Ode alla luna 2

Scritto da , il 2021-10-21, genere etero

Ci conosciamo da due anni, e finalmente decidiamo di trascorrere fuori alcuni giorni di vacanza… è appena trascorso il Natale e Santo Stefano, i prezzi calano un po' per prepararsi dell’impennata di Capodanno. Partiamo il 28 dicembre e ci fermiamo fino al 29…..meta il LAGO D’ORTA… ero già stata nel periodo estivo per gitarelle giornaliere e mi era piaciuto molto: una piazza centrale con tavolini all’aperto, un piccolo porticciolo da dove partono i motoscafi per visitare il lago e per andare sull’isola di San Giulio che si trova al centro del lago, il paesino si sviluppa sulla costa del lago, su piccole viuzze che partono dal centro e sbucano direttamente nel lago… prenotiamo una locanda, la parte del ristorante e sulla via principale mentre le stanze sono distribuite in due edifici posti nel vicolo di fronte al ristorante, con le finestre e i balconi sul lago. La nostra camera completamente rivestita di legno, una enorme vetrata con vista sul lago e sull’isola di San Giulio, al centro della stanza un grande letto matrimoniale, un camino adeso alla parete, acceso.
Anche se fa molto freddo è sarebbe bello, rimanere li sdraiati a coccolarsi davanti al camino, decidiamo di fare una passeggiata prima di cena, coperti come degli eschimesi….fa veramente molto freddo…. entro in un negozietto per comprarmi dei collant di lana pesante, e un cappello tipo colbacco russo, ho talmente tanti strati addosso che mi sento una Matrioska….l’acqua del lago sembra ghiacciata…. una meravigliosa luna piena si è già piazzata in cielo e la sua immagine si riflette sulla sua superfice, creando mille sfumature….il cielo è terso e mille stelle lo decorano. Si sediamo su un muretto sulla riva del lago, stiamo li in silenzio, mano nella mano….il vento è freddo e ci congela appena ci sfiora l’unico pezzo del corpo scoperto: il viso
Restiamo lì non per molto tempo…. ritorniamo in camera per cambiarci e poi andare a cena…..mi guarda come se non mi avesse mai vista, non dice una parola, ma mi fissa….gli occhi vogliosi…si avvicina e frettolosamente mi priva in ordine sparso uno dopo l’altro gli strati di abiti che indosso: via il piumino, gli stivali, i pantaloni, scaravento il colbacco su una poltroncina, il maglione, e così via … fino ad arrivare al completino di raso nero che indosso…. Il fuoco scoppietta nel camino… c’è un caldo tepore… ho compreso le sue intenzioni e non è detto che non corrispondano anche alle mie ….faccio finta di non accorgermi di nulla “vado a farmi un bagno caldo, ti aspetto….” mi afferra la mano e mi attira a se, le sue mani sulle mie natiche e, mi schiaccia contro di lui….con i denti mi afferra le bretelle del reggiseno e le tira giù, liberando il mio seno… lo afferra , sollevandolo per portarselo alla bocca… lo succhia dolcemente, tenendolo bloccato nelle mani… si sdraia trascinandomi dietro a lui, sul tappeto disteso di fronte al camino… rimango a cavalcioni su di lui appoggiata sulle ginocchia, lui scivola sotto di me e sdraiato sotto al mio inguine, mi accarezza con il dito indice facendolo scorrere sotto al bordino della mutandina, scivola sulle grandi labbra, poi sulle piccole labbra e accarezza il clitoride, poi a mano aperta mi massaggia il mio monte segreto, pettinandomi e districandomi i peli ….solleva la schiena, appoggia il naso sulla mutandina, mi annusa, lo fa scorrere sul clitoride e cerca di penetrarmi con lui…. “sei bagnata”, “ho voglia di leccarti, il tuo profumo si unisce a quelle delle tue mutandine, sai di buono”, la lingua pennella la mutandina… sento il calore della sua saliva scivolare al di sotto del tessuto….la sento abbondante, il raso bagnato mi crea una sensazione strana….rabbrividisco….si intrufola e penetra leggermente da un lato e con la punta scorre sulle grandi labbra, scivolando su e giù….il desiderio si sta impossessando di me…..lo voglio leccare anche io, voglio che lo facciamo insieme…..mi giro, sfilo le mie mutandine che oramai sono letteralmente inzuppate…lui è sdraiato e sono a quattro gambe su di lui, sposto con le mani i sui slip facendoli scorrere a terra, mi chino e afferro il suo pene tra i miei seni, lo faccio scorrere dolcemente, tenendole premute, e bloccandolo…….solleva la testa e l’affonda nella mia vulva che si apre davanti alla sua faccia…..la lingua allargata, avanza dal basso verso l’alto, e poi ritorna indietro, cercando di intrufolarsi nella mia apertura, la sua saliva è calda, e mi lecca voracemente, famelico….acchiappo il suo glande con le labbra, lo succhio, lo lecco superficialmente, è teso, turgido, bagnato, caldo…….premo con una mano i suoi testicoli, comprimendoli mentre mi penetro la bocca con il suo lui….lo accarezzo, scivolando tra le pliche della pelle……un caldo incredibile la pelle sul lato del camino brucia, sembra arrostita…..come tutto il resto del nostro corpo….siamo sudati….. i nostri respiri danzano, come anche i nostri corpi, mantengono lo stesso ritmo… incessante frenetico…… un dito mi penetra, lo spinge in fondo mentre la lingua avvolge, massaggia, strofina il clitoride che turgido e pulsante si gode tutte le attenzioni……il suo pene è bagnato, insisto lo tengo stretto mentre lo accarezzo….emette dei versi…. mentre sta gemendo….la mia bocca viene riempita …mi nutro di lui ed è la prima volta che accade…. mentre sta venendo con veemenza si preme contro la mia vulva continuando a leccarmi.. un brivido dal collo si scarica sulla vulva…. mi lecca, mi mordicchia il clitoride, le grandi labbra…..gemo…urlo….” non smettere ancora, ancora”……il mio nettare lo nutre…….sono, travolta da sensazioni … che forse non ho mai provato prima con lui….. la stanza è illuminata…dal chiarore della luna….che penetra all’interno, attraverso la grande vetrata e come se ci avesse guardato tutto il tempo e ci applaudisse……restiamo abbracciati….sdraiati li davanti al fuoco… il legno scoppietta mentre brucia…le fiamme di altezze e colori diversi si muovono in tutte le direzioni , unite insieme come in un tango mozza fiato…..
Cit: mi piace pensare che la luna sia lì, anche se non la sto guardando.
Albert Einstein

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