Un uomo, un impiegato, le sue scartoffie, le riunioni e.....

di
genere
etero

Dalla finestra del tuo studio entra un profumo intenso di tigli in fiore….e il loro profumo si mescola amabilmente con il tuo dopobarba, l’odore del legno antico dei mobili e il forte aroma di sigaro.
Sei chino su questa scrivania da alcune settimane , che sembra un ammasso indisciplinato di scartoffie, solo chi è il responsabile di tale confusione può comprenderci qualcosa…stai organizzando un importantissima riunione, con un gruppo di finanziatori stranieri, interessati a lanciare a livello internazionale i prodotti di cui ti stai occupando, e sarebbe una importante opportunità di carriera se ciò avvenisse…
Sei molto irrequieto, leggi, correggi, rileggi e ricorreggi la tua presentazione da giorni ormai…” domani sarà il mio grande giorno, pensi…che ansia!!” riordini tutta la tua scrivania caso mai il tuo capo decidesse di fare visitare lo studio dai finanziatori…. “scusi posso entrare?” una vocina timorosa, chiede di poter entrare nel tuo ufficio è la ragazza delle pulizie…. senza degnarla di uno sguardo ….acconsenti…
“Mi perdoni devo pulire qui velocemente e poi andare a sistemare la sala congressi per domani, mi spiace disturbarla mentre lavora”, “ entri non badi a me!”
La ragazza con corpo minuto e delicato, entra nella stanza spingendo un grosso carrello, indossa un camice azzurro con lo stemma della ditta, le sue gambe morbide, lisce tenute scoperte e ai piedi un paio di scarpe da ginnastica in tela….
Si china per afferrare dentro un catino lo straccio per eliminare la polvere e un prodotto da spruzzarci sopra… le sue natiche sono rivolte verso di te, il camice sale dolcemente mostrando il suo interno cosce ai tuoi occhi….il tuo sguardo viene rapito nel momento stesso in cui stai mettendo delle carte nel cassetto della scrivania e il suo mondo si mostra velato a te…. fai finta di nulla…come se non ti fossi accorto di nulla, in realtà tremi dal desiderio di vedere di più…ti chini provi a allungarti per vedere oltre a ciò che vedi ma….
La osservi bramoso in silenzio, allontanando il tuo pensiero ossessivo dalla presentazione, si alza spruzza sullo straccetto il prodotto e inizia lentamente a massaggiare la tua scrivania, movimenti circolari….li senti scorrere sulla schiena tra le scapole….si china in avanti e il suo seno, fa capolino nella chiusura del camice…non indossa un reggiseno, e i suoi capezzoli strofinati dalla stoffa sono turgidi e puntano sul camice non lasciando nulla all’interpretazione…il tuo pene inizia a scrollarsi dal torpore, pulsando…metti una mano nella tasca del pantalone e lo afferri …”calmo, non puoi subito reagire così… sono solo due capezzoli e due cosce, perdinci…” strofina…. rispruzza e ristrofina…. una passata più energica, la targa con il tuo nome cade a terra, la sua mano, passa accanto alla tua, sfiorandola…morbida, calda il contatto si irradia come una scossa elettrica dalla mano lungo il braccio… fino li sulla tua asta, imprigionata….
I suoi occhi sono neri, grandi e si immergono dentro i tuoi ogni volta che il vostro sguardo si incrocia….penetrano all’interno….non abbassa lo sguardo….sono fissi caldi e vogliosi…..ti penetrano dentro…..scatenando impulsi famelici e ingordi….se potessi la prenderesti così come è per sdraiarla sulla tua scrivania, senza più lasciarla andare fino ad averla conosciuta in ogni sua piega del corpo….
Si allontana…. senti caldo…allenti il nodo della tua cravatta… fa caldo, ti avvicini alla finestra per prendere un po' d’aria…e allontanare il tuo sguardo da lei …..ma non puoi resistere…. sta sistemando su una scopa uno straccio imbevuto di detersivo, e lo scivola sul pavimento, quasi come pennellasse, il profumo è buono sa di fresco, mentre lo passa lo spazio tra i bottoni del camice si allarga quanto basta per mostrare la sua pelle bianchissima, la sua pancia, il suo seno timido…..lei è di nuovo chinata, afferra un piumino colorato…. si arrampica su una scaletta per rimuovere la polvere sulla grande libreria che hai nel tuo studio….dal terzo gradino le sue cosce riescono di nuovo a catturare la tua attenzione…..morbide, lunghe, affusolate…..i tuoi occhi scorrono famelici …”dai fai ancora un gradino” e….mentre allunga il braccio per raggiungere l’ultimo piano della libreria, il camice segue il suo movimento scoprendo completamente le sue gambe e mostrando le sue natiche sode e compatte decorate da un sottile perizoma di pizzo nero….i tuoi occhi scorrono dalle caviglie su per le gambe…scivolano, scorrono si intrufolano li in mezzo alle natiche, senti aumentare la salivazione, la tua lingua scorre disegnando il solco, dolcemente, poi infilarsi sotto alla striscetta di stoffa sottile, spostarla, mordicchiarla, sollevarla con i denti e poi ancora più giù, da dietro il pizzo trasparente la sua vulva fare capolino, lei allarga leggermente le gambe per non cadere….il suo perizoma appare nello spazio, sottile velando la sua delizia proibita, nuda, morbida, calda…ti introduci ingordo….sotto al bordo del pizzo, disegnano le grandi labbra…sanno di buono…., hanno un buon profumo…profumo di donna….corre, bagna…pennella…..lecca il tessuto, voracemente, anche la punta del naso sprofonda li….accarezza il clitoride e cerca di penetrare….il tuo pene pulsa…. ti senti impazzire…lei si accorge del suo sguardo….le piace…si come le piace….sa che lui la sta guardando…..divarica ancora di più le gambe…… si china in avanti per spolverare un altro ripiano…e gli mostra generosamente la sua natura….anche lei è bagnata…..il pezzetto di stoffa si sposta sul clitoride liberando le grandi labbra che si donano a lui…….i tuoi denti le mordicchiano, le lecchi…ti sposti sul clitoride e lo massaggi , lo avvolgi con la tua calda saliva…”lo so che ti piace….monella…”il pene turgido, caldo, bagnato, punta sul tuo pantalone, si sta strozzando….la zip tira……una gobba alta in mezzo al ventre…che preme……”fra un po' esplodo”… giri lo sguardo provi a non guardarla…ti siedi un attimo per prendere fiato…..ma non riesci…..la guardi….e lui pulsa…..ti spingi con la sedia sotto la scrivania…..giù la zip silenziosamente infili la mano e prepotentemente il tuo lui esce, avido di sesso…immaginando che sia lei a tirarlo fuori…..”ho fame…” lo afferri con la mano….mentre con l’altra fai finta di tenerti su la testa…fai scorrere la tua pelle, il prepuzio scivola giù scoprendo il tuo glande…..bagnato…la accompagni su e giù…stai sudando….i brividi stanno correndo lungo la schiena……lo premi mentre lo fai scorrere….i tuoi occhi sono ancora su di lei…..anche il tuo pene è li e sta sforzando il forziere….lo punti, la penetri da dietro lentamente…vuoi sentire ogni piccolo centimetro di te entrare dentro di lei…..allargarle le cosce per poterla penetrare meglio…..sei calda, sei bagnata…”mio Dio”, come sei bagnata…. lei urla e geme e tu non ti fermi la penetri ancora….e ancora, è talmente turgido che ti fa male…sei dentro di lei……il tuo respiro è affannato……gemi in silenzio….spingi forte e la riempi di te… la tua mano è bagnata….ed è colma di te….ti senti come drogato…….alzi lo sguardo e lei non c’è più…sta spingendo il suo carrello fuori dalla porta….”la saluto è stato un piacere conoscerla…in bocca al lupo per domani….so che è il suo grande giorno” vado a preparare la sala riunioni…
Grazie, il piacere è stato tutto mio…e non sa quanto…davvero!!
Decidi di goderti il momenti accendendoti un sigaro….rimani li seduto sulla sedia, le ansie della riunione sono sparite per una piacevole pausa….molto piacevole….tiri fuori la presentazione e riprendi a ripetere da dove ti eri fermato…..hai ripetuto la stessa slide per tre volte, non ti riesci a concentrare …..il tuo pensiero è ancora su di lei……sulle sue natiche, sulle sue cosce, sulla sua fessura la sua ingenuità…..ti alzi…..chiudi il tuo computer, indossi la giacca, spegni la luce ed esci…..dovresti tornare a casa ma il tuo istinto ti porta li dietro la vetrata della sala riunioni…..
Lei è ancora lì…. è di una bellezza genuina……sta lavando i pavimenti…..ha arrotolato le maniche del camice sopra le spalle… è ferma e si sta facendo aria con un cartoncino, probabilmente per fare in fretta si è accaldata….a guardarla anche tu lo sei …..apre il primo bottone per meglio rinfrescarsi, e il cartoncino sventola accanendosi proprio li…sui suoi seni piccoli e bianchi che escono fuori dal suo camice…..non riesci a smettere di guardare……i suoi capezzoli turgidi…..le tue mani li stanno già accarezzando, scorrono tra le dita, pizzicandoli un po'…..ogni pizzicotto….una pulsazione sul tuo pene che ancora non si è placato da prima…. lei continua a sudare….è accaldata, si avvicina alla finestra e la spalanca, rimane lì davanti…..sembra non provare refrigerio apre tutti i bottoni del camice e mostra il suo corpo solo vestito con il perizoma al mondo intero…..
Vorresti essere l’aria che in questo istante sta entrando dalla finestra e le scivola sulla pelle, le gira intorno, la accarezza, si intrufola in ogni piega di lei…si vorresti essere l’aria…..chiude i suoi bottoni, volge lo sguardo oltre la vetrata, probabilmente si sente osservata…. fai appena in tempo a nasconderti dietro una piglia….chiude la finestra…..spegne la luce della sala…..e spinge il suo carrello fuori dalla porta, ignara del desiderio che è riuscita nuovamente a scatenare……

Cit: Per me è importante Tiromancino
…il mio pensiero vola verso te per raggiungere le immagini scolpite ormai nella coscienza come indelebili emozioni che non posso più scordare
di
scritto il
2021-10-29
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