Teresa #1

Teresa scivola giù dal letto verso il bagno. Il tempo di sollevarmi pigro sui gomiti e ne intravvedo solo il culo girare l’angolo, svolazzante sotto la vestaglietta corta di seta.

Torna e mi trova ancora lì, stravaccato pancia all’aria, gambe larghe ed il cazzo rimasto in tiro nonostante il pompino appena concluso.

Mi guarda da sotto il caschetto nero con gli occhi sottili, come a ponderare il da farsi. Pare abbia trovato un’unica soluzione possibile: mi si accuccia di nuovo tra le cosce e ricomincia.

Mi lecca veloce la cappella, afferra l’asta con una mano e con l’altra inizia ad accarezzarmi le palle e più sotto. Poi stringe la sua boccuccia attorno al cazzo e comincia a pompare. Forte.

Quando alzo lo sguardo, le sue tettine libere sotto la vestaglia sono erotismo irresistibile.

M’aggrappo alle lenzuola e Teresa intuisce. Se possibile, allora, ci mette ancora più foga. E io ci metto del mio: allungo una mano sulla sua nuca, la premo giù, le riempio la bocca. È di nuovo tantissima e lei serra le labbra roteando la lingua sulla cappella, intrappolando gli schizzi.

Quando si stacca, stavolta lasciandomi inerte, si tira su strusciandosi velocemente una mano sul muso. Ha ingoiato tutto, come pochi minuti fa.
«Avevo sete», dice, con vocali apertissime e aria soddisfatta.