Una festa a sorpresa.

di
genere
corna


Mi chiamo Luigi, sono abbastanza alto, corporatura robusta, un po' in sovrappeso; da 43 anni, sono sposato con Luciana, una gran bella donna di 59, mora, occhi scuri, un bel corpo con figa pelosa; abbiamo messo al mondo due figli, un maschio ed una femmina, entrambi sposati. Luciana è rimasta incinta che ancora non aveva 18 anni e così ci siamo sposati presto; oggi siamo pronti per diventare nonni, considerando che sia mia nuora che mia figlia, sono incinte. Giorni fa abbiamo festeggiato il mio sessantesimo compleanno e nell'occasione mi è tornata in mente una vicenda che comunque ha rappresentato un momento significativo della mia vita. È un episodio di circa una ventina di anni fa e, anche se non si è più ripetuto, è rimasto come stampato nella mia mente. Oggi come allora, ho quattro amici che frequento da sempre: Cesare, Pino, Franco e Rino; li ho conosciuti alle medie e, da allora, siamo sempre stati veramente inseparabili. L'episodio in questione è avvenuto proprio durante i festeggiamenti del quarantesimo compleanno di Rino, che, di professione, fa il meccanico. Con gli altri tre amici avevamo deciso di fargli una festa a sorpresa perché, mentre noi eravamo già tutti sposati, lui era l'unico ancora scapolo, sebbene avesse un solo anno meno di noi. Ci sembrava che il traguardo dei 40 anni fosse una data significativa, da meritare una festa a sorpresa, e così l'abbiamo organizzata in maniera impeccabile! Qualche giorno prima del suo compleanno, avevo fatto fare dei lavori di manutenzione alla mia auto e, poiché a noi quattro fa un prezzo veramente di favore, a patto che lo paghiamo in contanti, gli avevo detto di passare il giorno del suo compleanno a casa mia. Sapevo che era sua abitudine far la doccia dopo aver finito il lavoro e così, la sera del suo compleanno, verso le 19:00, ha suonato al campanello di casa mia ed ho fatto rispondere da Luciana, mia moglie.
«Ciao Rino, vieni, sali, che Luigi sta finendo di far la doccia.»
Lui, ignaro del fatto che gli avevamo preparato proprio una bella festa a sorpresa, è arrivato davanti alla porta di casa mia e mia moglie si è nascosta dietro, facendo vedere solo la faccia; quando ha aperto la porta, una volta varcata la soglia, si è trovato noi quattro che, in coro, abbiamo gridato: sorpresa!
È rimasto per un attimo stupito e poi ha capito; immediatamente ho aperto la prima bottiglia di prosecco e subito sei calici sono stati riempiti, svuotandola completamente. È stato un susseguirsi di risate, baci e abbracci tra noi tutti e, in quel momento, ho notato il fatto che Luciana era l'unica donna presente nel gruppo. Stranamente nessuno di noi aveva pensato di invitare anche le mogli. Ci siamo messi seduti a tavola, perché Franco aveva provveduto ad acquistare una cena a base di pesce, tutta da asporto, che aveva portato a casa nostra, e così, io e lui, ci siamo messi un po' a servire gli altri seduti a tavola. Alla fine degli antipasti, era già stata scolata la terza bottiglia di prosecco e la comitiva era, in parte, già in preda all'allegria, si facevano battute di continuo e i doppi sensi erano motivo di risate per tutti. Quando abbiamo servito il risottino a base di pesce, anche se era più giusto dire che si trattava di pesce con il riso, abbiamo aperto la prima bottiglia di Verdicchio e, in rapida successione, ne sono state scolate altre tre. L'atmosfera goliardica si era impadronita di tutti noi, le risate e gli scherzi si erano fatti molto più espliciti, le battute molto più spinte, fino a fare allusioni con vere e proprie frasi erotiche. L'atmosfera si stava riscaldando sempre più, gli aneddoti sul sesso venivano citati senza alcun freno, nonostante fosse presente anche mia moglie. Eravamo già tutti mezzi sbronzi e, quando abbiamo servito in tavola la frittura di pesce, avevamo già scolato altre due bottiglie di Verdicchio; insomma l'atmosfera era diventata veramente incandescente. Faceva caldo e Luciana aveva indosso solo una camicetta e una gonna, al ginocchio, con ai piedi scarpe semplici dal tacco normale, mentre noi avevamo tutti i classici blue jeans e magliette; non ricordo bene per qual motivo, si discuteva su chi fosse più o meno peloso e, in breve, noi quattro ci eravamo ritrovati a torso nudo e, scherzando, Rino aveva tenuto a precisare che non era giusto che, mentre noi eravamo a torso nudo, Luciana fosse ancora vestita.
«Ehi, ragazzi, ma così non vale! Noi siamo a torso nudo e lei è ancora tutta vestita! Dai, Luciana, togli quella camicetta!»
Mi sarei aspettato da mia moglie un secco rifiuto, invece, probabilmente complice il fatto che eravamo molto brilli, Luciana si è alzata in piedi ed ha iniziato ad aprire un bottone dopo l'altro; ben presto si è ritrovata solo con il reggiseno. Naturalmente tutto questo è stato accompagnato da un coro di gente compiaciuta che ha applaudito e, quando lei ha fatto cadere la camicetta, Franco, dopo aver fatto l'ennesimo brindisi, ha sfidato mia moglie a togliere anche il reggiseno.
«No, noi siamo a torso nudo, quindi anche tu devi esser nuda!»
Ho sentito quella frase mentre ero in cucina, intento a preparare i caffè e, quando son tornato con il vassoio e le tazze, ho visto mia moglie che si è alzata in piedi e, con fare molto lascivo, ha lentamente sganciato il reggiseno e muovendosi seguendo un ritmo di musica intonata da tutti, alla fine ha lasciato cadere anche il reggiseno ed io son rimasto a bocca aperta. L'evento è stato acclamato con un ennesimo coro di applausi e, ovviamente, anche altri brindisi. Eravamo veramente tutti ubriachi! Son rimasto a guardare la scena impietrito, ma, nello stesso tempo, avevo il cazzo duro da farmi male. La comitiva dal tavolo si è spostata sul divano e, non capisco come mai, tutto d'un tratto, Luciana si è trovata piegata a 90 a succhiare il cazzo di Rino. Allibito guardavo mia moglie e, nello stesso tempo, mi sentivo euforico, perché quella che si stava svolgendo davanti ai miei occhi, era una fantasia che avevo vagheggiato da tanto: vederla succhiare il cazzo di un altro maschio. Mentre lei era piegata a succhiare il membro di Rino, qualcuno da dietro ha sganciato il bottone della sua gonna, che è caduta per terra ai suoi piedi e, ad essa, stessa sorte hanno avuto le mutandine nere che indossava. Stranamente ero così ubriaco che, veder mia moglie nuda davanti ai miei quattro amici ed ora, addirittura inginocchiata a spompinarli uno dopo l'altro, mi ha dato un senso di contentezza. In preda ad una eccitazione senza controllo, ognuno di essi ha cominciato a toccare mia moglie, a palparla, a masturbarla, facendola godere sempre a bocca piena, perché uno dopo l'altro si sono alternati tutti nella sua bocca. Sapevo, per averli visti sotto la doccia al calcetto, che dei quattro il meno dotato, anche se comunque con un cazzo di tutto rispetto, era proprio Rino, mentre il più grosso di tutti era Pino, con un membro esagerato, sia in lunghezza che in spessore, poi, a seguire, Cesare e Franco; questi ultimi erano muniti di falli notevoli ed ho visto che Luciana riusciva ad ingoiarne buona parte, suscitando Il piacere dei miei amici, che, uno dopo l'altro, hanno scopato la bocca di mia moglie. Son rimasto immobile a guardarli, senza permettermi di far niente, se non gustarmi quella scena estremamente erotica che si era materializzata sotto i miei occhi. Mentre Luciana accoglieva ripetutamente i loro cazzi in bocca, tutti i miei amici si son spogliati nudi e, d'un tratto, Cesare ha preso in braccio mia moglie e, seguito dagli altri si son diretti verso la camera da letto; quando vi son giunto anch'io, Luciana era a cavallo dia Pino intenta a farsi leccare la fica mentre continuava a succhiare il cazzo di Cesare. Mi son avvicinato e mi son accodato agli altri, nudo a mia volta; ad un certo punto ho visto Rino che si era posizionato dietro di lei e le ha spinto il membro tutto dentro la figa, non senza provocarle qualche sussulto. Stranamente ho avvertito, dentro di me, un vero e proprio senso di orgoglio, nel veder mia moglie tenere testa a quei quattro indemoniati! Ero sconvolto, ubriaco eccitato da tutto quello che vedevo, ma, soprattutto, ero affascinato dal fatto che Luciana, mentre veniva scopata da Rino, ha raggiunto due orgasmi molto intensi; subito dopo è stata la volta di Cesare, che si è sdraiato supino ed ha fatto sistemare Luciana sopra di sé; lei non ha fatto altro che infilarsi il suo membro tutto dentro ed ha iniziato a cavalcarlo, mentre gli altri tre erano in piedi sul letto e, a turno, passavano i loro cazzi nella bocca di mia moglie. È stato a questo punto che ho deciso di salire sul letto e farmi succhiare il cazzo anch'io; ho visto i miei amici sorridere quando mi son avvicinato ed ho infilato il membro nella bocca di mia moglie, che, per un attimo, mi ha guardato, poi ha sorriso e lo ha accolto tutto giù per la gola. Anche Cesare ha fatto godere mia moglie, scopandola con dei colpi dati dal basso che la facevano veramente sobbalzare, mentre Pino si divertiva a torturare i suoi capezzoli; poi è stata la volta sua a volerla chiavare: l'ha fatta distendere a cosce aperte e si è messo tra di esse; poi, con due spinte ben assestate, glielo ha infilato tutto dentro, facendo sobbalzare i seni di Luciana; vedevo il suo corpo inarcarsi nel tentativo di reggere l'impatto di quella monta furiosa. Luciana è stata sbattuta con colpi energici, che l'hanno fatta godere ed urlare ancora a bocca piena, perché gli altri non rinunciavano ad infilarle cazzi in gola, mentre con le mani continuava a segare ripetutamente i membri che aveva intorno. Il tempo di farla godere anche lui due volte, poi è stata la volta di Franco, che ha reclamato il diritto di scopare Luciana. Anche lui si è disteso, l'ha fatta salire su di sé e lei ha preso a cavalcarlo in maniera da perfetta valchiria, godendo rapidamente ed urlando il suo piacere che subito si è trasformato in un lungo mugolio, in considerazione del fatto che tutti e quattro, siamo tornati ad infilare i nostri cazzi nella sua bocca. Mentre stava godendo e cavalcava Franco, Rino si è posizionato dietro di lei, le ha allargato le natiche e le ha lubrificate con della saliva; poi ha appoggiato il suo membro contro il buchetto e son rimasto un istante a guardare, convinto che lei non avrebbe accettato di farsi penetrare in contemporanea, davanti e dietro; invece son rimasto a bocca aperta per lo stupore, nel vedere che lo ha permesso senza batter ciglio; il fatto che il mio amico, con due spinte decise, le sia penetrato dentro ed abbia preso a sbatterla in doppia, ha portato anche me allo sballo totale.
«Oh, sì, sì, così! Mi stai devastando, ma... Oddio vengo! Vengo! Vengo!»
Ero letteralmente affascinato da ciò che si svolgeva sotto i miei occhi, in parte sconvolto da un misto di gelosia, orgoglio, ma anche preso da una potente eccitazione. Rino ha preso a sbatterla nel culo molto velocemente, e, d'un tratto, ha urlato il suo piacere, riversando dentro mia moglie una ingente quantità di sbroda. Appena si è sfilato, Franco, dal basso, anche lui ha iniziato a sbattere Luciana più forte, per infine scaricarle dentro ancora altra crema; in quel momento e, per un attimo, son rimasto stordito dal fatto che non si era preoccupato a sborrarle dentro, per fortuna che Luciana faceva uso di anticoncezionali, altrimenti l'avrebbe ingravidata all'istante! Appena uscito Rino, il suo posto è stato preso da Cesare, che ha infilato il suo membro nel culo di mia moglie e poi, dopo averla abbracciata si è sdraiato, e Luciana si è trovata impalata con il membro di Cesare nel culo, a cosce aperte, gambe svettanti in alto, sdraiata sopra di lui; subito, tra le sue cosce, ci sia posizionato Pino che, con un affondo lento ma deciso, ha penetrato Luciana davanti in doppia. Ho visto gli occhi sbarrati di mia moglie e la sua bocca spalancarsi, senza emettere alcun suono, mentre veniva completamente riempita, sia davanti che dietro, da quelle due grosse mazze. Hanno iniziato a pomparla con un ritmo abbastanza cadenzato e ben sincronizzato; Luciana avrebbe voluto urlare, ma, sia Franco che Rino, le hanno ripetutamente infilato i loro cazzi in bocca, per farsi ripulire. Al terzo orgasmo di Luciana, Pino ha cominciato a riempirle la vagina di sborra e deve esser stata perché i suoi sono stati colpi molto intensi, quanto violenti. Una volta estratto il membro dalla fica, ormai slabbrata e tumefatta di mia moglie, è venuto fuori una ingente quantità di sbroda ed anche lui si è fatto ripulire dalle labbra di Luciana, che lo ha succhiato e pulito alla perfezione, mentre, un attimo dopo, Cesare l'ha messa girata di lato e, tenendole una gamba alzata, ha preso a penetrarle il culo con colpi devastanti. Anche lui, alla fine, ha irrorato l'intestino di mia moglie con una ingente quantità di sbroda. Mentre veniva riempita dallo sperma di Cesare, vedevo mia moglie che spalancava la bocca e poi, quando anche lui se ne è uscito, ho fissato incredulo il culo devastato di mia moglie al punto da ridurlo ad una voragine. Poi, per qualche lungo istante, siamo rimasti tutti in silenzio, immobili, e ci siamo guardati un attimo in faccia; loro, senza dir niente, sono usciti silenziosamente dalla camera, si son rivestiti e se ne sono andati senza proferir parola. Luciana era distrutta! Si è girata verso di me, ha allungato una mano, ha afferrato la mia e mi ha trascinato vicino a sé.
Per un lungo istante i nostri occhi si sono incrociati, siamo rimasti in silenzio e poi lei ha continuato a trascinarmi volutamente sopra di sé.
«Adesso, scopami anche tu!»
Stranamente ero così stordito da tutte quelle emozioni vissute che, senza nessuna esitazione, ho infilato il mio membro dentro la sua vagina, trovandola ricolma del seme dei maschi che l'avevano appena riempita e, seppur il membro non entrava a contatto con le sue mucose, per quanto era ancora dilatata, il fatto di esser immerso in quel mixer di sbroda, mi ha scatenato una strano sentimento di furore erotico, per cui ho preso a scopare mia moglie, sbattendola con forza, fino a quando son venuto dentro di lei con un urlo che non aveva nulla di umano.
«Sborro, troia! Sborro anch'io, zoccola!»
Son rimasto disteso su di lei stravolto! Stremati, ubriachi ed appagati, senza rendercene conto, ci siamo addormentati. All'alba, mi son svegliato ed ho visto mia moglie, ancora nuda accanto a me, che ancora dormiva. Ho dato un'occhiata ai suoi buchi completamente irritati; le labbra della sua vagina erano gonfie e tumefatte. Secrezioni bianche, ormai essiccate, raccontavano di una notte trascorsa a chiavare. Ho avvertito un forte mal di testa e, ironicamente, ricordando l'accaduto, mi è venuto di pensare che era il risultato delle corna, che stavano spuntando! Di colpo si è svegliata anche Luciana e, quando mi ha visto, è rimasta per un attimo in silenzio, poi è scesa dal letto e, camminando molto malferma sulle gambe, si è diretta verso il bagno. Son rimasto immobile, inebetito, distrutto e frastornato; quando ho sentito lo scroscio dell'acqua della doccia, mi son alzato dal letto e, come un automa, son entrato in bagno e l'ho vista uscire dalla doccia; mentre si asciugava, mi ha guardato per un attimo, poi ha abbassato gli occhi e le sue parole mi hanno stupefatto.
«Adesso farò la valigia e me ne vado!»
Sentire queste parole è stato come ricevere un pugno nello stomaco; mi son scosso all'istante, facendomi passare immediatamente il mal di testa.
«Come? Perché te ne vuoi andare? Ti ho forse accusato di qualcosa?»
È rimasta immobile a guardarmi, veramente sorpresa e poi, quasi a voler chiedere conferma di quanto udito, ha abbassato gli occhi ed ha continuato a parlare.
«Me ne vado perché sono una donna indegna! Ieri sera, da ubriaca ho fatto... come farai, d'ora in poi, a fidarti di me? Sono una sgualdrina, che si è concessa ai tuoi amici e ti ha reso "cornuto" davanti a tutti! Non so spiegare che cosa mi sia successo, se non, forse, il fatto di aver bevuto troppo, ma questo comunque non mi giustifica.»
L'ho abbracciata e tenuta stretta e, dopo averla baciata, l'ho guardata dritto negli occhi, anche se lei continuava a tenerli bassi; allora ho messo una mano sotto il suo mento, costringendola a guardare i miei.
«Quello che è successo, non è colpa tua! È successo, perché… è successo: punto e basta! Non è colpa di nessuno, se non del fatto che avevamo bevuto davvero troppo! Oggi la mente è fresca e ti dico che non m'importa se essi mi considereranno "cornuto", ma io sono fiero di stare con te! Luciana, io ti amo e ti voglio ancora al mio fianco! È successo e… faremo in modo che non succeda più!»
Si è messa a piangere e, dopo essersi un po' sfogata, mi ha chiesto ancora perdono, dicendo di amarmi e di esser dispiaciuta per il comportamento tenuto. In quel momento avrei voluto confortarla, dicendole che questa cosa mi era piaciuta e non poco, ma, considerando il suo stato d'animo, son stato zitto. Il pomeriggio, mentre lei è andata a riposare, son uscito, ho visto i miei quattro amici seduti al bar e, quando mi hanno visto, sono rimasti in silenzio, a testa bassa, mentre Franco ha preso una sedia da un tavolino libero e mi ha invitato a mettermi seduto accanto a loro. Nessuno ha fatto cenno o, in qualche modo, ha rivangato ciò che era successo, solo Rino, dopo aver dato un'occhiata anche agli altri, ha parlato per tutti.
«Luigi, quello che è successo ieri sera, è stato un grandissimo affronto nei tuoi confronti. L'unica giustificazione che abbiamo è che eravamo tutti troppo sbronzi ed abbiamo perso il senso della ragione. Se a questo aggiungi il fatto che tua moglie, a noi, è sempre piaciuta, dovrebbe esser chiaro che nessuno di noi ha avuto la forza di fermarsi.»
Tutti e quattro mi hanno guardato dritto negli occhi, poi Cesare ha lanciato una proposta subito accolta da tutti.
«Questa storia dev'esser dimenticata! Ragazzi ci dobbiamo impegnare per restituire a Luigi l'onore che gli abbiamo tolto ieri sera e, per quello che mi riguarda, ti giuro che non ne farò mai parola con nessuno; se dovessi incontrare te e tua moglie per strada, continuerò ad avere il massimo rispetto per entrambi! Luigi, sono tuo amico da una vita ed ho vergogna per quello che ho fatto! Chi la pensa come me, metta la propria mano sulla mia!»
Ha appoggiato la sua mano sul tavolo e, istantaneamente anche gli altri tre hanno fatto lo stesso, hanno guardato me che, alla fine, ho messo la mia mano sotto la loro. Da quel momento non si è più parlato di quella sera! Siamo stati insieme tante altre volte, sia da soli che con le famiglie, ed essi hanno incontrato mia moglie anche da sola, ma mai nessuno dei miei amici si è permesso di far anche una semplice allusione; nel mio intimo, un po' mi è dispiaciuto, perché vederla scopata da quei quattro maschi non mi era dispiaciuto affatto. Tutto questo sarebbe rimasto definitivamente nell'oblio, se non farlo riemergere quando ho aperto la porta ed i miei figli, le nuore e mia moglie, mi hanno annunciato: sorpresa!


scritto il
2025-07-10
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