Le sorelle parte 3
di
Voldemort
genere
dominazione
Per capire il racconto bisogna prima leggere le parti precedenti, se aveste consigli o suggerimenti scrivetemi alla mail tepidecay@gmail.com
Da quella volta io e mia madre cominciammo a fare sesso assieme sempre più spesso, da allora mia madre non mi trattava più da figlio ma mi trattava come se fossi il suo compagno, inoltre obbligo le sorelle a fare altrettanto, da quel momento io assunsi una posizione di dominio su di loro, mi comportavo come se fossi loro padre, le dicevo cosa fare quando farla e se disubbidivano le mettevo in punizione, cominciai anche a farmi papy da loro, loro però non si ribellarono anzi ci provarono ma quando videro che mia madre era d’accordo decisero di sottomettersi e stare al gioco.
Una sera tornai tardi a casa, andai in soggiorno presi una birra e andai in balcone per gustarmela, li però sorpresi Carol intenta a fumare una sigaretta, la guardai nei occhi e le dissi “beccata”, dopo di ciò la riaccompagnai nella sua camera, lei balbetto qualcosa di incomprensibile, “quindi fumi?” le chiesi “si papy” disse lei abbassando il capo, probabilmente si vergognava di essere stata beccata cosi “ e perché fumi?” continuai “mi rilassa” si giustificò lei “non sai che fa male?” chiesi ancora “ti rende il seno più cadente, in più fa male ai polmoni” la informai “era la prima volta” si giustificò lei, io gli afferrai il seno destro con la mano sinistra “effettivamente il tuo seno e ancora bello sodo” constatai palpandole la tetta, ovviamente mi venne un erezione, in preda all’eccitazione le afferrai il seno con due mani, palpai per bene poi le mollai il seno, “hai ragione: fumare rammollisce il seno il tuo è ancora sodo” dissi “grazie papy” disse lei sorridente “ per questa volta ti punirò solo con una sculacciata” annunciai, io mi sedetti, lei si sdraiò a pancia in giù sulle mie gambe esponendo il suo culo come bersaglio.
Cominciai a sculacciarla, al inizio lei gemeva dal dolore, poi nel giro di pochi minuti i suoi gemiti di dolore si trasformarono in altro, ora Carol stava gemendo di piacere, tutto ciò mi fece eccitare terribilmente e alla fine mi alzai, spogliai Carol che rimase paralizzata “che fai?” chiese completamente nuda “ti scopo” dissi, mi spogliai anche io, “sei mio fratello” disse lei, io la stesi sul letto, gli misi il ginocchio tra le gambe per fargliele aprire e cominciai a penetrarla “ah no papy fermo” disse lei, la vidi tentare di controllarsi, di trattenere i gemiti ma alla fine non ci riuscì, io la scopavo lentamente infilandole il cazzo tutto dentro lei gemeva, tentava disperatamente di trattenersi, io però sapevo che fingeva, in realtà essa stava godendo come una troia, lo capivo dai suoi gemiti di piacere che le piaceva, le stavo infilando il cazzo tutto dentro, lentamente e con precisione millimetrica, la cosa che più mi eccitava e che lei era vergine e la stava perdendo propio con me, adoravo questa cosa, infilai due dita nel culo a Carol e cominciai a sditalinarla, lei comincio a gemere più forte, io aumentai il ritmo, ma propio in quel momento entro in stanza aurora, io rimasi un attimo paralizzato, lei era lì nuda che mi fissava, ero eccitatissimo, “ho sentito le urla di Carol” disse aurora “sbrigati dopo tocca a me” io aumentai il ritmo nella vagina di Carol finché essa non venne, dopo tale orgasmo mi preparai a soddisfare pure mia sorella aurora
Da quella volta io e mia madre cominciammo a fare sesso assieme sempre più spesso, da allora mia madre non mi trattava più da figlio ma mi trattava come se fossi il suo compagno, inoltre obbligo le sorelle a fare altrettanto, da quel momento io assunsi una posizione di dominio su di loro, mi comportavo come se fossi loro padre, le dicevo cosa fare quando farla e se disubbidivano le mettevo in punizione, cominciai anche a farmi papy da loro, loro però non si ribellarono anzi ci provarono ma quando videro che mia madre era d’accordo decisero di sottomettersi e stare al gioco.
Una sera tornai tardi a casa, andai in soggiorno presi una birra e andai in balcone per gustarmela, li però sorpresi Carol intenta a fumare una sigaretta, la guardai nei occhi e le dissi “beccata”, dopo di ciò la riaccompagnai nella sua camera, lei balbetto qualcosa di incomprensibile, “quindi fumi?” le chiesi “si papy” disse lei abbassando il capo, probabilmente si vergognava di essere stata beccata cosi “ e perché fumi?” continuai “mi rilassa” si giustificò lei “non sai che fa male?” chiesi ancora “ti rende il seno più cadente, in più fa male ai polmoni” la informai “era la prima volta” si giustificò lei, io gli afferrai il seno destro con la mano sinistra “effettivamente il tuo seno e ancora bello sodo” constatai palpandole la tetta, ovviamente mi venne un erezione, in preda all’eccitazione le afferrai il seno con due mani, palpai per bene poi le mollai il seno, “hai ragione: fumare rammollisce il seno il tuo è ancora sodo” dissi “grazie papy” disse lei sorridente “ per questa volta ti punirò solo con una sculacciata” annunciai, io mi sedetti, lei si sdraiò a pancia in giù sulle mie gambe esponendo il suo culo come bersaglio.
Cominciai a sculacciarla, al inizio lei gemeva dal dolore, poi nel giro di pochi minuti i suoi gemiti di dolore si trasformarono in altro, ora Carol stava gemendo di piacere, tutto ciò mi fece eccitare terribilmente e alla fine mi alzai, spogliai Carol che rimase paralizzata “che fai?” chiese completamente nuda “ti scopo” dissi, mi spogliai anche io, “sei mio fratello” disse lei, io la stesi sul letto, gli misi il ginocchio tra le gambe per fargliele aprire e cominciai a penetrarla “ah no papy fermo” disse lei, la vidi tentare di controllarsi, di trattenere i gemiti ma alla fine non ci riuscì, io la scopavo lentamente infilandole il cazzo tutto dentro lei gemeva, tentava disperatamente di trattenersi, io però sapevo che fingeva, in realtà essa stava godendo come una troia, lo capivo dai suoi gemiti di piacere che le piaceva, le stavo infilando il cazzo tutto dentro, lentamente e con precisione millimetrica, la cosa che più mi eccitava e che lei era vergine e la stava perdendo propio con me, adoravo questa cosa, infilai due dita nel culo a Carol e cominciai a sditalinarla, lei comincio a gemere più forte, io aumentai il ritmo, ma propio in quel momento entro in stanza aurora, io rimasi un attimo paralizzato, lei era lì nuda che mi fissava, ero eccitatissimo, “ho sentito le urla di Carol” disse aurora “sbrigati dopo tocca a me” io aumentai il ritmo nella vagina di Carol finché essa non venne, dopo tale orgasmo mi preparai a soddisfare pure mia sorella aurora
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