Eva Gilda e Carlo

Scritto da , il 2022-05-08, genere dominazione

Carlo il marito

era passato un mese da quando aveva accompagnato la moglie Gilda e la figlia Eva all’aeroporto per il volo che le avrebbe riportate dove erano state punite, avrebbe voluto evitarlo ma sapeva che era il loro destino lo aveva capito da quando erano tornate sua moglie alla disperata ricerca di sensazioni sempre più forti sua figlia di un qualcosa che non sapeva nemmeno lei, con sua moglie ci aveva provato ma non era tagliato per fare il dominatore ci aveva provato veramente la inculava la frustava ma non era la sua natura allora l’aveva ceduta ad altri facendola prostituire era lui che gli procurava gli appuntamenti aveva trovato diversi siti in sadomaso in cui si procurava i clienti per sua moglie sempre più perversi nell’ultimo mese aveva trovato un gruppo di amici uomini e donne che la prendevano per tutto il fine settimana e tutte le sborrate venivano messe in una bottiglia con un po di piscio delle mogli e quando la rimandavano indietro gli infilavano piscio e sborra nel culo e poi lo pappavano con un grosso plung gonfiabile e doveva tenerlo sino a casa una volta è aveva la pancia così gonfia che sembrava incinta di 7 mesi l’aveva stappata in giardino e lo spruzzo raggiunse i 2 metri le aveva fatto un video clip che poi aveva inviato ai clienti a fronte di un pagamento extra, Eva invece dopo le varie operazioni per risistemarle culo e figa che non avevano fatto un che i danni erano troppo estesi e le era rimasto un culo dilatato e una voraggine al posto della figa entrava una mano senza fatica aveva incominciato a scoparsela lui era sua figlia ma assieme alla moglie avevano deciso meglio lui che qualche pazzo che avrebbe potuto farle veramente del male, faceva tutto quello che suo padre le chiedeva ma soprattutto faceva fare al padre quello che lei voleva fisting a culo e figa contemporaneamente si faceva pompare i capezzoli e il clitoride con una pompa sottovuoto sino a far uscire il sangue li voleva sempre più grandi e lunghi i clitoride sembrava un cazzo di un bambino di 10 anni i capezzoli erano arrivati a sembrare le mammelle di una vacca si potevano quasi tenere in mano e mungerle come si fa con le vacche.
quando le aveva viste partire sapeva che c’era una grossa probabilità che non sarebbero più tornate e se fossero tornate forse non le avrebbe nemmeno riconosciute e gli faceva male dall’altra ne era sollevato non avrebbe più dovuto fare il dominante non era la sua natura o forse solo non voleva farlo con le donne che amava. in questo mese aveva cercato di pensare solo al lavoro e sperare di rivederle presto, era domenica si era lo stesso svegliato presto erano le 8.00 quando suonò il campanello il suo primo pensiero fu chi cazzo rompe speriamo che non siano testimoni di Geova ignorò il campanello purtroppo continuava a suonare, apri la porta incazzato nero rimase sorpreso davanti a lui c’era una ragazza un metro e cinquanta una quarantini di kili sembrava una donna in versione bonsai senza dire una parola gli porse una lettera c’era il suo nome sulla lettera la invitò ad entrare a testa bassa e senza dire una parola la ragazza varcò la soglia, sulla lettera c’era un logo che conosceva bene era il logo dell’organizzazione che aveva preso moglie e figlia lesse con attenzione il succo era questo l’organizzazione sapevano gli avevano portato via moglie e figlia e volevano che nel periodo di loro assenza il loro posto fosse preso da un’altra persona appunto questa ragazza di nome Mara ma avrebbe potuto cambiarle nome se lo desiderava si scusavano per non avergliela mandata prima avevano fatto fatica a trovarne una giusta per lui dicevano che anche se l’aspetto era da ragazzina era maggiorenne 20 anni e che poteva utilizzarla come voleva senza nessun problema era abituata ad obbedire nella sua famiglia di origine il padre i fratelli gli zii e le relativa mogli la utilizzavano per scopi sessuali da quando aveva avuto il suo primo ciclo mestruale, c’era anche un numero di telefono che poteva chiamare per qualsiasi esigenza sia di carattere sanitario sia di carattere estetico piercing tatuaggi eventuali nutazione che voleva apportarle separazione della lingua non avrebbe dovuto far altro che chiamare ne giro di poche ore sarebbero intervenuti con personale specializzato poteva anche farla prostituire e in caso al ritorno della moglie e della figlia poteva riscattarla per tenerla con sé se la cosa lo avesse interessato, unica pecca sapeva pochissimo l’inglese gli avevano insegnato parole chiave tipo nuda pompino culo ecc.. e di questo si scusavano.

letta la lettera si mise in poltrona Mara mora era li in piedi davanti a lui immobile e sempre a testa bassa come bagaglio aveva solo uno zainetto con due paia di mutande spazzolino dentifricio e poche altre cose per l’igiene personale, nella sua mente non sapeva cosa fare rimandarla indietro nella lettera non c’era nulla a riguardo e poi sentiva una vocina che gli diceva è qui usala almeno il tempo passerà in modo migliore pronuncio due parole nuda e pompino, in attimo era nuda sotto il vestito non aveva nulla si tolse anche i sandali, era veramente bella aveva un seno appena accennato e due capezzoli grandi con aureole piccolissime scuri su una pelle ambrata e due grandi labbra chiuse non sporgeva niente ne piccole labbra ne clitoride, si mise in ginocchio tra le sue gambe gli sfilo pantaloni e mutande prese in mano il cazzo già mezzo gonfio e incomincio un pompino da favola lo infilava in bocca quasi tutto Carlo non era un superdotato ma i suoi 18 cm c’erano tutti ogni tanto scendeva sulle palle che aspirava in bocca ci stava mettendo veramente l’anima, sentiva che stava per sborrare non voleva venirle in bocca la sua parte perversa stava prendendo il soppravvento sulla sua parte di brava persona, disse culo Mara si alzo si mise a cavalcioni su Carlo dandole la schiena prese il cazzo e se lo puntò al culo e si penetro si sentiva che non era vergine ma faceva fatica ad entrare Mara voltando la testa disse grosso dolore fece un grosso respiro e si lascio andare facendolo entrare tutto lo aveva insalivato per bene ma il dolore fu tanto cominciò a cavalcare quel cazzo ma gemeva e piangeva per il dolore Carlo per lei era il suo padrone così le avevano detto e così doveva essere e se volava incularla le doveva farsi inculare senza esitazione lo cavalcava ormai da diversi minuti e e cominciava anche lei a goderne dopo il dolore arriva sempre il piacere o il dolore è piacere venne prima lei e lo fece capire molto bene cominciò a tremare tutta ed emise un siiiiiiiiiiiiiiiiii anche Carlo venne subito dopo di lei inondandole l’intestino di sperma era un mese che non sborrava, sborra mangia a queste parole Mara si sfilo dal cazzo con la bocca lo pulì bene e mentre lo faceva teneva la mano sotto il culo a raccogliere tutta la sborra che le usciva l’aveva poi ingoiata tutta e aveva anche leccato il pavimento dove alcune gocce erano cadute.

una settimana dopo Mara era ormai parte integrante della vita di Carlo dormivano assieme e lei lo svegliava con un pompino ogni mattina come gli avere richiesto la comunicazione era migliorata notevolmente Mara imparava velocemente la lingua e anche i gusti del suo padrone che si era lasciato andare mandando a cagare la brava persona e facendo uscire il perverso gli pisciava regolarmente in bocca e nel culo la scopava tutte le volte che voleva aveva chiamato il numero e aveva richiesto due piercing ad anello alle grandi labbra che furono eseguite nella stessa giornata, aveva in mente anche farla tatuare e farle mettere piercing ai capezzoli e alla lingua ma con calma senza fretta l’unico neo di Mara erano le piccole labbra e il clitoride si può dire inesistenti abituato al clito della figlia era un peccato aveva chiesto se era possibile ingrandire il clitoride ma la risposta fu negativa ci avevano già provato prima di portargliela ma non c’era materiale su cui lavorare se era insoddisfatto erano disposti a sostituirla disse di no avevano scelto la persona giusta e non voleva cambiarla il clito inesistente andava bene lo stesso.

continua


contattatemi per suggerimenti consigli ed altro don.jerez1963@gmail.com

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