In amicizia si condivide

di
genere
trio

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Piacere mi chiamo Laura, sono una ragazza alta circa un metro e settanta, ho i capelli marroni chiaro e gli occhi verdi, in quanto al fisico sono messa molto bene sono sia tettona che culona, sono così da quando ero piccola e sinceramente già allora attiravo l’attenzione dei maschietti, ho la 4 di seno e anche il culo e grosso nonostante le dimensioni generose sono entrambi abbastanza sodi, tranne questo o un fisico asciutto delle belle gambe e nient’altro, ho 37 anni e da poco mi sono lasciata con mio marito, era bello alto e ricco, io lo amavo ma purtroppo lui mi tradii e io dovetti lasciarlo, il tradimento mi aveva spezzato il cuore non passava giorno in cui non ci pensassi, presto però tutto cambio.
Mi scrisse la mia migliore amica Barbara e mi propose una cosa a tre con un suo amico, Barbara era sposata col macellaio ma purtroppo a letto lasciava a desiderare e quindi Barbara si doveva “sfogare” ogni tanto, Barbara era bassa circa 1,60 metri bionda con gli occhi azzurri aveva il viso innocente da bambina ma in realtà era molto troia, in quanto a fisico aveva tette e culo piccoli però belli sodi, per la cosa a tre io ero riluttante ma alla fine accettai, quella sera ci incontrammo con Marco in un ristorante, Marco era alto giovane, appena 22 anni muscoloso coi capelli marroni ricci e gli occhi verdi, appena lo vidi qualcosa in me cambio, ci sedemmo al tavolo ordinammo e cominciammo a parlare, a un certo punto la attenzione ricadde su di me “non mi avevi detto che la tua amica fosse così sexy” disse Marco “grazie” dissi “ hai due tette da paura” continuo lui “me lo dicono in molti” dissi fingendomi sicura di me, avevo addosso un vestito che mi arrivava sopra il ginocchio, nero, con una scollatura a V per mettere in risalto le tette, Barbara invece aveva un vestitino nero molto attillato, il vestitino le copriva a stento il culo tanto era corto entrambe avevamo i tacchi “ma dimmi sei sicura di ciò che faremo stanotte?” disse Marco, in tutta risposta io poggia il piede sul cazzo di marco da sotto il tavolo, schiacciai le palle col tacco poi sfregai sulla sua erezione, “certo che sono sicura” dissi “ma se esagerassimo?” Disse Barbara “scopaci nel bagno del ristorante” ordino lei, andammo tutti e tre in bagno li Barbara si sollevò la gonna, non portava le mutande e Marco le vide la vagina, lui subito si eccito, fece cadere Barbara le strappo il vestito di dosso e comincio a scoparsela, devo ammettere che lei era propio troia, li feci andare avanti un paio di minuti, poi tirai un calcio alle palle a Marco, lui si immobilizzò al istante dal male, “ci sono anch’io” gli dissi, lui si alzò da terra tenendosi le palle, “puttana” mi insulto, poi mi afferro, mi mise contro la porta del bagno, io gli diedi una ginocchiata ai genitali, lui tento di togliermi il vestito ma io gli strizzai forte le palle, lui si arrese e si inginocchiò, “stronzo chi ti credevi di essere?” gli dissi “non sei nessuno anzi ti vogliamo so pk sei dotato” continuai, mi tolsi le mutande e cominciai a cavalcare il suo pene “spogliati ti prego” disse lui “non hai capito nulla” lo rimproverai “tu sei il nostro vibratore nulla di più” spiegai, andai avanti finché non venni poi diedi il cambio a Barbara, quando lei venne diede il cambio a me, continuammo così, ovviamente Marco non poteva venire e sebbene supplicasse di farlo venire noi preferivamo continuare a divertirci, alla fine mentre io lo stavo cavalcando decisi di aumentare il ritmo improvvisamente lui gemette “non resisto più” disse io aumentai ancora e ancora, “padrona la prego” supplico “potrai venire” dissi calma “ ma in cambio del orgasmo mi dovrai dare la libertà” dissi “sarai il mio schiavo” dissi lui gemette di nuovo “no non voglio disse” io continuai a scopare velocemente, mi infilai tutto il cazzo dentro “oh ah oh” gemeva lui “no… aiut… non devo…” diceva si stava sforzando tantissimo “se vieni sarai il mio schiavo” dissi “non verrò” rispose io gli presi una mano e me la appoggiai sul seno nel momento esatto in cui la sua mano tocco il mio seno senti un mare di sborra uscire dal suo cazzo e riempire la mia vagina, io alzai la testa guardando il soffitto in preda ai spasmi di piacere, quando mi ripreso strizzai forte le palle a Marco “ora sei nostro” dissi
scritto il
2024-10-04
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