Come Venere

Scritto da , il 2010-03-24, genere poesie

Venere lasciva
sul divano,
respiro piano
la tua voglia.
Labbra umide,
cuore in tumulto,
torrente in piena
strariperà!
Tenera la pelle.
Nel giardino dei sensi
crescono fiori indescrivibili.
Venere dall'acqua
che l'avvolge
e toglie ogni freno.
Aspetto e tremo
e mi illudo di possedere
la bellezza dei tuoi occhi.
Ma viene giorno
tra rosei capezzoli
e dondolanti altalene.
Cambia la luce
e l'umore.
Venere triste
si riveste di sogni
e lascia dietro di se
una scia di emozioni
calde e profumate,
come il pane appena sfornato.
E' l'alba
del mio sole.

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