L'inclinazione parte 8° perversione e sadismo

di
genere
gay

Inizio alla perversione cui alla narrazione precedente, mi diede delle grosse sensazioni libidinose.
Oltre a continuare a fare sesso regolarmente sia occasionale, attraverso siti di incontri, sia con ragazzi di mia conoscenza tra cui Samil, sentivo l'esigenza di essere sottomesso e schiavizzato e umiliato.
L'unica possibilità di farlo in sicurezza e senza entrare in ambienti pericolosi era quello che lo organizzasse Samil. Una mattina nel fargli un pompino nel solito sgabuzzino
Dopo che lo feci godere nella mia bocca, gli espressi l'idea di fare del sesso perverso ed anche di più, come facemmo con Akpra.
Lui come al solito sogghigno' ti piace essere schiavizzata troia, ti piace il piscio, zoccola. Certo gli risposi non vedo l'ora di essere umiliato e fare sesso duro e forte.
Lui mi promise di organizzare qualcosa e che mi faceva sapere.
Dopo un paio di giorni ci siamo incontrati all'università e dopo un po ci raggiunse Akpra, che frequentava un altra facoltà. Ci salutammo e andammo a prendere un caffè. Il ragionamento andò subito sul sesso e sulle mie voglie di frocio.
Akpra mi disse che conosceva un trans con cui aveva parlato di me e di Samil e che volevamo fare del sesso estremo dicendogli che vi era uno di che voleva essere schiavizzato e umiliato.
Disse che era disponibile dopo la mezzanotte di sabato dovendo lui prostituirsi mettendo degli annunci su bakeka. Inoltre Akpra ci disse che dovevamo farlo a casa del trans che aveva oggetti e materiale per fare sesso perverso.
Ci accordarmi subito e la sera di sabato verso le 23,30 ci andammo a casa del trans. Appena giunti si presentò come Elena, era ben truccato aveva un aspetto veramente femminile. Era italiano sui 28-30 anni era bellissimo truccato da donna un fisico tonico e atletico.
Ci accomodammo sul divano io AKpra e Samil, ci offrì un caffè e anche lei si accomodo sul divano. Il discorso andò subito sul sesso e avendomi loro due indicato come colui che doveva essere dominato e umiliato, lei mi invitò ad alzarmi in piedi e osservandomi disse che ero proprio un bel finocchio. Mi invito a spogliarmi e dopo avermi osservato bene si complimento per il culo che avevo e che ero proprio da scopare. Si alzò mi bacio in bocca con libidine e voluttà. Un bel bacio. Dopo mi invito ad andare in bagno con lei, e rivolgendosi ai due amici miei gli disse aspettate lì che sarà una bella notte di sesso. La vado a femminilizzare.
Nel bagno mi fece subito inginocchiare invitandomi a succhiargli il cazzo, cosa che feci l'aveva bello grosso e con una bella capocchia. Feci due tre succhiate il cazzo si induri e me lo imboccai feci un po di lavoro di bocca e lingua mi ordinò di fermarmi. Mi alzai mi guardò fissandomi e mi disse che facevo i bocchini con passione e lo facevo bene. Mi disse che promettevo bene per fare la prostituta, dicendomi che potevo fare un bel po di soldi, poi vieni con me ti insegno io come battere. Possiamo ricevere anche qui a casa mia, mettendo annunci sui siti di incontri, io mi prendo una percentuale minima. Prenderai tanti di quei cazzi e tanta sborra che non hai idea. Io glj fissi che dovevo pensarci e che glielo facevo sapere. Mi chiese il numero di telefono che gli diedi e lei memorizzo.
Mi femminilizzo truccandomi da donna indossai il tanga, calze a rete reggiseno e parrucca. Poi mi riempi di fard il volto, mi mise il rossetto e mi trucco' gli occhi. Mi fece i complimenti per come ero bella. Adesso sarai Rosa. Pronta a subire di tutto. Deve stare ai miei ordini e se non li rispetti sarai duramente punita. Stasera dev'essere protagonista passiva puttana, devi dare il meglio di te. Si..farò quello che vuoi. Devi dire si padrona, hai capito.
Apri la porta del bagno entra in scena i tori ti aspettano. Mi presentai al cospetto di Samil e Akpra e loro meravigliati all'unisono dissero che sembravo proprio una gran fica. E proprio bella Rosa, disse Elena mi ha promesso che farà la brava e possiamo usarla come vogliamo, dobbiamo godere tutti o no Rosà. Io si.. si.. voglio fare la cagna voglio essere umiliata mi piace essere dominata. Sarò la vostra troia. Mi prese per mano e andammo in un altra stanza appositamente attrezzata per fard sesso. Vi era un letto un comodino con sopra adagiato vibratori dj tutti i tipi. Manette, scudidco frusta e piumini sessuali anche chiodati, delle mollette in ferro. La stanza era illuminata di rosso e vi erano due ceri accesi vicino al comodino. Mi mise le manette e dopo aver avvolto una corda alle manette l'allaccio al termosifone. Ordinò a Samil e Akpra di venirmi vicino per abbracciarmi e iniziare a fare sesso. Disse e vostra fategli quello che volete. Mi abbracciarono baciandomi e leccandomi i capezzoli, iniziando anche sculacciarmi. Iniziavo a sentire quei corpi caldi che mi maneggiavano mi sculacciavano strizzando e baciando i capezzoli. Facendomi sentire anche le dita nell'ano. Ad un certo punto Elena prese il frustino dal comodino e inizio a frustarmi di brutto.
I colloqui successivi li cito virgolettati per rendere più eccitante il racconto. Penso.
Le frustate di Elena stavano facendo il loro effetto mi facevano male sentivo in dolore lancinante
Io:" ahai..ahai.. ahai Elena oh.. Elena mi fai male uh.. mi bruciano le chiappe. Ah..."
si fermò ordinando a Samil di infilarmi il vibratore nel culo e a Akpra di mettermi le mollette ai capezzoli e sul cazzo mio moscio, dicendogli di tirarle e farmi male.
Sentii il culo che mi veniva lubrificato da Samil mentre Akpra mi attacco due mollette ai capezzoli e due ai coglioni. Ad un certo punto Samil mi affondò un grosso vibratore nel culo.
Io:"AH.. ah.. di...si.. Samil sfondami ah.. ah....che bello uh.. uh.. "
N
Me lo sentivo roteare dentro la velocità cambiava perché era azionato da un telecomando che gestiva Elena la quale ordinò ad Akpra di stringere e tirare le mollette
Elena:"tira le mollette fagli sentire dolore a sta zoccola e nostra la prostituta fagli male dai..vai..vai.. "
Akpra inizio a torturarmi i capezzoli ealternando la forza. Il dolore era forte lancinante quasi insopportabile. Io gridavo in un modo confuso o mi aveva preso sia il piacere che il dolore mi rilasciai cadendo in ginocchio su me stesso facendo sentire a loro la mia passione.
Io:" oddio ah.. ah. Si..si.. ah.. ah.. uh.. sono zoccola Elena ti amo..ti amo... "
Aziono al massimo la roteazione del vibratore che mi stava ravanando il culo. Si avvicinò, a me ancora in ginocchio, che ero in preda alla
lussuria e mi bacio in bocca con ardore e passione. Mi alzai sostenuta da Elena e Samil da dietro iniziò a frustarmi le chiappe.
Dal canto loro Elena ed Akpra, presi dall'eccitazione iniziarono a sputarmi faccia e in bocca non tralasciando di martoriarmi i capezzoli e i coglioni sentivo un turbinio di sensazioni non sapevo distinguere il dolore dal piacere era in preda al parossismo libidinoso, emettevo grida gemiti e ansimavo mi rilascia di nuovo sulle ginocchio.
SAMIL:"guarda come gode sta troia cazzo e propria una cagna"
ELENA:"cazzo che cagna che troia che sei uh.. ti farò fare la prostituta ti metto sulla strada a prendere cazzi e sborra lurida cagna, sei una cagna succhiacazzi."
Elena mi tolse le manette e il vibratore dal culo, mi rilassai distendendomi per terra esausto in preda ancora all'eccitazione. Si mise a cavallone di su di me dicendomi:
"Non abbiamo finito ancora troia, cazzo come godi ti piace fare la puttana"
IO:" SI.. SI.. è bello sono un frocio. Voglio fare la zoccola la prostituta, voglio tanto cazzi nel culo voglio tanta sborra Elena, mi piace la sborra.
vi prego inculatemi dai.. nkn c'è la faccio voglio i cazzi"
ELENA:" TROIA non e finita ancora sta arrivando la prova più dura cagna"
IO:"ancora.. che mi vuoi fare.. "
ELENA:"devi subire la prova della cera"
Gli chiesi in cosa consisteva d lei mi spiego che doveva buttarmj la cera bollente sulle chiappe sulle gambe e sui capezzoli e sul petto.
IO:"Ma no!!! e troppo mi fate male"
ELENA :"non ti preoccupare non ti crea problemi di bruciore si raffredda subito. Poi penso ti farà godere. Poi Samil e Akpra ti metteranno il cazzo in bocca ok"
IO:"va bene però fai piano un po alla volta"
SAMIL ed Akpra si misero a fianco a me dandomi i loro cazzi duri e grossi nella mia bocca. Elena prese i due ceri che aveva acceso vicino al comodino si avvicinò alle mie gambe facendogli cadere sopra la cera cocente. Mi provocò un forte bruciore ed emisi un grido di dolore dimenandomi. Samil e Akpra mi tenevano ben stretto a loro non facendomi muovere mentre Elena mi buttava addosso la cera bollente. Le mie grida persistevano.
Lei senza ritegno e incurante delle mie imprecazione e del mio dimenarmi continuava farmi cadere addosso abbondante cera bollente. La stronza evidentemente esperta in materia sapeva che quando più tempo passava chi subiva questa pratica si assuefaceva al dolore
E che in tal contesto poteva anche provocare piacere al pari delle scudisciate delle strizzate di capezzoli ed altre forme di dolore.
Infatti anche in questo caso il dolore si trasformò in un immenso piacere
IO:"AH.. AH.. si..si.. ti voglio uh.. uh.. che puttana ahaia. Si..si..continua ti amo...ti amo Elena ti vogliooooo..."
Elena assalita dal piacere la smise di inondarmi di cera cocente mi si buttò addosso e mi bacio con passione amore e voluttà.
Mentre Akpra e Samil presi dall'eccitazione all'unisono dissero Elena lo vogliamo inculare lo vogliamo sborrare in faccia a sta troia.
Elena mi ordinò di mettermi sul letto a pecorina mi lubfifico l'ano e iniziarono a fottermi a turno.
Quei cazzi erano stantuffi prodigiosi mi penetravano dentro senza ritegno mi stavano facendo il culo come una fregna.
Mi aprirono il il sedere con garza e piacere e io sotto a goderd come una porca implorando di non fermarsi.
IO:"SI.. SI..ancora ancora.. ah.. che belloooo godooo.. sono la vostra puttana Elenaaaaa.. ti amo amore spaccami dai sfondami.. uh che belloooo.. come godoooo... oh...Oh... godooooo..."
Mi afflosciai sulle gambe mi toccai l'uccello e mi accorsi che avevo sborrato.
IO:" Elena sono venuto mi avete fatto godere"
Mi girai e videro che effettivamente avevo sborrato.
ELENA "Cazzo che cagna che sei. Sei proprio una femmina hai avuto l'orgasmo come una donna, adesso girati che ti sborriamo in bocca"
Il primo a venirmi in bocca fu Samil che mi riverso in bocca e in faccia un enorme quantità di sperma con schizzi sostanziosi. Poi fu la volta di Akpra che non fu da meno impiastrandomi tutta la faccia il viso e il petto di tanta sborra bianca e cremosa.
Elena che non si era dimenticata chi era mi bacio in bocca facendosi passare un bel po di sborra nella sua bocca.
Mi fece mettermi di nuovo a pecorina mi inculo di brutto in modi furibondo.
Mi fece sentire il cszxo nella pancia andava su e giù come un ossessa. Che cavalcata stupenda ad un tratto la sentii ansimare e mugolare
"AH.. ah.. godooo..Rosa tj amo....ti amo.. sborro...vengoooo.. amore tj kngravido..si...si.."
Si accascio su di sentendomi investita nell'ano da una copiosa sborrata, me lo sentivo pieno del suo cazzo a dal suo sperma.
Si riprese, mi disse di non pulirmi e di andare nel bagno. Appena dentro seguito da loro tre mi ordinò di mettermi nella vasca da bagno in ginocchio. Lo feci e lei mi disse:" adesso sarai il nostro cessò devi essere il nostro urinatoio triua, cagna mignotta devi venire a fare la mignotta con me sgualdrina"
Mi infirizzarono gli uccelli addosso e iniziarono e pisciarmi addosso non evitando nemmeno a sputarmi in faccia.
Godevo sentirmi schiavo dei loro desideri perversi e soprattutto del mio. Era strabiliante essere umiliato sborrato e sputato e pisciato addosso.
Il sapore è l'odore del piscio mi eccitava da morire era impiastrato di sperma piscio e sborra. Mi sentivo una lurida cagna schiavizzato, umiliato e dominato da tre stallone, che avevano goduto ma mi avevano anche fatto godere soddisfacendo la mia perversione.
Mi lavo con l'acqua della doccia, mi asciugo con amore baciandomi ancora. Mentre Samil e Akpra erano andati nell'altra stanza a vestirsi.
Elena era amorrvole con me e dopo un ultimo bacio mi disse "mi hai fatto innamorare ti voglio ancora"
Io:"si..ti voglioooo... voglio essere la tua donna, mi piaci ti voglio bene"
Elena:"allora ci stai a fare la prostituta con me qualche volta? "
Io:"certo che ci vengo con piacere con te" mi rivestii salutammo Elena e tutti e tre andammo via dopo esserci nuovamente salutati con affetto.
Giunto a casa adagiato sul lato potei vedere tutti i lividi che mi avevano provocato i loro istinti sessuali.
Poi ebbi una sorta di mancanza era quella di Elena che mi aveva si martoriato il corpo ma aveva saputo farlo con amore e dignità. Penso che mi attirava e l'amavo. Mi addormentai dolorante e soddisfatto.
La mia voglia di sesso continua e il mio essere prostituta insieme ad Elena sarà narrato di sicuro.
CONTINUA....


La mia pro


















scritto il
2025-04-06
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