Sorellona
di
Voldemort
genere
dominazione
Per contatti, suggerimenti trama ecc… scrivetemi alla mail tepidecay@gmail.com
Rispondo a tutti ma preferisco le mistress
Piacere sono Marco un ragazzo esile, basso e senza nessuna particolare caratteristica fisica, ero il classico ragazzo definito sfigato, ma non sono io il punto importante della storia, quel punto invece è mia sorella Elena, alta, capelli biondo scuro, tettona con una 4, è un gran bel culone, come avrete già capito questa storia parla di me e lei, lei ha 17 anni, io 15 un estate i nostri genitori portarono entrambi in piscina, lei indosso un costume da bagno 2 pezzi rosa, io uno nero, devo ammettere che la vista di Elena in bikini mi fece arrappare molto e mi divento duro, però cercai di trattenermi, invece cominciai a provarci con una ragazza bassa, bionda, seconda di seno e il cubetto sodo, si chiamava Sofia, alla fine però lei mi diede palo, la sera tornammo a casa ed io e mia sorella ci raccontammo la nostra giornata a vicenda, lei si era cambiata ora indossava degli stivaletti neri dei leggings e un top entrambi neri, i leggings erano alquanto attillati e il top aveva una profonda scollatura sul seno, “eh niente alla fine mi ha dato palo” finii di raccontare a Elena “ahahaha avrà capito che c’è lo hai piccolo” mi derise Elena, queste parole mi offesero però da un lato mi piacquero anche, mia sorella la mia mistress, il pensiero mi eccita, “non c’è lo piccolo” ribatto “se vuoi tocca pure” aggiungo, lei arrossisce in viso, si nota che è imbarazzata ma con mia grande sorpresa mi infila comunque la mano nelle mutande, il mio cazzo diventa allora durissimo, lei mi guarda e mi sorride, “non si dicono le bugie” mi insegna, aveva ragione, avevo il cazzo minuscolo, 7,2 cm da duro, le palle altrettanto piccole, arrossisco, “bimbo cattivo” dice Elena in tono materno, successivamente mi strizza le palle, io spalancò gli occhi, “uhhhh” gemo di dolore, lei sorride, “tutto bene fratellino?” Mi chiede affettuosa e stringe ancora più forte, io sento una fitta allo stomaco, “ahhhh puttana” urlo e tento di afferrarle le tette, ma prima che io possa anche solo sfiorarle lei aumenta la pressione sui miei testicoli e io mi affloscio come un palloncino sgonfio “fa male” dico con voce lamentosa, “cosa ti fa male?” Chiede lei curiosa, “le palle” rispondo, “cosa?” chiede facendo finta di non aver sentito, “brutta Troia di me… AHHHHHH” non feci in tempo a finire la frase che lei mi strizzo le palle tanto forte da farmi piangere, “Marco tutto ok?dove ti fa male?” Chiese con finta gentilezza “le palline” rispondo ormai sottomesso a lei, il dolore alla pancia ormai era atroce, “oh piccolo ti fanno male le palline?” Chiese, lascio andare finalmente le mie palle, “va meglio?” Chiese fingendosi preoccupata, “si”gemetti senza fiato, “oh dai fate tanto i duri poi appena vi si sfiorano le palle piangete?” Chiese mia sorella in tono di scherno, io la guardai e realizzai, ero la sua puttana, poteva farmi ciò che voleva e io non potevo reagire, ero sottomesso a lei, la cosa mi provoco un erezione pazzesca, un calcio alle palle interruppe il flusso dei miei pensieri, io mi accovacciai a terra dal male ed Elena mi schiaccio la testa col stivale sinistro, “non soddisferai mai una donna lo sai?” Chiese lei “si” dissi solo, lei mi diede un calcio “si padrona” di dice mi ricordo lei è mi tiri un calcio, “si padrona” ripetei, “sono la tua puttana” dissi, a quelle parole lei andò fuori di testa, comincio a masturbarsi di fronte a me, “ah ti piace eh?ah dai fammi vedere di cosa sei capace” disse lei, aveva la mano nelle mutande, si stava palesemente masturbando, io la fissai, “lo vedo come mi guardi so che vorresti fosse il tuo cazzo” continuo lei “daiiiii se sei forte come dici alzati fammela pagare e stuprami” mi incito lei, avevo il cazzo durissimo l’idea di stuprarla mi piacque ma appena mi alzai mi fece tornare giù con una ginocchiata ai coglioni, comincio a masturbarsi più in fretta, “che uomo sei? Ti basta così poco?” Disse continuando a masturbarsi nei leggings, “DAI PORCO” urlo lei “SOTTOMETTIMI FAMMI ESSERE LA TUA PUTTANA” urlo Elena ma io ero Ko quindi non reagii, Elena comincio a prendermi a calci in faccia, io da terra gemevo, lei si masturbo ancora più veloce finché “AH”urlo, venne e su accascio sul divano con me ancora a terra, “ non avrai mai una donna puttanella di merda” concluse
Parte 2?
Rispondo a tutti ma preferisco le mistress
Piacere sono Marco un ragazzo esile, basso e senza nessuna particolare caratteristica fisica, ero il classico ragazzo definito sfigato, ma non sono io il punto importante della storia, quel punto invece è mia sorella Elena, alta, capelli biondo scuro, tettona con una 4, è un gran bel culone, come avrete già capito questa storia parla di me e lei, lei ha 17 anni, io 15 un estate i nostri genitori portarono entrambi in piscina, lei indosso un costume da bagno 2 pezzi rosa, io uno nero, devo ammettere che la vista di Elena in bikini mi fece arrappare molto e mi divento duro, però cercai di trattenermi, invece cominciai a provarci con una ragazza bassa, bionda, seconda di seno e il cubetto sodo, si chiamava Sofia, alla fine però lei mi diede palo, la sera tornammo a casa ed io e mia sorella ci raccontammo la nostra giornata a vicenda, lei si era cambiata ora indossava degli stivaletti neri dei leggings e un top entrambi neri, i leggings erano alquanto attillati e il top aveva una profonda scollatura sul seno, “eh niente alla fine mi ha dato palo” finii di raccontare a Elena “ahahaha avrà capito che c’è lo hai piccolo” mi derise Elena, queste parole mi offesero però da un lato mi piacquero anche, mia sorella la mia mistress, il pensiero mi eccita, “non c’è lo piccolo” ribatto “se vuoi tocca pure” aggiungo, lei arrossisce in viso, si nota che è imbarazzata ma con mia grande sorpresa mi infila comunque la mano nelle mutande, il mio cazzo diventa allora durissimo, lei mi guarda e mi sorride, “non si dicono le bugie” mi insegna, aveva ragione, avevo il cazzo minuscolo, 7,2 cm da duro, le palle altrettanto piccole, arrossisco, “bimbo cattivo” dice Elena in tono materno, successivamente mi strizza le palle, io spalancò gli occhi, “uhhhh” gemo di dolore, lei sorride, “tutto bene fratellino?” Mi chiede affettuosa e stringe ancora più forte, io sento una fitta allo stomaco, “ahhhh puttana” urlo e tento di afferrarle le tette, ma prima che io possa anche solo sfiorarle lei aumenta la pressione sui miei testicoli e io mi affloscio come un palloncino sgonfio “fa male” dico con voce lamentosa, “cosa ti fa male?” Chiede lei curiosa, “le palle” rispondo, “cosa?” chiede facendo finta di non aver sentito, “brutta Troia di me… AHHHHHH” non feci in tempo a finire la frase che lei mi strizzo le palle tanto forte da farmi piangere, “Marco tutto ok?dove ti fa male?” Chiese con finta gentilezza “le palline” rispondo ormai sottomesso a lei, il dolore alla pancia ormai era atroce, “oh piccolo ti fanno male le palline?” Chiese, lascio andare finalmente le mie palle, “va meglio?” Chiese fingendosi preoccupata, “si”gemetti senza fiato, “oh dai fate tanto i duri poi appena vi si sfiorano le palle piangete?” Chiese mia sorella in tono di scherno, io la guardai e realizzai, ero la sua puttana, poteva farmi ciò che voleva e io non potevo reagire, ero sottomesso a lei, la cosa mi provoco un erezione pazzesca, un calcio alle palle interruppe il flusso dei miei pensieri, io mi accovacciai a terra dal male ed Elena mi schiaccio la testa col stivale sinistro, “non soddisferai mai una donna lo sai?” Chiese lei “si” dissi solo, lei mi diede un calcio “si padrona” di dice mi ricordo lei è mi tiri un calcio, “si padrona” ripetei, “sono la tua puttana” dissi, a quelle parole lei andò fuori di testa, comincio a masturbarsi di fronte a me, “ah ti piace eh?ah dai fammi vedere di cosa sei capace” disse lei, aveva la mano nelle mutande, si stava palesemente masturbando, io la fissai, “lo vedo come mi guardi so che vorresti fosse il tuo cazzo” continuo lei “daiiiii se sei forte come dici alzati fammela pagare e stuprami” mi incito lei, avevo il cazzo durissimo l’idea di stuprarla mi piacque ma appena mi alzai mi fece tornare giù con una ginocchiata ai coglioni, comincio a masturbarsi più in fretta, “che uomo sei? Ti basta così poco?” Disse continuando a masturbarsi nei leggings, “DAI PORCO” urlo lei “SOTTOMETTIMI FAMMI ESSERE LA TUA PUTTANA” urlo Elena ma io ero Ko quindi non reagii, Elena comincio a prendermi a calci in faccia, io da terra gemevo, lei si masturbo ancora più veloce finché “AH”urlo, venne e su accascio sul divano con me ancora a terra, “ non avrai mai una donna puttanella di merda” concluse
Parte 2?
2
5
voti
voti
valutazione
5.4
5.4
Continua a leggere racconti dello stesso autore
racconto precedente
Sottomesso parte 3racconto sucessivo
Sorellona parte 2
Commenti dei lettori al racconto erotico