Il sonnambulo
di
yuba
genere
etero
La mia stanzetta ha due letti, e la divido con una mia compagna di corso Universitario, siamo riuscite ad entrare nel Campus, è un ambiente pulito, e ben organizzato…il piano in cui dormiamo , è solo occupato da femminucce…condividiamo con le altre le docce che sono tutte dislocate in un unico camerone…
Questo è il punto dolente, doversi lavare davanti ad altre persone, possiamo lavarci contemporaneamente in 15…ci sono alcune che sembrano delle bambole talmente sono belle, corpi affusolati, gambe slanciate e sode, io non mi sento così, e non mi vedo così, sono formosa… seno abbondante, morbida come un panetto di burro…leggermente di più rispetto alle donne che io ritengo perfette e se io fossi un uomo sbaverei dietro a quelle, non a me. Forse sarei stata adeguata in un'altra epoca storica… donne con vite strizzate in bustini stringati, seni abbondanti e spinti per risaltare ancora di più, sederi sodi e prosperosi…
Cerco sempre di entrare per ultima rischiando di dovermi lavare con l’acqua gelata, perché quella calda è stata abbondantemente usata dalle altre, ma in ogni caso qualche ritardataria arriva e mi contorco dentro mentre mi lavo per non farmi vedere….
Osservo molto le altre, perché in fondo mi piacere imparare e perché no, cambiare…in particolare una ragazza più grande …forse dell’ultimo anno……la osservo da tempo…si lava in maniera così sensuale, così passionale, che vorrei per un attino perdere i miei timori ed essere come lei …una manopola inzuppata di sapone profumato al cocco, (un profumo così forte che lo si può apprezzare anche da lontano)……inizia a disegnare il suo seno piccolo e sodo…passare intorno morbidamente….strofinare i capezzoli, dritti e turgidi…scorrere poi veloce sulle spalle, dietro al collo….e lentamente scivolare sulle braccia, avvolgersi in caldo abbraccio…..l’acqua che scorre copiosa sulla schiena….la pelle orripilata…..poi giù la manopola scende, sulle cosce fino alle ginocchia e poi ritorna su nell’interno delle sue lunghe e affusolate gambe……per andare a massaggiare la sua femminilità nuda e liscia…..vederla scorrere dolcemente avanti e indietro…e ancora, passare tra le natiche, chinarsi leggermente per meglio apprezzare la carezza ruvida della spugna…. il suo respiro cambiare, aumentare, mentre insiste con la spugna ancora più tenacemente…….sentirle gemere …senza pudore e senza paura…..
……..La mia stanzetta è il mio rifugio, dove accoccolarmi, sentirmi protetta, e essere me stessa senza bisogno di fingere… la mia compagna è come me…trascorriamo belle serate a guardare film in streaming, giocare a carte, sentire bella musica… e sognare a occhi aperti sull’uomo della nostra vita….il piano di sopra pullula di uomini che potrebbero essere adatti a noi… e noi fantastichiamo….
Tutti i week end il campus si svuota, ragazzi che vanno in discoteca, a mangiare fuori, rientrano nelle loro case…anche la mia amica ritorna dai suoi, e questo venerdì io rimango sola… ma in fondo “ma che me frega”, pizza da asporto, birra bionda piccola, due palle di profiteroles , un bel film giallo che attendo da un po' di vedere… “mi divertirò…. assolutamente si”.
In attesa che mi portino la pizza, accendo la musica, e volteggio nella stanza come rapita, entro nella parte di una ballerina da night, e mi spoglio privandomi del mio maglioncino, prima facendolo scorrere sulla spalla, la faccio roteare e dopo aver aperto i bottoni, lo faccio scivolare giù a terra….stesso destino per il reggiseno….via la prima bretella, poi la seconda, il mio seno prosperoso sborda lentamente fino a uscire del tutto….anche se è grosso è sodo e morbido, mentre ballo, si muove sinuoso rimbalzando a ritmo di musica, ora tocca al pantalone infilo le due mani sotto all’elastico, mentre faccio movimenti rotatori del bacino, lo spingo giù….sfilo una gamba, afferro il piede con la mano e lo sollevo dritto al cielo……scalcio con l’altra gamba lanciando via il pantalone…..le mani scivolano timide sotto al bordino dello slip, scivola giù, poi lo rimetto su, e poi di nuovo giù , mentre le mani calde mi accarezzano il boschetto morbido e folto, facendo scorrere le dita, avanti e indietro…imitando la tipa della doccia…..quando approfondisco la discesa un po' più giù …curiose, e mi sfiorano il bottone, poco noto…la mano indietreggia quasi come fulminata… tutte sensazioni poco note, evitate…. distolgo subito il pensiero, appoggio un piede su una sedia e sempre ballando alzo la gamba la faccio passare oltre lo schienale atterro sul sedia….la mia fessura si contrae a contatto con questa superfice fredda e dura….
Bussano alla porta….” oh mio Dio….. la pizza”, afferro una t shirt e la indosso fugacemente…. pago velocemente la mia cena e la ritiro, e scoppio a ridere a crepapelle….immaginando cosa avrebbe potuto pensare il ragazzo della pizza se mi avesse vista solo alcuni minuti prima… seduta sul letto, mi nutro, mentre il film inizia a essere riprodotto…. alcune scene paurose mi costringono a nascondermi sotto le lenzuola….ma con la voglia di sapere come va a finire…..
Il calduccio mi coccola e sprofondo sempre di più….il film è stato intenso, speriamo di non avere incubi…sono anche sola…il sonno mi assale e rimango li avvolta come un baco da seta….
Nella notte, un rumore…poi silenzio….poi nuovamente rumore, qualcuno sta cercando di sforzare la serratura della mia porta… “stai tranquilla…..è chiusa a chiave” penso, un colpo secco e la chiave dentro la toppa viene fatta scaraventare fuori…. “ho paura!! tanta paura!!” mi avvinghio al cuscino e mi nascondo completamente sotto la coperta….qualcuno sta camminando nella stanza…..”devo sapere, devo vedere”….faccio capolino giusto per osservare, uno studente della magistrale sta muovendosi nella camera, sembra un robot, fa movimenti a scatto, i suoi occhi sono aperti e si guarda intorno…. “mi sta cercando, cosa vuole lo conosco a mala pena”, tremo…le mani e i piedi sono freddi, ho freddo ma sto sudando…. di colpo si gira verso di me, viene in avanti…..afferra la coperta da un lato e con uno slancio mi scopre….mi guarda, ma il suo sguardo è strano, fisso…sembra impossessato, mi si siede accanto, afferra la mia mano e la tiene stretta tra le sue….”forse se lo assecondo non mi farà del male”…”ciao è dallo scorso anno che ti guardo, sei diversa dalle altre” sei bella….mi piaci, stasera ho saputo che non eri uscita e avevo voglia di vederti…. ho voglia di te… mi piace il tuo seno….” ho paura ma, le sue parole mi girano nella mente….non so esattamente cosa devo fare …”.non poteva semplicemente bussare alla porta, al posto di farmi morire”…. lo guardo è bello da morire, i suoi occhi sono verdi come dei laghetti di montagna, e ha un buon profumo…la sua mano calda si appoggia sulla mia gamba, è calda molto calda….inizia scorrere su verso la coscia….non riesco e non voglio fare resistenza mi piace…..scorre veloce, arrivando fino all’inguine, il mio bosco incantato è scoperto, bramoso…si intrufola nel pelo ricciolino, lo accarezza…passa da una parte all’altra lo pettina….sento dei brividi, e il desiderio di sentirmi accarezzare, di più, più giù….mi sento bagnare…..fermo la sua mano e la sposto, su un punto preciso che pulsa e preme, e vuole che la sua mano lo tocchi, lo prema, lo schiacci…..lei invece percorre la sua salita avida e ingorda, fino ad arrivare sul mio seno, una mano afferra il seno di dx e l’altra quello di sx, si muovono armoniche, premono i capezzoli, li pizzicano, li tirano….la pelle si raggrinzisce, sono turgidi… scariche elettriche che si irradiano di nuovo sotto al boschetto…..solleva la maglietta e si sdraia su di me, afferrando con la bocca un capezzolo, lo succhia con voracità come se si stesse nutrendo, a tratti lo morde facendomi spostare con la schiena, un po' mi duole ma in fondo …mi piace, afferro la testa per fermarla e voracemente allarga la bocca introducendosi dentro tutta l’areola…..si sfila i pantaloni rimanendo con il suo pene appoggiato sulla mia fessura bagnata e avida di conoscenze ”mi piace…..non smettere…….non smettere”….lo dico a voce un po' alta, molto vicino al suo orecchio, lui, fa un sussulto…. alza di scatto la testa, guarda fisso nel vuoto come se non riuscisse più a vedere….il suo corpo è pesante appoggiato, quasi mi sento soffocare….
di colpo abbassa la sua testa sul mio seno come se fosse entrato in catalessi…non risponde…sembra morto, piango disperata….. “cosa devo fare…posso urlare, chiedere aiuto ma chi crederebbe a ciò che è successo…ma poi esattamente cosa è successo??”
Alza la sua testa mi guarda i suoi occhi adesso hanno una espressione diversa…..”ma cosa è successo, abbassa lo sguardo e i miei seni sotto davanti al suo viso….mi accarezza le lacrime…….”scusami davvero se ti ho fatta spaventare…soffro di sonnambulismo….ti guardo da tempo….e ho sempre temuto che primo o poi sarebbe capitato…. scusami adesso me ne vado….mi vergogno tanto….” I suoi occhi dolci, profondi, intensi, afferro il suo viso tra le mani e avvicinino la mia bocca alla sua, perfettamente adese e combacianti, le lingue subito unite, intrecciate, amalgamate tra di loro…..le sue mani ritornano a accarezzarmi il seno, il suo pene sdraiato tra le mie cosce, pulsa, si inturgidisce…è bagnato…..lo punta delicatamente nella grotta, nascosta sotto al boschetto….preme….d’istinto divarico e piego le gambe, voglio mostrarti bene la strada da fare….mentre preme con un dito mi accarezza il punto che già da prima cercava di essere notato….penetra, preme e penetra……acchiappa le mie natiche e mi solleva per meglio penetrare….muovo il bacino avanti e indietro…lo sento dentro….”lo voglio dentro….schiaccialo fino in fondo….schiaccia”….aggancio le sue natiche, aprendole e chiudendole, e lo premo contro, il mio boschetto è un tutt’uno con il suo…..la sua asta è sprofondata nella grotta…..ci premiamo uno contro l’altro….urla…e geme…..”sto impazzendo……..fammi del male”…. sento la pelle rabbrividire….. i nostri corpi uniti in uno solo , mi riempie del suo umore caldo mentre…..impazzisco….il mio respiro aumentare, il cuore battere all’impazzata…..il suo pene dentro di me, caldo, ingorgo, bagnato…..tremendamente bagnato non soltanto di lui ma anche di me…..
Cit. ”uomo, nessuno ha mai misurato la profondità dei tuoi abissi; mare, nessuno conosce le tue ricchezze segrete, tanto siete gelosi di conservare il vostro mistero. Charles Pierre Baudelaire
Questo è il punto dolente, doversi lavare davanti ad altre persone, possiamo lavarci contemporaneamente in 15…ci sono alcune che sembrano delle bambole talmente sono belle, corpi affusolati, gambe slanciate e sode, io non mi sento così, e non mi vedo così, sono formosa… seno abbondante, morbida come un panetto di burro…leggermente di più rispetto alle donne che io ritengo perfette e se io fossi un uomo sbaverei dietro a quelle, non a me. Forse sarei stata adeguata in un'altra epoca storica… donne con vite strizzate in bustini stringati, seni abbondanti e spinti per risaltare ancora di più, sederi sodi e prosperosi…
Cerco sempre di entrare per ultima rischiando di dovermi lavare con l’acqua gelata, perché quella calda è stata abbondantemente usata dalle altre, ma in ogni caso qualche ritardataria arriva e mi contorco dentro mentre mi lavo per non farmi vedere….
Osservo molto le altre, perché in fondo mi piacere imparare e perché no, cambiare…in particolare una ragazza più grande …forse dell’ultimo anno……la osservo da tempo…si lava in maniera così sensuale, così passionale, che vorrei per un attino perdere i miei timori ed essere come lei …una manopola inzuppata di sapone profumato al cocco, (un profumo così forte che lo si può apprezzare anche da lontano)……inizia a disegnare il suo seno piccolo e sodo…passare intorno morbidamente….strofinare i capezzoli, dritti e turgidi…scorrere poi veloce sulle spalle, dietro al collo….e lentamente scivolare sulle braccia, avvolgersi in caldo abbraccio…..l’acqua che scorre copiosa sulla schiena….la pelle orripilata…..poi giù la manopola scende, sulle cosce fino alle ginocchia e poi ritorna su nell’interno delle sue lunghe e affusolate gambe……per andare a massaggiare la sua femminilità nuda e liscia…..vederla scorrere dolcemente avanti e indietro…e ancora, passare tra le natiche, chinarsi leggermente per meglio apprezzare la carezza ruvida della spugna…. il suo respiro cambiare, aumentare, mentre insiste con la spugna ancora più tenacemente…….sentirle gemere …senza pudore e senza paura…..
……..La mia stanzetta è il mio rifugio, dove accoccolarmi, sentirmi protetta, e essere me stessa senza bisogno di fingere… la mia compagna è come me…trascorriamo belle serate a guardare film in streaming, giocare a carte, sentire bella musica… e sognare a occhi aperti sull’uomo della nostra vita….il piano di sopra pullula di uomini che potrebbero essere adatti a noi… e noi fantastichiamo….
Tutti i week end il campus si svuota, ragazzi che vanno in discoteca, a mangiare fuori, rientrano nelle loro case…anche la mia amica ritorna dai suoi, e questo venerdì io rimango sola… ma in fondo “ma che me frega”, pizza da asporto, birra bionda piccola, due palle di profiteroles , un bel film giallo che attendo da un po' di vedere… “mi divertirò…. assolutamente si”.
In attesa che mi portino la pizza, accendo la musica, e volteggio nella stanza come rapita, entro nella parte di una ballerina da night, e mi spoglio privandomi del mio maglioncino, prima facendolo scorrere sulla spalla, la faccio roteare e dopo aver aperto i bottoni, lo faccio scivolare giù a terra….stesso destino per il reggiseno….via la prima bretella, poi la seconda, il mio seno prosperoso sborda lentamente fino a uscire del tutto….anche se è grosso è sodo e morbido, mentre ballo, si muove sinuoso rimbalzando a ritmo di musica, ora tocca al pantalone infilo le due mani sotto all’elastico, mentre faccio movimenti rotatori del bacino, lo spingo giù….sfilo una gamba, afferro il piede con la mano e lo sollevo dritto al cielo……scalcio con l’altra gamba lanciando via il pantalone…..le mani scivolano timide sotto al bordino dello slip, scivola giù, poi lo rimetto su, e poi di nuovo giù , mentre le mani calde mi accarezzano il boschetto morbido e folto, facendo scorrere le dita, avanti e indietro…imitando la tipa della doccia…..quando approfondisco la discesa un po' più giù …curiose, e mi sfiorano il bottone, poco noto…la mano indietreggia quasi come fulminata… tutte sensazioni poco note, evitate…. distolgo subito il pensiero, appoggio un piede su una sedia e sempre ballando alzo la gamba la faccio passare oltre lo schienale atterro sul sedia….la mia fessura si contrae a contatto con questa superfice fredda e dura….
Bussano alla porta….” oh mio Dio….. la pizza”, afferro una t shirt e la indosso fugacemente…. pago velocemente la mia cena e la ritiro, e scoppio a ridere a crepapelle….immaginando cosa avrebbe potuto pensare il ragazzo della pizza se mi avesse vista solo alcuni minuti prima… seduta sul letto, mi nutro, mentre il film inizia a essere riprodotto…. alcune scene paurose mi costringono a nascondermi sotto le lenzuola….ma con la voglia di sapere come va a finire…..
Il calduccio mi coccola e sprofondo sempre di più….il film è stato intenso, speriamo di non avere incubi…sono anche sola…il sonno mi assale e rimango li avvolta come un baco da seta….
Nella notte, un rumore…poi silenzio….poi nuovamente rumore, qualcuno sta cercando di sforzare la serratura della mia porta… “stai tranquilla…..è chiusa a chiave” penso, un colpo secco e la chiave dentro la toppa viene fatta scaraventare fuori…. “ho paura!! tanta paura!!” mi avvinghio al cuscino e mi nascondo completamente sotto la coperta….qualcuno sta camminando nella stanza…..”devo sapere, devo vedere”….faccio capolino giusto per osservare, uno studente della magistrale sta muovendosi nella camera, sembra un robot, fa movimenti a scatto, i suoi occhi sono aperti e si guarda intorno…. “mi sta cercando, cosa vuole lo conosco a mala pena”, tremo…le mani e i piedi sono freddi, ho freddo ma sto sudando…. di colpo si gira verso di me, viene in avanti…..afferra la coperta da un lato e con uno slancio mi scopre….mi guarda, ma il suo sguardo è strano, fisso…sembra impossessato, mi si siede accanto, afferra la mia mano e la tiene stretta tra le sue….”forse se lo assecondo non mi farà del male”…”ciao è dallo scorso anno che ti guardo, sei diversa dalle altre” sei bella….mi piaci, stasera ho saputo che non eri uscita e avevo voglia di vederti…. ho voglia di te… mi piace il tuo seno….” ho paura ma, le sue parole mi girano nella mente….non so esattamente cosa devo fare …”.non poteva semplicemente bussare alla porta, al posto di farmi morire”…. lo guardo è bello da morire, i suoi occhi sono verdi come dei laghetti di montagna, e ha un buon profumo…la sua mano calda si appoggia sulla mia gamba, è calda molto calda….inizia scorrere su verso la coscia….non riesco e non voglio fare resistenza mi piace…..scorre veloce, arrivando fino all’inguine, il mio bosco incantato è scoperto, bramoso…si intrufola nel pelo ricciolino, lo accarezza…passa da una parte all’altra lo pettina….sento dei brividi, e il desiderio di sentirmi accarezzare, di più, più giù….mi sento bagnare…..fermo la sua mano e la sposto, su un punto preciso che pulsa e preme, e vuole che la sua mano lo tocchi, lo prema, lo schiacci…..lei invece percorre la sua salita avida e ingorda, fino ad arrivare sul mio seno, una mano afferra il seno di dx e l’altra quello di sx, si muovono armoniche, premono i capezzoli, li pizzicano, li tirano….la pelle si raggrinzisce, sono turgidi… scariche elettriche che si irradiano di nuovo sotto al boschetto…..solleva la maglietta e si sdraia su di me, afferrando con la bocca un capezzolo, lo succhia con voracità come se si stesse nutrendo, a tratti lo morde facendomi spostare con la schiena, un po' mi duole ma in fondo …mi piace, afferro la testa per fermarla e voracemente allarga la bocca introducendosi dentro tutta l’areola…..si sfila i pantaloni rimanendo con il suo pene appoggiato sulla mia fessura bagnata e avida di conoscenze ”mi piace…..non smettere…….non smettere”….lo dico a voce un po' alta, molto vicino al suo orecchio, lui, fa un sussulto…. alza di scatto la testa, guarda fisso nel vuoto come se non riuscisse più a vedere….il suo corpo è pesante appoggiato, quasi mi sento soffocare….
di colpo abbassa la sua testa sul mio seno come se fosse entrato in catalessi…non risponde…sembra morto, piango disperata….. “cosa devo fare…posso urlare, chiedere aiuto ma chi crederebbe a ciò che è successo…ma poi esattamente cosa è successo??”
Alza la sua testa mi guarda i suoi occhi adesso hanno una espressione diversa…..”ma cosa è successo, abbassa lo sguardo e i miei seni sotto davanti al suo viso….mi accarezza le lacrime…….”scusami davvero se ti ho fatta spaventare…soffro di sonnambulismo….ti guardo da tempo….e ho sempre temuto che primo o poi sarebbe capitato…. scusami adesso me ne vado….mi vergogno tanto….” I suoi occhi dolci, profondi, intensi, afferro il suo viso tra le mani e avvicinino la mia bocca alla sua, perfettamente adese e combacianti, le lingue subito unite, intrecciate, amalgamate tra di loro…..le sue mani ritornano a accarezzarmi il seno, il suo pene sdraiato tra le mie cosce, pulsa, si inturgidisce…è bagnato…..lo punta delicatamente nella grotta, nascosta sotto al boschetto….preme….d’istinto divarico e piego le gambe, voglio mostrarti bene la strada da fare….mentre preme con un dito mi accarezza il punto che già da prima cercava di essere notato….penetra, preme e penetra……acchiappa le mie natiche e mi solleva per meglio penetrare….muovo il bacino avanti e indietro…lo sento dentro….”lo voglio dentro….schiaccialo fino in fondo….schiaccia”….aggancio le sue natiche, aprendole e chiudendole, e lo premo contro, il mio boschetto è un tutt’uno con il suo…..la sua asta è sprofondata nella grotta…..ci premiamo uno contro l’altro….urla…e geme…..”sto impazzendo……..fammi del male”…. sento la pelle rabbrividire….. i nostri corpi uniti in uno solo , mi riempie del suo umore caldo mentre…..impazzisco….il mio respiro aumentare, il cuore battere all’impazzata…..il suo pene dentro di me, caldo, ingorgo, bagnato…..tremendamente bagnato non soltanto di lui ma anche di me…..
Cit. ”uomo, nessuno ha mai misurato la profondità dei tuoi abissi; mare, nessuno conosce le tue ricchezze segrete, tanto siete gelosi di conservare il vostro mistero. Charles Pierre Baudelaire
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