Quando lavoravo in pizzeria. 5

Scritto da , il 2020-06-19, genere trio

Il mio nome è Alexio sono sulla quarantina, sposato con una donna bellissima e che amo,abbiamo 4 figli.
Nonostante io amo mia moglie,spesso mi capitavano e capitano tutt'oggi situazioni alle quali non resisto.
Per la cronaca, madre natura è stata molto generosa con me a livello estetico (non perché lo dica io ma a tutte le donne o comunque alla maggioranza piaccio fisicamente) ma il dio denaro ha sempre avuto la manina corta.
Lavoravo come direttore del personale e direttore di sala di una pizzeria facente parte di una catena napoletana famosa in centro a Pavia.
Una sera un po' noiosetta, entrò una coppia. Li feci accomodare al tavolo.
Lui sulla cinquantina con camicia bianca aperta al collo,jeans e scarpe da ginnastica di marca. Capelli tirati indietro grigi,occhi chiari e naso aquilino magro e sul metro e settanta circa. Lei sulla quarantina vestita con jeans neri e camicia maniche corte nera anch'essa e sandali. Rossa,riccia,carnagione chiara, occhi verdi, labbra sottili. Non era truccata ma nonostante ciò molto carina.
Si sedettero al tavolo uno di fronte all'altro presero il menù e notai che lei mi continuava a guardare senza dire nulla. Ordinarono primo e secondo lui e pizza margherita lei.
Poi lui andò in bagno e mi occupai io di apparecchiare la tavola. Arrivato con i bicchieri notai che lei mi fissava:" tutto bene signora?" E lei:" si,si.... Stavo guardando che hai un colore bellissimo di occhi... Non capisco se sono grigi o verdi... E devo dirti la verità che sei bello forte!" E sorridendo arrossì. Subito dopo arrivò il marito e fu il turno di lei per il bagno, la seguii aprendole la porta galantemente. Lei tutta paonazza e a testa bassa attraversò il cortiletto e scomparve nel bagno delle signore.
La aspettai perché ci volevo provare. Ma mi chiamò il cuoco dicendomi che non avevamo più radicchio per il risotto e quindi se possibile fare cambiare comanda del primo. A malincuore rientrai in sala e andai al tavolo di Stefano per dargli la notizia e lui mi prese in contropiede:" senti giovanotto, ti chiamo così perché avrai si e no 25 o 30 anni, ho capito che piaci a mia moglie e mi pare di aver capito che tu non disdegni la mia signora..." io velocemente:" no guardi mi spia..." non mi fece finire:"aspetta non ti devi preoccupare. Allora devo ammettere che sei un bel ragazzo, capisco mia moglie, che come avrai notato è molto più giovane di me. Per me la sua felicità è al primo posto e se questo significa che tu debba possederla, io non farò opposizione alcuna". Non capivo, era la prima volta che mi accadeva una cosa del genere. Chiarii"Cioè: mi stai dicendo che posso portarmi a letto tua moglie? E nel frattempo cosa farai? A me piacciono solamente le donne e non altro e di nessun tipo!" E lui:" strano che tu mi faccia ste domande... Sembrerebbe la prima volta che ti viene fatta una proposta simile... Eppure sei così bello, virile. Beh comunque tu non ti devi preoccupare di me perché io starò in un angolo della camera a guardarvi. Zitto,zitto e non vi disturberò a meno che mia moglie non mi chieda di..." E io:" chiariamo che non mi devi assolutamente toccare per nessun motivo,perché gli uomini mi fanno schifo!" E lui sorridendo e con gli occhi sgranati:" allora accetti la cosa!" E io:"bhe se prometti che non mi toccherai va bene!".
Stefano era tutto soddisfatto,e quando arrivò sua moglie Maurilia al tavolo non stava più nella pelle e le comunico' tutto ciò che ci eravamo detti. A essere sincero mi sembrava molto più eccitato lui che lei.
A fine cena andarono via e lui mi fece cenno di guardare sul tavolo dove trovai un bigliettino con scritto indirizzo e numero di cellulare. Finito di sistemare il tavolo me ne andai e avvisai tutti i colleghi che andavo via e a tutti dissi di non dire nulla a mia moglie nel caso avesse telefonato. Non sarebbe potuta arrivare dato che la macchina l'avevo io.
Mi diressi verso Marcignago, cercai la via e arrivai davanti a un bel cascinale ristrutturato benissimo. Si aprì un cancello e con l'auto costeggiai una piscina grande e arrivai davanti all'ingresso della casa. Abitano lì solamente loro due.
Entrato dentro ero col naso all'insù, avevano un casa bellissima e lui capendo che ammiravo :"questa è una abitazione storica appartenuta a mio bisnonno che faceva la bella vita durante..." E Maurilia:" non annoiare il mio amico con le storie della tua famiglia" e mi fece un occhiolino:"Anzi senti se vuole qualcosa da bere o se vuole direttamente andare in camera" e io sorridendo:" ho già bevuto acqua in abbondanza,quindi direi subito camera!". Lei tutta felice mi prese la mano e mi guido' verso la gran scalinata che portava al piano superiore. Aveva un tubetto arancio,salmone e si notavano le sue forme. Aveva un bel culetto e siccome lo avevo davanti alla faccia mentre salivamo le scale mi venne spontaneo darle un schiaffo alle chiappe e lui:"hai capito l'amico di mia moglie?" E scoppiò a ridere.
Arrivati velocemente in camera loro, lei vicino al letto si girò verso di me mi baciò in bocca. Lui si sedette su una poltrona in velluto in un angolo della stanza.
La aiutai a togliersi il vestitino. Aveva reggiseno e perizoma rosso in pandan (spero si scriva così) con i suoi capelli e lo smalto delle unghie. La leccavo e baciavo sul collo e nel frattempo le stringevo tra le mani i glutei. Lei mi mise le mani al petto allontanandomi un poco si mise in ginocchio e mi slacciò la cintura,poi la zip dei pantaloni e mise una mano dentro nel boxer e tirò fuori il mio pisello che era già sull'attenti. Lo fissò un secondo e subito ingordamente lo fece scomparire nella sua bocca. Io slacciai il bottone e i pantaloni scivolarono alle caviglie. Mi spompinò per benino poi si rialzò e si sdraiò sul fianco del letto,io le restituì il favore e mi avventai sul perizoma strappandolo,le allargai bene le ginocchia e in ginocchio comincia ad assaporare il suo nettare che colava. Leccai per bene le labbra in mezzo al ciuffetto rosso anche lui,con le dita allargai le labbra vedevo che era tutta rosa dentro.Cercai e trovai con la lingua la sua clitoride,idurii la punta della lingua e continuai a cincischiarci. Mi sollevai e vidi lui che si stava segando alla grande. E gli dissi col fiatone:" bravo segati che io me la scopo!" E lei eccitatissima:" si, siii insultalo,digli che è un cornuto di merda... Fagli vedere come si scopa una donna. Scopami tutta davanti a quel coglione col pisellino!". Allora compresi ciò che avrei dovuto fare. Le presi le gambe e le piegai e praticamente aveva le ginocchia alle spalle. Lei mi prese il cazzo e se lo infilò dentro la figa fradicia. Cominciai a spingerlo dentro tutto nella sua lunghezza mi stava vedendo il cornuto:" coglione guarda come si monta una troia come la tua mogliettina. Menati il pistolino come i bambini,anzi loro ce l'hanno molto più grosso di quel robino che hai in mezzo alle gambe!" E ridevamo io e lei. Lui chiuse gli occhi e sborrò in silenzio. Lei:" sei già venuto? Sei proprio una delusione adesso leccati le mani schifoso e non sporcare in giro!" E lui cominciò a leccarsi le mani sporche di sborra, poi si mise in ginocchio e continuò a leccare la sua sborra per terra. La cosa mi faceva schifo,motivo per il quale non riuscivo a venire. Continuai a pomparle la figa che nel frattempo era bordeaux. Maurilia continuava a venire dicendomi che quella era la sua posizione preferita:"perché lo sento tutto dentro. Lui si! che mi sta aprendo in due come un' ostrica! Non i tuoi amichetti che mi hai trovato fino ad oggi!".Poi rivolgendosi a me:" sei bellissimo, sei troppo figo continua così amore mio spaccami!"e mi prese la testa con le mani e se la avvicinò per limonare. Io continuavo a fare dentro fuori col cazzo e lei orgasmava di continuo. Mi fermai e le dissi di mettersi a 4 zampe e lei:" tutto quello che vuoi ma dammelo ancora e ancora e ancora e..." E non la feci continuare, la infilzai e comincia a darle colpi secchi nella figona oramai tutta rossa e lei emise urla per i colpi violenti che le davo. Si rivolse a lui:" bastardo vieni qui e dammi la mano,questo mi sta devastando la figa! Sta andando in fiamme!" E lui mi chiese:"posso venire lì?" E io acconsentii. Per i colpi che le davo, rischiava di sbattere con la testa contro la testiera del letto. Lui nudo si avvicinò e le teneva la mano e la guardava mentre lei paonazza continuava ad essere colpita violentemente da dietro.
Le lenzuola erano fradice per quanto colava dalla figa. Ad un certo punto lei si tolse e si mise in un angolo perché le faceva malissimo tutta la fregna. Lui le chiese cosa succedesse e lei: " mi fa malissimo tutta la figa, voglio lenire il dolore... Leccamela che forse mi passa!" E lui andò a leccargliela. Io guardavo schifato la cosa e dissi:"avrei voglia di incularti e di brutto!" Lei mi rispose:" devi chiederlo a Stefano!" E lui da cornuto qual'e':" se a te va bene anche a me va bene,solo ti prego fai piano che non voglio portarla in ospedale, sarebbe imbarazzante". E lei:" si perché lì non hai un cazzo... Ma un bambino!" E sorrise. Poi guardò lui e gli disse:" sai che devi fare,pisellino mio" e si girò a 4 zampe e lui cominciò a leccarle il buco del culo preparandomelo ad un'inculata pazzesca. Si girò verso di me: " È pronto per farti entrare" io :" ok adesso stai lontano però, ricordati cornutazzo ciò che ti ho detto,non mi devi sfiorare,perché mi fai schifo!". E lui si ritrasse e andò a sedersi sulla poltrona col cazzino nuovamente in tiro. Dovetti entrare molto piano e delicatamente nel suo buco più che altro perché era terrorizzata del dolore. Cominciai prima delicatamente per poi aumentare il ritmo, entrava e usciva dal buco che oramai era una galleria.
" Mi stai sfondando, continua così cacciami anche le palle dentro! Spaccalo! Non farmi cagare per una settimana anzi no per un mese intero e fai vedere a quell'idiota come mi sventri tutta!" E lui nel frattempo sborrò nuovamente. Lei a 4 zampe io mi sollevai sulle gambe e incrociai le dita delle mani sotto il mento di lei all'altezza del collo e la inculavo selvaggiamente sembrava una lotta greco romana. Stavo per venire e lo urlai e lei:" si ti prego sborrami nel buco del culo! Riempimi della tua crema!" E così sborrai. Subito dopo crollai affianco a lei avevo il cuore che pulsava all'altezza della gola. Lei mi si mise sul petto baciandomi i capezzoli e poi scese a leccarmi la pancia e poi la punta del cazzo:"ti ripulisco per benino amore mio!". Mi alzai dopo 5 minuti ed era mezzanotte. L'avevo scopata per quasi 2 ore.
Arrivato a casa mia mi fiondai nella doccia per togliere ogni odore e guardando il pisello notai che era viola. Fatta la doccia mi corse incontro mia moglie che aveva fatto addormentare i piccoli e aveva voglia di scopare... A fatica ma riuscii a soddisfare anche lei.
Qualche tempo dopo Stefano e Maurilia tornarono a trovarmi in pizzeria in compagnia di Marco e Alice, ma questa è un'altra storia!
Dimenticavo Maurilia la inchiodai altre volte sempre a distanza di un mese poiché ogni volta aveva il culetto rotto e necessitava di sistemarsi prima di concedermelo. In seguito ho scoperto che a farle il culo eravamo stati solo in due in tutta la sua vita e Stafano non era l'altro....

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