La collega di corso

Scritto da , il 2020-06-28, genere tradimenti

Era il mio primo corso di formazione a cui partecipavo dopo il lockdown, c'era una aria strana tra i partecipanti in quanto a causa delle norme del di stanziamento sociale eravamo poche persone e distanti, ma nonostante ciò la notai, era meravigliosa indossava un patalone nero di lino con sopra una camicitta grigio scuro anch'essa di lino, ma la cosa che più mi volpi di lei era il suo sorriso, i suoi occhi nocciola profondi e le sue labbra che sembrava mi dicessero baciami.
Durante il corso facemmo amicizia, io sposato lei fidanzata da un bel po ma prossima al matrimonio ci trovammo in sintonia al punto che la sera stesa decidemmo di cenare assieme e non con il gruppo.
Ci incontrammo nell hall dell'albergo era bellissima indossava un vestito blu che esaltava le sue forme ma la cosa che mi colpi subito era il suo sguardo languido.
Entrammo in auto e mentre guidavo in direzione del ristorante ricevette una chiamata del ragazzo la sentivo in imbarazzo, mentre parlava eravamo giunti al ristorante, spensi il motore lei continuava a discutere con lui ed io ero ipnotizzato dalle sue sinuose gambe bianche, dal suo profumo mi avvinsi e le sussurai all' orecchio di chiudere la conversazione perché la serata era solo nostra e nel fare ciò le mordicchiai l'orecchio la senti fremere e dopo un po chiuse la conversazione tutta rossa in volto si giro verso di me, ci baciammo in modo passionale.
La cena proseguiva bene lei era più tranquilla mi confido che amava il suo lui ma al tempo stesso cercava di evadere dalla monotonia ma di non considerarla una ragazza facile.
Terminata la cena ci dirigemmo in albergo, complice il vino era più sciolta ed allegra giunti alla sua Camera non riusciva ad aprire la PORTA, col mio aiuto entrammo dentro e chiusa la porta alle nostre spalle si giro e vi baciammo, la mia lingua si intrecciava con la sua e le mie mani erano avvinghiate al suo corpo, in un attimo i nostri vestiti erano a terra.
Leccitazione di respirava nell'area, jasmine si inginocchiò e una volta liberato il mio pene lo iniziò a baciare, prima il glande come fosse un gelato al cioccolato e poi passare a leccarlo in tutta lunghezza fino a prenderlo tutto in bocca.
L'eccitazione aumentava sempre di piu lei si alzo e la bacia di nuovo, ma stavolta ci dirigemmo sul letto dove lei stese ed io ne approfittai per sfilarle il perizoma nero ed iniziare a baciare la sua figa
As ogni leccata lei gemeca sempre di più, e nell'istante in cui stavo per penetrarla fummo interrotti da una telefonata, lei mi fece segno di non parlare mentre parlava con lui.
Io avevo troppa voglia di lei, e mentre era telefono con lui iniziai a baciare il suo seno, il suo capezzolo cresceva sotto i colpi della mia lingua e la sua voce era leggermente affannata.
Più lo lecca o è mordicchiavo e più la sua voce era tremante, la volevo e lei voleva me, la girai di fianco ed iniziai a penetrata, il pene scivola con facilità in quella tana calda e bagnata, le sfuggì un piccolo gremito che mi fece eccitare di più, non con difficoltà riprese la conversazione con lui mentre il mio pene entrava ed usciva dalla sua figa.
I suoi capezzoli si in turgidi vano sembravano due olive dure da mangiare,
Riuscì a chiudere la conversazione e in quell'istante iniziai a pompare con più forza la sua figa, finalmente libera di godere di lascio andare a gemiti di godimento
La sua figa produceva una cremina busca che aderì a al mio cazzo uscì dalla sua figa e lo diressi alla bocca lei con un po di titubanza inizio a leccarlo e bere i duoi stessi umori e mentre faceva ciò le mie dita stimola sono il suo clito.
L orgasmo era vicino e dopo poco le eruttsi tanta crema bianca che lei bevve con avidità ed allo stesso tempo lei venne sulla mie dita...
La serata era appena iniziata......


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