Tra i cespugli vicino alla spiaggia
di
Green Velvet
genere
gay
Stavo prendendo un po’ di sole in spiaggia, quando alzando lo sguardo mi resi conto che erano andati via quasi tutti. Rimanevano poche persone, tra cui un ragazzotto muscoloso, di bell’aspetto, seppur di bassa statura, che se ne stava per conto suo. A me era venuta voglia, mi sono alzato per fare due passi e, passeggiando col cazzo duro, sono passato appositamente vicino al ragazzo, fermandomi a guardare il panorama. Io avevo un costume da bagno attillato, e non riuscivo a nascondere la mia erezione, così di punto in bianco il ragazzo si rivolge a me dicendomi qualcosa tipo “Ciao, mi chiamo Matteo, Scusa se mi permetto, ma visto il tuo rigonfiamento... se vuoi puoi anche toglierti il costume, visto che non c’è più nessuno in spiaggia”. Sono rimasto stupito da quanto è stato esplicito, ma ne ho approfittato, ed ho accettato, togliendomi il costume. Cosa che fece anche lui. Poi siamo andati assieme a fare due passi in spiaggia, finché arriviamo in una zona cespugliosa all’ombra, a due passi da questa. Notai che anche il suo cazzo era bello grosso. E non solo molto grosso, ma anche lungo e con una cappella larga e ben definita. Come resistere...
Così iniziai a fargli un pompino, me lo sarei succhiato per ore quel cazzone perfetto, era proprio un piacere. Ma mi sono fermato e lui mi ha fatto lo stesso. Dopo alcuni minuti mi chiede come avevo intenzione di proseguire, e che se ero disponibile, avrebbe avuto voglia di penetrarmi. Gli dissi un sì, con voce da troia vogliosa... qualcosa tipo “Sì, scopami pure con quel bel cazzone!”. Così mi leccò un po’ il buchino, e poi prendendosi con le dita un po’ di saliva dalla bocca, la usò come lubrificante per il mio buco del culo. Mi penetrò, ed iniziai a sentire quel cazzone in ogni suo centimetro, era della dimensione giusta per godere, la cappella fungeva da apristrada al resto del cazzo, il cazzo grosso che allarga per bene il mio buco del culo e lo mantiene allargato, e quella lunghezza extra che mi penetrava fino in fondo, riempendomi il retto in tutta la sua estensione fino a toccare le mie budella più interne. Iniziò a scoparmi maestosamente, facendo i giusti movimenti per farmi godere col culo pieno di cazzo.
Dov’eravamo non ci vedeva nessuno, però era difficile stare zitti, senza mugolare dal piacere. Non mi era mai capitato, ma non riuscivo a non emettere suoni di godimento, da tanta che era la goduria con quel cazzone in culo che mi stava trapanando. Li emettevo involontariamente, stile vera troia. Così ho finalmente capito come mai le donne sono così rumorose a letto. Mi sono sentito proprio un maiale in calore, un maschio violato, perché mi ritrovavo col culo aperto e gemente di piacere, senza riuscire a stare in silenzio, in balia del cazzo di uno sconosciuto che mi stava inculando con l’intenzione di sbrodolarmi in culo tutto il suo seme.
Ad un certo punto non mi interessava se qualcuno ci avrebbe sentito, ma ero sicuro che qualcuno ci stesse osservando. Infatti apparve un altro ragazzo, biondo e dal petto villoso, che si stava gustando la scena, iniziando a segarsi. Io ero così eccitato che non provai nemmeno imbarazzo, anzi, era ovvio che ne andavo orgoglioso e così gli feci cenno di aggregarsi, così lui si diresse verso di me e mi mise in bocca il suo cazzo già bello turgido e gocciolante. Come scopava la mia bocca... Me lo infilava fino in gola ed il mio viso si ritrovava immerso nel suo biondo cespuglio pubico, e la cosa mi eccitava molto.
Così, con questi cazzoni dentro di me, non ho resistito, e complice un colpo di reni di Matteo, particolarmente forte, senza nemmeno toccarmi, il mio cazzo ha iniziato a sborrare copiosamente per quasi mezzo minuto. Questa era per me una novità, sborrare senza segarsi è stata un’esperienza nuova e piacevole, oltre che godereccia. Ma anche Matteo era appena venuto, mi aveva riempito il culo dopo avermi letteralmente sconquassato l’ano, tanto che quando spinsi fuori la sua sborra, il mio buco allargato sembrava stesse per sbocciare come una rosa. Anche questa è stata una cosa mai provata prima, e direi da rifare, perché ho goduto molto col buco del culo slabbrato in quella maniera, ed infatti dopo questa scopata il mio buco non ha mai più avuto il suo solito aspetto. Posso dire che Matteo ha lasciato il suo segno.
Di lì a poco anche l’altro ragazzo avrebbe eiaculato, tirò fuori il cazzo dalla mia bocca e mi schizzò in viso tutto il suo seme caldo, che iniziò a colarmi lungo il viso per poi gocciolarmi sul petto. Mi leccai le labbra per sentire il sapore di quel suo latte di maschio. Dopodiché ognuno se n’è andato per la sua strada, soddisfatti sessualmente come dei veri porchi.
Così iniziai a fargli un pompino, me lo sarei succhiato per ore quel cazzone perfetto, era proprio un piacere. Ma mi sono fermato e lui mi ha fatto lo stesso. Dopo alcuni minuti mi chiede come avevo intenzione di proseguire, e che se ero disponibile, avrebbe avuto voglia di penetrarmi. Gli dissi un sì, con voce da troia vogliosa... qualcosa tipo “Sì, scopami pure con quel bel cazzone!”. Così mi leccò un po’ il buchino, e poi prendendosi con le dita un po’ di saliva dalla bocca, la usò come lubrificante per il mio buco del culo. Mi penetrò, ed iniziai a sentire quel cazzone in ogni suo centimetro, era della dimensione giusta per godere, la cappella fungeva da apristrada al resto del cazzo, il cazzo grosso che allarga per bene il mio buco del culo e lo mantiene allargato, e quella lunghezza extra che mi penetrava fino in fondo, riempendomi il retto in tutta la sua estensione fino a toccare le mie budella più interne. Iniziò a scoparmi maestosamente, facendo i giusti movimenti per farmi godere col culo pieno di cazzo.
Dov’eravamo non ci vedeva nessuno, però era difficile stare zitti, senza mugolare dal piacere. Non mi era mai capitato, ma non riuscivo a non emettere suoni di godimento, da tanta che era la goduria con quel cazzone in culo che mi stava trapanando. Li emettevo involontariamente, stile vera troia. Così ho finalmente capito come mai le donne sono così rumorose a letto. Mi sono sentito proprio un maiale in calore, un maschio violato, perché mi ritrovavo col culo aperto e gemente di piacere, senza riuscire a stare in silenzio, in balia del cazzo di uno sconosciuto che mi stava inculando con l’intenzione di sbrodolarmi in culo tutto il suo seme.
Ad un certo punto non mi interessava se qualcuno ci avrebbe sentito, ma ero sicuro che qualcuno ci stesse osservando. Infatti apparve un altro ragazzo, biondo e dal petto villoso, che si stava gustando la scena, iniziando a segarsi. Io ero così eccitato che non provai nemmeno imbarazzo, anzi, era ovvio che ne andavo orgoglioso e così gli feci cenno di aggregarsi, così lui si diresse verso di me e mi mise in bocca il suo cazzo già bello turgido e gocciolante. Come scopava la mia bocca... Me lo infilava fino in gola ed il mio viso si ritrovava immerso nel suo biondo cespuglio pubico, e la cosa mi eccitava molto.
Così, con questi cazzoni dentro di me, non ho resistito, e complice un colpo di reni di Matteo, particolarmente forte, senza nemmeno toccarmi, il mio cazzo ha iniziato a sborrare copiosamente per quasi mezzo minuto. Questa era per me una novità, sborrare senza segarsi è stata un’esperienza nuova e piacevole, oltre che godereccia. Ma anche Matteo era appena venuto, mi aveva riempito il culo dopo avermi letteralmente sconquassato l’ano, tanto che quando spinsi fuori la sua sborra, il mio buco allargato sembrava stesse per sbocciare come una rosa. Anche questa è stata una cosa mai provata prima, e direi da rifare, perché ho goduto molto col buco del culo slabbrato in quella maniera, ed infatti dopo questa scopata il mio buco non ha mai più avuto il suo solito aspetto. Posso dire che Matteo ha lasciato il suo segno.
Di lì a poco anche l’altro ragazzo avrebbe eiaculato, tirò fuori il cazzo dalla mia bocca e mi schizzò in viso tutto il suo seme caldo, che iniziò a colarmi lungo il viso per poi gocciolarmi sul petto. Mi leccai le labbra per sentire il sapore di quel suo latte di maschio. Dopodiché ognuno se n’è andato per la sua strada, soddisfatti sessualmente come dei veri porchi.
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