La prima volta di Giulio, aspirante troia.

Che disastro quel primo incontro, questo qui era venuto a casa mia, voleva cominciare a far sesso con maschi, e nei primi 10 minuti fu perfetto, lo prese in bocca con grande abilità
Ma poi gli venne a mente la sua fidanzata, chissà che pensò, e si bloccò. Non feci storie, lo calmai, lo lascia andare e me ne dimenticai.
E dopo 3 anni mi chiama, ma come mai? Mi spiega che ora vive solo, ha ancora la voglia di farlo, e che vorrebbe riprendere con me, gli altri non gli interessano.
Temevo un altro bidone, cmq ci vedemmo, vidi che era voglioso e ben disposto, e poi mi piaceva il suo culo. Proviamo. Mi invita a casa sua, ora è solo, ok.
A casa sua si sentiva a suo agio, ma bene, dai spogliamoci, mi vide già bello duro, e mi chiese se ero eccitato per lui. Ma certo siamo solo noi due qui.
Mi sedetti sul divano lui si inginocchiò e lo prese in bocca, che voglia aveva, faceva anche rumore di risucchio, io lo guidavo tenendolo per la testa, riuscì anche a farmi entrare in gola.
Lo avevo messo un po di lato e gli avevo messo prima un dito poi due in culo, sculettava, gli dissi di andare in bagno e prepararsi, pulendosi bene dentro, ma era anche un modo per fargli prendere coscienza.
Tornò tutto eccitato a conferma che ormai lo aspettava, me lo feci sedere sulle gambe faccia a faccia ero rimasto sul divano, io gli puntai il cazzo sul buco e non forzai.
Un po di lubrificante c’era, e almeno la punta entrò subito, riempiendolo di meraviglia e piacere.
Lo tenevo per i fianchi per farlo scendere piano, lui si regolava, ma mi avvidi che non aveva dolore, e diede un paio di colpi in basso per farmi entrare, ora ero tutto dentro ma non mi muovevo, per non lacerarlo, lui aveva gli occhi chiusi estasiato, quando li aprì eravamo vicinissimi di faccia, e mi baciò come una femmina, con la lingua, rimanendo attaccato.
Mi piaceva, ma molto di più a lui, che assaporava il cazzo dentro di se, e cominciò a muoversi su e giù, oh, gli dissi, stiamo facendo senza preservativo, ma non gliene fregava niente, era troppo voglioso.
Come mi aspettavo sborrò senza toccarsi, e siccome il suo cazzo era fra le nostre pance ci bagnò entrambi. Pensavo ora si fermasse, ma continuava, e lo vidi ripartire subito, cazzo che troia.
Lo feci rallentare un po, si alzò, in effetti ora cominciava a pesarmi sulle cosce, e ci portammo sul letto, lo feci mettere a pancia in giù, lo misi dentro e lo cavalcai con forza ma senza fretta, volevo dare al suo culo il tempo di adeguarsi, ma fin da subito vidi che era voglioso, io volevo divertirmi il culo maritava, la feci durare, fra i suoi gemiti ed incitamenti, fin quando non sborrai dentro di lui, che stava sborrando la seconda volta.
Che voglia che avevo, mi fa, che bello, ma perché ho aspettato tanto, mi ringraziò per la pazienza.
Eravamo a fianco nel letto, me ne andai a lavarmi in doccia, c’era sborra ovunque.
Mi raggiunse nella doccia, e li ci baciammo in bocca, e poi si mise faccia verso il muro e lo scopavo in piedi.
Ci asciugammo e mi sedetti ancora sul divano stavolta lo prese ancora in bocca, e io lo feci proseguire, dopo un po volle sedersi ancora un po sul mio cazzo, lo feci fare, mi piaceva, poi lui voleva provare a farmi sborrare di bocca.
Si impegnò, era felice, quando stavo per venire gli chiesi di lasciare per venire fuori, ma lui aspetto fino all’ultimo schizzo in bocca.
Allora ti sono piaciuto, mi chiese sei venuto due volte. Ma certo, tu però sei venuto più di me e senza neanche toccarti. Vuol dire che ti sono piaciuto anche io.
Erano anni che aspettavo questo momento, mi disse, era sereno, ne fui felice e ci baciammo, si stringeva a me.
Non fu l’unico incontro, ce ne furono altri sempre molto intensi.
Poi, come capita, andò a provare anche altri cazzi, siamo fatti così, ma si preoccupava sempre di farmi sapere che io ero sempre il migliore.