La solita storia di mamma.
di
monsieur
genere
tradimenti
Mamma se la intendeva con Germano, il proprietario della casa dove abitavamo, lei sapeva che io sapevo, pertanto anche davanti a me a volte esageravano. Papà era grande amico di Germano, mentre io ho capito che ci aveva affittato l’appartamento per scoparsi mamma, lui buono e candido non lo capiva (o non lo voleva capire). Germano aveva un Tir era spesso in giro per il mondo, giustamente viveva solo, quando tornava a casa spesso pranzava o cenava con noi, anche se papà non c’era. Mi vergogno a dirlo, stavo entrando in competizione con mamma, Germano aveva un cazzo con tutte le virtù possibili, bello, grosso, con una cappella enorme, mi attirava ma non potevo osare anche per non far capire la mia vera natura. Mi auguravo che qualora avessi preso moglie di trovare uno come Germano, con un cazzo simile, l’avrei fatta scopare sotto i miei occhi. Un pomeriggio, Germano era appena rientrato, senza passare neanche a casa sua, è venuto direttamente da noi, mamma lo ha rifocillato, poi lo ha invitato a distendersi sul letto per riposarsi. Appena sistemata la cucina anche lei si è distesa a fianco di Germano, hanno
chiuso la porta della camera, mi sono avvicinato cautamente, forse non era stanco Germano perché sentivo i gemiti di mamma, stavano scopando. Mamma esplicita -Non potrei mai fare a meno di questo cazzo- Germano rispondeva che prima o dopo papà sarebbe venuto a saperlo, e mamma ancora -Quasi sarei portata a dirglielo, lui buono com’è sicuramente accetterebbe- -Tu sei pazza- -Si sono pazza di te e del tuo cazzo, sai che facciamo, poco prima che torna, mi sborri nella figa, resto a letto con la scusa che ho mal di testa così conservo tutta la sborra, quando viene a letto lo invito a scoparmi, voglio vedere se lo capisce- -Sei una troia-
-Si sono una troia, anzi sto pensando di farci trovare sul letto a scopare, che dici- -Non ci penso proprio, sono amico di Marco- Ho ascoltato che razza di troia era mamma, mi sono fatto anche una sega sborrandomi in mano, volevo proprio vedere come finiva la storia. Forse ha prevalso il buonsenso perché non si è verificata nessuna delle due cose perché Germano è andato via subito lasciando mamma sul letto, dopo pochi minuti è uscita anche lei. La sera a cena mamma ha raccontato tutto a papà, gli ha detto che Germano si era messo sul letto per riposare e
che lei si era messa al suo fianco dopo aver messo a posto la cucina. Ora ti arrabbierai ma aveva un granello di polvere nell’occhio che non riusciva a togliere, mi sono messa sopra di lui con un fazzolettino, sono riuscita a pulirlo, ma forse si è eccitato ed ho sentito una cosa durissima e grande sulla mia pancia. Ho visto papà che con la mano evidentemente si è aggiustato il cazzo, probabilmente era eccitato. Non so se l’ha notato anche mamma, papà è diventato pensieroso, non parlava più. Si stava preparando un film per la serata, sarei stato costretto ancora ad origliare. Tutto come immaginavo, mamma ha tirato fuori il discorso del granello di polvere nell’occhio, papà ha abboccato, con un
richiamo -Stupida perché non l’hai fatto scopare?- -Perché Germano ti rispetta e non ha voluto- -Se dovesse capitare ancora puoi dire a Germano che per lui sono aperte tutte le porte- Quello che presagivo, io e papà avevamo lo stesso difetto (o pregio) ci piaceva veder scopare le nostre mogli, almeno nel suo caso finora, anche se per me si aprivano nuovi orizzonti.
chiuso la porta della camera, mi sono avvicinato cautamente, forse non era stanco Germano perché sentivo i gemiti di mamma, stavano scopando. Mamma esplicita -Non potrei mai fare a meno di questo cazzo- Germano rispondeva che prima o dopo papà sarebbe venuto a saperlo, e mamma ancora -Quasi sarei portata a dirglielo, lui buono com’è sicuramente accetterebbe- -Tu sei pazza- -Si sono pazza di te e del tuo cazzo, sai che facciamo, poco prima che torna, mi sborri nella figa, resto a letto con la scusa che ho mal di testa così conservo tutta la sborra, quando viene a letto lo invito a scoparmi, voglio vedere se lo capisce- -Sei una troia-
-Si sono una troia, anzi sto pensando di farci trovare sul letto a scopare, che dici- -Non ci penso proprio, sono amico di Marco- Ho ascoltato che razza di troia era mamma, mi sono fatto anche una sega sborrandomi in mano, volevo proprio vedere come finiva la storia. Forse ha prevalso il buonsenso perché non si è verificata nessuna delle due cose perché Germano è andato via subito lasciando mamma sul letto, dopo pochi minuti è uscita anche lei. La sera a cena mamma ha raccontato tutto a papà, gli ha detto che Germano si era messo sul letto per riposare e
che lei si era messa al suo fianco dopo aver messo a posto la cucina. Ora ti arrabbierai ma aveva un granello di polvere nell’occhio che non riusciva a togliere, mi sono messa sopra di lui con un fazzolettino, sono riuscita a pulirlo, ma forse si è eccitato ed ho sentito una cosa durissima e grande sulla mia pancia. Ho visto papà che con la mano evidentemente si è aggiustato il cazzo, probabilmente era eccitato. Non so se l’ha notato anche mamma, papà è diventato pensieroso, non parlava più. Si stava preparando un film per la serata, sarei stato costretto ancora ad origliare. Tutto come immaginavo, mamma ha tirato fuori il discorso del granello di polvere nell’occhio, papà ha abboccato, con un
richiamo -Stupida perché non l’hai fatto scopare?- -Perché Germano ti rispetta e non ha voluto- -Se dovesse capitare ancora puoi dire a Germano che per lui sono aperte tutte le porte- Quello che presagivo, io e papà avevamo lo stesso difetto (o pregio) ci piaceva veder scopare le nostre mogli, almeno nel suo caso finora, anche se per me si aprivano nuovi orizzonti.
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