Il dottor De Lellis

di
genere
dominazione

Dottor De Lellis. Sono le 20, l'ospedale è semi deserto, ma il dottore mi ha dato appuntamento per quell'ora nel suo studio. Ultimo piano, in un corridoio lungo, semibuio e molto, molto in fondo. E' dall'ingresso dell'ospedale che non incontro nessuno. Arrivo finalmente alla sua stanza

In realtà non era una visita medica quella per cui stavo andando da lui, o almeno, non una visita medica convenzionale. Ho messo un annuncio su un sito, cercavo qualcuno che mi "visitasse".
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Qualcosa di genere clinical, nudo, davanti a un dottore, visitato e ispezionato in ogni parte del corpo, sentire le classiche domande da medico, imbarazzanti, ficcanti…

Le risposte sono state tante ma quella del dottor De Lellis in particolare, mi ha colpito. Per prima cosa perché la visita si teneva in un ospedale, per seconda perché sarebbe stata presente anche la giovane assistente del dottore. Io sarei stato una sorta di cavia per insegnare alla ragazza alcune procedure mediche e nel frattempo ne avremmo approfittato per divertirci tutti e tre insieme, almeno così ha detto il dottore.

Sono puntualissimo, davanti alla stanza con il cartoncino "De Lellis" non c'è nessuno. Busso. Mi risponde una voce maschile "Attenda, la chiamiamo noi".

Attendo

15 minuti che sembrano ore poi, finalmente, si apre la porta e compare la assistente, una ragazza giovane, biondina, piccola e secca ma tutto sommato carina. Mi fa cenno di entrare, la seguo, il dottore è di spalle, sta scrivendo su un foglio, non mi guarda nemmeno "si spogli".

Eseguo, resto con solo i boxer mentre l'assistente mi guarda divertita.

5 minuti e il dottore distoglie gli occhi dal suo foglio, mi guarda, sorride e ripete "si spogli" indicando i miei boxer. Li levo, un po' imbarazzato, il dottore mi fa segno di sedermi davanti a lui, lo faccio.

"Vede sig.X, il mestiere di medico ultimamente è sempre più difficile, le giovani dottoresse vengono mandate allo sbaraglio a curare pazienti senza avere la necessaria formazione, non esiste la possibilità di fare pratica prima di iniziare a lavorare. Il lavoro è la pratica stessa e il rischio di fare errori su persone malate e già debilitate è molto alto. Per questo motivo, approfittando della sua gentilezza, le chiediamo di fare la cavia per la formazione della dottoressa Giovanardi".

Sono molto imbarazzato dalla situazione… sono nudo e mi stanno chiedendo di sottopormi a fare la cavia… "V...va b.. bene, accetto"

"Ottimo, si sdrai sul lettino e si metta comodo, oggi faremo un ripasso generale, se ci consentirà di poter utilizzare altre volte il suo corpo ci concentreremo su singole pratiche, dottoressa, venga"

Il dottore e la dottoressa vengono ai miei lati, tirano su due poggia piedi ginecologici dai lati del letto e ci mettono i miei piedi.

"Bene dottoressa, facciamo prima un analisi visiva del soggetto, mi dica, cosa vede?"

"Maschio 35-40 anni, apparentemente sano, cicatrici sulle ginocchia, mi fanno pensare ad almeno 2 interventi di ricostruzione dei legamenti, cicatrice sotto all'ombelico, direi asportazione della cistifellea, il corpo sembra normale senza segni distintivi degni di nota".

"Bene dottoressa, passiamo a un esame tattile, prosegua".

La dottoressa a questo punto inizia a toccare e palpare tutto il mio corpo senza chiedere e senza fermarsi davanti a nulla.

"Allora dottoressa, niente da aggiungere?"

"Denti e lingua sono a posto, ha dei lipomi sulla pelle in diverse posizioni, testicoli scesi, il pene si scappuccia correttamente, sfinteri ben elastici"

"Ottimo, come prima impressione non c'è male, segni tutto sulla cartella e passiamo alle cose pratiche dottoressa, prepari un clistere intanto che io preparo il necessario per i successivi esami, mi raccomando 2 sacche da 1 litro e mezzo"

Si allontanano entrambi da me, lasciandomi così, nudo a gambe aperte e vistosamente imbarazzato.

Tornano dopo poco. "Bene dottoressa cosa ha messo nel clistere?" "Acqua tiepida e sapone dottore" "Ottimo, servirà a pulire bene l'interno prima della colonscopia"

Una colonscopia? Quando avevo messo l'annuncio pensavo a qualcosa di meno ma... vabbè… devo ammettere che la situazione è eccitante.

"ottimo dottoressa, sa dove appendere la sacca e dove inserire il beccuccio, ecco li, unga un po', non vorrà fare male al nostro paziente…" dice guardandomi con un sorriso un po' sadico "... ok, ora apra il rubinetto e venga qui con me, bene dottoressa ora passiamo al cateterismo, prenda il catetere, bene, questo è uno di quelli mobili, più piccoli e facili da mettere" la dottoressa prende il tubicino e si avvicina al lettino. "prenda il pene in mano, lo scappucci, ora passi un po' di gel sopra al tubicino e sulla punta del pene, bene, li, ora apra e infili". istantaneamente sento come se mi stessero pugnalando il cazzo. Un male indicibile, sembra un tubicino ma l'ingresso sembra quello di un tubo di gomma per annaffiare i prati. Il dottore vede la mia reazione e dice "vede dottoressa è quasi impensabile che al paziente la pratica non faccia male, purtroppo deve andare avanti anche se il paziente soffre" La dottoressa segue attentamente gli insegnamenti del dottore e continua nella sua lunga opera di penetrazione. Arrivata in fondo la sacca inizia a riempirsi di liquido giallo. "Lasci che la vescica si svuoti dottoressa, poi riprovi altre 3 volte, vorrei vederla fare la procedura in tempi record, ma mi raccomando, senza fare troppo male al paziente". La sacca si riempie per metà, la dottoressa sfila il tubicino e lo inserisce nuovamente sotto gli occhi attenti del dottore.

"Bene, intanto la prima sacca del clistere si sta svuotando, quando ha finito con il secondo cateterismo lo lasciamo andare in bagno a svuotarsi" Dopo un tempo apparentemente infinito mi levano tubicino e clistere e mi lasciano andare in bagno. Mi svuoto, almeno ho un po' di privacy, li sento nell'altra stanza ma non riesco a sentire cosa dicono.

La dottoressa entra in bagno, mi fa alzare e controlla quello che ho prodotto e poi, come se io non fossi presente, urla, "mi sa che ci vuole anche la terza sacca", sono imbarazzatissimo.

Mi fanno tornare in posizione e rimettono la canna nell'ano e la dottoressa riprende a penetrare il mio cazzo. Il dottore nel frattempo prende appunti alla sua scrivania. Non mi considerano molto, mi sento come un corpo in loro possesso, la cosa mi eccita e il mio cazzo inizia a ingrossarsi nelle mani della dottoressa nonostante il dolore che sta provando. La dottoressa mi guarda con fare meravigliato e poi chiede al dottore "è normale questo dottore?". Il dottore guarda, si alza, viene vicino, lo prende in mano, mi guarda, guarda la dottoressa "più normale di quello che crede, vede dottoressa questa cavia l'abbiamo trovata in un sito di incontri BDSM, è probabile che goda del dolore, ma nonostante questo le succederà anche con pazienti non masochisti, è abbastanza comune un erezione. Senza contare che anche io lo avrei duro se me lo tenesse in mano una bella dottoressa come lei…" ridono entrambi.

Finisce anche la seconda sacca e si ripete la scena, bagno, controllo della dottoressa incurante del mio imbarazzo e nuova sacca. Le 3 cateterizzazioni di prova sarebbero finite ma il dottore dice di andare avanti nell'attesa e così il mio povero cazzo continua a essere stuprato da un tubicino di gomma.

Finalmente finisce anche la terza sacca, mi vado a svuotare, torno un po' debilitato nello studio, il dottore mi fa tornare sul lettino, disteso su un fianco, la schiena a un macchinario che suppongo essere quello della colonscopia.

Prima di iniziare l'esame mi rivolge poche parole "Mi dispiace ma abbiamo finito il leggero anestetico che usiamo in questi casi, abbonderemo con il lubrificante, sarà quasi la stessa cosa"

"Bene dottoressa prenda il lubrificante, lo spalmi bene sul tubo e sull'ano del paziente, ecco così, ora inserisca 2 dita, deve lubrificare anche l'interno. Ottimo, appoggi il tubo, inserisca, bene… piano, così… vede lo schermo, siamo dentro" Non so se con l'anestetico sia meglio, ma così mi sento spaccare in due, la dottoressa non è certo delicata nei movimenti e mi sta letteralmente spaccando il culo. "ecco vede dottoressa, nonostante la pulizia che abbiamo fatto è ancora tutto sporco, lei sa meglio di me che per una colonscopia la preparazione è decisamente diversa, ma questa ci servirà per prendere confidenza con il macchinario, ecco spinga un po' di più, vede…" e vanno avanti così per un tempo interminabile. Esplorano ogni centimetro del mio intestino scambiandosi pareri e opinioni…

Finito… estraggono il tubo, non so quanto ne hanno infilato ma sento che non è poco quello che esce. Non so che ore siano ma credo sia tardi, sono stanco e stremato, culo e cazzo sono indolenziti e doloranti, immagino che sia ora di andare e invece "bene dottoressa prima di andare vorrei che il paziente tornasse un attimo in posizione sul lettino" mi rimetto sdraiato, gambe larghe sugli appoggi ginecologici. "ora dottoressa faremo un prelievo di sperma tramite stimolazione prostatica, mi faccia vedere come procede" la dottoressa prende un bicchierino, lo mette tra le mie gambe, lei si siede davanti a me con vista sul buchetto ancora unto e ammaccato dai trattamenti precedenti e infila due dita. Con fare sapiente va a stimolare subito la prostata, la solletica e la schiaccia, in pochi minuti esce tutto lo sperma contenuto nelle mie palle senza che io provi il minimo orgasmo. La dottoressa raccoglie tutto nel bicchierino e lo passa al dottore che lo guarda, lo chiude e lo butta nel cestino.

"Ottimo lavoro dottoressa, ora vado, pensi lei a chiudere tutto" dice uscendo dalla stanza "e poi rivolgendosi a me, spero di rivederla sul mio lettino sig.X, le scriverò quando ci serve per la prossima lezione" e se ne va sbattendo la porta.

La dottoressa mi manda a rivestire, sono molto imbarazzato e anche eccitato, faccio per andarmene e lei mi urla "Aspettami, 2 minuti e ho finito, usciamo insieme".

La aspetto fuori.

Esce con un grosso sorriso "Mi chiamo Silvia, domani non sono di turno, andiamo a prendere una birra?"

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scritto il
2019-10-02
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