Che serata “cap 5“
di
Jay
genere
dominazione
Il messaggio mi arrivò verso le 10 della stessa sera c’erano foto di Luisa con Tarik che stavano facendo sesso in auto.
“O cambiate padrone e diventate miei schiavi o mando in rete queste foto e un video.”
Lo feci vedere ad Antonio che avevo avvistato prima di cosa aveva fatto Enrico.
-Bastardo. Fu il commento di Antonio rivolta al suo amico.
-Dagli appuntamento vicino al cimitero, dille che dovete parlare.
-Si padrone. Risposi
-Il nostro padrone sei tu e nessun altro lo sarà mai. Le disse Luisa.
-Si non preoccuparti. Rispose lui
-Ho mandato il messaggio ad Enrico dandole appuntamento vicino al cimitero.
Quando siamo partiti Antonio si sdraiò sul sedile posteriore in modo che non si vedesse da fuori.
Mezz’ora dopo eravamo già davanti al cimitero luogo molto isolato, Enrico arrivò con la sua utilitaria.
-Sembra solo. Dissi ad Antonio.
-Speriamo. Mi rispose lui
In effetti Enrico era solo e anche un po’ alticcio.
Avevo controllato che nella sua macchina non ci fosse nessuno quando e sceso per parlare.
Subito le sferrai in pugno ben assestato in pieno volto neanche troppo forte lui perse l’equilibrio cadendo per terra, mi avvicinai e le misi una mano al collo per tenerlo giù con l’altra mano frugai nella tasca della sua giacca e le presi il cellulare, le diedi un altro pugno e poi consegnai il cellulare ad Antonio che era uscito dalla macchina e era venuto lì vicino.
-Ecco padrone. Dissi
Antonio ha smanettato un po’ col cellulare di Enrico, penso abbia cancellato tutto poi tolse la sim e alla fine butto per terra il cellulare lo capestro coi pedi finché non fu in mille pezzi.
-Spero che tu non ne abbia fatto una coppia o inviato il video a qualcun altro, altrimenti te la faccio pagare cara.
-No Antonio ma era uno scherzo avete capito male.
-Ho capito che se fai un altra cazzata finisci male cretino.
Adesso vattene. Le ordinò
-Bravo Carlo, sai menare andresti bene anche come guardia del corpo. Mi disse Antonio.
—Per servirla mio padrone. Risposi
-Adesso andiamo che devo fare la prima notte di nozze con tua figlia, Domani mattina alle 7 sotto casa nostra che ci porti al aeroporto. Ordinò
-Si senz’altro padrone.
Per i 15 giorni di viaggio di nozze di Antonio, Tarek si trasferì da noi, Antonio le ave a dato le chiavi anche della mia gabbietta, ovviamente Tarek dormi sempre nel letto matrimoniale con Luisa prendendola più volte a notte.
Una sera mia moglie è venuta a chiamarmi, mi ero sistemato nella camera di mia figlia.
-Vieni di la Tarik vuole che guardi mentre mi incula.
Mi sono alzato e ho seguito mia moglie in camera nostra.
Tarek non ebbe nessuna delicatezza prendendola dietro , Luisa aveva sul viso una smorfia di dolore, lui la teneva ancorata al suo bacino e comincio a inculcarla con forti colpi, voleva dominarla possederla.
Io ho cominciato a masturbarmi, Tarek ha aumentato il ritmo, le dava possenti colpi, Luisa comincio a muovere il bacino e a rotearlo spingendolo verso di lui che andava ancora più in profondità, al improvviso entrambi arrivarono al orgasmo, Luisa godeva sotto di lui gridava agitando la testa, lui la insultava, anche io venni con loro, Luisa aveva sofferto e aveva goduto, io spettatore del loro piacere ero eccitato e imbarazzato.
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