosa vorresti farmi?"
Mi gira per trovarci faccia a faccia e senza esitazione mi limona, un bacio possessivo e irruento, mi faccio trasportare eccitandomi, sento le sue mani che prima sono sulla mia schiena, poi poco per volta scendono sul mio culo. Spinge il mio bacino contro di lui e così sento ancora più forte la sua erezione sotto i pantaloni. Ma lui non perde perde tempo e mi strizza il culo facendomi bagnare sempre più.
Dopo tutto questo si stacca dal bacio e mi dice all'orecchio: "Se devo essere sincero, e non ti spaventi, ho proprio voglia di uscire di qui, metterci qui dietro nella spiaggia e scoparti, ma in maniera aggressiva. Voglio buttarti il cazzo in bocca e rovinarti il trucco"
Solo con queste parole sto per venire. Si allontana e mi guarda, entrambi abbiamo le pupille dilatate dall'eccitazione. Vede lussuria nel mio sguardo e si decide, mi prende per mano per uscire. E io ci sto, ammetto che non vedo l'ora. Sarei potuta venire davanti a tutti li in discoteca.
In spiaggia cerchiamo un posto nascosto, riparato da alcune barchette. Nemmeno il tempo di controllare che non arrivi nessuno che lui mi spinge sul fianco della pila di barche più vicina, schiacciandoli tra lui e le barche appunto.
Qui non si trattiene più, inizia di nuovo la danza delle nostre lingue, ma se possibile lui è ancora più rude. Mi godo il bacio ma senza nessun preavviso lui mi alza il vestito attillato sopra i fianchi, scoprendomi il culo e lasciando accesso diretto alla mia pelle.
Al mio sospiro di sorpresa ne segue un altro nel momento in cui lui senza minimamente fermarsi continua a impastare il mio culo, coperto ormai solamente dal mio tanga nero.
Il mio cervello è totalmente staccato. Lui mi prende e mi gira, ora ho il viso verso il muro di barche. Mi tiene ferma schiacciata e ammira il mio culo, poi totalmente in maniera inaspettata mi tira uno schiaffo sul culo. Il mio gridolino è più per la sorpresa che per il dolore.
Continua e io sono Totalmente persa. Non sento alcun dolore, sento solo i miei umori che ormai mi colano tra le gambe. Quando si decide che è sufficientemente rosso, mi tira via con forza il mio abito. Sono senza reggiseno quindi ha subito libero accesso alle mie tette che diventano preda della sua bocca.
Subisco questo dolce assalto, mentre con una meno mi blocca le mani sopra la testa.
Ancora una volta è lui che decide qualsiasi cosa. Non ho tempo di abituarmi che mi libera dalla sua presa, mi spinge con forza in ginocchio e si slaccia i pantaloni. Tira fuori il cazzo e me lo sbatte in faccia. Faccio per avvicinarmi con la bocca ma ancora una volta, si allontana e me lo sbatte di nuovo in faccia, lo fa ancora due volte poi lo guardo contrariata e mi dice: "Pregami di prenderlo in bocca"
Capisco che mi vuole totalmente sua, la sua puttana. E io stanotte voglio sentirmi così, quindi dico: "Ti prego, scopami la bocca"
Vedo il lampo di lussuria che gli illumina il volto e non se lo fa ripete, me lo ficca in gola. Come se non bastasse mi prende la testa da dietro e inizia lui a pompare, scopandomi letteralmente la bocca. Nel mentre io ho infilato le mani nelle mie mutande e mentre lui si serve della mia bocca, mi sto dando piacere.
Quando lo nota mi fa alzare e dopo avermi spinta a 90 mi abbassa le mutande fradice. Sento l'aria fredda sul mio sesso e mi scappa un gemito. In più nota le mie gambe rigate dai miei umore e quindi mi dice: "Vogliosa la mia puttana"
Se possibile il suo linguaggio così scurrile mi fa bagnare ancora di più. Non lo vedo ma sento che appoggia il suo cazzo sulla mia entrata e senza farsi pregare me lo butta dentro. Mi scopa in maniera disperata. Sento le sue palle sbattermi contro, sento i rumori della mia fica quando entra ed esce, come un risucchio. Non mi riesco a trattere e inizio a gemere sempre più forte. Entrambi stiamo per venire. Un orgasmo inizia a sconquassarmi, vorrei quasi liberarmi ma lui mi tiene lì, pochissimo dopo pure lui arriva all'orgasmo. Viene sul mio culo, sulla mia schiena, e pure il mio tanga è sporco della sua sborra.
Faccio per pulirlo in acqua ma lui mi fa: "Voglio che tu indossi per tutta la notte sporche della mia sborra, Voglio che pensi solo a me"
E così faccio.
scritto il
2025-05-04
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